Gesù Cristo cammina ancora per le strade di Emmaus
Premessa
A chi fa il suo percorso di vita percependo dentro sé la Parola che prende forma, dando il suo movimento, intraprenda il cammino che lo conduce a Cristo! Il Re di ogni cuore è presente col Suo Amore. Dio Amore ha donato per vedere i figli Suoi ricongiungersi al Faro illuminante che dona Vita. Percorreremo insieme un breve tragitto sulle orme di Cristo, per poi infine scoprire che quelle orme son sempre lì, indelebili, per indicarti il cammino.
Amare Cristo vuol dire aprire le braccia e offrirgli il Tuo Cuore. Perdersi in Cristo vuol dire non saper più dove inizia il tuo battito e quando termina il Suo. Abbracciare Cristo vuol dire fondersi in un abbraccio e non comprendere più qual è il soffio del tuo respiro e qual è il Suo. Amarlo con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta l’anima vuol dire camminare sui Suoi passi. Solcare sentieri impervi avendo come guida i Suoi passi. E quando ti fermerai perché si farà sera, Lui ti sarà sempre accanto e resterà con te perché tu sai che senza la Sua Presenza, la notte giunge e la paura pervade il tuo essere. Ma con Lui al tuo fianco, ti pervade il coraggio, la forza e l’Amore accendono il tuo cuore. E riprenderai a camminare per le strade del mondo lasciando dietro te il profumo di Cristo.
La Tua Presenza viva!
Tu sei, mio Signore, nella Santa Eucaristia. Sei qui, a un metro da me, in questo tabernacolo! Il Tuo corpo, la Tua anima, la Tua umanità, la Tua divinità, tutto il Tuo essere è qui, nella sua duplice natura. Come sei vicino mio Dio, mio Salvatore, mio Gesù, mio Fratello, mio Sposo, mio Amato! Per i nove mesi che la Santa Vergine ti portò nel suo seno, non eri più vicino a Lei che a me quando vieni sulla mia lingua nella Comunione! Non eri più vicino a Maria e a san Giuseppe nella grotta di Betlemme, nella casa di Nazareth, nella fuga in Egitto, in ogni attimo di quella divina vita di famiglia, di quanto sei vicino a me in questo momento, e così spesso, in questo Tabernacolo! Santa Maddalena, seduta ai Tuoi piedi di Betania, non era più vicina a Te di quanto ti sto vicino io ai piedi di quest’altare! Quando eri seduto in mezzo ai Tuoi Apostoli, non eri più vicino a loro di quanto sei vicino a me adesso, mio Dio! Quanto sono felice! Essere solo nella mia cella e intrattenermi con Te nel silenzio della notte è dolce, mio Signore, e sei lì perché sei Dio e per mezzo della Tua grazia; eppure, se resto nella mia cella quando potrei essere davanti al SS. Sacramento, è come se santa Maddalena a Betania Ti avesse lasciato solo… per andare a pensare a Te, da sola nella sua camera….. Baciare i luoghi che Tu hai santificato nella Tua vita terrena, le pietre del Getsemani e del Calvario, il suolo della Via dolorosa, le acque del Mare di Galilea, è dolce e pio, mio Dio; ma preferire questo al Tuo Tabernacolo è lasciare Gesù che vive accanto a me, lasciarLo solo e andarmene, solo, a venerare delle pietre morte dove Lui non è; è lasciare la stanza dove Lui si trova, la Sua Divina compagnia, per andare a baciare il suolo di una stanza dove fu, ma non è più…. Lasciare Gesù nel tabernacolo per andare a venerare delle statue è lasciare Gesù vivente vicino a me e andare in un’altra stanza per andare a salutare il Suo ritratto. Quando uno ama, trova che tutto il tempo passato insieme a quello che ama è tempo perfettamente occupato. E’ il miglior uso che si fa del tempo, tranne se la volontà o il bene dell’amato ci chiamano altrove…. Dovunque c’è l’Ostia Santa, c’è il Dio vivente, c’è il tuo Salvatore così realmente come quando viveva e parlava in Galilea e Giudea, così realmente com’è adesso in Cielo…. Non perdere mai una comunione per colpa tua: una comunione è più della vita, più di tutti i beni del mondo, più dell’intero universo, è Dio stesso, sono Io, Gesù. Puoi preferirmi qualcosa? Puoi, se mi ami anche solo un po’, perdere volontariamente la grazia che ti faccio di entrare così in te? Amami con tutte le possibilità e tutta la semplicità del tuo cuore… Charles de Foucauld
“Camminerò dinnanzi all’Eterno sulla Terra dei Viventi.”
Il salmista parla della Terra dei Viventi. Ma qual è la Terra dei Viventi? Sembrerebbe un mondo ove regna la fantasia, un’isola che non c’è, eppure è viva, coi suoi profumi e i suoi colori. È uno stato di coscienza, ossia le regioni eteriche delle nostra Terra. Al di là della Terra – materia, solida e visibile, c’è un mondo sottile che vibra di vibrazioni divine, abitato da angeli, esseri di luce, ove risiede il Divino. Gesù disse: “Io sono con voi fino alla fine del mondo.” Ma ognuno percorre i percorsi della vita terrena dimenticando o del tutto ignorando la promessa di nostro Cristo Signore: “Io sono con voi tutti i giorni”. Ma se ha lasciato la Terra il giorno della crocifissione, come può essere con noi? Lui vive nella Terra dei Viventi, quella Terra eterica, viva, luminosa, divina, il Suo Regno, ed è salito per preparare un posto per ognuno di noi. Ma l’uomo, appesantito dalle sue negatività, non riesce ad innalzarsi, ad elevarsi sino a questo mondo eterico, e continua la sua vita appesantito dai suoi pesi. Per poter già vivere “adesso” sulla terra eterica, occorre che l’uomo si purifichi e si elevi spiritualmente, abitando così la Terra dei Viventi. Là può assaporare, può comunicare perché, essendosi liberato dai suoi limiti, può spaziare e parlare con Gesù, con il Cristo Vivente, che mantiene sempre la Sua promessa di rimanere con noi. L’uomo, appesantito dalle sue impurità, non può minimamente vedere le meraviglie che avvolgono la Terra dei Viventi. Gesù un giorno disse che Dio è Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Non è il Dio dei morti ma dei “vivi”. Questo per aprire uno squarcio su questo mondo materiale e far penetrare la Luce che emana la Terra eterica, ove dimora Dio. Squarciando i veli della illusorietà, l’uomo scopre che dentro sé ha una ricchezza di inestimabile valore, lo Spirito di Dio. È solo purificandosi e liberandosi dai corpi pesanti che può entrare in contatto coi corpi sottili, eterei, che abitano e popolano la Terra dei viventi. Solo allora si possono comprendere le parole che Gesù ha lasciato prima di salire sulla Terra eterica. Non ha voluto lasciare solo delle parole per riscaldare i cuori, parole di vera consolazione ai Suoi discepoli per la Sua Ascesa al Cielo. Ha rivelato una certezza, la certezza che Gesù cammina ancora per le strade del mondo e ci accompagna lungo le nostre strade impervie e irte di ostacoli, indicandoci come fare per percepire la Sua Presenza, nonostante la materia ci renda ciechi ed insensibili al richiamo di un mondo che, all’apparenza, può sembrare inesistente, in quanto invisibile, ma è vivo, luminoso, e con la Sua Luce ci indica il cammino.
Al di sopra delle nubi, c’è sempre il sole. Anche quando è coperto, tu sai con certezza che è là, oltre quella coltre che non ti fa vedere la sua presenza, ma è pur sempre lì. Ma se ci son le nubi a coprirlo, i suoi raggi benefici mai e poi mai a te potranno arrivar, nonostante al di là di quella coltre, i suoi raggi son sempre pronti a fendere le nubi, oltrepassarle e farle giungere sino a te. Ma se le nubi ancora tu fai risiedere attorno a te, quei raggi benefici non riusciranno ancora a giungere sino a te per smuovere il tuo essere e donargli il giusto colore per riscaldare il tuo cuore. Come tu hai la certezza che oltre quella coltre di nubi c’è il sole, allo stesso modo dovresti avere la certezza della Mia Presenza al di là delle tue nubi colme di tristezza, di malinconia, dolore, sofferenza, incertezza. La Mia Presenza dentro il tuo cuore è una “certezza”, non puoi dubitare che non ci sia Io a riscaldare coi Miei Raggi ciò che è da curare e alimentare. Ben poco posso fare se i tuoi dubbi alimenti, avvolgendo il tuo essere di coltri nubi impedendo, in tal senso, che i Raggi giungano fino a te. Devi detenere nel cuore quella sicurezza del certo, che son Io con te a seguire il tuo cammino che ti conduce sempre più nel meraviglioso mondo del Divino! L’atto di abbandonare le cose del mondo per seguire le Mie Vie non è bastante se nel cuore odi il richiamo di ciò che eri e mai più sarai, perché non puoi più ritrovare quella strada ora che sei arrivata fin qua. Fà un salto verso la Luce! Luce che ti segue e ti ha chiamato, ha desiderato avere il cuore di colei che ha tanto amato. Io ti ho creato e sei per Me un gioiello prezioso, ornato di zaffiri e cherubini, e ogni bagliore che emana questo gioiello, Io lo ricolmo ancor più di Luce, quella di cui ha sempre più bisogno per proseguire il cammino che ancora non riesce a vedere. Non pensare il come, non chiederti il perché, dissolvi le nubi affinché più Luce entri in te, e Io ti possa condurre più facilmente lungo i percorsi del Cristo Vivente. Continua perseverante nella fede, allontana il nero che ancora risiede in te; affidati a Me, fa esplodere sempre più quella Luce che è in te. Sii argilla nelle Mie Mani, vedrai alla fine l’Opera finita che splendore sarà agli occhi Miei, perché sarà un po’ opera tua, ma molto Opera Mia! Esplosione di Luce che illumina il Tuo cammino verso Dio!
Nei giorni più tristi della vostra vita, quando il nero sembra permeare tutto ciò che vi sta attorno, Io sono la Speranza che dona Luce e fa scomparire le tenebre. Io sono la Speranza sempre accesa nei vostri cuori che mai nessuno potrà spegnere. Io sono la Forza che ti fa andare avanti e oltre ciò che il visibile non consente di farti vedere, ovvero questo Regno Invisibile, da voi spesse volte negato, ma sempre esistente, sempre presente, lì in mezzo a voi. Nel corso della vostra breve vita, che a voi sembra infinita, senza tempo, senza fine….la gestite in maniera leggera, considerando che occorre viverla appieno, afferrando tutto ciò che è lecito e non. Il vostro tempo non vi fa fermare per riflettere che la vita invece è un dono prezioso e va vissuta cercando di carpirne il vero significato. Al senso della vita, ognuno ci pensa. Ognuno cerca di dare il suo significato, dal suo punto di vista, e rimane convinto della sua realtà e così, contento, continua il suo corso in piena felicità. Ma il vero senso nessuno lo sa, né potrà mai esser certo che il significato che ha dato sia effettivamente quello. Nessuna certezza, nessuna concretezza se non solo l’orgoglio dell’io che pensa di aver trovato la soluzione alle sue tante incertezze celate bene dalla sicurezza dell’ “essere”. Il tempo scorre e quel sole che segnava mezzodì, ora si trova dietro le montagne, pronto a tramontare in un batter di ciglio. E tu, uomo, ti addormenti con le tue false Verità. Le tue convinzioni ti han fatto credere di tutto detenere e di non aver bisogno della fede. Cos’è la fede? Per tanti la fede è un qualcosa di cieco, un salto nel buio, senza ragione, quasi una fantasia che vuole ingannare la vita. Per molti, la fede invece è pura fantasia, storielle raccontate da un uomo che, non avendo niente da fare, ha dato il senso della sua vita andando in croce, ma poi, per chi? Eppure Io son sempre là, su quella croce ho sofferto e preso su di Me tutte le sofferenze dell’umanità. Forse non avevo niente di meglio da fare che immolarmi per una umanità che fede non ha? Con chi parlava quell’uomo quando gridava: “Padre! Allontana da Me questo calice! Ma sia fatta non la Mia, ma la Tua Volontà!”. Ebbene sì, vi svelo un segreto, Io parlavo col Padre davvero! Bella scoperta, direte voi, ma volete le prove, mi spiace…cercatevele voi. Se credete sia tutto finzione, avanti pure, credetelo con tutte le vostre forze. Ma quando queste svaniranno, ecco che sfiniti, senza fede nel cuore, vi troverete davanti il Re. Quando Mi incontrerete, dubbi più non ne avrete! Ma la vostra vita intanto è finita, e il vero senso scoprirete non era quello che la vita vi aveva fatto credere. Io non parlo con mezze verità, vi ho sempre detto che Io son Via, Vita e Verità. Da queste poche parole sarebbe facile, per chi fede ha, comprendere che Io sono il senso della vita. Abbandona tutte le velleità e le false verità che ti fan da ostacolo impedendoti di vedere la “Verità”, che Io sono vivo, in mezzo a voi, dentro voi. Occorre cercarmi, amarmi, chiamarmi per nome. Chi ha Me dentro il suo cuore ha trovato la Via. Chi trova la Via, conosce la Verità, sa la via che deve fare per trovare la Vita. È una via stretta, che ti fa abbandonare le vecchie strade da te percorse quando pensavi di detenere tu la verità. È una via fatta di sacrifici, di una continua e logora ricerca di Me, un amore nostalgico che ti manca sempre, ti affanni e Mi cerchi. E questo Amore ti porterà al termine del tuo tramonto dritto dritto da Me. E poi lì scoprirai il vero senso della tua vita che ora non è dato sapere a te; avendo la risposta, sarebbe tutto facile per te. Non avrei più il tuo amore, bensì un calcolo matematico per te, per arrivare qui da Me. Amami con tutto il cuore, cerca Dio con tutte le tue forze, donati a Mia Madre, dolce e tenera, che sempre prega per ognuno di voi. Quando comprenderete il vero senso, tutto sarà diverso. Giù in terra gli ostacoli son tanti, ma se hai Me nel cuore, niente e nessuno potrà fermare questa esplosione d’Amore, che ti vedrà sempre alla ricerca di Me, fino a quando, un bel dì, ti ritroverai qui. Vivi il tuo giorno che passa amandoMi sempre più. Scoprirai che questo Amore confini non avrà mai, e più ti alimenterai, più ne vorrai. Il Padre ha un cuore infinito, immenso, e dentro ci entra ognuno di voi, e altro ancora. Ma per ora, digerisci e comprendi bene che Io sono il Senso della Vita, affinché possa attuare le mosse giuste nel tuo cuore e finalmente trovare la giusta Via che dà il senso alla Vita per poi un giorno confluire nell’Amore Divino, comprendendo che tutto questo è solo un arrivare al Cuore Mio e vivere col Senso che ti ho insegnato Io. Via, Verità e Vita sono le tre “V” che ti condurranno Qui.
In Amore, attendo ogni singolo tuo momento di conversione, per richiamarti all’Amore.
In Verità di fede!
Capitolo 4 Musica
Se si potesse esprimere a parole l'Onnipotenza di Dio, non ci sarebbero parole bastanti a esprimere tutta la Sua Magnificenza. La Sua Potenza è inesprimibile, come è pure la Sua Onniscienza. Solo il Suo Amore può essere percepibile al vostro cuore. Quel calore che fa vibrare le corde del cuore, facendole suonare di una melodia unica, rara, perché le tue note si sono elevate sino a raggiungere le note musicali del Creatore. Qui tutto è musica. I Cori Angelici cantano “Osanna nell'alto dei Cieli!” Ma le loro intonazioni raggiungono le vibrazioni più alte per una Sinfonia Celeste che pochi han udito nel corso della vita terrena. Ma la sinfonia del cuore! Quella sì che l'ascolta chi entra in sintonia con le onde vibrazionali del Padre! Padre che nulla ha lasciato al caso, ma a tutto ha pensato. Chi si ferma, arresta la sua corsa frenetica per cercare in cuor suo di mettersi in contatto con la parte superiore del sé, la sinfonia esplode dentro il cuore perché ha udito la Voce del Creatore. Deve cercare, in vita sua, di mantenere sempre vivo questo contatto, alimentandolo con la meditazione e il Silenzio. È lì, quando si arresta il proprio pensiero, che ascolterai una Voce dolce, mai udita prima. Una Voce accogliente, contenta perché finalmente, dopo averlo tanto cercato, sei finalmente arrivato. Ma questo non è un punto di arrivo, bensì di partenza per un'altra tappa che vede l'individuo sempre alla ricerca del divino. Il percorso non è per niente facile, sol perché la materia avvolge il tuo Spirito che rivendica il suo spazio per un maggior dialogo con Colui che lo ha creato. Quello spirito rivendica la sua appartenenza divina. Gesù disse: “Voi siete dei”. E così è, ma l'uomo cieco si limita a vedere l'apparenza ed i limiti della materia. Vede la sua miseria, sorride e pensa: “e io sarei divino?”. Senza soffermarsi a pensare che l'impronta divina non risiede nell'esteriorità ma dentro la sua anima, che un giorno si librerà, raggiungendo, se allenamento ha fatto, le più alte Sfere Celesti ove c'è il Padre che, con amor, l’attende. E l'anima che, in terra, aveva percepito la Sua Vibrazione, riconoscerà allora la sua deità, perché della stessa sostanza del Padre, Dio Creatore. Dio è ovunque, in ogni luogo, e voi siete strumenti al Suo servizio, come dite voi. Ma c'è l'anima ribelle che non accetta questa appartenenza. Ma il Padre che è Amore, aspetta anche quella che, un giorno, farà ritorno alla casa del Signore. Mantenete l'Amore dentro il cuore, alimentate la Luce affinché rimanga sempre accesa affinché siate luce come è stato Gesù. “Io sono la luce del Mondo”. Queste sue parole rimbombano nei vicoli, nelle strade, nelle Chiese, nelle case, quella luce che illumina i vostri passi affinché non troviate inciampi. “Luce di Dio dentro te che sei parte di Me! Alimenta, abbeverati dalla Mia Fonte, affinché quella piccola e esigua luce diventi un faro luminoso, come quel faro che fa da guida alle navi nelle notti in tempesta. Quel faro deve essere il vostro segnale a chi ancora naviga nel buio in preda al mare procelloso! Guida per altri che ancora non sanno e non hanno percepito l'amore vibrazionale del Padre Vostro e Mio! Ho detto che siete dei! Non amo ripetere ciò che dissi millenni fà, ma ribadisco, uomo, fai sorgere quella parte divina che è nascosta in te! Fatemi vedere la vostra Fede, almeno in questo momento solenne in cui ricorre la Mia Passione, risorgi con Me! Elevati da quella materia che hai scelto come guida tua, varca gli scogli del tuo io, e troverai ricchezze profonde che nessuno ti porterà mai via! La Mia Resurrezione sarà gioia e Speranza per chi detiene la Luce e l'Amore nel cuore! Se avrete fede, potrete fare grandi cose, più grandi di quelle che ho fatto Io! Questa è la deità, non è falsità! Ma fin quando rimarrete legati ai non so e ai perché, ecco, tutto questo, vi allontana da Me! Abbiate Fede certa nella vostra trasformazione. Cercate il contatto col Padre Creatore, affinché, come dissi già, voi e il Padre sarete una cosa sola, come Io e il Padre siamo una cosa sola. Quando non farete distinzione tra voi e il Padre, ecco che la trasformazione avverrà per un procedere oltre. Anche questo sarà un altro punto di partenza per allargare ed espandere l'azione di quel sasso, creando onde vibrazionali che si allargano e si espandono fino a interessare l'intero mare!”
Ecco come le parole di Gesù accendono i cuori, li rivoluzionano e fanno intraprendere percorsi nuovi. Che possiate raggiungere le più alte vibrazioni affinché, all'unisono col Padre, possiate riconoscere la vostra deità e camminare per le strade del mondo per portare la luce nei cuori a chi ha spento dentro ogni possibilità di ritrovare la Vita!
L'amore del Creatore possa sempre risiedere nel vostro cuore. Con amore tuo Haniel
E’ proprio vero! Se non ci si isola dal trambusto quotidiano, quell’io non riuscirà mai a distogliersi dai rumori circostanti per mettersi all’ascolto!
Ci si potrà chiedere: “ma all’ascolto di chi? Del nulla di fatto?” E questo io preferisce rincorrere ciò che vede, tuffarsi nel mare delle sue abitudini, fatte di scadenze sconvolgenti. Quell’ io si limita a vivere quella vita fatta di impegni, scadenze, appuntamenti, mille incombenze da svolgere. E poi? Giunge sera ed è lì a programmare già cosa dovrà fare il giorno dopo. Non dico che gli impegni non siano importanti, occorre lavorare per poter mangiare, ma quanti spazi vengono occupati anche se non si tratta di lavorare? La gente ha paura di rimanere sola a pensare! Col pensiero, si renderebbe conto di come il tempo passa svelto, sembra ieri quando eri bambino e adesso hai già un figlio! I primi capelli bianchi ti fan capire che il tempo passa, col suo tic-tac, scorre lentamente ma inesorabilmente. E allora, non ti basta avere ricchezze o beni materiali, quando è il tempo a passare. E’ un bene prezioso che prezzo non ha. Occorre saper vivere il proprio tempo nel giusto tempo, quello dedicato a te per accorgerti e comprendere che, forse forse, oltre questa vita esiste un qualcosa di ben diverso che và al di là dei tuoi mille affanni. Come in ogni cosa, ci vuole il giusto equilibrio. Se ti affidi totalmente alla materia, dovrai pur accettare che questa ha il suo tempo, ha il suo inizio, ha la sua fine. Ogni cosa imbevuta di materia conosce il tempo. Il tempo bacchetta il suo passaggio, ricordando che arriverà quel giorno in cui quel corpo si fermerà. Ed ecco l’uomo che, pur di non fermarsi a pensare, vive la vita come se fosse l’unica, la sola. Riempie i buchi vuoti al fine si possa sentire sempre al centro e detentore delle sue decisioni, allontanando così la paura di quando tutto questo finirà. Se solo si ricordassero le Parole di Gesù! Le famose tre “V” dovrebbero essere incise in tutti i cuori, come si incide il marchio sull’animale come segno di appartenenza. Gesù ha detto: “Io sono la Vita! Io sono la Risurrezione e la Vita. Chi crede in Me, anche se morisse, vivrà; e chiunque vive e crede in Me, non morirà mai. Credi tu a ciò?”(Giovanni, 11,25). Ecco come Gesù si rivolge a Marta quando si recò da Lazzaro. Gesù chiede ogni giorno a ciascuno di noi: “Credi tu a ciò?”. Marta rispose: “Si, Signore. Io ho creduto che sei il Cristo, il Figlio di Dio, quello che deve venire nel mondo!” Qual è la nostra risposta? Con queste parole, Gesù fa comprendere che la morte non esiste, perché Lui l’ha sconfitta. Chi crede in Gesù Cristo, apre le porte alla vita eterna. Chiunque crede in Lui, non morirà mai. Con queste parole, Gesù fà un discorso di rivelazione: “Chi ascolta la Mia Parola e crede a Colui che Mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nel giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità, vi dico: viene un’ora, ed è adesso, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e coloro che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di fare il giudizio, perché è Figlio dell’Uomo”. (Giovanni, 5,26). La morte non esiste. È per chi la vuole, ma chi segue la Via che conduce alla Verità incontra la Vita. I discorsi di Gesù sembrano di tempi remoti, e nessuno si ferma ad ascoltare quella Voce che ancora ripete come eco le stesse parole che rimbombano dentro il cuore. Ognuno dovrebbe fermare quella corsa frenetica che lo conduce al niente assoluto per ritemprarsi con le parole di Gesù che offrono la Vita. Ha donato la Sua Vita per la tua vita, è un atto d’Amore che è stato trascritto negli annali della storia, della tua vita. Il Figlio dell’Uomo è andato sulla Croce non a parole, ma coi fatti, affinché nessuno potesse nutrire il minimo dubbio sulla veridicità delle Sue Parole. Ha dato la Sua Vita perché Lui è Vita, nessuno gliela poteva togliere, ma Lui l’ha donata per poi riprendersela. La Vita mai può morire, e quando tu questo comprenderai, scoprirai dentro te la Vita che ti parla, sempre, sussurrandoti il cammino che ti conduce sulle Orme di Cristo. Haniel, in amore l’Angelo del Signore
Capitolo 6 Marta e Maria
“Mentre essi erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, che si chiamava Marta, lo accolse in casa sua. Sua sorella, di nome Maria, si sedette ai piedi del Signore e stava ad ascoltare la Sua Parola. Marta invece era assorbita per il grande servizio. Perciò si fece avanti e disse: “Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque di aiutarmi”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose. Invece una sola è la cosa necessaria. Maria ha scelto la parte migliore, che nessuno le toglierà”. (Luca; 10 – 38)
Ecco come la parola del Vangelo prende forma nella vita quotidiana. Marta e Maria, due persone semplici, comuni, che possono benissimo rappresentare ognuno di noi. Ognuno di noi potrebbe essere Marta, oppure Maria. Gesù quel giorno si è fermato presso la loro casa, come allo stesso modo si ferma nelle nostre case per lasciare la parola di vita. Spesse volte capita che bussa alla porta, e nessuno gli apre. Oppure i membri della famiglia son tanto indaffarati da non avere il giusto tempo da dedicargli, presi dagli affanni della vita quotidiana. Ecco Marta! Gesù si accomoda nel tuo salotto, ma vede tutte queste persone indaffarate da non avere il tempo di rivolgergli una parola. E sta lì, fermo a guardare, a osservare e scrutare. Rattristito, si alza ed esce fuori, va via. Quella famiglia neanche s'accorgerà che se n'è andato tanto era distratta dai propri affanni. In quella casa, Gesù che è Amore, stenderà il Velo della Sua Misericordia Infinita affinché avvenga il risveglio di quei cuori persi nel labirinto che li fa girare vorticosamente, gli fa fare lo stesso percorso in quanto han perso il filo che li avrebbe condotti fuori da quella rete che avviluppa e imprigiona l'individuo, allo stesso modo con cui il ragno tesse la sua tela per imprigionare la sua preda. È bene che nel corso della vita avvenga il risveglio del cuore affinché ci si possa svegliare da quel torpore in cui si era caduti, per riscoprire le vie che conducono all' “essere”. Essere in Dio, Essere in Gesù, Essere nello Spirito Santo, “Essere”. E riuscendo a fare questa inversione di rotta, l'essere si rinnova e comincia ad alimentare la parte più importante del suo Essere, lo Spirito. Questa elevazione spirituale ti porta a cercare dentro te la perfezione del Padre! Gesù disse: “Siate perfetti com’è il Padre vostro che è nei cieli! ”. Occorre con tutto il cuore, con tutta la mente, aprirsi e cercare la perfezione del Padre dentro sé; l’ “Io Sono” è dentro ognuno di noi, ma se prendiamo la decisione di imitare Marta, sarà difficile, se non impossibile, riuscire a percepire l’ “Io Sono” dentro te. Ma se quando Gesù bussa alla tua porta, e si siede nel tuo salotto, vede in te Maria, che abbandona tutte le esteriorità, tutti gli affanni, per mettersi all'ascolto della Sua Parola, ecco che Gesù esplode d'amore perché vede quel figlio di buona volontà a voler abbandonare tutto ciò che è il passato, per apprendere da Lui ciò che serve realmente. Maria non si preoccupa di troppe cose come Marta, ma ha scelto la parte migliore. Una sola cosa è necessaria, e nessuno le potrà togliere perché adesso Gesù è lì, accanto a lei. È molto dolce vedere Gesù che entra in ogni casa e si ferma a parlare, a convertire quei cuori talmente induriti da non riuscire a incontrare il Cristo, senza accorgersi della Sua Presenza in mezzo a loro. Essendo un Dio d'Amore, tornerà a bussare alla tua porta, perché Lui offre sempre nuove possibilità di incontrarlo, altre occasioni per convertire i cuori. Quando ritorna, ci vede sempre preoccupati di troppe cose, ci richiamerà, ognuno con il proprio nome, come ha fatto con Marta, quando con estrema tenerezza, ripete per due volte: “Marta, Marta! ”. Non si adira, non grida ad alta voce, ma con dolcezza, scuote il capo, chiamando il tuo nome. Nella vita occorre innanzi tutto sperimentare che Gesù è vivo ed è in mezzo a noi. Se lo si pensa morto su quella croce, millenni fà, ecco che lo vediamo distante, lontano dalla nostra vita, e questo ci autorizza a vivere come Marta. Ma Gesù cammina dinnanzi all’Eterno, sulla Terra dei Viventi. È un Dio vivo, e nel momento in cui il cuore rivela la Sua Presenza viva, ecco che ci trasformiamo in Maria, pronti ad abbandonare gli affanni per porci all’ascolto di ciò che è la sola cosa importante, la parola di Gesù. “Non di solo pane si ciba l’uomo, ma di ogni Parola che viene dal Padre Mio che è nei cieli”. “Io sono il pane di vita. Chi viene a Me non avrà più fame e chi crede in Me non avrà più sete. Questo è il pane che discende dal Cielo, perché lo si mangi e non si muoia. Io sono il pane vivente disceso dal cielo. Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno. E il pane che Io darò è la mia carne per la vita del mondo”.
(Giovanni 6;35-51)
Ecco come le Parole di Gesù penetrano nei cuori. La Sua Parola è chiara, cristallina, senza incertezze, ma afferma con determinazione: “Io Sono”. Non lascia spazio a perplessità, a dubbi. Ognuno può accogliere nel proprio cuore le Sue Parole, come Maria, custodendole come un tesoro e incamminandosi lungo le Vie di Cristo, o continuare ad affannarsi come Marta, perdendo ogni giorno l’occasione di questo incontro unico, speciale, il solo per cui valga la pena di abbandonare l’illusorietà della vita per ritrovare la Vera Vita.
Da “Sono come il fiume che scorre” (Paulo Coelho).
“Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me.” La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto.” Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!” “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’ esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
Ecco la quinta qualità: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione.” Paulo Coelho da “Sono il fiume che scorre”
Padre, ascolta i Tuoi figli che han fame e sete di Te. Non farli attendere ancora per troppo tempo. Il Tuo Spirito, come neve che imbianca le vette e i monti tutti, scenda su ogni figlio che anela a Te. Tu, Fonte di Vita, effondi il Tuo Spirito vivificatore. Luce, invadi l'intimo dei tuoi fedeli, penetra all'interno di ogni essere, dona i tuoi sette santi doni. Il Paraclito sia a loro di consolazione affinché loro sanno che Io son con loro, che mai li ho lasciati e ma li lascerò fino alla fine dei tempi. Tu, Spirito Creatore, stendi i Tuoi rami, abbassali affinché ogni tuo servo possa afferrarli e farsi condurre dove vuoi Tu. La Tua Volontà sia la loro, fortificali per affrontare le impervie vie che il male cerca di fargli prendere per condurli lontano da Te. Il Tuo Spirito li preservi dal maligno, come ti ho chiesto prima di venire a sederMi alla Tua destra. O Padre, tu sai quanto grande è il Mio Amore per Te, Io e Te, una sola cosa. Amo coloro che Mi hai affidato, e Io li affido a Te. Conservali dal male con la forza del Tuo Spirito. Luce che irrompi nel cuore e nella mente, trasforma ciò che è da trasformare, rinnova i cuori, rendendoli saldi nella Fede e nell'Amore. Io sono il Tuo Figlio Prediletto, ma loro sono anche figli a Te. Stendi i Tuoi rami e proteggili dalle avversità e dalle difficoltà. Il Mio Amore sempre li seguirà. Ovunque voi andiate, Io ci sarò, per le vie del mondo, Io sarò con voi. Non dubitate mai del Mio Amore. Rimanete nel Mio Amore e a tutto Io ci penserò! Confida in Me e nell'azione del Padre, del Figlio e del Santo Spirito. La SS. Trinità agirà, e tutto rientrerà nel disegno che il Padre ha pensato per l'intera umanità. Spirito di Dio, scendi come fiocco di neve e posati su ogni figlio che invoca Te. Come fiamma di fuoco, dentro te scenderà, effondendo i doni che solo Dio conoscerà. Ma tutti i doni, se nel cuore non c'è l'Amore, a niente serviran. Nel momento in cui solo amore pervaderà il tuo cuore, lì dimorerò Io e i doni saranno visibili a te, comprendendo che stai agendo in nome del Re. Strumento di fuoco ardente, spezzerai le catene del male con la forza dell'Amore. E strapperai dal male, con le forze necessarie, ogni fratello che vedi sprofondare nell'abisso della disperazione. Non ti farai vanto, ma sarai grato al Padre Creatore per averti chiamato ad essere strumento della Sua Volontà. Ascolta, Padre, questa Preghiera che rivolgo a Te per coloro che Mi hai affidato. Infondi su loro lo Spirito Santo, dona loro gli strumenti per preservarsi dal male e combattere. L'Esercito di Dio è pronto per la battaglia finale. “Armagheddon”, con San Michele Arcangelo, sarà la battaglia finale per ristabilire il Regno di Pace. Armali e corazzali con il Tuo Amore. Te lo chiedo Io, il Tuo Figlio Prediletto! il Tuo Santo Spirito vivificatore pulsi come linfa vitale nei cuori dei tuoi fedeli, e insieme saranno quella luce che trasforma i cuori, testimoni della Mia Presenza in loro. Questi figli, son figli a Te. Ascolta le loro unanimi preghiere di scendere su loro, affinché ciò che era, non sarà più. Tutto sia trasformato dalla Tua luce; Luce che trasformi, Luce che rinnovi, Luce che vivifichi, Luce che salvifichi, Luce che esplodi e trasformi tutto ciò che Tocchi. La Mia Preghiera so che è già stata accolta. Attendete, amici Miei, il Consolatore giunge per ognuno di voi; traccerà il Segno di Croce di Cristo Salvatore su ognuno di voi, e vi nominerà Cavalieri di Dio. Rimanete nel Mio Amore, ora e sempre.
Lo Spirito Santo vivificatore che è nel Padre e nel Figlio
L'Amore che Gesù espande è un amore trasformante e vivificatore. Dove si poggia, avviene la trasformazione del cuore. Questo cuore, toccato dal Suo calore, si chiude e si apre a una nuova dimensione, quella dello Spirito. È dolce fermarsi all'ascolto delle Sue Parole che effondono Amore e calore su ogni creatura. Le Sue dolci vibrazioni scuotono l'essere morto, chiuso nella sua tomba, come il seme sotto terra. Il seme è messo sotto terra, come l'uomo in una tomba. Ma nel buio più totale, ecco, l'Angelo dell'Amore si avvicina e, col suo calore, risveglia l'essere facendolo alzare, infondendogli coraggio. Ed ecco come la vita prende forma. Quel seme chiuso sotto terra rifiorisce, fa spuntare il germoglio e via via diventa un magnifico albero che porta frutti. Ma il contadino che mette la giusta acqua e dona il giusto alimento al seme sotto terra è il Cristo. Col Suo Amore, il Suo calore fa risorgere l'uomo, apre la tomba e lo porta alla dimensione dell'Amore. Chi detiene l'Amore, apre le sue cellule a questa dimensione dello Spirito, cellule vivificate e animate dal Creatore. Solo con la resurrezione, avviene il risveglio di tutte le cellule e all'istante la coscienza individuale si espande e si muove nella dimensione dello Spirito. Bisogna già adesso accostarsi in silenzio e porsi all'ascolto di questa dimensione che vive e coabita col mondo della materia, solo che i suoi corpi sottili rendono difficile il contatto per chi vive nella pesantezza dell'essere. Le cellule devono rinnovarsi per essere disponibili ad accogliere tutto il calore dell'Amore di Dio, nella Sua Infinita Misericordia, espande come raggi di sole, al di sopra delle tue nubi. Il tempo è della materia e per chi vuole andare oltre il Tempo, varcarne i suoi confini per raggiungere l'Eterno, non può rimanere ancorato ai vecchi schemi razionali in cui si è rinchiuso l'individuo. Questi schemi lo fanno rimanere sotto terra, e quel seme senza il giusto apporto, non potrà mai diventare albero. Lo schema della ragione deve essere illuminato dalla Luce e assorbire il calore dal Creatore, affinché possa varcare quegli schemi prefissati e vivificare quelle cellule atrofizzate dal buio della Terra. La luce deve penetrare e animare lo Spirito che coabita nell'uomo. Non occorre cercarlo in ogni dove, ma si deve fare un lavoro di ascolto e purificazione interiore affinché la Luce di Cristo esploda all'interno e faccia germogliare quel seme sotterrato che sarebbe morto se non avesse incontrato la Luce.
Inno al Verbo In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e Dio era il Verbo. Questi era in principio presso Dio. Tutto per mezzo di Lui fu fatto e senza di Lui non fu fatto assolutamente nulla di ciò che è stato fatto. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; e la luce nelle tenebre brilla e le tenebre non la compresero.
Ci fu un uomo mandato da Dio; il suo nome era Giovanni. Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce affinché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma per rendere testimonianza alla luce.
Era la luce vera, che illumina ogni uomo, quella che veniva nel mondo. Era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui e il mondo non lo riconobbe. Venne nella sua proprietà E i suoi non lo accolsero. A quanti però lo accolsero diede il potere di divenire figli di Dio, a coloro che credono nel suo nome, i quali non da sangue né da volontà di carne né da volontà di uomo ma da Dio furono generati. E il verbo si fece carne e dimorò fra noi e abbiamo visto la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni rende testimonianza a Lui e proclama: “Questi era colui di cui dissi: “Colui che viene dopo di me ebbe la precedenza davanti a me, perché era prima di me”.
Della sua pienezza infatti noi tutti ricevemmo e grazia su grazia; poiché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità divennero realtà per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l'ha visto mai. L'Unigenito Dio, che è nel seno del Padre, egli lo ha rivelato.
Ci sono volte in cui le orme lasciano i segni e non vengono cancellate dalla prima onda del mare. Io voglio essere per voi quel segno indelebile che niente e nessuno potrà mai cancellare. Ecco cosa dicono le orme. Le orme sono il linguaggio dei segni. Se tu, uomo, cammini sull'asfalto non lasci orma; ma se il tuo passo si posa sul terreno morbido, potrai constatare da esso il peso che hai, l'altezza, in quanto, in base a questa, l'orma sarà più o meno profonda. Più l'uomo ha dentro la materialità delle cose, più il suo peso è maggiore poiché alle caviglie ha le catene della schiavitù. Chi, invece, si appresta a voler accogliere dentro sé la Conoscenza, ecco che il peso diventa meno pesante, in quanto la zavorra che si ha dentro viene alleggerita dalla Conoscenza che conduce alla crescita. Le orme diventano sempre meno visibili fino alla scomparsa totale. Per arrivare all'invisibile delle cose, bisogna camminare a lungo e constatare se dietro sé c’è ancora il peso di una coscienza mal cresciuta. Io so che nei vostri cuori Gesù ha lasciato il segno. Occorre coglierlo, e nel coglierlo, occorre accettare la “chiamata” con le conseguenti “rinunce”. Più si rinuncia alle cose terrene, meno pesante diventa l'orma perché avete alleggerito il peso della zavorra. Gesù ha lasciato molti segni, sia visibili che invisibili; i visibili per gli increduli, quelli invisibili dettati dallo Spirito, cioè la trasformazione che avviene nel segreto. Se tutti riuscissero a rispolverare quella mente, quel cuore, per far rifiorire la Vita e, con essa, la Primaria Particella di Vita! Allora sì che il mondo sarebbe differente, ma si parla sempre di Speranza! La Speranza è morta nell'uomo perché vive sempre del proprio “io”, togliendo di mezzo Dio. Ma anche se l'uomo vuole essere al centro, dovrà ritornare alla “Speranza” per poter vivere. Senza questa, la sua vita trascorre percorrendo da solo le strade del mondo, senza seguire le parole del Maestro di Vita. I Suoi passi sono leggeri, impercettibili; non lasciano segni materiali, ma dentro il cuore lascia un segno indelebile, segno del Suo passaggio. Gesù ha lasciato tanti segni durante il suo percorso terreno, basta ricordare le Nozze di Cana ove, su intercessione di Maria, trasformò l'acqua in vino. Lasciò il segno a Siloe, alla piscina di Betesda, ovunque passava lasciava segni ben visibili agli occhi di tutti: i ciechi nati trovavano la vista. Gli storpi camminavano, i lebbrosi guarivano, l’emorroissa salvata. Quanti segni per una umanità ancora incredula! Ancora oggi la Sua Venerabile Presenza lascia i segni di guarigioni definite “miracolose”, ma che sono operate dalla Fede. Gesù ha sempre detto e ripetuto: “Và, la tua fede ti ha salvato”. “Sia fatto secondo la tua fede”. Gesù opera nella misura in cui trova dentro il cuore la fede certa, che non lascia spazio a dubbi o incertezze. Cammina ogni giorno, incessantemente bussa ai cuori, ma son tante le volte che quel cuore di pietra insensibile non apre, perché non vuole rinunciare a ciò che la materia predilige. Le sue orme saranno molto pesanti, e la prima onda spazzerà via… e del suo passaggio non rimarrà traccia. Chi vive con dentro il cuore la Conoscenza e l'Amore per il Signore, ecco che le orme diventano invisibili, ma lasceranno tracce indelebili dentro i cuori che niente e nessuno porterà mai via. Dio elargisce grazie e doni a chi Lo ama di un amore totale, occorre solo aprire la mente e il cuore al vento della Trasformazione che condurrà l’uomo a una esistenza diversa da quella sinora condotta. Con Gesù a lato, tutto si può. E per chi ha fede, farà cose ancor più grandi di Lui. Ma la cosa veramente grande è donare tutto il cuore a Lui che è il padrone dello stesso. Avrà cura e lo custodirà con tenerezza perché sa che, dopo tanti ostacoli e sofferenze, quel cuore ha ceduto all’amore travolgente di Cristo. Cristo passa e lascia le orme indelebili in questo cuore disperso. L’uomo potrà non percepirlo inizialmente, ma giungerà sempre quel momento deciso dal Padre in cui quel cuore scoprirà quei segni e, nonostante anni di vita trascorsi nella cecità più totale, comincia a vedere l’invisibile, che poi tanto invisibile non è se si detiene nel cuore quella fede piena che permette all’uomo di elevarsi allo Spirito, e scoprire che è figlio di Dio. I veli della materia si squarceranno, e lo Spirito dormiente si risveglierà, nuova luce emanerà e quelle orme diventeranno la Via da seguire per amore di Cristo. Il desiderio di volerlo abbracciare, incontrare, ti farà seguire percorsi fatti da Lui; un po’ ti condurranno i segni, un po’ le percezioni, ma quando percepirai lungo la via il profumo di Cristo, non indugiare, vuol dire che la strada è quella giusta. Cerca sempre il Suo Profumo e, alla fine, scoprirai che quel profumo era anche il tuo, perché quando si vive con la consapevolezza che Lui è vivo in te, ciò che distingue Lui, distinguerà anche te. Una sola cosa, Lui in te, tu in Lui, lascerai le stesse orme e lo stesso profumo che lascia Gesù Cristo al Suo passaggio ogni volta che lascia un segno per risvegliare ogni cuore solitario.
L'uomo vive immerso nella realtà contingente del momento, e vive questi momenti pensando erroneamente che siano la vera e sola realtà. I momenti che vive sono veri, gli unici, i soli. E dentro sé, nutre la certezza che non possono sussistere altre verità al di fuori di ciò che vive, vede e sente. Tutta la realtà deve essere tangibile, razionale. Ciò che non rientra nel suo scibile, negli schemi razionali dati a lui, ecco che viene scartato, non è preso minimamente in considerazione. Ritiene siano solo estratti della fantasia o comunque sogni non radicati alla realtà. Eppure tu, uomo, quando ti riposi e dormi profondamente, entri in una realtà, quella che tu definisci “Sogno”. Considera per un istante, cos’è il sogno? Tanto per iniziare è astratto all’apparenza, non lo tocchi, al risveglio rimane solo un ricordo, quando rimane; eppure potresti dire con certezza che nel momento in cui lo fai, tu ti muovi in un determinato spazio, incontri persone, vivi emozioni. Incontri eventi spiacevoli che ti fanno fare sobbalzi, il cuore si accelera, e magari, gridi pure! Non sembra un po' razionale, dal tuo punto di vista, che un evento astratto, al di fuori della tua razionalità, possa scuotere i sentimenti con queste intensità? Eppure ti cibi dei tuoi sogni; a volte, con vanto, affermi che fai sogni premonitori di eventi che dovranno accadere! È un controsenso, tu che credi solo a ciò che vedi! Nella realtà tua contingente, il sogno a te non dovrebbe appartenere, eppure te ne appropri, li fai tuoi, e ti sforzi di percepire il significato dello stesso. Nonostante ciò, ritieni siano solo sogni e non rientrano nella tua realtà. Oh uomo ostinato! Un giorno, la Sola Verità ti apparirà e comprenderai che nella tua vita trascorsa c'era veramente poco della “Verità”, ma soltanto dei pochi estratti dei fotogrammi che, magari, appartenevano a qualche sogno. Adesso, dimmi tu! Sai dirmi se la realtà è ciò che pensi di vivere, lavorando, seguendo le tue ambizioni, i tuoi doveri, o invece risiede in quelle immagini all'apparenza senza senso che vivi nel sogno che pensi non sia realtà? Ti voglio aiutare un po’. Pensa che, quando dormi, le barriere della materia si abbassano, se vogliamo parlare materialmente. Abbassandosi così anche la soglia della tua razionalità che, da sveglio, non ti fa vedere ciò che da vedere c’è! L'anima, il tuo Spirito, imprigionato dalla tua razionalità, è libero di vivere la sua realtà, che non corrisponde necessariamente a ciò che credi tu. Libero di muoversi, può vedere certe realtà che la razionalità, invece, non potrà mai arrivar. Quante volte, il tuo Spirito incontra Me, si alimenta, si ciba di Me, ma al risveglio magari ancora tieni il ricordo, ma la tua sola affermazione è che tu hai sognato Me, e niente più. Ma Io ti chiedo nuovamente: qual è la realtà, quella che affermi sia sogno o Mi hai incontrato nella realtà? A te lascio impressa la domanda che risposta non può mai avere sei ti ostini a non vedere. Un altro aiuto vorrei darti, per un cammino che ti conduce alla conoscenza del Divino e, se sete avrai, ti condurrà lungo altri sentieri che al momento non percorri, perché lontano da Me. Quando tu dormi e dici di sognare, sei fermo in un letto, il tuo corpo è immobile, correggiMi se sbaglio. Eppure, nel sogno, tu cammini, Mi abbracci, compi azioni che, al momento, scuotono i tuoi sentimenti tanto da farti accelerare i battiti del cuore, da farti sudare, o, invece, ti effondono serenità e felicità. Pertanto, possiamo affermare che vivi una realtà in quel preciso momento, giusto? Ma come fai a provare certi sentimenti se il tuo involucro materiale è immobile, fermo su un letto? Lo sai dire tu a Me? Cosa ti suggerisce la tua razionalità? Oh uomo! Eppure la risposta è facile, è un passo da te, basterebbe rompere le barriere della tua materia per vedere ciò che da vedere c’è, per andare oltre i sensi tuoi e vivere coi sensi del cuore! Ritornando al discorso iniziale, mi sai dire dove nasce il sogno? Qual è la sua sorgente? La stessa domanda ti avevo posto in merito al “Pensiero”, ricordi? Questo è un altro suggerimento che Io dò a te! La tua risposta è troppo scontata se con la razionalità mi risponderai! Non riesci mai a sorprenderMi se ti ostini a rispondere con la mente senza usare il cuore! Il sogno, essendo astratto, è una forma di pensiero, almeno in questo saremo concordi, non credi? Tu sei ancora immobile in quel letto, eppure vivi certe esperienze, pertanto il sogno rimane qualcosa di astratto, facente parte della categoria del “Pensiero”. Il tutto torna adesso, non pensi? Ricorda che il pensiero è una fonte inesauribile perché in Esso c'è Dio. E Dio pensò, e Dio creò. E Dio pensò luce, e luce fu. E Dio pensò aria, e aria fu. E Dio pensò acqua, e acqua fu. E Dio pensò, facciamo l'uomo a nostra Immagine e Somiglianza, e l'uomo fu. Ecco come il Pensiero, a te tanto astratto, crea e forma. Eppure tu, uomo, vivi di Pensiero. Rifletti un solo istante e pensa quante volte tu pensi! Già stai pensando! Come vedi, ti appropri di cose non tue, senza riconoscere la Fonte Divina dello stesso. Nel sogno, il Pensiero, prende forma e tu vivi una realtà che tanto lontana a te forse non sarà!
Un altro e ultimo aiuto voglio dare a te. Se ancora non lo sai, Io sono l'Uomo dei sogni che sempre è esistito e sempre esisterà. Nel tuo sogno, ci sono Io; Io entro, in esso, ti parlo. Io sono vivo e sono la tua unica e sola realtà. L'Uomo dei sogni ti incita nel cammino, ti indica il percorso, ti sta accanto nonostante il tuo negare l'evidenza dei fatti. E alla fine di questa riflessione, ti lascio un altro quesito a cui un giorno Mi risponderai: sei ancora sicuro che da sveglio vivi la tua sola realtà, o magari ciò che vivi nel sogno è pura realtà? La situazione ora è ribaltata e tu, magari, certezze non hai. Io ti dico, vivi la tua sola certezza in Dio, tutto il resto è relativo. Dio Padre è il “Tutto” e in questo tutto rientra anche il sogno ed il Pensiero. A te, con Amore, ti lascio questo pensiero affinché la tua certezza sia fondata sempre più in Dio, e l'Uomo dei sogni sempre ti assisterà nei sogni affinché tu possa scoprire la Fonte del tuo sogno!
L'Uomo dei sogni ti segue sempre con Amore. Io esisto e son presente sempre nel tuo percorso che ti conduce al Divino.
Io sono la spinta che rivoluzionerà il tuo essere, facendoti scrollare di dosso le tue false certezze e affondare nell'unica certezza di Dio Padre e Creatore dell'Universo, ma sempre dolcemente, come un sogno che pian piano rapisce il tuo cuore per affondare nell'Amore!
Quando un’anima Mi chiama per Nome, Io accorro veloce. Accanto, al Suo fianco Mi pongo e mai l'abbandono. La difendo per Vita al fine possa avere la Vera Vita. Io sono la “Vita”, sono quella vibrazione che percuote il tuo intimo dolcemente. Ti accarezza nei momenti di abbandono. Ti consola nei momenti di dolore. Ti risolleva dalle tue ricadute continue, senza mai fartelo pesare. Perché il Mio Amore è grande, e per tanto Amore, ho plasmato il tuo cuore. Apri il tuo cuore alla Luce! Non attendere mai il giorno seguente se già dentro ascolti la Mia Voce. Non ti dico che ti regalo beni materiali, non ti dico che ti offro ricchezze transitorie, che ti offro una vita agiata senza problemi. Io ti dico: “prendi la tua croce, rinnega te stesso e segui Me!” I percorsi da fare son ardui, non offrono agiatezze e velleità di ogni sorta, ma, alla fine del tuo lungo viaggio, ti ritroverai ricco di un bene mai e poi mai immaginato, il Regno di Cristo. Descriverti la ricchezza di questo Regno vien difficile se tu non l'hai mai provato. Sì, perché già in terra, a chi tutto ha rinunciato, il Padre ha fatto di tanto in tanto un regalo, quello di far assaporare, anche se per poco, cosa si prova ad essere nel Suo Regno! Una permanenza di benessere, pace, serenità, armonia interiore, il tutto immerso nell'amore di Dio Padre. I suoni, le percezioni, le musiche, i colori e quant'altro, rapiscono la mente dell'uomo per una percezione del Trascendentale. E colui che assapora il Regno, non riesce più a farne a meno. Una nostalgia pervade il suo cuore, Nostalgia del Mio Amore. E comincia a percorrere le vie terrene cercando di trovare quei momenti assaporati. Ma si rende conto che solo la Grazia di Dio Padre lo può aiutare. Io vi esorto a uscire fuori da quell'involucro materiale che offusca i sensi, per una trasformazione radicale ove è lo Spirito di Dio a parlare. Vincete nell'Unicità in Cristo, Io son nel Padre, il Padre è in Me. Siate perfetti nell'Unità. Sì, perché è nell'Unità che l'individuo ritrova la sua identità, nonché la perfezione. Dio Padre è perfetto, siate a Sua Immagine e Somiglianza, rimanendo in Lui. Confidate nel Signore, con la consapevolezza che dove non arrivano le vostre forze, lì viene in aiuto il Signore. Sono parole che senso hanno se le trasformate in azione. Vincere nell'Unicità vuol dir abbandonare l’io e far posto a Dio. Nel far ciò, l’io si annulla, rimettendosi alla Volontà, nonché all’Azione Divina. Solo così si potrà proseguire il cammino percependo a fianco Cristo. Il Cristo che ti ha offerto il Suo Cuore per la tua conversione. Anima mia, riposta nel Mio Amore, lasciati cullare affidandoti solo alla volontà del Padre. Rimani radicato come tralcio alle vite, affinché porti frutto. Frutto d'amore che verrà portato affinché porti più frutti che può alla vigna del Signore. Sii felice di esser tralcio legato alle vite. La tua vita sia un sorriso ogni giorno, perché sai che questo ti offrirà altre occasioni di conoscerMi, di parlarMi, affinché saremo talmente uniti che il tralcio si attorciglia alla vite a tal punto da rimanere strettamente uniti da non veder più dove inizia il tralcio e dove finisce la vite. Anima mia, Io vengo ogni giorno da te, ti chiamo per Nome, donandoti tutto il Mio Amore. Unisciti a Me più che puoi, Io… Via, Verità e Vita provvederò a soddisfare la tua sete di eternità. Perché eterno sei, se rimani ancorato a Me….
La Vite che dona Vita
Capitolo 13 La Fede oltre gli schemi mentali della razionalità
Ripercorrendo i sentieri solcati dai piedi di Gesù, che hanno lasciato tracce indelebili nei cuori di ogni persona di buona volontà, si ha l’impressione di ascoltare la Sua Voce quando parlava e rivelava a tutti la Verità indiscussa che Lui e il Padre sono la stessa persona. L'Unicità in Dio è stato il centro delle Sue predicazioni. “Il Padre è in Me, Io sono nel Padre. Il Padre ed Io siamo la stessa cosa”. Occorre soffermarsi e far proprie le parole di Gesù, che segnano in maniera marcata il cammino da intraprendere per conoscere il Padre. Non ha mai parlato di un Padre lontano, non ha mai fatto pensare a un Padre insensibile, che prende le distanze da questa umanità. Quando Gli chiesero di insegnare una preghiera, alzò le Mani al Cielo e disse: “Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo Nome. Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo così in Terra”. Come in Cielo così in Terra, non ha detto solo in Cielo, ma ha unito la Terra al Cielo. È Padre Nostro, ogni singola parola è calibrata. Non ha detto Padre Mio, ma l’ha assunto a Padre di tutta l’Umanità. Dalle Sue Parole e dalla Sua Preghiera, emerge la figura di un Padre d’Amore, di Misericordia Infinita, che vuole che ogni figlio faccia rientro alla Sua Casa. Senza distinzione di ceto sociale, di razza, di religione, Dio è Padre dell’intera Umanità. Gesù ha elevato la figura di Dio a Padre Buono, al Padre del figliol prodigo. Ha spezzato le false credenze di un Dio vendicatore, pronto all’ira, e dimentico dei figli che vivono esuli in questa valle di lacrime. Dio Padre è in mezzo a noi, vive con noi, cammina con noi, è in noi, allo stesso modo di come Dio è in Gesù. Quando in noi si fa forte la fede che Dio è vivo e dentro noi, ecco che avviene il primo miracolo della vita di ognuno, in quanto questo Dio tanto cercato, tanto lontano, era dentro di noi e non lo sapevamo. Il primo atto di fede vera è riconoscere che siamo figli di Dio, e per tale rapporto genitoriale, il Padre vive in me, anche se le difficoltà di vivere nella materia negano tutto ciò che la fede del cuore mi detta, attraverso le parole di Gesù che, ogni giorno, parla, cammina in mezzo a noi e sostiene il nostro cammino con l’Amore che solo Dio può dare. Nel percepire la presenza di Dio dentro noi, il rinnovamento interiore non si lascia attendere. L’uomo che si riteneva abbandonato dal Padre, aveva costruito i suoi “idoli di cartapesta”, ponendosi al centro dell’universo. Ma dove va coi suoi limiti intrinseci? O meglio, dove crede di andare? Senza Dio, io non esisto. La professione di fede è radicata dentro al cuore, che riconosce l’esistenza del Padre Creatore. Il cuore di ognuno non può negare la Sua Presenza Venerabile, sa che Lui vi dimora. La mente cerca di deviare, questa falsa razionalità che crede di comprendere ogni minimo segreto dell’Universo, credendosi fautore e creatore dello stesso. La mente è ingannatrice, tende sempre ad occupare posizioni non sue, sol perché col lume della ragione cerca di dare una spiegazione, annullando la presenza della Mano del Creatore. Ecco che Gesù illumina le menti al Suo Passaggio, affermando di unire sempre cuore e ragione, affinché il primo illumini la seconda, cancellando le false verità e raggiungere insieme il contatto col Padre che è dentro ogni cuore. Quando c’è l’unione di mente e cuore, ecco la rivoluzione dell’essere che comprende che Dio è vivo, e attende in ogni istante il ritorno del figliol prodigo per donargli tutti i beni, i Suoi Tesori. Dio solo può elargire le Sue Grazie, e per quante ne elargisce, Lui ne è sempre ricco perché è Infinito. Lui è il Tutto, e in questo “Tutto” c’è posto anche per un piccolo cuore che, sino a quel momento, si sentiva solitario, mentre dentro aveva sempre avuto la Presenza del Padre che non ha mai smesso di amare ogni singola particella di ogni cuore che Gli appartiene.
Quel cuore che si converte è un cuore che va a confluire nell’unico Cuore, quello di Dio. Occorre detenere nel cuore la fede certa supportata dall’intelletto, che serve a illuminare la fede, e non a decretare la non-esistenza del Creatore. Sembrerebbero passaggi matematici, ma son mossi esclusivamente dall’Amore. Se non si eleva lo Spirito e non si apre il cuore a Dio, non si potrà mai fare proprie le Parole di Gesù, che si espandono nell’etere, senza entrare nei cuori induriti. Ma quelle Parole faranno sempre eco, ritornando sempre indietro affinché nessuna vada persa e prenda dimora in ogni cuore. La ragione, dinnanzi alle sofferenze e alle ingiustizie, grida il “j’accuse” a Dio; ma c’è un qualcosa che sfugge. Come fa una umanità che vive lontana dai Suoi Percorsi, dalle Sue Parole e, quindi, dal Suo Cuore, attribuire la sorgente del male al Bene? Quando tu, umanità, vivrai la tua vita nella piena consapevolezza che sei figlia di Dio, e quindi tu e Dio vivete nell’Unicità, allora se ne potrà riparlare!Ma se vivi il tuo tempo nella convinzione che Dio non è in te, non potrai mai ricevere le grazie di Dio! Ecco come avviene l’evento della trasformazione, quell’evento miracoloso a cui nessuno sa dare una spiegazione del come si sia verificato. Eventi di guarigioni straordinarie sono registrati negli annali della storia. Ma se l’evento non capita a te personalmente, ecco il “j’accuse” a Dio che non provvede per te. Ma Dio non è a telecomando, uno chiede la grazia, ed eccola servita su un vassoio d’argento! Dov’è la fede? Gesù ci lasciò la domanda: “Ma quando tornerò, troverò la Fede?”. Questa domanda ancora rimane sospesa, nessuno vuole rispondere perché la verità fa male. Il mondo vive nell’apostasia più totale, eppure pretende l’intervento miracoloso di Dio Padre. Ebbene, quando nel tuo cuore la fede illuminerà la ragione, questa metterà radici dentro te. E quando vivrai nell’Unicità di Dio, e tu e il Padre siete la stessa persona, arriverà quel giorno in cui la tua fede incontrerà la Volontà del Padre. Quando la fede e la Volontà si incontrano, “chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto”. Ma occorre rivoluzionare l'essere verso una dimensione non-materiale, spirituale, e quel cuore chieda sempre il dono del Santo Spirito. Non chiedete beni materiali, bensì un tesoro che nessuno mai potrà portar via, lo Spirito del Padre. E quando vivi facendo agire il Padre che dimora in te, tutto è possibile, perché chi è in Dio, tutto può. Fortificate la fede, radicandola alla Volontà di Dio Padre e vedrete come gli insegnamenti di Gesù prenderanno forma nella vostra vita. Che Gesù non passi invano nei vostri cuori, apriteli all'Amore, e scoprirete che Dio è Padre per ognuno di voi.
Io sono l'Eterno Viandante che non ha fissa dimora, ma sempre in viaggio è con la sua bisaccia per donare forza e vigore a te, che cammini stanco, senza meta, lungo i tuoi percorsi terreni che ti conducono lontano da Me. Questo mondo non è eterno per te, eppure ti muovi, spazi, vivi come se tutto fosse per sempre, cercando tesori effimeri senza considerare che questi ti portano lontano da Me. È un mondo ove il sentimento è spento, per far spazio a ciò che è deleterio per te. Terra di nessuno, priva di valori eterni che nessun vento potrà mai portar via. Affondate nella vostra cecità perché è più facile in apparenza vivere senza il Maestro che ti indica il cammino. Terra arida, deserto tutto intorno a te, anche se al momento non lo puoi vedere, perché immerso in ciò che la materia ti fa vedere. A te che sei stanco di camminare invano, a te che questo mondo tutto ti ha preso e nulla ti ha lasciato, ti dico, sto camminando accanto a te. A te che hai smarrito la via, Io ti indico la Via. Non vedi come questi percorsi terreni ti prendono senza dare? Ti arretiscono come ragno alla sua tela, per poi prendere senza nulla darti in cambio. Le false illusioni ti portano a svuotarti dai falsi valori... Io ti ho lasciato il Comandamento: “Ama il Signore! E il tuo prossimo come te stesso.” Parole semplici per chi ha Cristo nel cuore. Io sono l'Estratto dell'Amore. Di Amore son formato e per Amore ti ho creato. L'Amore è un'esplosione di energia che pervade ogni tua singola particella. Questa particella si scompone, si rinnova alla presenza dell'Amore. Riconosce la Matrice Generante, la tua particella non si potrà mai ingannare. Non fa parte dei tuoi sensi che ti ingannano e non ti fan vedere; queste particelle riconoscono l'Amore perché di questo son formate e, al momento dell'incontro, Le vibrazione van da sole. Il tuo Spirito è divino e non può rimaner rinchiuso dentro l'involucro materiale senza dargli ossigeno. Si spegne e quell'unico tesoro per cui valeva la pena di lottare per trovarlo, lo fai soccombere e mai più tornare, solo perché hai voluto trovare in vita tua i tesori effimeri di scarso valore che non ti saran d’aiuto e conforto nel momento del bisogno. Cercate i veri tesori, perché dov’è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore. E dov’è il tuo cuore, li sarà la tua mente. Vedi, Io son vivo e ti cammino accanto, ti esorto, come un mendicante, a offrirmi il tuo cuore affinché ti possa condurre al vero tesoro. Con Amore, ti cerco; con amore, busso al tuo cuore affaticato che ancora si ostina a non riconoscere che Io son La Vita. Cosa valgono mille vite vissute nelle false certezze, nel pieno lusso, nell'edonismo più assoluto, chiudendosi nel guscio del tuo egoismo, quando poi non ti fanno trovare la “Vita“? Non parlo di un periodo spazio- temporale delimitato e ben definito, ma ti parlo della vita nel Regno del Padre, ove sarai sempre con Me a parlare. Quante volte cammino, Viandante per le strade del mondo e tu, uomo, mantieni i tuoi falsi idoli, indurendo il cuore alle vibrazioni dell'Amore. Sai, non Mi stanco mai di camminare a piedi nudi con la Mia bisaccia, perché chi è Amore non può abbandonare colui che ancora vive nel buio più totale. Ricorda che l’Amore è la Forza dell’Universo, è quel seme che nasce, cresce, muore per poi trasformarsi, e ancora trasformarsi. E’ Energia sempre in espansione, e anche il cuore più duro alla fine cederà all’Amore. Non c’è cuore che, una volta incontrato l’Amore, rimane lo stesso. Non può, la trasformazione interiore è inevitabile. E per questo, Io attendo ogni singola conversione. A te che sei stanco, resta qui accanto, ascolta la Mia Voce e apriti all’Amore. Una dolce poesia ti porterà via, lontano da quella vita che tutto era tranne che vita! Accostati al Mio Cuore e comprenderai le Mie Parole! Occorre ascoltarle per poi tenerle ben salde nel tuo cuore affinché, quando poi diventeranno trasformazione di vita, rinnegherai te stesso e Mi seguirai. Comprenderai che per esser ricco non devi tanto “avere” quanto “essere”, “essere ricco di Me”. Quando Mi chiesero:”Chi sei?”, non risposi con un nome o una definizione, ma risposi: “Io Sono!”, che sovrasta ogni definizione limitata e finita. Io sono l’Infinito, Amore che si espande e rapirà tutti i cuori con la forza del solo Amore. “Io Sono” equivale ad essere, Essere Sempre, senza tempo, senza età, “Essere”, tu, piccolo uomo, non puoi mai immaginar! Ma se ti tuffi dentro il Mio Cuore, scoprendo l’Amore, scoprirai che infinito sei e che sei parte di Me! A te, uomo stanco, ti offro la mano, prendila, afferrala, fidati! La tua vita terrena tanto lunga non è, scopri il vero tesoro che è dentro di te, e comprenderai che nulla sarai se non Mi seguirai. Finito tu sei, ma se apri il tuo cuore ed espandi l’Amore, l’Infinito ti prenderà per mano portandoti all’origine del tuo cammino, quando un giorno iscrissi il tuo nome nel libro della Vita, con atto di amore ti ho creato e ti son rimasto sempre accanto. Quel nome te l’ho dato Io, ti chiamo, Mi senti? Ascolta il richiamo, segui la Voce e troverai l’Amore nel Cuore.
L’Amore che tutto può.
Capitolo 16 Il Viandante
Suona la musica della tua vita con le note che ho scritto per te nel tempo. Comincia a cambiare la conoscenza che hai di te, rifletti su cosa voglia dire esser figlio della Luce, figlio di Dio. Guardati allo specchio e dimMi se vedi in te tutto questo. Se ancora non ci siamo, vuol dire che pochi sforzi hai fatto per scoprire il mistero di vita che in te è celato. Mistero di vita, quella Luce Infinita che, avvolgendo i tuoi sensi, adesso parla a te! Luce Infinita che porta vita. Le Vie del Signore sono infinite, ma la via per arrivare a Lui è una e una soltanto: “Cristo”. Lui è la Via. Arduo il percorso per chi rinunce non ne vuole fare, cerca ovunque di incontrarLo per le vie del mondo, ma torna a mani vuote dal suo lungo viaggio. Cristo è risorto, ma è vivo, in mezzo a te, ma da Figlio di Dio non ha un luogo geografico dove sostare, non ha una dimora fissa, ma è l’Errante che visita ogni giorno i cuori per la conversione. Non ti affaticare a cercarLo in ogni dove… se ti volgi al fratello stanco, tu potrai incontrarLo nel suo sguardo. Se tendi la mano a chi te la chiede, tu hai preso la Sua mano. E se il tuo cuore piange per il dolore che vede nel mondo, puoi ascoltare il Suo dolore nel tuo cuore. Ecco, vedi, senza troppo viaggiare, tu Lo puoi incontrare. Gesù è l’Errante, il Viandante Eterno che visita sempre il tuo cuore, attendendo un segno da parte tua ed ecco che vi prende dimora. Certo, per te che vivi immerso nel tuo quotidiano, nella realtà tua del vedere le cose, ti viene complicato vedere dentro il tuo cuore. Ma pensa a chi è nato cieco. Non ha mai visto una immagine, non ha idea di come sia il tavolo, un libro, il sole, il cielo, ma pur non vedendo, la realtà circostante è sempre presente. Non affermerà mai che non esiste. Non la vede, ma c’è. La può percepire utilizzando gli altri sensi. Ecco, tu che cerchi Gesù, non lo puoi vedere con la vista; ma sol perché non lo vedi, non vuol dire che non c’è. Non riesci a vederLo con la vista, ma Lui e lì dentro te; ti parla, si siede al tuo fianco per poggiarti la mano sulla spalla e darti conforto e sostegno al tuo essere stanco. Si rattrista sempre nel vedere che nessuno coglie la Sua Presenza, l’essere continua a sentirsi solo e abbandonato quando invece ha Gesù al suo fianco. Ma Lui ha un cuore immenso e per tale immensità continua a parlarti e a infonderti coraggio, anche se sei titubante e sempre ti chiedi del “perché tutte a me”. Invece di piangerti addosso, ringrazia Gesù che nelle prove ti resta vicino e modifica il tuo cammino, che prima di allora era lontano dalla Sua Via che conduce alla Vita. Sol perché tu non vedi un senso a tutto questo, non vuol dire che non ci sia un motivo al tuo sofferto. Le vie del Signore sono infinite, e per Lui niente è impossibile. E ricorda che farà di tutto, anche l’impossibile , pur di richiamare a sé quel cuore che, per qualche ragione, si è dimenticato del Padre che ha scritto il suo nome nel libro del Cielo. Ringrazia sempre il Signore per questo atto di Amore, che vede ora te a parlare con Me . Alla base dei tuoi affanni, ricorda sempre che risiede la coerenza di fede, quella fede forte e certa che smuove le montagne. Le montagne del tuo io che ti bloccano il cammino. Rinnova la fede nel tuo cuore, percepirai le vibrazioni di Amore che Gesù emana e ti fa provare quando è Lui a parlare dentro te. Affonda nella sola certezza che Dio è con te, solo allora il resto non conterà più, perché quando dici “Dio”, dici “Tutto”. Ma se dopo queste parole, continui ad arrovellarti per cercare come trovarLo, dove cercarLo, vuol dire che ancora il tuo cammino è lontano da quella Via che ti conduce a Gesù. Io ti sto sempre a suggerir parola, ti esorterò e ti sosterrò, ti rialzo quando sei stanco, ma ascolta il Silenzio del tuo cuore. Lì troverai sempre le tue risposte, e soprattutto l’Amore.
Dio in te. Haniel In Amore L’Angelo Del Signore.
Capitolo 17 Vengo con te.
Al tuo cuore titubante, che si chiede se son Io a parlare, ti vengo vicino e cammino con te. Ti faccio comprender che temere non devi, quando son Io a bussare a quel cuore stanco. Stanco e svilito, ha cercato dovunque la gioia, un sorriso, ma solo amarezze incontrò. L’amarezza è del mondo che spreme con forza quel cuore in tempesta che pace non ha. La Pace del cuore soltanto col Mio Amore la puoi ritrovar. La Pace è un bene assai prezioso Per chi non arresta la corsa nel mar in tempesta. La vita è un mistero per te che ti affanni, rincorri i tuoi sogni che son materiali. Ma il bene che cerchi, la pace nel cuore, non è un bene che trovi in un posto preciso, è qualcosa di astratto che ti posso donar solo Io! Questa Pace è quel sentimento che non vedi con occhi, ma quando è presente, comprendi che c’è. E allora sorridi, non ti senti più stanco, perché avrai capito che vengo con te. Mi piace conquistarti, pian piano nel cuore, gran forza d’Amore quando poi ci incontriam. Se pensi che queste son parole che il vento porta via Comprenderai ben presto che invece son parole di Vita. La Vita che soffia all’interno di te, e quando la senti, nuova vita è per te. Vita che si rinnova all’incontro dei cuori, si incontrano, si innamorano, si giurano amore per eternità. E quel cuore prima tremante E colmo di domande, accetta di buon grado di essere guidato. Il Maestro per Eccellenza Ti prende per mano, ti segnala il passo che tu devi far. Senza troppa premura, ma piano nel tempo, una mano ti tendo, una mano tu afferri. Aiuto ti dò su come marciare, quando dovrai sostare e quando dovrai parlare. Le strade del mondo le percorro con te, con te che hai detto col cuore: “Vieni con me!”. La Mia gioia è grande perché non Mi sento più solo, Son morto su in Croce Anche solo per te! Ma quando Mi chiami e Mi dici: “Grazie”, vuol dire che quel cuore tanto duro non è. Allora Io entro e ti offro i Miei doni, la Pace nei cuori è già tanto per te! Non devi più affannarti a pensare su come devi fare, tu sei sulla barca e Io sono la vela e il vento che soffia per te! Soffierò sulle vele della tua vita, qual gioia per Me che ti fidi di Me! E quando quel mare sarà in tempesta, non gridare per svegliarMi, pensando sia distratto! Se dico che vengo con te, donandoti alito di Vita, qualunque tempesta verrà sedata dalla Mia Venerabile Presenza. Tu siedi e riposa, dopo tante amarezze, non credi sia vero che ora sono con te! Ti seguo e ti guido, a te son vicino, quel cuore ha ancora tanto Amore da coglier dentro sé. Ma se rimani ancorato come tralcio alla vite, vedrai le meraviglie che ti mostrerò. La Pace nel cuore Ti farà sussultare d’Amore E quell’uomo stanco e ammalato riprenderà il passo. Un sorriso volgerà al Cielo Ringraziando il Creatore dell’Universo! Quel cuore secco, arido, mai più ritornerà. Quel cuore tenero e ricco di tante cose nuove, comincia ad assaporar la vita che il Cielo porgerà. Guarda quel lago, la superficie è uno specchio, riflette raggi di Luce su te che eri spento. Luce son Io E illumino il tuo spirito. Respira, chiudi gli occhi, Mi senti vicino! Io vengo ogni giorno Ad incontrare quei cuori stanchi… riempiti di Luce e riconoscerai il Mio Nome, Io sono l’Amore!!!!!
Capitolo 18 Cercate il Suo Volto.
“Il Signore è mia luce e mia salvezza. Di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita. Di chi avrò timore? Ascolta, Signore, la mia Voce! Io grido: Abbi pietà di me. Rispondimi! Di Te ha detto il mio cuore: “cercate il Suo Volto!”
Il Tuo Volto, Signore, io cercherò. Non nascondermi il Tuo Volto. Non respingere con ira il Tuo servo. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella Terra dei Viventi. Spera nel Signore! Sii forte! Si rinfranchi il Tuo Cuore, e spera nel Signore. Si! Spera nel Signore”.
Lungo i percorsi della tua vita, non camminare come il viandante che non sa dove andare; senza meta, cammina nella totale confusione. Non sa dove è diretto, cammina, riposa in ogni luogo e riprende a pellegrinare senza una direzione precisa. La vostra vita sia un pellegrinaggio verso la giusta meta, la Casa del Signore. Il pellegrino non ha dimora fissa, non ha una casa, ma sa che dove si sta dirigendo è la Sua Casa, ove il Padre attende con amore il suo ritorno. Lungo la via, potreste smarrirvi perché sono impervie e il male sempre imperversa. Ma non temete, chi è col Signore nulla mai dovrà temere. Trovate riparo sempre nel Suo Cuore e, quando stanchi e affannati avete bisogno di rinfrancarvi, chiudete gli occhi e cercate il Suo Volto. Lo potete trovare nel fratello bisognoso, nel malato, in un bambino; il Suo Volto è ovunque ti volti, perché il Suo Volto risiede in ogni cuore. Cercate, durante il vostro pellegrinaggio terreno, il Suo Volto lungo le vie che conducono al cuore. E’ celato, ma se Lo chiami, se gridi il Suo Nome, non tarderà a mostrarLo. In piena umiltà di cuore, spera nel Signore! Di chi avrai paura? Il Signore è la tua Luce e la tua salvezza. Di chi avrai timore? Il Signore ascolta la tua voce! La Sua Luce protegge il tuo passo incerto che ancora non ha ben compreso che è Dio che guida il tuo passo per condurti al Suo Volto. Non ci son parole per poter esprimere la Sua Magnificenza, il Suo Splendore. Gli Angeli e le Volte celesti tutte son sempre in contemplazione del Volto del Signore, nostra Fonte di Vita! Cercate sempre il Suo Volto nella vostra vita. Imprimetelo nel cuore, perché è Fonte di salvezza. Nei momenti bui della vostra vita, nelle vostre difficoltà, contemplate sempre il Suo Volto. Non è lontano come pensate, non è in un posto irraggiungibile a voi, non è insensibile al vostro grido: “Signore, mostraMi il Tuo Volto!” Il Suo Volto sarà a voi presente quando meno ve l’aspetterete. Perché Lui ascolta ogni minimo respiro, ogni singolo battito del cuore, ogni suo sussulto. Quel Volto tanto cercato è dentro voi, solo che ancora vivete lontano da questa unione con lo Spirito di Dio. Spirito che sana, Spirito che vivifica, Spirito che rigenera. Tutto ciò che dovete cercare non sono tesori materiali, che soggiacciono alle leggi della materia. I tesori spirituali sono quei beni che il Signore elargisce a quel pellegrino che, con determinazione, affronta le tempeste con le armi della Fede. E niente e nessuno lo potrà mai fermare perché, fin quando non trova il Suo Volto, il cammino dovrà continuare. Come potete trovarlo nel fratello bisognoso se prima non lo vedete dentro voi? Le lotte, le fatiche, son tante prima di trovarLo, ma nel momento in cui vedete il Suo Volto, le fatiche saranno dimenticate e le beatitudini provate vi eleveranno a una dimensione sempre più spirituale vicina al Padre. Per unirsi a Dio, occorre purificare la parte corporea, materiale, al fine prevalga lo Spirito di Dio. Una volta intrapresa la via dello Spirito, quel pellegrino confuso e stanco prenderà consapevolezza del suo essere Luce; lo Spirito di Dio lo introdurrà in posti a Lui sconosciuti, ma quando è Dio a guidare, il pellegrino vivrà nella certezza di Dio. Cercare e trovare il Suo Volto è fare la Sua Volontà. Cercare e trovare il Suo Volto è arricchirsi di Dio, spogliandosi dell’io. Cercare e trovare il Suo Volto è diventare simili a Lui. Lo Spirito e la Verità siano le chiavi d’oro che aprono la porta del tuo cuore per trovare il Suo Volto. Non smettere di cercarLo finchè non l’hai trovato. Grida il Suo Nome e vedrai che si accosterà a te, ti prenderà per mano e ti condurrà nelle Sue Vie. Senza il Suo aiuto, nulla puoi fare. Lui è la tua forza, Lui il tuo coraggio, Lui la tua Luce, Lui la tua salvezza. Pellegrino, viandante che sinora non sapevi dove fossi diretto, ti ho fornito l’esatto indirizzo dove cercare il Suo Volto. Non pensare di non poterci arrivare, perché chi vive di Cristo nulla è impossibile, ma tutto può. E tu potrai, alla fine del tuo lungo viaggio, contemplare il Suo Volto insieme alla moltitudine degli Angeli e Arcangeli, che incitano a farti proseguire anche se sei stanco. Invoca, cerca il Suo Volto e vedrai come dal cielo uno squarcio si aprirà, un ponte di Luce si paleserà ed ecco che ti indicherà la strada da fare per arrivare al Padre. E quando il tuo cuore avrà un sussulto talmente forte da farti vibrare, ecco che sarai dinnanzi al Volto di Dio Padre!
Haniel in amore. L’Angelo del Signore guida i tuoi passi stanchi sulle vie di Dio Padre.
Quando un cuore si rivolge al Mio, ti dono delle risposte che illuminano il tuo cammino. Dolce devozione al Mio Cuore, per chi segue la Sua Voce. Non temerà mai ciò che accader dovrà, ma solo forza e amore lo sosterranno per indurlo al coraggio. Coraggio di vivere, coraggio di crescere, coraggio di togliere i veli che ti nascondono la Verità Assoluta, facendoti restare fermo nelle verità relative che tutto detengono eccetto la Certezza immanente che è il Dio Vivente. Non si può ignorare una tale Maestà, perché Dio, nel crear,e ha utilizzato le più sottili conoscenze che nessuna mente potrà mai arrivare. Le Verità Celesti son detenute dalla Conoscenza. Chiedete a Dio Padre il dono della Conoscenza, unita al dono dell’Intelletto e della Sapienza, sarà un percorrere un cammino sottomesso alla Pietà e al Timor di Dio. La Scienza… oh! Il dono della Scienza è la conquista che l’uomo dovrebbe fare, se solo si spogliasse del sé per giungere a Me. Ringrazio il Padre sempre perché ha rivelato la Sua Verità agli umili celandola ai dotti e ai sapienti, rigonfi di sé al punto che non ci sarà mai spazio per il Padre, che continua a osservare i cuori che non son pronti a ospitare i Suoi Doni. Nel momento in cui il Signore offre i Suoi doni, l’individuo deve essere pronto, con estrema umiltà, a riconoscere i suoi limiti e, spogliandosi di sé, si arricchirà di Me. Nel momento in cui ha luogo la vestizione, ecco che l’essere si abbandona a Me, in tutto e per tutto, affidandosi a Me. Quando questo avviene, l’individuo non deve più avere remore o detenere dubbi nel cuore in merito a ciò che va fatto e a ciò che non va fatto. Il cammino viene segnato e sottoscritto dalla Mia Silenziosa Presenza che tutto vede e provvede. Dove andare? Cosa fare? Come stare? Domande che si pone l’individuo quando è lui a voler tracciare il suo passo. Ma quando il passo lo segno Io, nulla deve temere perché Io lo porterò lungo i Miei Percorsi. E mai avrà il dubbio che non sia Io a guidare, proprio perché comincerà un cammino lontanamente pensato, mai desiderato. Eppure si ritroverà a camminare con passo incerto su un cammino di vita diverso da quel che era il suo progetto, nulla sapendo che son sempre Io a guidare la sua nave; lui con amore mi ha dato il timone, con la certezza che da Buon Maestro non lo porterò a sbagliare rotta, bensì lo condurrò sulla rotta stellare ricolmandolo di Conoscenza, perché è giusto che chi si affida al Divino, conosce pian piano ciò che gli faccio conoscere Io. L’atto di abbandono alla Volontà del Padre è l’unica cosa che l’uomo dovrebbe attuare, e con amore verso il fratello, si unirebbe con atto d’amore per scambi vicendevoli di solidarietà, al fine altri ancora mi offriranno il timone della loro nave e niente più li potrà fermare. Ricorda sempre che nel momento in cui ti abbandoni al Mio Amore, ogni minimo gesto sarà sempre condotto da Me. E le tue esperienze saran sempre da Me suggerite affinché in te cresca sempre più lo Spirito di Dio e si annulli completamente il tuo io. Bada bene, non è un volerti far diventare un burattino nelle Mie mani, perché la libertà di scelta sarà sempre davanti a te se vuoi un giorno ritornare ad essere comandante della tua nave. Io voglio solo il tuo amore, offrimi ora e sempre il tuo cuore, con devozione sincera, il tuo amore come una dolce melodia che ci unisce per vita. Suona la musica della tua vita con le note che ho scritto per te nel tempo. Comincia a cambiare la nozione che hai di te, rifletti su cosa voglia dire esser figlio della Luce, figlio di Dio. Guardati allo specchio e dimMi se vedi tutto questo in te. Se ancora non ci siamo, vuol dire che pochi sforzi hai fatto per scoprire il mistero di vita che è celato in te. Mistero di Vita, quella Luce Infinita che, avvolgendo i tuoi sensi, adesso parla a te! Luce Infinita che porta Vita!
Capitolo 20 Jahvé
Dolce ebrezza nei cuori che, con Amore, si accostano al Mio Cuore. Io vi ringrazio, figli Miei, per le Parole, i gesti, il vostro amore e il desiderio che avete nel profondo di restare con Me. Io sono già in mezzo a voi da tanto tempo, ma il vostro cuore è sordo al Mio Richiamo. Ma quando quel cuore ascolta la Mia Voce…… Oh dolce trasformazione! Quel cuore si scioglie e si commuove quando incontra il Suo Signore. Con amore vi ho chiamato e per amore vi chiedo di starMi accanto. Io sto con voi fino a quando non staremo insieme nel Mio Regno che tanto attendete.. Ogni giorno per voi è una scoperta, ogni giorno una conferma della Mia Presenza in voi. Io ascolto il vostro cuore, entro dentro, Io ci son dentro, e percepisco ogni suo movimento, ogni commozione, ogni sincero palpito d’amore. E per questo amore, Io canto per te la Mia Canzone, la Canzone del Cielo che ti trasforma dentro, donandoti quella dolce poesia che la vita ti ha portato via. Coloro la tua vita coi colori accesi dell’arcobaleno, donando a ogni tuo pensiero un colore diverso, che ti faccia vivere di Cielo. Ascoltando il Mio Richiamo, hai detto sì col tuo quotidiano. E Io, il Re dei Re, son qua per ringraziarvi per tanto amore, per tanta commozione nel sentire la Mia Voce. Ce ne avete messo di tempo per giungere a Me e donare il vostro cuore a Mia Madre e al Redentore. Io, il Redentore, presente in ogni famiglia che è devota al Mio Cuore e a quello di Maria, faccio scendere la Mia Benedizione in Nome del Padre Creatore, del Figlio di Dio e del Santo Spirito. Vi dono il Mio Cuore e vi ringrazio ora e sempre con Amore. Il Cristo è giunto nel vostro cuore sin dalla Creazione, quel palpito di vita ha donato a voi la Vita. Cuore in tempesta fin quando non ode quella Voce che ti chiama per nome, ti accoglie con un amorevole abbraccio e ti conduce lungo le vie che portano al Padre e al Figlio, uniti nel Santo Spirito. Non son mieloso, non sono sempre solito dir le stesse cose, ma quando quel cuore si apre al Mio Amore, lo ricolmo di mille grazie perchè non son due cuori a battere, ma quei due diventano Uno; un immenso cuore che condurrà l’essere che Mi ha trovato lungo i sentieri di mistero, per svelargli, pian pianino, la Sorgente del Divino. Io son la tua Sorgente e se tu hai ceduto il cuore a Me, non temere, il Mio Cuore è forte e resistente e non ti abbandonerà mai, ma ti terrà stretto stretto affinché tu non perda più la strada che una volta avevi smarrito. Rimango con te, starò con te, stasera, ogni giorno della tua vita, lasciarti non potrei ora che i due cuori son uniti, non potremo mai più far a meno, tu di Me, Io di te….
Cuore grande, cuore in espansione per chi segue la voce del Signore. Il cuore di Dio non ha limiti, non ha confini, e contiene il “tutto”, sia il visibile che l'invisibile. Non lo si può immaginare, non si può percepire nella sua immensità, ma un cuore l'umanità ce l’ha, quello di nostro Cristo Signore. È rimasto a braccia aperte sulla Croce, e il Suo Cuore è rimasto lì, trafitto dalla malvagità e dall'odio di questa umanità. Due cuori immolati, il Cuore di Gesù, il Cuore di Maria, strettamente uniti, nel dolore e nell'amore per Dio Padre. L'uno trafitto e coronato di spine, l'altro trafitto dalla spada. Due cuori doloranti, due cuori sanguinanti, ma offrono amore a più non posso, versando lacrime amare. Quei cuori pulsano e vibrano forte all'interno di ogni cuore. Quei cuori trafitti, non hanno mai smesso di pulsare, ma battono sempre, emanando vibrazioni forti dentro i cuori di chi li accoglie. Consacrazione dei cuori chiede la Madre Celeste in ogni messaggio all'umanità che ancora si rifiuta di amare l’Essenza. Eppure, amare quei cuori, consacrarsi e fondersi in un unico cuore è la Via che conduce alla riscoperta dell'essere, che finalmente vede se stesso privo di false credenze, con gli occhi privi di bende. Nel momento in cui cadono le bende delle false verità, ecco che si riesce a vedere con nitidezza quel grande cuore che batte, che freme, che vibra all’unisono col cuore della Madre, confluendo in quell'Unico e Grande Cuore di Dio Padre Creatore. Nel leggere queste parole, ognuno penserà che sian solo parole al vento, senza senso! I cuori, le vibrazioni, l'unione con Dio Creatore! Tutto tempo perso per chi ha fame e sete di potere, di chi vuole al centro l'essere invisibile, con le sue bramosie e necessità di emergere. Ma tutto questo non ha un senso. Il vostro vivere quotidiano è al di fuori di ogni verità e realtà immanente. Avete perso l'orientamento e con esso ogni possibilità di potervi ricongiungere al Cuore di Dio Padre che vi ha donato la vita, non solo quella materiale, ma soprattutto quella spirituale. Dio pensò al suo Cuore e creò il vostro cuore. Dio pensò al Suo Amore, e vi creò donandovi e infondendovi il Suo Amore. Dio è Spirito ed Energia, e nel crearvi vi ha infuso la Sua Scintilla Divina. Dio pensò, Dio creò, e disse: “Facciamo l'uomo a Mia Immagine e Somiglianza”. Oh uomo, tu hai dentro te il Cuore di Dio, e il cuore di Gesù è sempre vivo, sgorgante acqua e sangue per te, oh umanità! Sorgente di grazie, sorgente di Amore, ti ha dato il Suo Sangue insieme alla Suo Cuore. Meraviglia il cielo col tuo atto di amore affinché batta in te forte il Cuore di Cristo Signore. Ogni tuo gesto, ogni tua attenzione sia rivolta sempre al Suo Cuore. Il Suo Cuore, nel vedere che ogni anima anela al Suo Amore, sarà ricolmo di gioia perché per ogni anima che a Lui si rivolge, grande festa in Cielo, con i cori di Angeli che cantano l’ Osanna nell'alto dei cieli. Quell’ Osanna rimbombi dentro ogni cuore, che esplode d'amore, d'amore e riconoscenza per quel Cuore che ha tanto amato da essersi immolato. E nonostante le ferite inferte, nonostante sia stato trafitto, ha sconfitto la morte con l'Amore; e quel battito di Cuore si può sempre ascoltare, battito di vita, soffio di Vita, che per Amore vi ha liberato dalla morte. Ha continuato il Suo battito Divino a salvare ogni figlio che, ancora lontano da quel cuore, non riesce a percepire il Suo Amore e il battito che dentro fa fremere ogni cuore. Quando arriverà quel giorno in cui percepirai il Battito Divino dentro te, non spaventarti, ma ringrazia Dio, apriti e accostati a quel Suono melodioso che ti prenderà per mano e ti insegnerà a danzare al ritmo del battito del Cuore di Dio. A quel punto, comprenderai che il tuo cuore batteva, perché il Cuore di Cristo gli dava il movimento. E comprenderai anche che il Suo battito era ben nascosto dal rumore del tuo cuore. Ma vivendo nell'unicità di Dio, comprenderai altresì che non c'era il Suo battito e il tuo, ma era uno solo che dava movimento e alimento al tuo. Scopri nella vita l'unico e il vero Amore che porta ossigeno al tuo cuore. E quando tu lo scoprirai, il tuo cuore si unirà al Cuore di Cristo Signore, per una esplosione d'Amore perché avrà incontrato Cristo lungo le vie che conducono al Suo Cuore.
L'Angelo Haniel in Amore ti lascia.
Capitolo 22. Dolce danza.
In questo momento, lo senti il concerto? E’ una vibrazione forte di suoni Che esplode dentro di te! Se ascolti un istante, comprenderai bene che questa melodia è tutta per te! Questa è Opera Mia, perché nel vedere la tua commozione nell’ascoltare l’Amore, Io esplodo di gioia E innalzo una sinfonia nel Cielo per te. Quando insieme noi stiamo, ci perdiamo in un abbraccio, l’Amore tu provi… adesso sai cos’è! E’ una dolce melodia che spazza via le nubi che in Cielo non fanno vedere l’arcobaleno che ho dipinto per te. Il sole irradia i suoi raggi splendenti, rendendo il paesaggio ancor più maestoso, ed è tutto per te. I raggi ti accarezzano il viso, illuminando il tuo volto di Luce, la Luce che adesso ti invio Io! E l’arcobaleno sarà immenso, dai colori accesi per risaltare i colori che adornano il tuo cuore. Gli Angeli e Arcangeli, che fratelli son a te, innalzano inni per far festa con te. Il “Tempo” ti ha perso, ma poi ritrovato. Quel cuore che amava tanto, si è ricongiunto a Me. Felice Io sono per ogni cuore disperso che, dopo tanto vagare, ha ritrovato Me. E quando questo cuore contrito si volge a Me, comprende che l’Amore è veramente il tesoro più bello che c’è! Non ci son paragoni per comprendere quanto sia importante il cammino di fede che ti ricongiunge a Me. E quando Mi hai ritrovato, mai più, per niente al mondo, ti porterà via perché ora hai compreso che tu sei opera Mia! E se l’Opera Mi appartiene, Io la conduco con Me. Tra prati fioriti e ruscelli colore azzurro chiaro, noi passeggeremo tenendoci per mano. E avremo poi tante cose di cui parlare, ma per ora non spezziamo la sinfonia che sto suonando per te. Mio dolce cuore che ha sete di Me. Siamo due innamorati che, dopo anni trascorsi senza vedersi mai, si incontrano, si abbracciano giurandosi amore e fedeltà. Il tuo cuore batta sempre per Me, frema e vibri al suono delle note celesti che Io suono per te. Io sono l’Artista, il tuo Musicista, dammi la mano, cominciamo la danza a ritmo lento, dolcemente, conduco Io la danza, così temere mai più dovrai, perché ora sai che Io ti ho preso per mano e conduco il tuo valzer che suono per te. E sorridendo, socchiuderai gli occhi, lasciandoti trasportare dal suono del tuo cuore. Un po’ a destra, un po’ a sinistra, il ritmo è dolce, abbandonati a Me! Questo atto di abbandono Mi farà ancor più felice, perché finalmente compreso avrai che di Me ci si può fidar!!
Se consideri una scala di valori da uno a cento, che posto dai al tuo lavoro? Dirai cento! Su una scala da uno a cento, quanta importanza dai alla soddisfazione dei tuoi desideri materiali? Mi risponderai cento! Su una scala da uno a cento, che posto dai alle tue occupazioni quotidiane? Mi dirai nuovamente cento! Quanti impegni che ha la tua scala delle priorità! E se ti domandassi qual è il posto nella tua scala dedicato a Me, quale sarebbe la tua risposta? Non cominciare a sopperire con le tue bugie, non occorre che cerchi di trovare una giustificazione sol perché non senti la necessità di star con Me! Mi risponderesti che sei una persona impegnata e che le mille incombenze, anche se sono nel tuo cuore, ti impediscono di trovare uno spazio dedicato a Me! Certo, se nella scala dei tuoi valori, tutto è innalzato a cento, non potrai mai inserire neanche un dieci per cento, non trovi? Non farci caso se in Me percepisci un po' di delusione, tu continua a inseguire le tue necessità che, al momento attuale, non ti fan dare troppa importanza a Me, che ora sta parlando con te. Questo “tempo” a te sempre tiranno! Più questo passa e più vorresti altro tempo, mai ti basta! Se la tua giornata fosse composta di 48 ore, le ore sarebbero scandite sempre secondo le tue necessità e, ti dirò, ugualmente non troveresti il tempo per venire a stare con Me! Tu avresti da obiettare dicendoMi che allora lo troveresti, ma comprendo che la tua affermazione è solo spinta dalla tua giustificazione di non amarmi come Io vorrei. E’ triste vedere questi figli così immersi nel materiale, tanto da rendere quel cuore sordo alla unica e sola necessità, quella di starMi accanto, tutto qua. Questo tempo scorre in fretta, questo lo vedi da te, bacchetta il tuo tempo che un giorno confluirà in Me. Io sono il tuo tempo, nel Mio Tempo tu spazi, ti muovi, tu pensi, tu ami. Tutto questo ti dovrebbe quantomeno arrestare, dovresti fermare questa corsa frenetica del tutto fare per soddisfare le tue materiali necessità, e far respirare un po' lo Spirito che in te soffoca, non trova giusto alimento, spegnendosi. Lo potremmo paragonare ad una candela accesa, posta in uno spazio chiuso. La fiammella, fin quando troverà alimento, rimarrà accesa, ma quando l'ossigeno mancherà perché nel luogo chiuso prima o poi terminerà, ecco che la fiammella perderà alla sua luminosità e, pian piano, si spegnerà. Quella fiammella rappresenta quella piccola goccia di Luce che è dentro te, lo Spirito che Dio Padre ti ha donato con Amore, una parte di Sè che ti porta ad essere fratello Mio. Ma se la tieni chiusa, soffocata dalla tua materialità, anche questa si spegnerà, segnando la tua morte spirituale che vita ti dà. Ti potrà sembrare un paradosso, quella piccola fiammella che dona vita! Tu che pensi che sei vivo sol perché senti il cuore pulsare, il sistema circolatorio attraversare le tue vene, e così a descrivere tutto il meccanismo del tuo organismo…. Ma l'input, quel soffio che ha permesso che tutto avesse inizio... sai dirmi tu chi ha dato l'input? Cos'è che dona vita alla vita? Se facciamo riferimento alla tua scala di valori delle tue necessità, la risposta certo non troverai! Qui siamo in tutt'altro campo, siamo nel Cuore della Vita, siamo in una dimensione a te molto sconosciuta, lontana, perché a causa del tuo scarso tempo, non hai mai dedicato attenzione a ciò che, forse forse, sarebbe veramente importante per te! Se solo immaginassi o potessi solo sperimentare la Forza Generatrice di Dio Padre, ti accorgeresti di quanto è vasta la tua miseria, e non perderesti più tempo nel sovvertire quella scala di valori, dando il 100 alla ricerca della “Vita” dentro te. E invece il tuo tempo scorre senza troppe domande, senza troppi perché, ti scomoderesti troppo e poi, magari, comporterebbe fatica per te. Per Me, sarebbe facile svelare i Misteri che a te son nascosti, ma allora sarebbe troppo facile cambiare e modificare tutta la tua vita in maniera radicale. Tu crederesti sol perché hai veduto. Il tuo amore sarebbe solo “calcolato”, non spontaneo. Medita, nel tuo tempo, ciò che pensi sia veramente importante per te. Io resto sempre là, sai dove puoi trovarMi. Io di tempo ne ho a volontà, il Mio non è contato, il tuo invece sta bacchettando. Ogni minuto che scorre è sempre uno in più che passa e non torna più. Gli eventi non li conosci, non li puoi gestire perché non sei il detentore della Vita, questo è un dato assodato! Sei un affittuario, ne stai facendo l’uso che ritieni giusto. Eppure di Vita vivi, ma non la vedi! Puoi tu vedere la "vita "? Qual è la definizione esatta della parola stessa? Puoi definire la vita come un individuo che si muove, respira, si alimenta, ma questo è l'effetto della vita! La vita, Mi sai dare la giusta nozione? E soprattutto, sai dirMi la Sua Fonte? Non risiede nel tuo lavoro, eppure in esso dedichi gran parte del tuo tempo! Non risiede nelle tue soddisfazioni materiali, eppure lo trovi il tempo per passeggiare! Non dico che non si debba fare, bada bene, ma agli occhi Miei colpisce fortemente come trovi il tempo da dedicare alle cose che non sono vita, e all'unica Fonte di Vita, Dio, ti ostini a ferire il Mio Cuore dicendo che, magari, quando avrai meno cose da fare, troverai il tempo per venirMi a trovare! Ti guardo e sorrido. Non finirai mai di stupirMi! Che pensieri contraddittori e senza senso! Continua a utilizzare il tuo appartamento come meglio ritieni, entra ed esci di casa senza rispettare o quantomeno considerare che c'è un Padrone della tua casa. Quando sei in affitto, al padrone di casa paghi la mensilità; se ci sono problemi, lo cerchi per parlargli e risolvere la questione. Ma queste cose materiali tu ben le sai! Ma per quanto riguarda la "tua casa", vivi senza considerare che è lo stesso. Un giorno, dovrai dare conto al Padrone di casa di ogni tipo di lavoro che hai svolto, se hai fatto qualche opera di ristrutturazione, se hai lasciato le stanze pulite o se, invece, hai fatto sì che la sporcizia oscurasse le pareti e la Luce, non trovando il giusto alimento, si è spenta. Vivi la tua vita cercando di affondare nella " Vita ", con gratitudine. Rinnova il tuo spirito parlando di più con Me. Io ti aspetto ogni giorno, attendo quel cambiamento radicale al fine un giorno ci potremo incontrare. Io e te, immersi nel tempo, cammineremo lungo i Miei Sentieri, senza fretta e senza affanni, Ti risponderò alle tue tante domande. E solo allora comprenderai che la tua scala di valori era errata, e che la Vita non l’hai mai cercata. L’hai presa in prestito, l'hai vissuta sprecando i tesori veri che scopri solo alimentando lo Spirito che vive in te, quella goccia di Vita di Dio Padre che ha voluto donare a te, uomo, per Amore! Per Amore ti ha creato a Sua Immagine e Somiglianza. Sfrutta il tuo tempo cercando questa Somiglianza, affinché diventi Perfetto come è il Padre che è nei cieli, ma anche in te! Ti attendo...
Se un giorno scoprissi dentro te la parte nascosta di Me, sarei felice, Mi sentirei più Re! Se un giorno ascoltassi la voce interiore che decanta tutto il Mio Amore per te, sarei più felice, vorrebbe dire che ti sei accorto di Me. Se un giorno guardassi con occhi diversi, allora vedresti ancor meglio che Io sono Re! Io sono il Re dei Cuori che ti cerca, ti cerca con profondo e immenso amore. Ma a te piace far scorrere la tua vita lontano dal Mio Cuore, affannato da ciò che tu ritieni prioritario per te. E Io, allora, in piena libertà, ti sto accanto, ma Mi metto in un angolo ben nascosto, lontano dai rumori perché, proprio per il Mio grande Amore e rispetto che ho per te, Mi faccio da parte e ti lascio fare. Non posso negare che tutto questo Mi faccia male, perché so che la strada da te intrapresa ti condurrà da tutt'altra parte, ma ti lascio fare. L'amore che desidero da te è un amore vero e sincero. Uno sposo e una sposa si giurano eterna fedeltà. E in amor si promettono che mai e poi mai abbandonerà l'amato bene, nella buona e nella cattiva sorte, sempre accanto starà. La Mia promessa d'amore non è mai venuta meno, neanche quando son salito in Croce per te. Anche là ti ho dimostrato la Mia Eterna fedeltà. Eppure tu, uomo, mi hai tradito, abbandonandomi proprio nel momento in cui maggior bisogno avrei avuto, nel vedere un tuo slancio d'amore per venire a salvare il nostro Amore. Nonostante i Miei dialoghi e le Mie Parole, tu continui perseverando nell'errore. E Io continuo a lasciarti libero di scegliere qual è la strada da intraprendere, se dal profondo del tuo cuore vuoi raggiungere Me, l'Eterno che è in te. Non pensare di poter fare a meno, perché l'uomo, amando la vita, non accetta di buon grado che tutto, un giorno, finirà e mai più sarà. Io ti ho lasciato Parole, Parole di Vita Eterna, ti faccio accostare alla Mia Fonte, alla Deità, affinché, abbeverandoti, potrai un giorno arrivare fin qua, Regno di Dio per Eternità. Ma un gesto di pieno umiltà dovresti fare, perché dovresti abbandonare l’ io, con tutte le sue falsità, e iniziare quel percorso dentro te affinché tu, un giorno, ti possa accorgere di Me. Il percorso non è facile, perché quando si è giovani e impetuosi, si pensa che la vita appartenga alla persona e fine non ha. Ritiene di poterla gestire come vuole, senza troppi pensieri o preoccupazioni, si crede padrone e signore. Ma al primo ostacolo che questa prima o poi presenterà, se non hai le giuste basi per affrontare le prove che la stessa ti pone, affonderai come nave nell'oceano in preda alla tempesta. Le tempeste della tua vita, per quanto tu non le possa accettare, servono a temprare la tua nave, affinché, seguendo la giusta rotta, mai e poi mai potrà affondare. Suggerimento che dò a te è che cominci ad annullare il tuo “sè”, comprendendo che la vita è tutto un dono per darti l'occasione di incontrare Cristo Re. Ma se ancora ritieni di poter vivere senza, a te la libera scelta. Il Mio Cuore è sempre coronato di spine, trafitto dal dolore della tua indifferenza. Eppure di Amore sei stato circondato e per Amore Dio ti ha creato. Uomo, ancora piccolo sei se non scopri dentro te il Re che è lì per te. Questo gesto d'amore ti farà scoprire tanti misteri che ancora sono nascosti a te, perché cieco e sordo, ti ostini a pensare che sei il solo detentore della verità. E sia! Ti lascio, finché vorrai, l'illusione del tuo pensare. Ma un giorno, nonostante la tua volontà, comprenderai che le tue illusioni mostreranno il vero volto e, giungendo il tuo tramonto, tutto forma prenderà, e ciò che prima vedevi, muterà. Scoprirai la veridicità delle Mie parole e vorresti tornare indietro per riprendere il cammino quando, allora, ti parlavo Io. Ti dico, non aspettar quel giorno per aprirti al Mio Cuore, medita le Mie Parole e ascolta la Mia Voce. A Me basta poco, Mi basta vedere solo il tuo cuore che esplode d’Amore per Dio Padre e Creatore. Scopri il Divino che è in te e insieme, vedrai, come potremo andare lontano, oltre l’orizzonte a te conosciuto, per una nuova consapevolezza dell’essere che, una volta abolito l’io, si arricchirà dell’Amore di Dio. Esigi da te di più, ambisci il divino, pretendi e rivendica la tua figliolanza, e scoprirai, allora, con occhi nuovi, con cuore nuovo, che la vita è tutto un percorso irto di difficoltà per darti la possibilità di cercarMi e trovarMi in Amore e semplicità. Varca i confini materiali, oltrepassa gli orizzonti a te consentiti, e confluirai nella SS. Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ove attingerai alla Fonte della Deità per eternità. Fà giungere presto quel giorno del tuo cambiamento, affinché tutto questo si possa avverare e tu potrai solcare quei confini, intraprendendo i giusti passi; abbandonerai i sentieri terreni e comincerai a solcare e lasciare le impronte su un percorso a te sconosciuto, ma più lo percorrerai e più comprenderai che ti è familiare, un “déja-vu” che ti farà un giorno vedere chiaramente la Verità, e cioè che tu già appartenevi a Me.
Vita che nasce, Vita che sgorga Dalla Mia Fonte di Vita. Un cerchio ha un inizio e ha una fine, ma quando è finito, non si sa dov’è il suo inizio, né dov’è la sua fine. Così come la tua vita, sembra abbia un inizio e sembra abbia una fine, quando la si vede nella sua globalità, allo stesso modo del cerchio quando è finito, ecco che si comprende meglio il suo significato. All’apparenza, può sembrare di breve durata, con un inizio e una fine, ma in realtà è un allontanarsi da Me per poi tornare a Me. E poi si vedrà, a disegno completato, il mistero che al momento è racchiuso dentro te. Io sono il tuo mistero di vita, che fine non ha. Da Me sei uscito e da Me ritornerai, perché lo spirito che è in te mai perire potrà, perché vive per eternità. Quel che vedi di breve durata è solo quel transito terreno che ti nasconde la grande realtà delle cose. Nel momento in cui vivi in pieno la tua vita terrena, ti allontani dalla sorgente sol perché la materia non ti fa vedere la tua spiritualità, non ti fa alimentare lo spirito che è dentro te e ti mette in contatto con Me, con la tua sorgente di vita. È una gran bella prova questa tua esistenza terrena perché ti farà comprendere, se aprirai bene cuore e mente, che la vita non ti appartiene. Per breve tempo, vivi in pieno il tuo libero arbitrio perché così ho voluto Io. Il tempo bacchetta e ha una ben precisa scadenza, alla fine della quale tu da Me dovrai tornare. Tornerai con tutto ciò che è stato esperienza per te; i tuoi “non so” ed i tuoi “perché” svaniranno nel momento in cui quel cerchio si chiuderà e solo allora avrai compreso che da Me sei venuto e da Me ritornerai. Starà a te, nel corso della tua vita, decidere ”come” arrivare, questo te lo concedo, ma mai e poi mai da Me ti puoi distaccare. La linea curva che descrive il cerchio ha sempre un punto fermo, il suo centro. La linea prosegue il suo corso, distante da questo, ma per quanto cercherà di allontanarsi, il suo centro è sempre là, fermo,che gli dà la giusta corda, il suo raggio, per vedere fin dove vuoi arrivare. Ma quel raggio è sempre collegato al suo centro, non esiste il cerchio senza il raggio e senza il centro. Io sono il tuo centro della vita, Io ti ho donato quella particella di appartenenza Mia e voglio vedere, coi talenti che hai, fin dove arriverai, fin dove giungerai. Può darsi che la tua materialità ti faccia dimenticare questo stretto legame col centro della vita, ma Io ti lascio fare. Cadi spesse volte nell'oblio, dimenticando che ci sono Io. Pensa un po’! Ti rammento ogni giorno col Mio Sacrificio la tua appartenenza a Me, con l’Ostia Divina. Non è un rettangolo, non è un quadrato, l’Eucarestia è un gran bel cerchio, che ti rammenta quotidianamente che Io sono il cerchio, senza inizio, senza fine, sono l’Alfa e l’Omega, e in Me tutto confluisce. Ho inviato Mio Figlio, agnello immolato per la salvezza di questa umanità ancora dispersa. E quante volte i profeti han parlato! E quanto sangue dei martiri è stato versato! Ma ancora tu vivi nella convinzione che l’Ostia è una semplice invenzione! Lì è sempre presente il Mio Figlio Prediletto, nel tabernacolo la Sua Presenza è costante, e Lui siede sul Trono, in Silenzio, con estrema regalità, vi rammenta che Io sono il cerchio della Vita. Molti dicono che chi ha fede non usa la ragione, eppure Io vi dico che chi crede veramente, ragiona sulla fede e lo fa anche bene! Cosa Mi serve una fede cieca? Una fede che non unisce la mente con il cuore, non è fede, ma solo una mera convinzione. Chi detiene la fede, ha Me dentro il cuore, e si nutre con il Corpo Eucaristico con la consapevolezza che lì ci sono Io. Il Sangue Preziosissimo versato per voi è Fonte di Salvezza, fonte di Vita Eterna. Cibatevi ogni giorno del Corpo e Sangue di Gesù, affinché l'alimento possa essere per voi salvezza per l'anima, salute per il corpo. Per chi non accorre a questa Sorgente Divina, ben poco si può fare. Non farò niente per convincere la tua mente che Io sono vivo, sta a te scegliere in piena libertà della tua vita cosa ne vuoi fare. Vedi, ritornando al cerchio, puoi notare che la forma è sempre uguale. Ma il cerchio ha diverse dimensioni, in base all'ampiezza del suo raggio. Ci sono cerchi molto vicini al centro, quasi si sovrappongono allo stesso, queste sono le Mie Prime Emanazioni, gli Angeli, gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni. E più si allarga la dimensione del cerchio, più ci sono altri esseri più spirituali, meno materiali di voi che vivono nel Mio Amore e, anche se in altre dimensioni, sono pur sempre vicini alla Perfezione. I più lontani siete voi che ancora detenete in cuore false convinzioni, vivendo una fede superficiale. L’Eucarestia non si può prendere con superficialità o con leggerezza sol perché voi non vedete con i vostri occhi lo Spirito di Dio che è in sé. Potreste obiettare che non è colpa vostra se la materia avvolge i sensi, non facendovi raggiungere questa dimensione spirituale col Padre! Quante volte ascolto queste vostre affermazioni, quasi a giustificarvi del vostro operato; in quanto colpa Mia, un difetto di progettazione! Ebbene sì, quante ne ascolto! Eppure da Padre vi aspetto, vi chiamo. Questa cecità l’hai decisa tu, oh uomo, perché nella tua vita hai voluto diventare il centro di quel cerchio, ma alla fine, quando comprendi che non sei perfetto, e che la tua divinità, per quanto ci hai creduto, mai e poi mai l’hai potuta dimostrare, ecco che fai la somma di questa vita che tu pensi sia finita, e ti disperi perché breve è stata e niente sei riuscito a fare con le tue opere al fine di giungere all’ Eternità. Fin quando vivrai lontano da Me, questa tua vita sarà veramente misera, senza significato e, quando le somme tirerai, una grande angoscia ti invaderà. Non son qui per cercare di avvalorare la Mia tesi, ma da Padre ti indico il cammino affinché tu giunga al divino. Abbeverati alla Fonte della Deità, ti ho lasciato il corpo di Mio Figlio fin quando lì non ritornerà. I tempi sono maturi. Per quanto sia paziente, sono stanco di vedere dinnanzi agli Occhi Miei le atrocità e le sofferenze che vi state infliggendo. Arriverà quel grande alt che farà eco nelle volte celesti. E lì sarà quel cerchio che si chiuderà, ritornando alla sua origine. Tutto si trasformerà e finalmente il Regno di Pace si stabilirà. Angeli Miei, cantate lodi e inni, che regni l’Amore; questa umanità alla fine capirà che solo il Mio Amore regnerà. Il Bene vincerà e ciò che era, ma più tornerà; Noi SS. Trinità chiuderemo quel cerchio e “Tutto” confluirà nel Suo Centro!
Il Dio con voi, EMMANUEL
Capitolo 26 La chiamata
Quando è il tuo cuore a sentire la Mia voce, accetta con gioia la chiamata che solo tu puoi accettare. Non è un voler accettare per forza gli avvenimenti che seguono a ruota, ma è un farli tuoi per poi svilupparli per chi bisogno ha. Una chiamata non è mai fine a se stessa, non è per una sola persona, si espande come goccia nel mare. Ma la chiamata individuale esige una risposta personale. Quella risposta che vedrà l'individuo proiettato in un mondo aspaziale, atemporale, dove potrà spaziare e attingere le sue forze per un andare avanti. Non tutti colgono quel segno che gli indica il cammino, anzi, ti dirò, sono molti coloro i quali chiudono le porte del loro cuore perché preferiscono condurre una vita più agiata, senza troppe domande, senza sforzarsi di trovar le risposte. A chi Mi chiude la sua porta in faccia, lascio la Mia Pace, volto le spalle e busso ad un altro cuore. Quanta strada hanno percorso i Miei piedi, e quanto ancora ne percorreranno per sgelare questi cuori di ghiaccio, insensibili al richiamo dell'Amore. Ben poco posso fare col libero arbitrio che ha concesso il Padre! Ma per chi Mi apre quella porta, Io entro e prendo dimora, col Padre Mio. Quel cuore tanto lontano si è commosso al Mio richiamo, e per questa dolce commozione, Io gli offrirò tutto il Mio Cuore. Le Meraviglie che attendono quell'anima non ci sono parole che le possano contenere, ma quando si unisce il Mio Cuore al suo, ecco che rinasce quel cuore. Cuore in trasformazione per chi è sulle vie del Signore. Non posso dire che la via scelta sia la più facile, la meno dolorosa, anzi, al contrario sarà la più irta e difficile perché incontrerà gli ostacoli che il male porrà per farla ritornare indietro. Ma a questo cuore lo incito a proseguire il cammino ed affidare tutto se stesso a Me; nulla dovrà temere perché entro in tutte le situazioni e le risolvo, a modo mio. Segui sempre la Volontà del Padre e lascia fare. Non pensare ti voglia render schiavo, senza l'arbitrio di decidere, ma ti voglio schiavo del Mio Amore. Come lo sposo è legato alla sposa, voglio che la nostra sia una unione sponsale, e che la tua anima sia rivolta solo al Sommo Bene. Quando avviene questa unione, non ti puoi sbagliare, perché lo Spirito che è in te si tuffa nel Grande Spirito del Padre, unione che ti rende partecipe della vita del Padre. Immergendoti nella Sua Luce, scopri che sei Luce. Sei la Luce del mondo, offuscata dalla materia che cerca di portarti sotto gli abissi del mare. Ma dopo questa unione grazie al “SI " del tuo cuore, niente e nessuno ti potrà mai fare affondare, perché la Luce ti guida e ti fa sentire divino. Percepisci l'energia del Padre, la forza del Creatore, il tuo corpo emana Luce di Dio, e avrà il coraggio del guerriero che, nonostante le avversità, combatte senza paura perché sa che accanto ha Dio Padre. Non importa se molti proseliti non avrai, l'importante è detenete nel cuore sempre l'Amore. Ciò che sarà, poi solo il Padre deciderà. Ma se hai aperto il tuo cuore, affidati al Suo Amore. Non pensi che, forse forse, Lui ti possa offrire un qualcosa in più di una persona che ha i limiti come te? Per essere figli di Dio, non basta gridare: " Padre, Padre! " ma occorre intanto iniziare il contatto d'Amore, accettare l'unione sponsale e affidarti a Lui, sapendo che qualunque cosa farà, sarà solo per il tuo bene. Immergiti sempre nello Spirito del Padre, Lui è sempre pronto ad ascoltarti e a proseguire il cammino accanto a te. Entra in questo mondo che ti appartiene, anche se non lo sai, persevera nella fede. È difficoltoso, cammini contro corrente, ma più sarai solo, più la strada sarà quella giusta. Quando Mi hai aperto la porta, Io sono entrato. Mi hai fatto accomodare e ti ringrazio. Ci siamo conosciuti, ci siamo parlati, hai più volte diffidato per paura, perché non sai dove stai andando; ma poi hai conosciuto il Mio Amore e ti ha lasciato un segno nel cuore. Quel segno che, nonostante i dubbi e le perplessità, ti porta a proseguire il cammino. Fidati di Me! Ti ho raccolto negli angoli delle strade più malfamate, sono entrato nelle case piene di odio, ho sanato i malati; Io sono venuto per i malati, non per i sani. Cammino ancora bussando alle porte dei cuori. Se hai accettato la tua chiamata, vieni con Me e bussiamo insieme. Il mondo è pieno di odio e ha portato via l'Amore; lo puoi vedere nelle guerre, lo puoi vedere ogni giorno quanto è deleterio l’odio. E’ una forza devastante che spazza via tutto, risucchiandolo negli abissi infernali. E’ il suo tempo, ma l'uomo è libero di scegliere tra il bene e il male. Purtroppo, il suo cuore insensibile al Mio richiamo volta le spalle e si arma di odio e malvagità. Si affilia alle squadriglie del male, la sua natura appartenente al lato oscuro prevale e prende la decisione che lo condurrà dove ha scelto di andare, verso il buio della notte. A te che ti affili all'esercito dell'Amore con San Michele Arcangelo, grida il suo grido "Quis ut Deus !" e vedrai come andrai contro corrente con il coraggio e la forza del leone. Le vie della Luce son quelle che ti condurranno in un Regno da te tanto amato, da te tanto cercato. E tu, affidati a Me, e presto, molto presto, Ti accoglieremo con una gran festa perché quel cavaliere ha abbandonato la sua divisa per indossare quella del Suo Re.
Ogni giorno trascorri il tuo tempo senza soffermarti ad ascoltare il battito di quel cuore che palpita d’ amore per te. Il Cuore di Dio non è visibile all’occhio umano, ma si può percepire con gli occhi dell’amore, questo sì. Il cielo invia ad ognuno di voi un regalo, dentro uno scrigno dorato e sigillato da fili argentati. Sciogli quei fili ed ecco…. lo scrigno dorato si apre e contiene il tesoro più prezioso che c’è: è un Cuore rosso di rubini per te! Quel cuore te lo invia nostro Signore a pegno del tuo amore. Ti lascia questo cuore rosso per ricordarti del tuo incontro con Lui. Sono momenti che non potrai mai dimenticare, sono sigillati e custoditi nello scrigno del tuo cuore. Conserva i due cuori, uniti per sempre nell’Amore, e vincerai la battaglia che ti vedrà un giorno in Cielo, ad innalzare lodi e inni a Cristo Signore. Il Cuore di Cristo confini non ha, racchiude in sé tutta l’umanità. Un’umanità ingrata, che volta le spalle a un Amore sincero, cadendo nelle grinfie del male. Ma quel Cuore divino ti fa ricordare che tu sei vivo e ti muovi e respiri alla cadenza di quel battito divino. Cuore che pulsa per te, oh uomo, che ti ricolma di luce e splendore, se solo ti aprissi all’Amore! Non puoi fare a meno di quel cuore, prima o poi nel corso della tua vita scoprirai che Lui è fonte di vita! Per te, sarà ossigeno per i tuoi polmoni, che respireranno l’Alito divino! Alito di Dio che soffia sulla tua vita, e ti fa comprendere che ha senso tutto questo solo se ti fai alimentare da quel cuore da cui scaturisce sangue e acqua, per la salvezza di ogni uomo. E’ l’amore di Cristo che parla ancora oggi a ogni persona che ha perso la speranza! Speranza, che rimanga accesa nei vostri cuori, sempre, anche nei momenti più bui, la speranza ti lascerà accesa sempre quella candela che nutrirà la tua Fede. La speranza non ti appartiene, uomo, ma tu te ne sei appropriato, non apprezzandolo e non comprendendo che è un regalo. Quando Cristo morì in Croce, offrendo il Suo Cuore, ti ha lasciato la speranza accesa nel cuore che Lui ha vinto la morte e tu sei destinato al Suo Amore che ti farà oltrepassare quel corpo materiale per immergerti in una dimensione spirituale, divina. Eppure tu, insensibile a quel gesto estremo, perseveri a vivere nella più totale insensibilità, credendo fermamente che quel Cuore non è morto anche per te. Su ognuno di voi, pesa il peccato e solo il Sangue Prezioso del Signore poteva riscattarti dall’abisso infernale cui eri destinato. Quel Sangue Prezioso sgorga da quel Cuore che ti ho appena inviato, apprezzalo, amalo, è Fonte di Vita che offre ogni giorno in cambio del tuo amore. Tutto sommato, lo scambio è a tuo vantaggio, pensa a quanto hai ricevuto, pensa a quanto hai donato, e vedrai che il piatto della bilancia non giungerà mai a un equilibrio, sarà sempre sbilanciato. Ma a Dio, che è Amore, basta avere il tuo amore. Non chiede gesti estremi, non chiede sforzi sovraumani, ti ama e ti accetta sapendo che limiti hai, ma vorrebbe tanto che ogni figlio fosse grato e amasse quel Cuore Sanguinante di Cristo Redentore. Te lo offre, ascolta il Suo battito e perditi nel rosso rubino del suo Cuore; sai, è un cuore generoso, altruista, è lì l’Immenso di Dio, quel Cuore che sovrasta il mondo e gli universi tutti. Percepite il Suo Amore e vedrete come vi trasformerà il vostro cuore che è gelido e indurito dall’orgoglio dell’io. Gesù cammina ancora, sempre, senza sosta, col Cuore in mano. In ogni casa o luogo in cui si ferma, lascia il Suo Cuore al Suo Passaggio. Sta a te percepire la Sua Presenza e custodirlo con delicatezza estrema perché, per il Suo Amore che confini non ha… ancora sanguina per te…. oh umanità!
Haniel in Amore
Capitolo 28 La Parola.
Ci sono parole e parole, ma la Parola è una sola, la Mia. La Mia Parola penetra dentro il cuore, non lasciando spazi a eventuali dubbi che non sia Io a parlare. Quando una persona parla, esprime pensieri e concetti, utilizzando mille parole che a volte finiscono per confondere, sviano l’ascoltatore. Ma quando la Mia Parola esplode nel cuore, ecco che si trasforma, diventando Pane Vivo che alimenta il corpo e lo Spirito. La Parola di Dio non lascia indifferente colui che la riceve, ma diventa quel terremoto interiore che mette la tua vita in discussione. Io entro senza giudicare, con amore fraterno ti dico ciò che non devi fare se il tuo amore a Me lo vuoi donare. Ma a te lascio la scelta di accettare quel richiamo, che vuol essere solo d’amore, per dare inizio alla conversione del tuo cuore che ti vedrà un giorno nel Mio Amore. Se Mi ami, segui il Mio Comandamento: amare Dio con tutte le tue forze, riversandolo nel prossimo che amerai come te stesso, nonostante le imperfezioni. Io ti amo così come sei, questo lo sai, con tutti i tuoi limiti e i tuoi difetti, ma guardo il candore del tuo cuore. Ascolto quel dolce richiamo del tuo cuore, talmente delicato che neanche tu ti accorgi che è lui a chiamare il Mio Nome. Dentro te, nel tuo profondo, tu Mi cerchi, ma quel richiamo è soffocato dal tuo orgoglio individuale che nulla vuole mollare e cerca solo di vivere il suo quotidiano nel suo super-io, allontanandosi da Me, il suo Dio. Tu, uomo, al centro del tuo io, hai smarrito la strada che ti unisce a Dio, senza comunque pensare che le strade mai si potranno dividere perché lo Spirito che Dio ti ha donato col soffio di vita è di Sua proprietà, come si è distaccato da Lui, tornerà allo stesso modo. Niente si disperde, ma tutto si trasforma. Ma sta alla tua decisione finale se quella parte la vuoi trasformare in divino e risplendere nella Luce. Nel decidere, se non sai cosa fare, un aiuto ti posso dare. Cibati della Parola che dona Vita, i Miei insegnamenti sono un testamento che non ha prezzo. Ascoltala, trasformala in azione di vita. Tu non sai come fare? Metti in pratica la parola “amare”. L’amore e il perdono sono parole spesso utilizzate da te, ma han senso solo se ti conviene, se ritorno c’è per te, ma l’amore non ha confini, né pesi né misure. L’amore incondizionato a chi nulla da darti ha in cambio, ma solo quel sorriso o quell’abbraccio di vero amore e gratitudine. Questa è la vera ricchezza della vita, quel sorriso di uno sconosciuto che grazie alla tua mano d’aiuto ha avuto un sollievo alla sua sofferenza. Non importa come si chiama, importa che dietro quel povero ci sono Io. Ecco come si concretizza la parola “AMORE”. Ascoltare chi bisogno ha e condurLo alle Mie Vie affinché la Luce della Mia Parola possa dargli il “senso” che da tanto tempo cerca. La Mia Parola affonda e fa traballare le fondamenta dell’uomo che ha riposto tutto sulle sue sole forze. Se solo comprendesse che la sua vita è un dono, un dono del Padre, e se comprendesse che occorre affidarsi al Padre per arricchire lo Spirito, facendolo risplendere di Luce Divina, non sprecherebbe secoli di storia a cercar di dimostrare che può fare a meno della Mia Parola. E scrive libri, e scrive enciclopedie, e costruisce castelli basati sulla sua razionalità, filosofeggiando ed estrapolando teorie che seguito nella gente hanno sol perché, con estrema acutezza e loquacità, dimostrano che la Parola di Dio senso non ha. E’ un mero appannaggio della mente che sente il bisogno di cercare un Dio per non cadere nell’abisso della disperazione, così è la tendenza della gente. Negano a voce grossa l’esistenza di Dio creatore, argomentando con prove e controprove. Negare l’esistenza dello Spirito di Dio è una mossa veramente cieca, perché tu, umanità, ti muovi e spazi grazie allo Spirito Creatore che è “Vita”. Ma continua ad arrovellarti, cercando le teorie le più stravaganti! Ma la Parola un giorno incontrerai e non basteranno le tue teorie filosofiche o la tua loquacità nell’argomentare a darti poi la “Vita” che sino a quel momento avevi negato con tenacia e alacrità. Quando la “Parola” prende forma e parla senza proferir parola, ecco che il terremoto avviene, scuotendo le fondamenta, facendo crollare i tuoi falsi costrutti e i tuoi falsi ideali. Risorgerà solo colui che ha detenuto con Fede la Parola nel Cuore, trasformandola in amore per il Creatore e riversandolo su ogni creatura che è nel creato. Trasformandola poi, a sua volta, in azione di vita affinché la Parola sia viva dentro sé e si trasformi in “Vita” per eternità. Accogli in tempo la Parola affinché, nel momento in cui la incontrerai, non occorreranno parole per riconoscersi, ma nel Silenzio, ti immergerai nella Luce Gloriosa di Dio Padre, che è nel Figlio, che è nello Spirito Santo, scoprendo te stesso ancorato alla radice della sola e unica parola che dona Vita…….. la MIA!!
In ogni domanda che l’uomo pone al Cielo, c’è racchiuso il Mistero. Questo Mistero che avvolge l’esistenza dell’uomo, che a secoli di distanza non sa da dove viene, né dove va, eppure annaspa con i suoi ragionamenti e le sue false verità. Tante volte ho parlato a voi, cercando di aprirvi gli occhi e far vedere limpidamente la vostra vita quale essa è veramente. Legge del Signore, che va seguita parola per parola, al fine tu possa ottenere la vera vita. Quando ho ribaltato il vecchio detto dell’occhio per occhio, dente per dente, mi han preso per una persona folle, un debole, un vile sol perché predicavo l’amore verso il nemico. Non dico che devi sottometterti alla violenza gratuita del fratello, occorre sempre saper agire d’astuzia allontanandosi da chi ti vuol far del male, ma senza volersi vendicare o fargli del male. La legge divina è una logica conseguenza matematica della causa e dell’effetto e, come dissi, chi di spada ferisce, di spada perisce. Occorre seguire la Via che ho indicato Io, Io sono la Via e se Mi segui, non potrai mai sbagliare. Occorre elevarsi spiritualmente e cercare Dio che è in te ed è sempre pronto a tenerti la mano quando ascolta la voce del tuo cuore che lo cerca con sincero Amore. Questo Amore che detieni nel cuore ti porterà a fare grandi cose, la più importante è quella di liberarti dal male che ancora cerca di farti affogare con i suoi tentacoli, facendoti cadere nelle tentazioni che annullano l’aspirazione al bene che per te è l’unica via per liberarti per Vita. Il male, facendoti ricadere nei tuoi soliti errori, ti fa sempre restare ancorato per terra, immerso nel fango e nella palude in cui ci sguazza perché felice è che quel cuore si è allontanato da Me e, quindi, per logica conseguenza, dalla Vita Eterna. Ma poiché lo spirito di Dio mai morire può, perché è Eterno, e ciò che è “Vita” non può cessar di vivere, ecco che questo spirito vagherà per poi giù in terra ritornare. E torna che ti ritorna, ecco che l’individuo rimane fermo e immobile nella sua scala spirituale, ritornando a rifare gli stessi errori, e sostenendo sempre più prove, perché gli errori fan sì che questi saranno future prove. Occorre eliminare ciò che è una concezione distorta e, con mente aperta a ciò che è legge divina, con intelligenza e amore, occorre superare le prove con un atteggiamento diverso, simile al Mio. Io vi ho detto: “fate come Me, che sono mite e umile di cuore. Seguite sempre la volontà del Signore.” Nel Padre Nostro che vi ho lasciato a testamento, ripetete: “sia fatta la Tua volontà, come in Cielo così in Terra”. Ecco come si devono superare le prove, con l’Amore. Se dubbi potreste avere nel cuore, seguite le Mie Parole e il cammino da fare sarà Luce ai vostri occhi perché accanto a voi avete Dio! Non perdete il vostro tempo a chiedervi il perché delle cose, o accanirvi contro la cattiva sorte. Aprite il cuore al Signore, abbracciate con amore sincero lo Spirito che in voi vi sostiene, incitandovi a proseguire il cammino cercando e vivendo a contatto stretto con Dio. Solo così riuscirete a comprendere che nulla è un caso e che ogni effetto ha sempre una causa, come la legge fisica che determina l’evento che segue. Conoscere se stessi è l’indirizzo giusto, perché conoscendo le vostre negazioni, le potrete annullare e trasformarle in bene per un proseguimento del lavoro interiore spirituale che pian piano nel tempo vi vedrà perfetti com’ è il Padre che è nei Cieli. A quel punto, comprenderete, come vi ho più volte detto, che il tutto alla fine si risolve e si ricongiunge a Dio. Dopo tanto vagare, l’errante ritroverà il cammino che aveva perso per orgoglio, per superbia, perché voleva sentirsi libero nel decidere ciò che più gli piaceva, allontanandosi dalle leggi di Dio. Vi ho lasciato i Comandamenti Divini, perseguite l’Amore e vedrete come l’Amore trasformerà il vostro essere interiore, rinnovandolo e arricchendolo dello Spirito di Dio che trasformerà il vostro destino, rendendovi divini.
Scorre il tempo, scorre incessantemente col suo tic-tac. I minuti vengono scanditi da quella lancetta che lentamente si sposta e in avanti va. Tu comprendi che quel tempo trascorso indietro non potrà mai più tornar. E con sé, porta tutto ciò che sono le tue speranze e le aspettative della tua vita. Quali speranze detieni nel cuore pensando alla “Vita”? A queste domande, l’uomo risponde con un lungo elenco di desideri quali un buon impiego, una bella casa, figli impegnati e di successo, la salute sempre ottima; desideri che tutti, nessuno escluso, hanno nel cuore. Anche chi è stato sfortunato nella vita, ha gli stessi sogni di chi , invece, ha tutto e mai gli basta. Ma se si guarda l’essenza del desiderio, non si vede la differenza che esiste tra il povero e il ricco, entrambi hanno il desiderio di avere il meglio. A differenza, però, che per chi è ricco o comunque problemi non ha, potrebbe essere meno avido e aiutare a realizzare qualche sogno di chi non ha. Eppure chi ha poco, chi ha veramente poco, ha qualcosa di più grande e più prezioso, ha Me. Perché Io sono quel povero, quel malato, che tu, nel tuo agio, hai dimenticato. E quel povero, nella sua indigenza, cerca Me e si affida al Mio Amore. Io ti dico che lo ripagherò. Il tempo scorre per entrambi, questo tu lo sai. Ma sta all’uomo utilizzare quel tempo in maniera costruttiva, più utile per vita sua. Se il tempo non ti porta all’aridità del cuore, ecco che puoi trascorrere il tuo tempo alimentando l’Amore che in te vive. Alimentare l’Amore seguendo le Vie di Cristo e Signore. Quel tic-tac fa scorrere il tuo tempo inesorabilmente. Pensi che non trascorra mai il tuo tempo, pensi di esser tu il padrone dello stesso. Eppur ti dico che mai puoi sapere cosa l’indomani accadrà; tu, detentore del tuo limitato sapere. In piena umiltà, accostati alla tua vera realtà, che non è basata sulla parte materiale, bensì il tuo tesoro vero è lo Spirito in te, che ha bisogno che tu trascorra il tuo tempo affondando nell’Amore. In Spirito e Verità. L’involucro tuo ha la sua scadenza, determinata dalla Legge e Volontà di Dio, e tu non sai quando questo avverrà. Quel tic-tac dovrebbe esser per te stimolo ad accumulare tesori in Cielo e non in terra, perché sù niente porterai con te. Ma sarai giudicato solo sull’Amore dall’Amore. A cosa valgono mille ricchezze accumulate quando poi tutto dovrai lasciare, né tantomeno ti aiuteranno, anzi faranno da peso e come zavorra, ti faran tornare indietro. Pensa che, lasciato l’involucro esterno, niente ci sarà che ti farà render differente su scala sociale rispetto al fratello emarginato che hai sempre dimenticato. Potrei e oserei dire che il povero sarà avvantaggiato perchè nella vita ha tanto pianto. Beati i poveri perché saranno consolati. Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia. Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno di Dio. I Beati sono la Luce del mondo, sono il sale della terra che, per quanto sia un granello piccolo, dona il sapore ad ogni cosa. Risplenda nei beati la Luce davanti agli uomini affinché dalle opere buone venga glorificato il Padre che è nei Cieli. La Carità, oh, la Carità! Non è mai troppa e tutti han bisogno di carità. Beati gli operatori di Pace, gli operatori di giustizia, beati i miti e gli umili di cuore. Son venuto a compiere la Legge di Dio. Nessuno mai potrà abrogare o modificare uno iota che Dio non voglia. Chi scioglierà uno dei Miei Precetti, anche se in maniera minima, e insegnerà agli uomini a fare lo stesso, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli. Grande sarà considerato colui che invece li amerà e li insegnerà. Andate per le strade del mondo e siate luce per chi vi incontra, siate da insegnamento attraverso le opere. E anche se il mondo non vi ascolta, perché accecato dalle ricchezze e dalle avidità di tutto detenere per sé, lasciate il vostro insegnamento affinché traccia rimanga. Non stancatevi di esaltare e glorificare Dio Padre nella vostra vita, amando, amando e ancora amando. Siate caritatevoli e misericordiosi com’è il Padre vostro che è nei Cieli. Il tempo continua a scandire il suo tic-tac, sta a te scegliere la strada da seguire affinché non sia tempo perso ma arricchisca te di Luce, per essere Luce e faro ben in vista per chi è smarrito e non sa dove andare. Quando giungerà il giorno in cui non ascolterai più quel tic-tac, comprenderai che è giunto il momento in cui solo le vere ricchezze conteranno, ovvero l’Amore che hai detenuto nel cuore. Apri il cuore affinché lo Spirito si possa alimentare della Luce di Dio e, giunto alla fine del tuo cammino, libero sarai e nel Regno dei Cieli grande sarai. Non affannarti a trovar la grandezza giù in terra, i parametri son opposti e totalmente diversi. Trascorri il tuo tempo cercando la tua grandezza nel Regno di Dio e, con umiltà, ti farai piccolo perché compreso avrai che per essere grandi occorre diventare umili, piccoli e servi. Io son sceso in terra da servo, vi ho servito, vi ho amato, vi ho curato, nell’anima e nel corpo. Vi ho lasciato la Mia Impronta, il Mio Segno nel cuore, che nessun tempo potrà mai portare via. Quell’Impronta sono Io; segui l’Amore e troverai la via per ricongiungerti al “Tempo”!
“Niente può contro la Forza del Bene. Assilli di cuori in tormento, in essi c'è racchiusa la primaria tolleranza dei “non so” e dei “perché”. Facile, or dunque, per le forze del male, agire; fertile terreno trovano in essi a modellar ben bene, a cancellare quel po' di Amore, per far rifiorire il germe del Male. Questo elemento graminaceo, crescendo, soffoca quell'esile forma ancora non identificata, non palese, non formata, ma che ancora nel bozzolo sta. Ma quando tutto sembra perso, ecco che arriva il predominante Bene, la Forza Generatrice di particelle annesse e connesse che sprigionar fa la Sua Energetica Potenza, che più potente è della forza stessa che tieni in te. Avviene prima una implosione che rivoluziona le parti cruciali Cuore-Mente, per poi esplodere in scintillante Forza d'Amore: nessun freno può mai fermare o bloccare questo dirompente sentimento che scavalca l’io per arrivare a Dio e, raggiunto l'Apice, costituisce se stesso Suo erede, figlio legittimo di Dio. Quindi, pilotare un pensiero negativo in pensiero positivo è l'inizio per fondare Comunione Assoluta col Bene, pertanto, con Dio. Sii terreno fertile, così che il buon seme buttato possa dare i suoi frutti. Io sono l'Amore, voi tendete al Bene”.
“Se credete che Dio non c'è, sbagliate. Se credete che Dio non è mai esistito, sbagliate. Se credete a volte si, a volte no, sbagliate pure, poiché il tempo è della consapevolezza che si è o non si è. Ma se in voi c'è la Speranza, se voi la usate per vivere, allora sperate in qualcosa! La speranza nasce con l'uomo, è un qualcosa che fa parte da sempre. Non c'è un uomo che non spera nel domani, non c'è un uomo che non dirige i suoi pensieri su una qualcosa alla quale ci tiene. Chiedetevi, invece, cos’è la Speranza? Chiediti, uomo, perché da sempre vive in te? Domande che esigono risposte. Risponderti devo, perché la Speranza è un attendersi di cose belle, perché sperare è credere in qualcosa o in qualcuno, poiché sperare è indice di attesa di futuro, poiché sperare salva te, uomo. Nella Speranza ti rifugi, uomo; nella Speranza tu ti culli, per la Speranza tu vivi. Chiediti, invece, perché sei nato, uomo? Per chi tu vivi? Ed ecco che alla prima arriva la seconda risposta. Uomo, che ben poco conosci il patire e solo di te vivi, ti dico: In te c'è Dio, Colui che ti fa nutrire la Speranza, Colui che ti dà la Vita, Quello che tu hai rigettato ma, inconsapevolmente, vivi per Lui. Tu non sai che Io Sono dentro te, però fai uso della Mia Speranza, quella che ora ti fa traballare, perchè tu sai, uomo, che senza la Speranza tu sei perso. Ti appropri di cose Mie e poi dici: “Ma chi è Dio?” Non credi di essere ladro se prendi senza chiedere? Non credi di rubare un qualcosa se sai che questa non ti appartiene? Se tu chiedi, avrai, poichè Io, che Sono la tua Speranza nascosta, posso darti molto di più di quel che stenti nell’osare. I o, che Sono la tua Speranza, ho il più grande Dono che un essere possa ambire, questo Dono che vive in te e tu, orbo, non vedi, perché ti piace prendere e fare uso di cose che credi tue ma che tue non sono. Tu fai uso della tua Vita, della tua Speranza, ma quel che pensi sia tuo, di fatto, non lo è. Tutto Mi appartiene e tutto ritorna a Me. Ecco,quel Dono di cui prima parlavo è la Vita, la Vita Eterna. Chi, fra di voi, dice: “Io ne posso fare a meno,” oppure “Io non la voglio” o, meglio, “Non esiste un'altra vita”. Ipocriti, falsi e ipocriti, tutti volete vivere, è nell'istinto dell'uomo rifiutare la morte e, quando questa arriva, si ha paura. Giusto, dico Io, aver paura della morte, poiché la morte è tenebra, ma morire Credendo e Sperando in Dio, equivale a Vita. Ed io, come potrei regalar la morte ai Figli Miei? No, fratelli, Io so che il Signore, che è in ognuno di voi, vi suggerisce la Vita, pertanto, non sperate cose vane, ma azionate la vostra Speranza in Qualcosa di Saggio, Eterno e Duraturo, in Qualcuno per cui vale la pena Vivere e Sperare. Io Sono la Speranza nascosta dei tanti, Sono il vostro D i o. Alla fine della vostra breve Vita, Io rimango l'Unica e Sola Speranza e, con un sorriso amorevole, aggiungo che non è minaccia questa o un volersi imporre, poichè Dio è Libertà, quella Libertà che vive in ognuno di voi, quella Libertà che, come la Speranza, ne fate uso a vostro piacimento. Non voglio prolungarMi anche sulla Libertà, perché prima dovete digerire la Speranza, ma, prima che questa venga digerita, va assimilata. Pertanto, amate la vostra Speranza in Libertà di Spirito, così che la vostra mente, unita al cuore, vi dia l'indirizzo giusto per arrivare a Me. Il Mio dire è per tutti, per i lettori che si ritroveranno a leggere questi scritti. Io Sono la Luce e il dire attestato è fedele e verace. Sono quel Dio d'Amore che conforta, dà Speranza e gioisce per qualche pecorella che ritorna all'Ovile. Sono discreto, silenzioso, ma non dovete temere questo silenzio perché, se chiamate, Io risponder devo. Non siate restii, invece, quando Son Io a chiamare voi. Aprite le vostre orecchie e, ancor di più, il cuore. Chiunque leggerà, saprà che Io Sono Un Dio Vivo, non di fantasia. E se Io Son Vivo, anche voi lo siete, se quel richiamo ascolterete. Dio che aspetta un vostro cenno! Attesa intrepida, ordunque, la Mia. Il Dopo esiste, quel Dopo è cosa assai bella: è quel Regno che aspetta voi o, almeno, tutti coloro che ne vogliono far parte. Quello che è Mio, è anche vostro, Io non tengo nulla di riservato ma tutto Me Stesso vi dono. Il Mio Cuore che Grande È, è vostro, figli Miei. Accostatevi ora, che è il tempo, accostatevi non per paura, ma solo per Amore, pace. Questi scritti parlano chiaro e, se tutto questo non entra nei cuori, allora dura è la lotta: il Mio Cuore piangerà. Non voglio essere per voi un Dio mieloso, no, perchè potreste, addirittura, beffarMi, ma voglio solo darvi di Me la Vera ed Unica Immagine, poiché Uno Son Io. Io Amo come un Padre può Amare un proprio figlio, senza riserva alcuna, lo dimostra il fatto che ho dato la Mia Vita terrena proprio per te. Ecco, figlio Mio, questo fa un Padre. Pertanto, no paura di quel che si dice in giro, perché, se tu sei in Me, come puoi pensare che Io ti possa abbandonare? Sono Un Dio fedele, sai? Non abbandono sulla strada un animo inquieto che, per paura, va a nascondersi ma, se con Amore si rivolge a Me, allora quel che nascosto era, si rivelerà ed i tuoi occhi vedranno cose che neanche sotto sforzo il tuo immaginario potrebbe elaborare. Pace, figli, pace d'Amore sempre più tra di voi. Io Sono Misericordia e Luce per tutti. Abbiate fede e crescete in Me. Il vostro P a d r e n a s c o s t o
Un sentiero, una folta vegetazione lo copre e non fa vedere il percorso in lontananza. Una montagna, molto alta. E poi vallate e pianure e poi ancora montagne. L’uomo, con timore, intraprende il sentiero, anche se non vede dove lo condurrà. Per inoltrarsi nella folta vegetazione, l’uomo deve chiedere aiuto al Signore. Si inoltra pian piano con la paura di perdersi e tentenna a prender le giuste decisioni. Lì, immerso nel verde, ove non incontra la gente, si spaventa perchè rimane solo con se stesso; a questo l’uomo non è abituato. Pensa, riflette, ma quando comincia a rimaner solo, si dimena e vuol tornare tra la gente ove c’è confusione, caos, così si tranquillizza perchè non deve fare i conti con se stesso. Eppure, per iniziare il percorso della fede, deve ritrovare il deserto interiore, lo deve vivere per comprendere che tutto ciò che conosceva di se stesso era ben poca cosa rispetto al tesoro che troverà nel momento in cui comincerà il dialogo tra il sè inferiore e il Sè Superiore, tra il Creatore e la Sua creatura. Se conosci te stesso, nel Silenzio e nella meditazione, scoprirai grandi verità, ma devi avere il coraggio di intraprendere il cammino facendoti guidare da quel sentiero che Dio Padre ha tracciato per te. Non puoi pensare di farlo in mezzo alla gente, perderesti il vero senso della fede. Il colloquio d’amore è tra te e il Signore; ciascuno, individualmente, deve aderire o meno alla chiamata di Dio. In modi diversi, ognuno riceve la chiamata dal Signore, ognuno secondo la sua indole e la sua capacità. Il Padre non chiede a tutti lo stesso impegno, ma in base al tuo contenitore, il Signore lo colma e da te vuole solo ciò che tu potrai dare. Se tu sei stato sfortunato nella vita a causa di una cattiva salute che bloccare ti fa, non pretende tu debba scalare le montagne lungo quei sentieri impervi, ma Lui che è dentro il tuo cuore, sa che ad avere la salute, magari avresti scalato le montagne più alte per Lui. E per il Padre, per solo quel pensiero che detieni nel cuore, hai scalato le montagne più alte che ci sono, quelle del Suo Cuore. Ad ognuno il fardello col giusto peso. Ma se hai una robusta costituzione e i mezzi bastanti, da te si aspetterà grandi cose, le conquiste dei cuori dei fratelli che son lontani dal Suo Amore. Strumento sei tu, strumento divino se riesci a trovare il tesoro nascosto che è dentro di te. Non è una caccia al tesoro, ma è simile nel suo svolgimento. Ti incammini, cerchi una mappa per trovare quel tesoro nascosto. Impieghi mezzi, fai pure investimenti, ce la metti tutta pur di trovare dov’è nascosto. Eppure, l’uomo, se gli offri ed indichi la possibilità di trovare un tesoro materiale, si attiva con tutti i mezzi per andarlo a trovare. Ma se parliamo di un tesoro spirituale, ecco che il suo fervore si spegne e non impegna neanche un minuto per andare alla sua ricerca. L’uomo stolto si perde e preferisce ritornare tra la gente per vivere nella confusione più totale e cercare quei tesori transitori che gli doneranno solo ansie e preoccupazioni, ma del vero tesoro spirituale, neanche a parlarne! Ma ci sarà quell’uomo che, colto l’amore verso il Creatore dentro di sé, si incammina verso quel sentiero che nascosto è, in mezzo alla folta vegetazione. Ma dentro sé, ha la voce del Padre che lo guida sui giusti passi da fare per giungere all’alta vetta della montagna ove risiede Dio. Si fermerà, a volte si stancherà, riprenderà il fiato e si riposerà. Mentre accende il fuoco per mangiare qualcosa, si volta e al suo fianco si ritroverà Gesù che rimane con lui perché è giunta sera. Quando il giorno volge a sera, Lui ti fà compagnia, ti parla, ti guida, un porto sicuro è per te. Ti spiega la “Vita” che ancora per te è mistero se non apprendi nozioni dal Maestro che è sceso per te. E cammina, cammina, ti indica la via, continua a parlarti e sicurezza ti infonde. Se fede hai nel cuore, paura non avrai, Lui sa che hai timore e per questo a fianco ti sta. Tu pensi ti abbia lasciato e lontano da te sta, eppure, come a Emmaus, cammina, ti parla, rimane con te. E quando non vedi più dove il sentiero ti porta, tu lasciati guidare da ciò che ti dirà. Se tu sai che il cuore è il giusto indirizzo, rimani in ascolto e continua il cammino. Le impronte dei tuoi piedi si sovrapporranno alle Sue Orme, e così sei sicuro che sbagliar non potrai mai. Le orme sono quel segno che ha lasciato impresso nel tuo cuore e nel momento in cui lo avverti, cambiare dovrai. Non sarai più lo stesso e quel tesoro che tanto cercavi, se avrai perseveranza, umiltà e amore nel cuore, lo troverai lungo le vie che ti ha indicato il Signore. Traduci quei segni, insegui l’Amore, dalla folta vegetazione, alla fine, il tesoro troverai. Il cuore di Gesù è il tesoro più bello che c’è, trovalo presto, è dentro di te. E in quel momento, grande gioia in ciel ci sarà, perché anche il tuo cuore avrà raggiunto l’Eternità.
Haniel per te…
Capitolo 33 Apparizione ai discepoli di Emmaus (Marco 16,25-35)
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera, il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Al di sopra delle nubi, c’è sempre il sole. Anche quando il cielo è coperto, tu sai con certezza assoluta che il sole è lì, oltre quella coltre che non ti fa vedere la sua presenza, ma è pur sempre là. Ma se ci sono le nubi a coprirlo, i suoi raggi benefici mai e poi mai a te potranno arrivare, nonostante al di là di quella coltre, i suoi raggi sono sempre pronti a fendere le nubi, oltrepassarle e farle giungere fino a te. Ma se le nubi ancora tu fai risiedere attorno a te, quei raggi benefici non riusciranno ancora a giungere sino a te per smuovere il tuo essere e donargli il giusto calore per riscaldare il tuo cuore. Come tu hai la certezza che oltre quella coltre di nubi c’è il sole, allo stesso modo dovresti avere la certezza della Mia Venerabile Presenza al di là delle tue nubi colme di tristezza, malinconia e incertezza. La Mia Presenza dentro il tuo cuore è una certezza, non puoi dubitare che non ci sia Io a riscaldare coi Miei Raggi ciò che è da curare e alimentare. Ma ben poco posso fare se i tuoi dubbi continui ad alimentare, avvolgendo il tuo essere di coltre nubi e impedendo, in tal senso, che i Miei Raggi giungano fino a te. Devi detenere nel cuore quella sicurezza che son Io a seguire il tuo cammino che, pian piano, ti conduce sempre più nel meraviglioso mondo del Divino! Mi commuove e Mi fa battere più forte il cuore quando quell’ anima un dì lontana a Me, ha lasciato tutto il superfluo per donarsi a Me. Ma l’atto di abbandonare le cose del mondo non è bastante se ancora nel tuo cuore odi il richiamo di ciò che eri e mai più sarai, perché non puoi più ritrovare quella strada ora che sei arrivata fin qua. Hai chiuso una parte importante della tua vita facendo un salto nel buio, dico buio perché tu non sai ancora cosa c’è al di là, ma dovrei dire in realtà che hai fatto un salto verso la Luce! Luce che ti ha seguito e ti ha chiamato, ha desiderato avere il cuore di colei che tanto ha amato. Io ti ho creato e sei per Me un gioiello prezioso, ornato di zaffiri e rubini, e ogni bagliore che emana questo gioiello, Io lo ricolmo ancora più di luce, quella luce di cui ha sempre più bisogno per proseguire il cammino che ancora nascosto è. Abbi fede senza incertezza. I passi che compi sono importanti, anche se al momento non vedi risultati. La luce che vive in te non deve essere oscurata dalle coltre nubi delle tue incertezze, facendoti vedere solo il nero attorno a te e facendoti perdere di vista la Luce. Orsù, dona sorriso a Me, confida sempre nel Mio Amore e non pensar che sola sei, senza senso. Tu sai che a tutto questo una risposta c’è, e anche se a volte ti fai prendere dallo scoraggiamento, sai bene che Io sono con te e lo hai provato percependo il Mio Venerabile Abbraccio di Padre. Forza e coraggio! Occorre far conoscere la Verità a chi è ancora nel buio, in mezzo alle nubi, vivendo lontano da Me. Dissipa le coltre nubi e fa entrare più luce che puoi, affinché Io ti possa condurre più facilmente sui percorsi del Cristo Vivente. Chiedi sempre di avere un Maestro, ma non è da tutti avere il Maestro! Gesù ti ama, Gesù ti segue e, al momento opportuno, insegnerà cosa c’è da far. Continua perseverante nella fede, infiammati con la fiamma della Speranza, allontana il nero che ancora risiede in te. La Volta Celeste si china per donar la giusta Parola. Affidati a Me, fà esplodere sempre più quella Luce dentro te. Sii argilla nelle Mie Mani; vedrai, alla fine, l’opera finita che splendore sarà agli Occhi Miei, perché sarà un po’ opera tua….. ma molto Opera Mia!!
Esplosione di Luce Che illumina il tuo cammino Verso il Divino!!!
Per l’uomo che vive in un arco di tempo ben preciso, è difficile guardare con gli occhi dello Spirito. La sua vita è talmente immersa nella materia che si limita a comprendere la sua esistenza con un inizio, la venuta al mondo, e la sua fine, il tramonto della sua vita. Ecco un breve arco temporale ove l’uomo si sente “protagonista”di questa avventura, che per lui rimane avvolta nel mistero perché non sa donde viene né dove va. Gesù, che vive immerso nello spirito del Padre, ha parlato più volte all’uomo cieco, rivelando che Lui sa da dove viene e dove va. Vedi il Vangelo, quando dice “la mia testimonianza è valida, anche se Io rendo testimonianza a me stesso, perché so donde sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete donde sono venuto e dove vado. Voi giudicate secondo la carne, io non giudico nessuno!” e poi segue: “Non conoscete né me né il Padre mio. Se mi conosceste, conoscereste anche il Padre mio.” Pronunciò queste parole nel luogo del Tesoro, insegnando nel tempio. Insegnava, camminava lasciando le sue orme nei sentieri percorsi da Lui ove ancora riecheggia la Sua voce: “Io sono la Luce del mondo. Chi Mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la Luce della Vita.” Nonostante i Suoi insegnamenti, nonostante le orme lasciate impresse nei cuori, sono veramente solo i detentori di buona volontà coloro che aprono la mente e i cuori alla sola Verità. Ma a quanti queste parole scorrono senza prender forma nella vita! Pensano siano parole gettate al caso dalla situazione. E non seminano il seme della fede nel cuore affinché queste parole di Vita eterna cadano nella giusta terra per poi germogliare a nuova vita. “Io sono la Luce del mondo”, è un’affermazione iscritta nel Cielo, ma soprattutto nei cuori di ogni individuo che vuole abbeverarsi alla Fonte Divina. I figli della Luce rendono testimonianza alla Luce, perché immersi nel Padre. I figli della Luce sanno donde vengono e dove vanno perché consapevoli che quest’arco temporale non è la sola vita, che ha un inizio e una fine ben precisa. Cosa sarebbe, allora, di coloro che sono nati nella miseria e nella infermità? Nella vita sarebbe una roulette a chi è più fortunato! E ci sarebbe chi gode delle ricchezze e chi invece dovrà vivere nelle ristrettezze e infermità! Sarebbe una vera casualità delle cose, lasciate al caso e alla buona o cattiva sorte! Occorre aprire mente e cuore e ascoltare le Parole di Gesù quando afferma che l’uomo non sa donde viene né dove va. Se ne avesse ricordo o lo sapesse, di certo non manterrebbe un comportamento scorretto, ma condividerebbe col fratello che vive nella sfortuna ciò che la vita gli ha offerto. Perché nel fratello, ci sei tu; nel fratello… c’è Gesù. E allora quell’arco temporale non sarebbe più ristretto a 20, 50, 60 anni, ma si aprirebbe all’eternità, perché allora saprebbe che è nel Padre e il Padre è in lui, ed essendo il Padre eterno, Luce del mondo, lo è anche l’uomo, anche se questo ancora non lo sa, e si affanna a cercar nella materia l’eternità. Povero uomo, anche se sei ricco, rimani povero se non ti apri alla Luce di Dio. Quell’involucro composto di materia invecchierà e come orologio, si fermerà. Ma lo Spirito che è eterno, cercherà la sua Origine, quella domanda iniziale di “Donde vengo? Dove vado?”. Ma se giusto alimento non ha in quello spazio temporale che è stato concesso per trovar dentro sè l’eternità, questo Spirito non ritroverà la Via, quella porta che conduce alla vera Vita, e vagherà nello spazio per l’eternità, senza saper dove andrà. Affondate la vostra vita cercando di seguire le Orme che Gesù ha impresso per ognuno di voi. “Io son la Via, la Verità, la Vita” Seminate le Sue Parole dentro il cuore e camminate coltivando dentro voi lo spirito di Dio che bussa, bussa forte. Aprite in tempo le porte per aprirvi agli insegnamenti di Dio e dare la giusta interpretazione alla Parola di Cristo Signore. Nulla è lasciato al caso, e niente viene reso facile, altrimenti l’uomo, col suo sentimento di opportunità, verrebbe smosso dal suo senso di sopravvivenza, e non dall’Amore. Alimentate giorno per giorno l’Amore di Dio, e cercate, con ogni sforzo che comporta rinunce, a diventare Luce.
Haniel l’Angelo del Signore Ti apre le porte alla Conoscenza Del Padre Creatore.
Ora come allora, oggi come ieri, la domanda di Gesù è rivolta a ciascuno di voi, come allora l’ha rivolta agli apostoli Suoi! Quando giunge nel tuo cuore la domanda del Signore, ecco che appare un sorriso e pensi che la domanda abbia una risposta facile, ognuno non ha difficoltà a rispondere che Gesù è il Cristo, figlio di Dio! Pietro ha risposto con determinazione, non c’erano altre risposte da dare all’infuori di quella dettata dal cuore e dalla Conoscenza che gli ha infuso il Padre. Solo Lui avrebbe potuto suggerirgli la risposta dettata dalla Verità. Ma quanti, dinnanzi alla domanda di Gesù, hanno difficoltà perché non detengono nel cuore la giusta fede. Non tutti, e non sono pochi, riconoscono Gesù come figlio di Dio, il Cristo venuto al mondo è morto in Croce per l’incredulità di quei tanti che ancora non san rispondere. Gesù non si è fermato alla risposta di Pietro ma, camminando per le vie del mondo, continua a donare i Suoi insegnamenti e a far comprendere che il Cristo non si può liquidare con una risposta formata di due parole, superficiali, tanto per ingannare se stessi dinnanzi alla Verità che Gesù è il Cristo vivente. I cuori sono duri e spesso richiedono la prova che ha avuto Tommaso, quando ha voluto vedere e toccare le mani di Gesù per realizzare che era risuscitato come aveva detto e che non fosse stata un’immaginazione dei suoi fratelli. Ha voluto toccare con mano la Verità, altrimenti non avrebbe creduto alla Parola lasciata da Gesù. Eppure Gesù, con un tono amorevole, disse: “Tommaso, Tommaso, tu hai creduto perché hai veduto! Ma beati coloro che pur non avendo visto, crederanno!” Ha chiamato “beati” coloro che, pur non avendo visto, dicono a gran voce che è il Figlio dell’Uomo. Una risposta tanto semplice e ovvia da dare, eppure molti si perdono nei meandri della razionalità, del vedere per credere, chiudendo gli occhi; e, pur vedendo, vivono la loro vita nella più totale cecità! L’uomo pensa che la cecità sia una malattia di chi non vede le cose materiali, eppure c’è la cecità più grave, quella dello Spirito, che non ti permette di vedere quell’oltre per poter continuare il cammino sulle orme di Cristo. C’è addirittura chi ha la concezione di Gesù come un profeta, o Giovanni Battista ritornato con le sue sembianze. Gesù, un sobillatore, un antiromano, ognuno con le sue false concezioni. Ma la Verità non si può annullare o modificare. E non ci sarà niente di nascosto che non verrà svelato. La Verità va gridata sui tetti, e tutti, alla fine, comprenderanno che la risposta di Pietro è l’unica, la vera. Il Cristo in Croce ancora ti chiede ogni giorno: “Chi dice la gente che Io sia?”. Inizialmente, rivolge la domanda indirettamente: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?” A comprova che occorre insegnare, evangelizzare la gente lontana dalla Verità. La gente non sa chi sia il Figlio dell’Uomo. “Alcuni dicono il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti.” Gesù rivolge la domanda sapendo cosa pensa la gente, Lui vede ogni cuore e conosce le risposte. Ma lo vuole sapere dagli Apostoli. La risposta, giustamente, è lontana dalla Verità. Successivamente Gesù pone la stessa domanda agli Apostoli: “Ma voi, chi dite che Io sia?”, la medesima domanda diretta a voler sapere cosa pensa la gente, la rivolge dritta dentro al cuore di ogni apostolo. “Tu, cosa pensi che Io sia?” Se hai colto la domanda, non esitare a gridare alla risposta come Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.” Se anche tu hai sperimentato questa risposta, vuol dire che anche a te è stato rivelato dal Padre che è nei Cieli. Occorre però, nel corso della tua vita, ritornare alla prima domanda, alla gente, affinché la risposta che hai dentro il tuo cuore, sia portata a conoscenza di chi ancora vive nell’oscurità e risposta non sa trovare. Pietro ha risposto e ha dato testimonianza fondando la Chiesa di Dio sulla roccia. Con la sua testimonianza, ha portato Gesù nei cuori di tanti che erano lontani, offrendo la sua vita come il Cristo in Croce. Senza esitazione, con la Verità nel cuore, testimonia la Luce, porta Gesù nei cuori di chi ancora non sa trovar risposta. Non cadere nell’errore che tutti conoscono Gesù e sanno che è il Figlio del Dio vivente. Oggi come ieri, ora come allora, il Suo Nome è tante volte offeso, le Sue Parole non vengono colte e l’uomo vive lontano dalla giusta via. Se, quindi, nel tuo cuore ascolti la domanda che Gesù ti rivolge e rispondi con verità, donala alla gente che ancora pensa che Gesù sia un profeta o Giovanni o Geremia. Non si può esprimere a parole cosa sia Gesù, occorre viverlo con la vita, amarlo con il cuore, seguirlo senza stancarsi mai, perché l’allievo deve sempre seguire il Maestro. E “il Maestro” è instancabile, oggi come allora, cammina senza posa e rivolge la stessa domanda che ha posto ai discepoli: “Ma voi, chi di te che Io sia?” Con la Verità nel cuore, continua a camminare, rivolgendo le stesse domande alla gente, lasciando nei loro cuori la Verità, con la tua testimonianza, che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio Vivente! E quando porterai la Verità, Gesù che ti è accanto, sorride con amore, perché riconosce “beato” quel figlio che, nel riconoscerLo, ha lasciato tutto per seguire le Sue Orme.
I Miei occhi han visto il dolore e la sofferenza che giù in terra pervade l’atmosfera. Sono venuto per sanare gli ammalati, per donare la Parola giusta a chi non udiva e non vedeva. I miei piedi han solcato sentieri sterrati. Camminavo e cammino al fine di portare Luce negli angoli più sperduti della terra. Coi Miei Apostoli, camminavo per giorni interi, al fine di portare Amore e Luce a chi aveva bisogno e sete del Padre. La Mia Parola non ha confini e nutre ogni giorno allo stesso modo del cibo, volendo fare un paragone. A differenza, però, che la Parola del Padre alimenta per vita eterna. I Miei occhi hanno visto tanta sofferenza nell’uomo, la malattia, la solitudine, ma anche cupidigia, sete di potere, invidia, tutti elementi questi che Mi hanno messo in croce. Sono stato alla volontà del Padre per trionfare. Il Bene non può morire mai, questa è legge che non può mai decadere. Il male Mi ha fatto seguire le sue tappe, il Getsemani, luogo in cui Mi ha tentato, Mi incitava a salvare la mia vita terrena. Ma non bastano miriadi di vite terrene rispetto a una sola vita eterna. La Volontà del Padre deve sempre prevalere. Il Padre è dentro al cuore che incita e sprona a gran voce. E poi, ancora, la flagellazione e l’incoronazione di spine. Quanto dolore ho provato, da farmi mancare il fiato. Il Mio Corpo, la Mia Carne, han sperimentato su di sé il peccato. Una sofferenza atroce nel vedere quanto odio e rancore c’era nel cuore di coloro che mi percuotevano fino a morte. Le risa, quelle non le posso dimenticare. Ridevano del Mio aspetto, delle Mie parole, ma un giorno quelle persone che un dì ridevano, mi hanno visto da lontano. Battendosi il petto gridavano “perdono!” Io avevo già perdonato, quando ancora ero immolato, come agnello sacrificale. Ma la giustizia divina fa il suo corso, e anche se perdona, l’anima non può giungere alla purificazione se non cammina sulle strade del Signore. Sono strade impercettibili, quelle del cuore, ma quando si ama il Signore, la via si palesa e ci si incammina con umiltà e tanto Amore nel cuore. Nel portare la Croce, ho incontrato altro dolore. Sangue, il Mio sangue si è cosparso ovunque. Il dolore e la sofferenza eran proprio violenti. Solo la forza del Padre Mio ha fatto sì che adempissi ciò che si sarebbe dovuto compiere: la Mia Crocifissione. Hanno trafitto le Mie membra con quei chiodi. Dolore e ancora dolore atroce. E lui se la rideva, ma questo passaggio era da fare per glorificare il Cristo con il Padre. Siamo uniti sempre, una sola Persona, per vincere il male. Dalla Croce, osservavo tutto. Il Padre Mi parlava e Mi confortava. Mi aiutava a sopportare le ferite mortali che l’uomo aveva causato e inferto con ironia e cattiveria. Ho steso un manto di compassione sull’intera umanità! Quanta pena che mi fa! Ero sceso e percorrevo le strade per portare Amore e felicità, un Regno nuovo, quello del Padre, ma povera umanità! Ancora è ferma là, sotto la Mia Croce a guardare incredula la Resurrezione del Mio Corpo Glorioso, com’è il Padre. Sino all’ultimo, si sono divise le mie vesti, sorteggiandole con i dadi! Ma Io osservavo… anche loro Mi hanno incontrato e tanto dolore hanno provato. Ma la commozione maggiore è stato quando ho incontrato gli occhi sofferenti di Mia Madre! Madre che al tempo non comprendeva perché il Padre volesse questo da Me. Il suo dolore ha ferito più di tutto il Mio cuore. Dolore di Madre nel vedere il proprio figlio trafitto su quella Croce! Ma il Padre ha trasformato quella Croce di legno in Croce di Luce, simbolo di Resurrezione. Ho preso il peccato, la morte non esiste più perché Io l’ho vinta. Chi non Mi ama e non prende la sua croce per seguirmi, non è degno di Me. La Croce è il ricordo perenne del Sacrificio che ho fatto per te. Amate la Mia Croce; meditate la Mia passione! Da lì sgorgano grazie infinite. Il cuore di Mia Madre ora è sereno, uniti siamo e operiamo sempre in terra al fine di redimere l’umanità che ancora non ha capito che la Vera Vita è l’unica realtà. La Pasqua porti trasformazione nei cuori affinché, quando i miei piedi solcheranno nuovamente i vostri sentieri, i miei occhi potranno incontrare la fede che avete nei cuori. Io, per ora, ai vostri occhi rimango crocifisso su quella Croce, ma quando un dì mi incontrerete, anche voi vi pentirete! Occorre comprendere ora, fino a quando in tempo si è, che il Mio Sangue è stato versato per aprirvi quel piccolo spiraglio di Luce affinché l’umanità possa cambiare. I miei occhi ancora non vedono molta fede nei cuori, vede molta fame di potere, vede preoccupazioni per le cose futili, pochi sono coloro i quali meditano e affondano nello spirito del Padre, cercando il contatto con Lui. Vedo ancora tanta sofferenza, la stessa che ho riscontrato allora, e anche di più, perché l’umanità continua a percorrere la strada verso la perdizione. Io aspetto ancora ognuno di voi. Buon lavoro e buona ricerca del Padre nascosto in voi. Io sono la Luce del mondo, chi vuole rimanere nella Luce, prenda la sua croce e con amore, Mi segua. Le Mie ferite faranno meno male nel vedere che chi Mi crocifiggeva e Mi derideva, redento è. Di questo sono certo; che un giorno cammineremo insieme per le strade del mondo, insieme in un regno trasformato, redento dal Sangue che è sgorgato dal Mio Costato. Gocce di Misericordia Infinita che donano vita, rigenerano il creato, trasformando l’essere umano in divino.
Il Cristo in Croce
Capitolo 38 Tracce, segni, orme.
Ci sono segni che vengono lasciati al passaggio di una persona. Segni visibili e non. Ci sono segni, tracce indelebili, che si vedono, come quelle che ho lasciato al mio passaggio: il legno della croce, i chiodi, le spine, segni della Mia Passione. Simbolo del dolore ma, al tempo stesso, del Mio amore per voi. Il pastore ama le sue pecore e dona la vita per le stesse. Io sono il buon pastore che, per la salvezza del suo gregge, ha donato la vita e di questo gesto estremo vi ho lasciato il segno visibile,la Croce. La Sindone è la Mia immagine impressa, lasciata come segno per le generazioni a venire, del Mio passaggio in mezzo a voi. Lì sono impresse le piaghe, le ferite inferte sul Mio Corpo, per amore, solo per amore. Nessuno può dire che non è rimasto nulla di visibile al Mio passaggio. Ho lasciato segni, tracce, orme della Mia presenza in mezzo a voi, tracce visibili per gli increduli, che, nonostante tutto, spesso rimangono tali nonostante ciò che vedono. Ma questi sono segni comunque visibili. Ci sono tracce e segni invisibili che lascio invece impresse nei cuori, non visibili ma palpabili, inequivocabili. Sono quelle tracce che sono ancor più indimenticabili, perché quando è il cuore a parlare, lì è presente il Mio Spirito, che parla, ascolta, segue il cammino di ogni sua pecorella che va in cerca di Me. Questi segni lasciano tracce profonde e, quando si percepiscono, si comprende che il soprannaturale ha preso il posto del materiale; allora si intraprende il cammino su altri percorsi mai lontanamente immaginati o pensati, per seguire quella traccia che, come una mappa, ti farà trovare il più grande tesoro che esista negli universi tutti, Dio. Non lo si può vedere con gli occhi, no! Non lo si può toccare, con le mani, no! Ma lo puoi vedere, lo puoi toccare, lo puoi percepire con gli occhi e le mani dell’anima, col cuore! Il Mio Passaggio lascia traccia sempre, nei cuori che han riscoperto una nuova vita che prende senso e forma perché ci sono Io! Io plasmo quel cuore, lo faccio vibrare, lo faccio parlare per trasformarlo e farlo diventare pescatore di uomini. Quel cuore diventerà il Mio segno indelebile che resterà impresso per vita e, a sua volta, lascerà il Mio Segno su un altro cuore ancora lontano dal Mio pascolo. E così all’infinito, affinché presto venga il Regno di Dio. Anche in quel giorno, un segno inequivocabile lascerà traccia della Mia Presenza, ma lì nessuno potrà più avere dubbi o negare. In quel giorno, il Mio Segno sarà un segno che nessuno sulla faccia della terra potrà obiettare. Lì la Mia Presenza sarà visibile su tutta la terra e questo segno cambierà le sorti di questa umanità. Ma parliamo dei segni invisibili, quelli che più Mi aggradano, perché è in questi che emerge la vera fede. Quando tu, uomo, li percepisci e li vedi, anche se non materiali, e li segui come orme per il tuo cammino, ecco che avviene la conversione e conquisti il Mio Cuore. Cerca sempre in te questi segni e, con fede certa, segui Me. Non ti abbandono mai e da buon pastore ti sto vicino affinché tu non possa sbagliare il cammino. Ti ho dato la Mia vita, penso possa bastare, segui le tracce e cammina con Me. Un porto sicuro è pronto per te, segui le tracce che lascio per te…. Il tuo porto sicuro è già qui…… con Me!
Ave Maria! Gratia plena! Il Signore è con Me, e Benedetto il frutto del seno Mio Gesù! Ecco il Divin Figlio che, immerso nel Divino Amore, perché Lui è l’Amore, vi viene incontro con le braccia aperte per donar sollievo, offrire riparo a quei cuori nostalgici che sono alla ricerca dell’incontro con il Redentore. Io, Madre, vi Guido lungo il cammino che vi conduce a Mio Figlio. Ve lo offro, ve lo porgo, prego per voi, affinché questa valle di lacrime divenga una valle di ristoro, ove pace e luce vi prendono dimora. Non più lacrime, ma gioia infinita, perché questa esplode dinnanzi alla Presenza Divina. Cuori nostalgici, Io son presente, sono con voi per spronarvi con la Mia Preghiera e concedervi le grazie che attingo da Dio Padre. I Miei Raggi vi investono, infondendo luce e vigore ai cuori stanchi e afflitti dalle tribolazioni. Mio Figlio ha vinto il mondo, Mio Figlio ha vinto la morte perché Lui è Vita e vita mai morir potrà, per eternità. E nell’Infinito Disegno di Dio Padre, ognuno di voi morte mai conoscerà se unito all’Amore come tralcio alla vite. Non disperdete il seme che dentro voi Dio ha seminato. Fatelo diventare albero che porta molto frutto col tempo dell’umiltà, dell’amore, della preghiera. Il cielo non si può descrivere… la Sua Bellezza, il Suo Profumo, il Suo coinvolgimento vi fa esplodere il cuore di gioia e d’amore perché si immerge nell’Amore che Dio dona a chi si schiude a Lui come bocciolo di fiore in primavera. Fatevi condurre dal calore e dal tepore dei Suoi raggi benefici. Il Suo Tocco vi trasforma il cuore e vi fa vedere ciò che prima era nascosto ai vostri occhi: le Meraviglie del Cielo!! Io, Regina del cielo, ma anche Regina della Terra, sono il ponte di ricongiungimento e nessuno dei figli che ricorre al Mio Ausilio verrà disperso. Io ruberò quel cuore tenendolo chiuso nella Mia cassaforte così che nessun ladro potrà rubarlo. Quel cuore a Me affidato è di Gesù. Presto e lesto, lo dono a Mio Figlio che lo conserverà e lo trasformerà. Non temete, il Cielo è vicino più di quanto possiate mai immaginare. Chi vive di Cielo, si sente diverso, con scopi diversi, non più in sintonia col mondo perché, pur nel mondo, non è più del mondo ma appartiene al Cielo. Rivestitevi di luce sempre più!
Il Signore è con Me. Io sono benedetta tra tutte le donne. Il Signore è con Me. Il Signore è con voi, ora e sempre… Dio, Luce Infinita, accoglie la vostra vita facendovi partecipi delle Sue Meraviglie, donando ad ogni figlio nel sonno… Il Mio Manto avvolge questi cuori, infondendo ed elargendo grazie divine che scendono copiose per chi detiene l’amore nel cuore. Ove per Amore intendo il Mio Divin Figlio. Lui è lì, dinnanzi a te, asciuga le lacrime che solcano il viso e ti prende per mano. Scaccia il male donandoti il Bene, per cavalcare le onde delle turbolenze ed elevarti nelle più alte sfere ove solo la Dolce Melodia del Padre investe il tuo cuore facendolo vibrare del Suo Amore. Ti fa comprendere che la tua immensità consiste nella tua povertà. Più povero sarai di te e più ti arricchirai dell’Amore di Dio Padre, che ama i miti e gli umili di cuore. Io, Santa Maria, Madre di Dio, prego per voi peccatori adesso e nell’ora della vostra morte. Amen. Ora e sempre, Io sarò al vostro fianco e pregherò fino a che non vedrò l’ultimo dei figli entrare dalla Porta del Cielo, attraverso Mio Figlio Gesù, la Porta attraverso cui dovete passare, non per forza, ma solo per Amore. Osanniamo insieme al Coro degli Angeli, Dio Padre Onnipotente, che tutto vede, tutto scruta, tutto sente e ora ascolta il tuo grido che si eleva e dice: “Abbà, Padre, abbi pietà di me….!” Io ti dico, Lui ha già accolto il tuo grido. Confida nella Sua Misericordia Divina, accorri sempre, Dio in te, Dio con te, Dio per te… Abbandona il vecchio, abbraccia il nuovo, rivestiti di Luce, di Luce Infinita. Io sarò con te adesso e nell’ora della tua morte, Io sono Regina, ma anche e sopratutto Madre a te che ti solleverà dalle tue miserie per elevarti al Cielo.
Lode e Gloria, Osanna nell’alto dei Cieli, L’Amore di Cristo esplode nei cuori dei credenti. Lode e Gloria a Cristo Re Che è venuto per i perdenti. E’ sceso in terra per il povero, il malato, il bisognoso. Per coloro che non l’accolgono Noi cantiamo tutti in coro: Osanna, osanna Cristo è Risorto! Luce del Mondo si espande nell’Universo, affinché giunga il Suo Regno! Regno di Luce, di Pace e di Amore, ove Cristo Re nella Gloria trionferà. E il miscredente si pentirà! Battendosi il petto, griderà al Cielo: “perchè ho perso tutto il mio tempo?” Non giunga mai questo momento! Finchè sei in tempo, trasforma il tuo cuore! Osanna, Osanna, a Cristo Signore!
Se trascorri i tuoi giorni pensando di poter star lontano da Me, cadi in errore, perché un giorno cercherai Me. Se pensi di condurre la tua esistenza lontano dalle Mie Vie, cadi di nuovo in errore, perché prima o poi le tue strade si ricongiungeranno a Me. Se credi che la tua vita sia ricca di significato solo perché pensi di aver tutto, materialmente parlando, perseveri nell’errore, perché pensi di avere tutto e nulla sei, mentre potresti scegliere di essere tutto affidandoti a Me, abbandonando le false verità che ti tieni strette strette, per un tuo facile andar lungo il percorso della tua vita apparente che nulla ti dà se non hai Me. Vi vedo, vi osservo, scruto ogni cuore e Mi rattrista nel vederlo sempre affannato a cercar di qua e di là le sue false Verità. Sembra un gioco di parole questo, ma è la pura verità. La vita vostra è un palcoscenico ove ogni attore recita la sua parte, cercando di trarne il maggior beneficio con arte e raggiri. È una recita ove ognuno vive il quotidiano sentendosi appagato. Esce, lavora, si affanna a cercar di guadagnare e raggiungere il benessere ottimale, senza comprendere che il benessere ottimale non risiede mai nel materiale! Tu hai scelto di avere tutto, ma nulla sei. Ma beati coloro i quali scelgono di non avere niente e di essere “Tutto” perché hanno scelto di seguire Me. “Io sono” dice “Tutto”. L’Essere è l’essenziale e a nulla ti servirà cercare ed affannarti a conquistare il tuo posto sul palcoscenico perché prima o poi, quando meno te l’aspetterai, il sipario calerà così come le ombre della vita tua, quelle che hai preferito alla Luce e alla Verità. Nella vita occorre “essere”, rimanere saldi alla Verità! E quando il sipario scenderà, non avrai più il tuo posto di rilievo, alla ribalta non più sarai, e allora raccoglierai i tuoi abiti da commediante utilizzati per le tue esibizioni e ritornerai in un angolo, solo e confuso perché, fra le tante falsità, hai perso la sola e unicaLuci alla ribalta! Verità. Non saprai più dove andare, e ti sentirai perso perché la tua vita non ha più sen Verità. Non saprai più dove andare, e ti sentirai perso perché la tua vita non ha più senso. Solo allora comprenderai che hai affidato te stesso ad una recita in cui il tuo io era il solo protagonista della tua vita. Ci hai anche creduto e ce l’hai messa tutta per immedesimarti talmente bene nella parte di protagonista, che ora ti viene difficile metterti da parte. Questo “io” ha preteso troppo, contando sulle forze apparenti, che non gli appartengono. Se ti può aiutare, considera che, fuori dal palcoscenico, ci sono tanti “io” che sono nascosti, non si vedono, eppure senza quella presenza essenziale, la scena non potrebbe continuare. Ma il protagonista, commediante, troppo preso dal suo sè, non si sofferma a pensare che se lui è là, è perché esiste una Verità non evidente all’occhio che lo circonda e fa sì che possa recitare la scena della sua vita. Ma occorre farlo con intelligenza, non bisogna farsi accecare dalle luci della ribalta che non fanno vedere oltre l’apparenza, in quanto accecato dall’orgoglio, dal senso di onnipotenza che il successo ti dà. Occorre vivere con dentro il cuore l’umiltà. L’umiltà sempre vince e sempre vincerà. Chi umile vivrà, comprenderà che, se si trova su quel palcoscenico, un motivo ben preciso ci sarà. Svuotandosi del suo io e facendo posto a “Dio”, comprenderà che la sua scena è di importanza vitale e giusta importanza darà. E’ uno spogliarsi del suo “io”effimero, per comprendere che è Dio l’artefice del suo destino, che poi destino tanto non è, perché tutto rientra nel disegno di Dio, quel disegno che ha dipinto con i colori dell’Amore, affinché ognuno, nel recitare, scopra i veri colori dentro di sé e, facendo Luce sempre più, comprenderà che la vita senso ha solo se alla Luce si unirà. Quando giungerà sera e il sipario scenderà, paura allora non avrà perché ha affondato la sua vita non sull’apparenza e sulle false verità ma solo sulla Luce Divina che dentro lo alimenta, lo illumina di una Luce mai vista, offrendogli la Vita, quella non apparente, ma la Vita che confini non ha. L’uomo non sarà più solitario e confuso sul percorso da seguire, perché avrà speso la sua vita nel cercare e trovare la Radice della sua esistenza e, una volta trovata, ha smesso di recitare la sua commedia, si è messo al lato del palcoscenico e, con Amore per il Signore, ha spento le luci che lo abbagliavano, accendendo nel suo cuore solo la Luce dell’Amore. L’Artista dei cuori
Nel silenzio della Mia casa, innalza l'Inno a Dio. Nel silenzio del tuo cuore, innalza l'amore. Io son presente in ogni momento e in ogni istante chiamaMi, Io vengo a te! Vengo a te ogni volta che tu vuoi, perchè Io e te siamo un cuore e un'anima sola. Nel silenzio della Mia Casa ti accolgo, Mi siedo accanto a te e parliamo, se vuoi, di ciò che ti rattrista e, se vuoi, di ciò che non hai compreso, del perchè di tante cose che son successe a te. Sfogati, sfogati pure, piangi, grida ma sappi che nel Mio Cuore c'è posto per ogni persona che fa ricorso a Me. A volte, spesse volte, i “non so” ed i “perchè” viaggiano insieme alla vita dell'uomo, e queste “non risposte” portano la tua vita lontana da Me. Ogni sofferenza è vissuta non alla luce della Fede in Dio Padre Onnipotente, ma come un accanimento e i pensieri deleteri cominciano a far intraprendere all'uomo le vie del male, quelle oscure che sembran diano le risposte a tutto, a ogni situazione, e invece portano solo alla perdizione. Le sofferenze le ho prese tutte su di Me, non vedi la CROCE? Ho sollevato l'uomo dal peccato per innalzarlo a Me, al Figlio dell'Uomo! Ma come San Tommaso, ancora oggi Mi si risponde che non si crede se non si vede! E cosa dovrei fare allora? Scendere dalla Croce e farvi vedere quanto siete lontani dalla Verità, perchè ancora vi ostinate ad essere ciechi, anche se con gli occhi vedete! “Tommaso, Tommaso, tu hai creduto perchè hai veduto! Ma Beati coloro i quali credono, pur non avendo visto! Io qui, son presente, la Mia Venerabile Presenza pervade l'aria che respiri, fa scorrere il tuo sangue, fa battere il tuo cuore, perchè Io in te, tu in Me, siamo una cosa sola, come Io e il Padre!” Vivete nell'Unità in Dio, vivete la fede dettata dal cuore e illuminata dalla mente. So bene le sofferenze di ognuno, le ho provate su di Me! Eppure, quando queste si accaniscono sull'uomo, ecco che la fede traballa e l'uomo vaga senza meta a cercar le risposte! Ma Dio è Sommo Bene, è il solo Bene, è tutto il Bene! Come può appartenere il male al Bene? Ecco la risposta ai vostri non so e ai vostri perchè! Chi vive nel Bene, nel sommo Bene, il male cederà prima o poi le sue armi, per una definitiva capitolazione. Chi vuole sconfiggere il male, le sofferenze, deve rimanere come tralcio alla vite, ricordi? Ossigeno son per te! Come ossigeno, Io entro nei più piccoli meandri di te stesso, ti curo, ti ascolto, e come aria ti respiro! Si, hai capito bene, Ti respiro! Io in te, tu in Me, il male è sconfitto e solo il Bene sarà in te! Io, Maestro della tua vita, ti ho preso per mano e camminiamo lungo i sentieri che, alla fine, se rimarrai radicato nel Mio Amore, ti condurranno tra le Mie braccia. E quando Mi vedrai, ti commuoverai, un po' piangerai, ma allora comprenderai che quella Voce a cui anelavi, che ascoltavi nei tuoi momenti di Silenzio, era proprio la Mia! E tu hai creduto anche se non Mi hai veduto! E allora continueremo il nostro lungo viaggio, sempre mano nella mano, Io in te e tu in Me..... come aria, saremo vitali, Io per te e tu per Me, perchè ciò che ancora non ti è chiaro, è il profondo Amore che ci tiene così legati, come cordone ombelicale che dà nutrimento di Vita! Rimani legato, piccolo tralcio, alla vite che dona “Vita”. E quando ci perderemo in quell'abbraccio, una dolce commozione ti farà vibrare, e tutte le domande troveran le giuste risposte perchè smetterai di vagare quando il Mio Volto illuminerà il tuo viso! Persevera nell'Amore e ancor più nella Verità.
Un capitolo si sta chiudendo e un altro si sta aprendo. I giusti passi son segnati per un processo che in avanti va. In questo percorso che stai facendo con Me, non voltarti mai indietro, ma seguiMi lasciando dietro te tutti i pesi che rallentavano i passi, ostacolando il cammino. La vita è una gran bella cosa quando si guarda ad essa dal giusto punto di vista. L'ottica deve essere sempre quella dell'Eternità, che apre gli orizzonti a un qualcosa di nuovo, di vibrazionale, che si coglie con le percezioni dell'anima. Se guardi un orizzonte, puoi guardare fino in fondo, ma poi, il tuo occhio vedrà una linea orizzontale che chiude la visuale. Ma anche se non puoi vedere oltre l'orizzonte, sei consapevole che al di là di ciò che puoi vedere, magari ci sarà altra campagna, altro mare, altre distese che continuano la loro esistenza a prescindere dalla tua possibilità di cogliere la presenza delle cose. Così è la tua vita. Se guardi verso l'orizzonte, vedrai questa linea orizzontale, ma qui sta l'errore. Quando vedi un panorama, hai la certezza assoluta che al di là dell'orizzonte continua la vita. Mentre quando ti soffermi a guardare l'orizzonte della tua vita, sei quasi certo che oltre quella linea esiste solo la morte e il nulla che questa porta dietro sé. Ma così non è. La stessa certezza deve essere anche per il concetto della vita. Al di là di quella linea che delimita ciò che non riesci a vedere, c'è una vita reale, la continuità dell'Essenza. É come quell'orizzonte, più ti avvicini, più riesci a cogliere paesaggi che da lontano non riuscivi a cogliere. La vita è ricca di sfumature che i figli di Dio colgono perchè riescono a vedere col terzo occhio, quello divino. Chi vive di Spirito, è consapevole che più si avvicina a quella linea, più percepisce che Dio è “Vita”. La Vita che dà senso ad ogni cosa presente nel Firmamento. E quella vita, prima limitata e circoscritta da abitudini radicate nella materia, si apre all'orizzonte dello Spirito, che ti fa comprendere che lo Spirito di Dio è Vita. Al di là di quell'orizzonte, c'è la trasformazione. Anche quel paesaggio che prima non vedevi, si trasforma e diventa concretezza agli occhi tuoi. Così è per la vita che cogli quando avviene la percezione di Dio che è presente nella tua Vita Lo cogli nel silenzio di te stesso, quando batte forte il cuore, lo cogli nell'armonia della natura, nel canto degli usignoli, nel canto della pioggia battente, nei raggi del Sole. In ogni cosa, c'è la presenza di quella Vita che pulsa forte, come linfa vitale, e dona energia e Vita. Gesù, Figlio di Dio, viveva con la consapevolezza del Padre, e questa coscienza divina dell'Unità “fa fare grandi cose, perchè sa che è il Padre ad agire e a dare azione ed energia alla Vita”. Questa consapevolezza ti apre l'orizzonte della Vita, non più circoscritta ma aperta all'Infinità Divina. Infinito è il Padre, Infinita è la Vita, il Padre è Vita, tu sei nel Padre, il Padre è in te, tu sei infinito, tu sei vita, perchè il Padre è Vita Infinita. Allora comprenderai come ciò che sinora ti aveva stancato, ti aveva deluso, ti aveva ferito, prende un altro significato perché, immerso nell'Infinito del Padre, tutto acquista il giusto peso, e ciò che era non è più. Affidati al Padre come un bambino si affida al genitore. Tranquillizzati, lascialo aprire in te, e quella linea orizzontale che prima non ti faceva vedere, sparirà e davanti a te si paleserà l'Infinito di Sua Maestà. Allena il pensiero, tuffati nell'Immenso e scoprirai che quel nuovo capitolo di cui accennavo prima, si è aperto anche per te.
Le Vie del Signore sono infinite e oltremodo misericordiose. Guarda l'infinito paesaggio, guarda i suoi colori, l'armonia dei colori e dei suoni. Tutto sembra un quadro dipinto da un artista, ma che Artista!! L'Artista più bravo in assoluto, ha pensato proprio a tutto. Ogni minima sfumatura, all'apparenza insignificante, è messa lì per far sì che ogni dettaglio sia ripreso e ben incastrato nel quadro generale che, alla fine del lavoro, offre l'Opera completa all'occhio dello spettatore che guarda, osserva, si immerge nel quadro diventando, quasi quasi, il protagonista, nonché l'artefice di questa Opera Infinita. Non apprezza e non rende mai grazie all'Ideatore Pensante di questo bel quadro. E pensando che sia l'artefice, non dà il giusto peso al valore di tutto questo. Il Creatore ha allietato i cuori con il canto degli uccelli, li ha estasiati coi profumi e i suoi silenzi. La natura, parte della creazione, nonché Idea di Dio. Prima di soffiare sull'uomo il suo alito di vita, ha creato un habitat congeniale all’uomo, per certi versi simile al Regno di Luce, anche se i colori, i profumi e i paesaggi son ben lontani, ma per l'uomo è già bastante per potervi dimorare. Ha dato vita alle montagne, ha fatto sgorgare l'acqua per poterti dissetare. I verdi prati per passeggiare, distese verdi e in fiore per allietare i cuori. E quando il tutto è stato definito, a quel quadro Dio ha aggiunto i suoi figli. All'interno di questo, i figli di Dio possono vivere e scoprire, se buona volontà hanno, l'Ideatore che ha pensato a tutto prima di inserirlo in quel quadro. Ma l'uomo, sapete che ha fatto? Con la sua sete di tutto possedere, si è impossessato del quadro, manomettendolo a suo piacimento. Non ha visto la mano di Dio in questo Paradiso, ma volutamente si è distaccato dalla creazione definendosi “DIO” . Con queste premesse, non si può giungere a niente. L'uomo detentore del tutto, senza nulla essere. All'apparenza, sembra che tutto abbia, ma l'essenza non è nell'avere. Lo Spirito è Vita, la materia è finita. Il Padre ha dipinto questo quadro affinchè l'uomo potesse affinare lo Spirito e nella natura scoprire la longa manus di Dio per un contatto verticale. Invece l'uomo è rimasto schiacciato e arretito dalla tela. Quella tela dovrebbe essere uno strumento per un contatto subliminale con Dio Padre, come l'ha avuto San Francesco che comunicava con gli animali, con le piante, perchè aveva la conoscenza dentro sé che ogni cosa, in ogni essere vivente, risiede lo Spirito di Dio. E' per tale appartenenza al Creatore che ogni essere può comunicare e interagire con lo Spirito Divino, vuoi sia esso un fiore, una pianta, un animale. Lo Spirito di Dio permea l'universo, e l'uomo è parte di esso. Sant'Antonio parlava col mare, coi pesci, con ogni essere vivente e lo obbedivano, perchè anche lui viveva nella TOTALE CONSAPEVOLEZZA DI DIO. Essere consapevoli di Dio, essere consapevoli che Dio è nel tutto, essere consapevoli che l'uomo fa parte di questo tutto. Essere consapevoli che, essendo parte del “tutto” , si è parte di Dio. Questa consapevolezza dovrebbe portarlo alla vera Conoscenza e coscienza di se stesso. Dovrebbe fare passi indietro per recuperare questo rapporto di figliolanza che, allo stato attuale, è ben lontano dal Padre. Scarsa riconoscenza e assenza di Amore lo han fatto uscire da quel quadro e l'uomo ha perso la sua identità, anche se è fermamente convinto del contrario. Se questa Coscienza di Dio non verrà risvegliata, ecco che rimarrà fuori dal quadro e, quando alla fine penserà che l'Opera finita è sua, si accorgerà di non farvi più parte. Vagherà cercando di trovare uno spiraglio nella cornice per rientrare in quel quadro, ma il suo ego, ben lontano, non gli farà trovare il giusto indirizzo dell'umiltà e dell'amore sincero che lo riappacificherebbe con la Creazione. Le vie del Signore sono Infinite e oltremodo misericordiose, e per questa Misericordia ti indicherà più volte la via per rientrare a far parte dell'Opera Divina. Apri il cuore alla Consapevolezza di Dio, vivi comunicando sempre con lo Spirito del Padre che è l'unica Fonte della tua Vita. Rimani nel quadro, contemplando e ringraziando il Padre per le Meraviglie che ha dipinto per te. La più bella opera è il tuo dettaglio, creato a Sua Immagine e Somiglianza. Il tuo nome lo ha scritto prima ancora di inserirti nel quadro; pensa quanto è grande il Suo Amore! Ha dipinto il tuo volto pensando al Suo Volto. Vivi sperando nel Signore e vivi scoprendo ogni giorno le meraviglie che ha dipinto per te. E pian piano scoprirai che Lui è in te. E quando questo scoprirai, il Suo Volto troverai. Rimani sempre umile e immergiti nel Suo Amore.
L'Amore è alla base di tutto. Senza l'Amore, tutto verrebbe annientato e risucchiato dal vuoto che vorrebbe annullare ciò che è Opera di Dio. Ma il Bene sempre prevale e, nonostante tutto ciò che è stato, nonostante tutto ciò che sarà, solo il Bene rimarrà. Amore! Cos'è l'Amore? Ognuno comincerebbe a pensare alla persona che più tiene al mondo,concretizza l'amore con una persona; ma l'Amore, che cos'è? È un sentimento che va ben oltre la materia, l'individuo a cui si porgono le attenzioni. L'Amore è Energia Vibrante, è quella scintilla di Dio che dona vita all'individuo. A voler fare una rappresentazione dell'amore, si tenderebbe a raffigurare la persona cara, o un bimbo che si abbraccia teneramente alla madre. Ma son sempre rappresentazioni della mente umana che son, comunque, lontane dalla Vera Comprensione di Dio Amore. È una grande Luce bianca, abbagliante, accecante, che si espande nell'Universo tutto. Ma anche se dico “Luce”, è una rappresentazione della mente umana, ben lontana dalla Vera realtà della “Luce di Dio”. Amore e Luce son termini che l'uomo tende a materializzare, ma son termini totalmente carichi di subliminarietà che non c'è termine di paragone da poter fare per dare una benchè minima idea di cosa sia l'Amore. Dio Padre è Amore, ma non quel sentimento egoistico che imprigiona l'uomo rendendolo schiavo di quel sentimento che si trasforma in qualcosa di totalmente deleterio, che trasporta l'uomo ad azioni delittuose sol perchè vuol possedere l'amore! L'Amore di Dio Padre è libero, non tiene legato a sé l'individuo, ma vuole solo il suo amore puro, sincero. Libero di amare, libero di librarsi e tuffarsi nell'amore di Dio Padre, per riuscire a svincolarsi dalla materia e riscoprire in una nuova dimensione, quella più astratta, più spirituale, la dimensione di Dio Padre. Colui il quale riesce a elevare il suo Spirito oltre la materia, coglie il vero senso dell'Amore e si scopre libero di viaggiare oltre i confini spazio-temporali della materia, dando un nuovo significato alla sua esistenza. Questo scoprirsi Spirito di Luce, lo fa avvicinare alla vera realtà di ciò che è Amore, di ciò che è Luce. E si scopre a “Sua Immagine e Somiglianza”, ma sempre con l'umiltà nel cuore, affinchè questa elevazione non porti ad un maggior edonismo e ad una esaltazione del sé. “Fate come Me, che sono mite e umile di cuore!” Ecco come seguire i Miei Passi per un cammino di Luce, che ti porta a far cose ben più grandi di quelle che ho fatto Io, perchè non sei più tu ad agire, ma l'Amore di Dio che ha visto l'umiltà del tuo cuore, la mitezza del sentimento e ti ha arricchito del Suo Spirito Divino, che ti offre ogni giorno luce per illuminare i cuori stanchi e solitari. Al tuo passaggio, vedranno la Presenza di Dio, quando prenderai la mano, percepiranno l'Amore di Dio, quando ti guarderanno, vedranno gli occhi di Dio! E Dio è glorificato perchè grazie al tuo sì, porti al fratello oppresso e stanco l'Amore e la Luce di Dio. E quando al tuo passaggio rimarranno impresse le orme, non rimarranno impresse le tue, ma le Mie, che ancora oggi percorro le strade del mondo grazie a quel cuore che si è aperto all'Amore di Dio. Charitas et Lux
Io sono in mezzo a voi. Vi attendo in ogni momento. Ascolto la voce di ogni cuore. AscoltateMi e cercateMi nel silenzio del vostro cuore. Io sono presente, vivo in mezzo a voi, ora e per sempre. Non ci sono parole per esprimere l'Amore che ho per ogni figlio Mio. Canti ed inni si innalzano nei cieli. Mie pecorelle, ascoltate la Voce, Io riconosco ogni pecora, e ogni pecora conosce la Mia voce. Seguite la Mia voce che rimbomba dentro al cuore. Stasera, in questo momento solenne, ascolto le preghiere che si innalzano. Scendono grazie su grazie quando si richiama la Mia attenzione. Io entro dentro il cuore. Il vostro grido non rimane inascoltato e il Mio Amore scende in "grazia" su voi. Non vi lascio soli, ma il Santo Paraclito è in mezzo a voi. Oggi, grazie sono accordate perché con fede Mi avete chiamato. Non siete orfani, il Padre vi segue perché siete il Suo gregge. Ogni giorno un appuntamento, al Mio passaggio senti il Mio abbraccio. Il Mio cuore ti è vicino e batte, batte col tuo. Il Signore è tua forza e tua salvezza. Benedite il Signore, e il Mio Amore invaderà i vostri cuori. Non temete, oggi lascio un altro Segno dentro il cuore di ognuno. Io sono il Segno disceso dal cielo. Il Mio passaggio è impresso nei cuori. Nell'Adorazione, la Mia Presenza vi sostiene, il Mio sguardo scende su voi, e piango insieme a voi, condivido ogni vostro dolore, ogni vostra gioia, perché con voi condivido tutto, gioie e dolori. Condivido tutto, e nella condivisione includo il cuore. Unione e fusione di cuori che glorificano Cristo Signore. Il Mio Corpo è salvezza del mondo, giungerà il giorno che Mi vedrete, ora sono qui con voi e ci uniamo in un abbraccio di cuori. Perseverate nella fede e nell'amore, accostatevi al Mio Cuore e incontrerete l'Amore. Gioia ed esultanza per chi si abbevera alla Fonte della Deità. I vostri canti giungono in cielo e si uniscono all’Osanna del coro Angelico. La sofferenza va via, perché quando ci son IO, solo gioia ed allegria si espandono nell'aria. Non più tristezza, non più malattie, ma solo la Luce di Dio. I Miei occhi vedono tante stelle brillare e, per ogni stella, è un cuore che si accende per Me. E questa stella sarà su in cielo con Me, con su scritto il tuo nome. Grazie, stelle di Luce, brillate con il Mio Amore. REX IUDEORUM
I pensieri scorrono e corrono lontano, si fermano per poi ripartire, ma dove si arrestano, nessuno lo sa! Quanti pensieri che avvolgono l'uomo, pensieri belli; pensieri meno belli, pensieri cupi. Questo pensiero fa parte dell'uomo, eppure ci convive senza fermarsi a pensare, questo è il caso di dirlo! Il suo pensiero si attiva solo e unicamente per attivare strategie per la sua vita materiale, lasciando inutilizzato il ben 90% del sé! Il pensiero è parte dell'uomo, è essenziale per la sua vita, è come un arto che ha la sua funzione e la sua utilità, anche se questo l'uomo non lo sa! E pensa che ti ripensa, questi pensieri continuano a scorrere senza tregua, e vagano nell'etere senza mai completare il giusto viaggio che lo condurrebbe all'essenza del sé. Se vi soffermaste a pensare, scoprireste che senza il pensiero non potete stare. Già appena ti svegli, cominci a pensare su cosa devi fare! Ma anche quando dormi, e il tuo fisico resta fermo a riposare, continua l'attività cerebrale! Ma questa attività: dove nasce ? ritorniamo al discorso del dove vieni, dove vai ? Se ti limiti a confinare il pensiero nella zona del cervello, vuol dire che ancora molto scoprir dovrai e quell'essere che in te rivendica la Verità, ancora dovrà girovagare per comprendere che la gran parte di te è formata dall'Idea. L’Idea ha generato, l'Idea ha creato, l'Idea ha donato vita a te che ora ascolti e pensi che sia solo fantasia! Eppure stai pensando, che cosa strana! La gran parte della tua attività è astratta, perché è sempre in continuo fermento ed evoluzione. Ma non gli dai peso. Eppure, iniziando a considerare questa parte fondamentale di te, scopriresti che il pensiero è una fonte, fonte inesauribile del Padre Creatore. Se tu, uomo, sei a immagine e somiglianza di Dio, non pensi che dovresti affondare maggiormente nella conoscenza di te che ti eleva maggiormente al Padre che nei Cieli è ? Dio è Pensiero-Forma, così come ogni sua creatura spirituale; gli angeli non han voce, eppure parliamo. La Voce di Dio Padre rimbomba dentro te, eppure la voce esteriore non la senti. Ma quella percezione che ti fa vibrare e tremare, ti commuove e ti spinge a cercarLo con tutte le tue forze, non è forse l'Idea, il Pensiero di Dio Padre!? E l'uomo, che rinnega ciò che dono è, distrugge col pensiero senza neanche saperlo. Non pecchi solo se dici stupido al fratello, ma basta anche il pensiero, perché questo prende forma e agisce molto più della parola! E allora, dopo questo insegnamento, dovresti prendere contezza di te stesso, e agire sul pensiero per modificare ogni evento. Il pensiero crea, il pensiero forma e ogni cosa che pensi veramente prende forma se lo credi veramente! Questa è la Fede che Gesù chiede, è la chiave della tua vita. Volgila al positivo e vedrai come tutto si aggiusta e prende vita. Quando Gesù, passando in mezzo a voi, predicava "uomini di poca fede!", cercava di inculcare nei vostri cuori cosa voglia dire "Fede”. Dire alla montagna di sradicarsi, o quel seme di senape che, pur piccolo, può fare grandi cose quando con fede "decretate”ciò che avviene. Attenti a pensare, figli di Luce, perché lo stesso dicasi per le forze del male! Volgete il pensiero per il bene dell'umanità, per il prossimo, per il bisognoso, e quando chiedete pensando, sapendo che ciò avverrà, non ti meravigliare quando il miracolo avverrà. Dio Padre è Amore e, per tanto Amore, ci ha donato le Sue Meraviglie, parte di Sè, affinché, consapevoli dei Suoi doni, diventiamo Figli di Luce, per perseguire il Bene, il Sommo Bene! Pensi ancora che il pensiero risieda nel tuo cervello? Altro ancora dovete imparare, cominciate a conoscere bene voi stessi, e più vi conoscerete, più conoscerete il Padre che è in ognuno di voi. E più Lo conoscerete, più vi innamorerete. E più vi innamorerete, più vorrete somigliare sempre più a Lui. Volgete il vostro pensiero a Dio, sempre e in ogni momento, e vedrete come è dolce e soave il giogo che Lui vi dà. Perché aprirsi a Dio vuol dire aprirsi all'Amore, vuol dire aprirsi ad un mondo etereo per voi, ma vivo, un mondo di Luce che vi appartiene se solo vi aprite alla Fede! Non ha importanza quanto tempo impiegate per allenarvi, ma è importante incominciare. Non si può far parte delle Milizie del Bene se non si conoscono le armi che Dio dona a ognuno per combattere il lato oscuro che cerca sempre di far dirottare i vostri pensieri nel suo labirinto e non farvi arrivare all'Essenza di tutto, ovvero "Dio" Veicola il tuo pensiero senza farlo troppo vagare, sii diretto, deciso, unito a Dio, e nell'Unicità in Dio Padre, ciò che chiedi con fede, ottenuto l'avrai! Vinci te stesso e vinci in Dio! QUIS UT DEUS!! Ti aiuto Io St MIKhAEL L’Arcangelo del Signore Ti indica il cammino.
Continuiamo a percorre insieme quel sentiero lungo i pendii della montagna ove, a stento, Mi riconoscete. Quel vostro viaggio all’apparenza solitario, non vi fa vedere ciò che da vedere c’è. Con somma paura ed estrema indecisione, avete fatto i primi passi verso quel bivio. Eh si! Avete impiegato tanto tempo nel prendere la decisione se andare avanti o voltarvi indietro per percorrere quel cammino conosciuto ma lontano dalle vie che conducono al Cielo. Dinnanzi a quel bivio, ognuno, nel tempo della sua maturazione, comincia a fare i primi passi, quando ha compreso che deve andare avanti se, in questo cammino, vuol starMi accanto. Questo individuo ha mille dubbi, lo assalgono infinite domande: “e se sbaglio? E se è solo fantasia? Forse meglio tornare indietro, almeno sapevo dove andavo!” Questo il pensiero dell’umana gente che ancora non detiene la giusta fede! Ma Io ti domando ancora: “Sei sicuro di sapere dove vai quando torni indietro? Cosa ti dà tanta sicurezza che prima eri nel vero?” Non Mi potrai mai rispondere perché la vita terrena presenta infinite vie che portano alla perdizione. Solo una Via si presenterà dinnanzi a te, in un momento particolare, e ti parrà angusta e stretta, dall’impervio cammino. Ma in cuor tuo, saprai che lì ci sono Io! Poco importa quanto tempo impiegherai, ma saprai che è la sola, che è la vera, e con fede intraprenderai il cammino. Le vie larghe non sono quelle che conducono a Me, ho lasciato l’indirizzo a chi Mi chiedeva dove andavo e come potevano conoscere la via. Erano spauriti perché sarei salito al Padre e non avrebbero più saputo dove andare. Ho lasciato il Mio Indirizzo, come fate voi per potervi rincontrare, per poter trascorrere assieme liete giornate. Ho fornito via, numero civico, residenza, tutti gli estremi per giungere a Me! Quando ho detto: “Io sono la Via e la Verità e la Vita. Nessuno va al Padre se non attraverso Me. Se voi Mi aveste conosciuto, anche il Mio Padre conoscereste, e fin d’ora voi lo conoscete e lo avete visto. Non credi che Io sono il Padre e il Padre è in Me?. Chi crede in Me, anch’egli farà le opere che Io faccio e ne farà anche di più grandi, perché Io vado al Padre. E quando chiederete nel Mio Nome, lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualcosa nel Mio Nome, Io la farò”. “Entrate per la porta stretta; poiché spaziosa è la porta e larga la via che conduce alla perdizione, e molti son quelli che vi si incamminano. Quanto stretta è la porta ed angusta la via che conduce alla vita! E pochi son quelli che la trovano!” Io voglio che tutti la trovino, come vedete ho lasciato tutti gli estremi del Mio Indirizzo Stellare. Non pensate sia un indirizzo astratto, ma è ben concreto e giunge dritto dritto dentro te. Pertanto, quando ti troverai davanti a quella via, se ti manca il coraggio, chiedilo nel Mio Nome e tu affronterai tutte le belve feroci con audacia e un cuor di leone per giungere al Mio e Vostro Padre. Quando la notte giungerà, e magari freddo farà, come a Emmaus, accenderemo un fuoco per riposare e riscaldarci. Io vi istruirò, proprio come facevo ai discepoli spauriti perché pensavano di aver perso Me. Nessuno Mi perde se non lo vuole veramente. Se quella strada intraprendere non vorrai, allora sì Mi perderai. Il Mio Cuore trafitto ancor più sanguinerà,, ma sarà sollevato quando vedrà un altro cuore che si avvicina al Mio Cuore con fede sincera e la certezza nel cuore. La certezza che Io son vivo in mezzo a voi, vi esorto, cammino e vi lascio un segno a ciascuno che indica il cammino. Tu, uomo, vuoi sempre essere rassicurato, perché hai paura del dopo, senza sapere che chi si affida a Me, il “dopo” non ha più importanza, perché sà che ci sono Io a organizzare, da buon Ideatore, il suo viaggio con le dovute soste e i giusti insegnamenti. Chi si accosta a Me, deve avere sempre presente l’ “oggi vissuto con Me”. Il presente è importante per il cammino che vuoi fare, perché vivi nella consapevolezza della Mia Presenza! Il passato ti rattristerebbe perché si ripresenterebbero le sofferenze. Il futuro ti porterebbe ansietà, perché non sai dove ti porterà. Allora ti dico, affidati oggi a Me, camminiamo per mano, cominciamo il lungo viaggio per la via stretta, che tanto angusta non è, perché adesso hai trovato Me.
Lungo il percorso della vostra vita, nulla rimane com’è, ma giorno per giorno avviene quella trasformazione interiore che vi vede percorrere i sentieri della vostra vita su percorsi diversi da quelli progettati. L'uomo è molto razionale, e nella sua razionalità, ha allontanato ciò che è la sola Fonte di Vita per lui. Lui tutto vuole programmare, organizza ogni singolo momento, pensando che nulla al caso lascia. Povero illuso! Pensa di tenere tutto sotto controllo ma poi, ogni evento che gli piomba all'improvviso, ecco che lo rende inerme al suo volere. Quell’ io ben costruito si sgretola in men che in un secondo, e quell'uomo tanto sicuro comincia a vacillare, perché l’imprevisto ha smantellato la sua immagine di intoccabile, facendolo sentire fragile. E così inizia il suo calvario perché non ha un porto ove approdare. Fortemente radicato nella sua razionalità, non riesce ad aprire quel cuore indurito alla sorgente che offre vita e del corpo e dello spirito. L'uomo si accanisce con il destino, non riuscendo a percepire il divino che permea tutto ciò che lo circonda, anche se stesso. Invece si accanisce e cerca di contrastare con tutte le sue forze il male. Ma se non si affida al Bene, se non apre il cuore alla Luce Celeste, potrà mai quel cuore indurito trovare uno spiraglio per donare sollievo a quel cuore solitario? chi non si affida al Bene, con quale pretesa attua le sue difese? parrebbe anche una contraddizione, perché se il Bene non esiste, come mai il male si accanisce? Ebbene, sono tante le cose che l'uomo non vede, a voler dare una percentuale, l'uomo vive del suo certo al 20% ed è pure tanto! Ma tutto il resto, sfugge all'uomo tuttofare, perché si ritiene superiore e nulla deve offrire se non la sua certezza di poter vivere senza ricorrere a Dio, suo Padre! E Dio lo lascia fare! Il Padre che è nei Cieli è Padre paziente, lascia ad ognuno il tempo per assaporare le sue false credenze, le proprie ambizioni fin dove porteranno quell'uomo che, alzando gli occhi al cielo, pensa: “Oh quanto son bravo!” E’ un atto di non-riconoscenza verso quel Padre che, nonostante tutto, ama di Amore Infinito. E’ una bella cosa sentirsi uomini di scienza, come se solo questa possa spiegare ogni processo evolutivo per una elevazione che ti porta in contatto con Dio, Padre e Creatore! L’uomo di scienza può farne a meno, e quel cuore indurito diventa una pietra. Essendo di pietra, Dio Padre non entra. Lui è Amore e solo su un cuore che ha seminato e curato il Suo Seme, potrà incontrare questo contatto d’Amore. E dentro te, si mette in un angolo, in silenzio, attendendo un tuo slancio. Con profondo rispetto, ti aspetta in silenzio, senza fare rumore, aspetta il tuo slancio d'amore. Se questo avverrà, felice sarà e l’Amore in te vibrerà. Ti dona se stesso e ti mostra il cammino diverso da quello iniziato da te. Se lo slancio non avviene, proprio per il rispetto che ha per te, non ti disturba, ti lascia continuare la vita che hai voluto costruire senza affidarti a Dio Padre. E’ come quella casa, arrivata alla tempesta, verrà giù perché sulla sabbia hai costruito le sue fondamenta. Se fossi veramente uomo di scienza, sapresti bene, da buon ingegnere, che le fondamenta della casa devono basarsi sulla roccia e non sulla sabbia! Chi fonda la sua casa sulla roccia è un uomo che si affida al Signore. Né pioggia, né vento potrà mai buttar giù, perché chi fonda la sua vita in Dio, ha la certezza che niente e nessuno dovrà temere. Ma ciò che Dio ambisce è il tuo amore sincero; quel cuore di pietra, che prima vagava lontano da Lui, trova la porta di accesso al cuore del Padre e si lascia trasportare dall' Amore che dentro troverà. E’ un Amore inesprimibile a parole, è l'estratto d’Amore puro, che rigenera ogni sua particella, generante al portatore. E quando questa particella incontra la Matrice Generante, è una grande emozione perché riconosce il Suo Creatore. L'incontro non può rimanere “isolato”, perché quell'incontro sconvolgerà quella particella che comprenderà da quell'incontro che è Dio ciò che ha sempre cercato. Vagava in ogni dove senza sapere dove fosse. Ma quando l'incontro avviene, ecco la trasformazione del cuore e quel che prima era, non lo potrà essere mai più. Il presente si paleserà davanti gli occhi tuoi, mostrandoti una nuova via. Lascia stare le ambizioni, lascia stare ogni tipo di velleità, anche perché dopo quell'incontro nessuno ti potrà più fermare. Comprenderai che quell'Amore irrompe nel tuo cuore, è ossigeno per la tua vita e ogni istante che ti potrebbe allontanare, diventerebbe per te follia, perché quel distacco ti farebbe impazzire. È come l'amato, che parte e sta lontano dall'amata. È un distacco struggente perché si vuole rivedere l'amato, lo si vuole abbracciare, si vuole comunicare. Lo stesso è per Dio Padre. Comunicare col Padre diventa una esigenza di vita, e allora abbandonati a questa onda d'Amore al fine tu riesca ogni giorno, in ogni istante della tua vita, abbracciare la Vita. Sembra difficile per l'umana gente, ma è facile per chi ha fede. La Fede è la chiave per aprire quella porta. Non trascorrere ancora il tuo tempo a sprecare ogni singolo momento, perché non è tuo il "tempo", e non puoi mai sapere quando il "tempo” per te arriverà e quella porta non riuscirai a trovar. Affonda nell’Amore e la fede vien da sé. L'Amore ti condurrà sulle vie della fede, e tutto allora per te più facile diventerà, perché la tua vita i colori più belli assumerà. La tua vita si riempirà dell'amore del Padre e qualsiasi onda giungerà, tu lasciati cullare perché Dio Padre provvederà a sollevarti e a poggiarti pian pianino tra le sue Mani.
Affidati al Suo Immenso Cuore perché Dio è Padre dell'Amore. In umiltà, Haniel è sempre accanto e nozioni ti dà.
Il canto d'Amore esplode nel cuore! Osanna nell'alto dei Cieli. Il Signore è Risorto! Cuori, cantate inni di lode! Questi inni salgono fin quassù allietando il cuore di Dio e si uniscono ai cori degli Angeli nell'Alto dei Cieli. Una sinfonia solenne che accende il Cuore d’Amore per Cristo Signore. Seguite Cristo lungo i sentieri di Emmaus. Vi parla, vi sta accanto. Vi parla, ti parla, e seguendo il tuo passo, ti indica il percorso da seguire per ritrovarvi insieme un dì! Dall’alto dei Cieli, s’innalzano i Canti, per l’Amore di Cristo Signore. Voi non potete immaginare la sinfonia che vibra nell’aria questa sera; le note vibrano e illuminano i cuori di chi innalza le lodi. Immaginate un pentagramma vuoto, bianco. E ogni goccia d’Amore iscrive una nota. Più gocce, formano più note e, allora, esce la sinfonia che è iscritta in ogni cuore. Sta a ognuno di voi scrivere la sinfonia più bella. Scrivete la vostra sinfonia con le gocce dell’Amore, le stesse gocce che Cristo Signore ha iscritto col Suo Sangue. Sinfonia angelica che penetra nel cuore dell’uomo ed esplode con un’esplosione di luce che fa illuminare mente e cuore. Iscrivete la vostra sinfonia con le gocce dell’Amore nel pentagramma della Vita. Dio ha creato le musiche più belle per l’uomo. Uomo, vivi la tua vita cercando di scoprire la musica che ha suonato per te! Segui Gesù, prendilo per Mano, ascolta il Suo Canto! Inebriati del dolce Suono. Abbandonati al Suo Amore e troverai la Resurrezione nel tuo cuore.
Quando il Soffio dello Spirito entra nella tua vita, ecco che nulla rimane com'era prima. Tutto si trasforma per raggiungere il Sublime che pervade ogni piccola particella dell'individuo. Il nuovo subentra al vecchio, e l'uomo si riveste di nuovo. Non si rattoppa il vestito vecchio, perché ne rimarrebbe traccia, ma si riveste di nuovo. Il vino nuovo lo versi in otri nuove, mai e poi mai il vecchio e il nuovo si possono unire, diventano incompatibili e l'uno diventa ostacolo all'altro. Chi si riveste di nuovo, deve andare avanti con l'aratro in mano senza mai voltarsi indietro, altrimenti sarebbe perso. Il male coi suoi mille tentacoli cercherà sempre di farti riprendere il vecchio cammino, ma chi incontra Dio non potrà mai più tornare indietro perché d'Amore si è rivestito. Chi incontra Dio, sa bene che è un momento incisivo, quel segno indelebile che ti fa intraprendere strade diverse da quella che avevi progettato per vita tua. È proprio qui che comprendi che è Dio a indicarti le strade che tu dovrai percorrere per incontrare definitivamente l'Amore Assoluto del Padre. Il Suo Segno ti dona forza e coraggio perché tanto ce ne vuole per contrastare le forze antagoniste che ti vogliono fare allontanare dal cammino di Luce. Ma il mondo è dei coraggiosi e Dio confida in ogni singolo cuore che si è affidato al Suo Amore. Dio ti dona i Suoi Strumenti per poter affrontare gli ostacoli, e nel momento in cui ti affidi a Lui, niente e nessuno ti potrà mai toccare. I figli di Dio camminano sicuri, con la consapevolezza che il loro respiro è il respiro di Dio. Che i loro occhi sono i Suoi Occhi. Vivono nella totale certezza che è Dio che vive in loro. E quando si ha questa consapevolezza, la fede prende forma nella vita e non li fermerà nessuno, perché Dio è la forza, Dio è la salvezza. Solo chi vive la trasformazione può cogliere queste parole. Solo i semi che cadono nel giusto terreno diventeranno alberi che porteranno frutto. Ma quando la Parola cade nel terreno arido, nel deserto, quel seme morirà e mai frutto porterà. A ognuno di voi la scelta, il libero arbitrio di scegliere la strada che più vi aggrada. L'Amore di Dio è Onnisciente, Onnipotente, e per la Sua Grandezza vuole un amore libero, il tuo. Nel momento in cui tu ti offri a Lui, che momento solenne! Non bastano parole per esprimere le grazie che Dio dona ai figli che han mostrato l'amore. Dio non vuole gesti eclatanti, imprese che fanno storia, ma chiede il tuo cuore, l'amore affinché porti altro amore a chi lontano ancora è. Il Segno di Dio è quel segno che è inciso nel Tuo cuore e chi lo ha provato, vorrebbe ancora altri segni perché comprende che senza Dio, la vita non ha più significato. Dio pervade tutto e diventa quel pensiero fisso che si vorrebbe vivere ogni giorno, in ogni istante del quotidiano. Dio sa quando parlare, sa quando è giunto il momento di lasciare il segno. Se poteste immaginare quanto è Immenso l'Onnipotente, la Sua Luce che trasmette Amore, difficilmente riuscireste più ad adattarvi a questa misera vita, che può diventare grandiosa se fate parlare dentro voi il Dio con voi! L'uomo si accontenta del mediocre, delle piccole cose, quando Dio lo ha creato per farlo partecipe di un grande Disegno! Trasformate sempre più il vostro cuore, volgetelo a Cristo Signore; solo così il nuovo vi avvolgerà e una grande luce vi investirà. Voi non la vedrete con gli occhi, ma noi Angeli del Signore che vi siamo accanto e vigiliamo, vediamo le Meraviglie che offre un cuore convertito! Vivete con l'idea che fate parte del Disegno di Dio; non vi ha donato la vita per vederla terminare così miseramente, ma offre a tutti, nessuno escluso, la possibilità di vivere questa vita sognando l'Amore Eterno che vi vedrà nel Regno del Padre. Tutti siete figli, ma non tutti vogliono accogliere l'Amore di Dio Padre e Dio, nella Sua grandezza, ti ha permesso anche di rifiutare il Suo Amore. Questo per il tanto Amore e il rispetto che ha di te. Ritornate nell’ amore del Padre, solo Lui vi può salvare e donare tutto ciò che neanche mille vite vi potrebbero mai dare, il Suo Amore, la Sua Luce, l'Eternità. Seminate i vostri semi dell'Amore, vivete con l'Amore nel cuore, siate certi del Dio con voi, in ogni istante del giorno e della notte, volgete il vostro cuore a Lui, Nostro Dio e Nostro Signore! Immensa la Sua Misericordia, immenso il Suo Amore, quando comprenderete questo, allora la vostra vita avrà sì un senso. Il senso divino, la percezione di Dio, che più entra in voi, più vi trasformerà e diverrete luce, a Sua Immagine e Somiglianza. Cercate il Suo Volto, e nel trovare il Suo Volto, troverete il vostro!
E così proseguiamo i nostri colloqui personali, per farti comprendere che puoi inoltrarti in mille sentieri, ma alla fine, uno solo ti conduce in quello ove puoi scorgere le Mie Orme. Tutto sommato, solo chi si aggrappa alla Mia Parola, come il tralcio si avvinghia alla vite, potrà incamminarsi col passo sicuro, perché radicato alla Fonte che dona Vita. Ma parliamo un po’ degli altri sentieri che potrebbero essere ingannatori, perché ti ammaliano con le loro false apparenze per convincerti di essere nel giusto e ti fanno invece cadere. Guardiamo dentro il tuo cuore, è lì che comincia il vero percorso che conduce alla conversione. Nel cuore risiede un turbinio di emozioni, di sentimenti, sentimenti puri e sinceri, ma anche sentimenti deleteri che fan parte del lato oscuro che risiede nel cuore. In ogni Mio Insegnamento, ho fatto sempre riferimento al “cuore”. Ho sempre detto che là dove è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore. Organo importante, con mille funzioni, che aiuta l’organismo a purificarsi dall’anidride carbonica e assorbire ossigeno. Volendolo osservare, in esso circola sangue puro e sangue impuro. Che precisione il Padre nel creare! Il sangue ricco di vita, ossigeno, entra e circola per diffonderlo agli altri organi vitali, e poi quello impuro verrà assorbito e, passando sempre attraverso il cuore, fuoriesce dall’organismo per depurarlo. Ecco come il puro e l’impuro risiedono nel corpo umano! Ma se ti parlo di scienze naturali, annuisci, ti par logico, lo hai anche studiato e segui allora il Mio discorso mentre camminiamo lungo le vie di Emmaus. Ma quando proseguo il discorso, estendendolo al campo spirituale, ecco che non ti vedo più al Mio fianco, perché incredulo e con mille dubbi che confondono il tuo essere, ti allontani dalle Mie Orme e cominci a cadere, perché mantieni dentro te quel lato oscuro, l’orgoglio, che porta a farti credere di detenere la Verità e quindi, vestendoti di “sapientone”, ti allontani dal Signore. L’Umiltà è una gran bella Maestra, l’unica e la vera che ti spinge alla Vera Conoscenza perché, comprendendo che nulla sai se non unito alla Vite, ascolterai con attenzione e farai tesoro delle Mie Parole. Chi dice con convinzione di nulla sapere è già avanti mille anni luce rispetto a colui che ritiene di detenere la chiave del sapere. Che bel dono l’umiltà! L’umiltà e la mitezza del cuore son le prime Mie Orme che incontri in quel sentiero che ti è dinnanzi, e sai allora che è quello che ti condurrà alla Verità, con la consapevolezza di avere accanto il Maestro di Vita. Ma torniamo al cuore, organo preposto a questo interscambio tra puro e impuro. Organo ove risiedono, altresì, i tuoi sentimenti positivi e quelli negativi, quelli puri e quelli impuri, il Bene e il male. Perché Mia Madre chiede sempre la conversione dei cuori? Perché ha preso a riferimento questo organo e non un altro? Perché chiede la consacrazione al Mio Sacratissimo Cuore? Ogni parola non è mai lasciato al caso, ma per ogni affermazione c'è una profondità di conoscenza che solo la Fede vera può far emergere nel cuore dell'individuo. Penso che le conclusioni Le potrete trarre da soli, ma voglio continuare a parlare con voi, ogni tanto, mentre Mi prestate attenzione senza detenere dubbi nel cuore! Io sono il Signore dei cuori, e ad ogni individuo chiedo l'amore, chiedo il suo cuore. Ritornando al discorso del Bene e del male, per facilitare il vostro cammino spirituale che vi conduce a Dio, è di fondamentale importanza donare il Cuore a Dio. Proprio perché esiste la dualità all'interno del tuo cuore, allo stesso modo di come circola ossigeno e scorie, così, volgendolo e consacrandolo a Me, farò sì che in quel cuore circoli solo lo Spirito di Dio, e quei sentimenti deleteri per te, che ti farebbero intraprendere percorsi diversi, lontani dalla Verità, verranno allontanati e in quel cuore solo "Pace" risiederà. Ecco l'importanza della devozione al Cuore di Maria Santissima e al Mio Cuore; con atto di devozione, ti consacri al Cuore Immacolato, puro, ove non c'è traccia di peccato. E se il tuo tesoro è lì, vedrai che il tuo cuore comincia a trasformarsi, per diventare simile al Mio e al Cuore della Mia Mamma! Volgete il cuore a Cristo, affinché le scorie vengano eliminate e non potranno oscurare più il cammino! Ho detto un giorno lontano a voi, ma sempre vicino, che è ciò che esce da voi che è impuro, non il cibo che si mangia senza lavarsi le mani! Che insegnamento denso di significato per chi vuole apprendere dal Maestro! E’ dal cuore di ogni uomo che escono le malvagità, è dai sentimenti deleteri che l'uomo è spinto ai più efferati delitti. È dentro te che risiede il male, dentro il tuo cuore, sede di sentimenti a te noti e altri non noti! E allora, conosci te stesso per debellare quel male che ti avvelena dentro. E se affidi il tuo cuore a Me, Io posso lavorare e liberarti dal male. Ma deve esserci il tuo gesto di amore sincero che ti porta a compiere il passo che conduce alla divinità. Voi siete dei! Ma dovete debellare tutto il male che dentro al cuore risiede, per poter ritrovare la vostra deità! Il Padre, nel crearvi, ha progettato il vostro cuore seguendo un ritmo costante, entra il bene, ovvero l'ossigeno, esce il male, le scorie che sono all'interno dell'organismo. Seguite le tracce che Dio ha lasciato dentro voi e, con l'aiuto Mio, non vi sarà poi tanto difficile trovare il giusto sentiero che vi conduce a Cristo. In questo inizio di percorso, avete trovato le Mie prime orme, l'umiltà, la mitezza del cuore, l'Amore. A voi lascio ora il tempo di riflettere e comparare i percorsi da voi iniziati, per comprendere se sono quelli che vi ho lasciato Io! Nel frattempo, preparo una tenda, accendo un bel fuoco e attendo questa sera colui che, con amore e umiltà, intraprenderà quel sentiero che ho indicato già! Forza e coraggio, temere non dovrai, e quando la Mia tenda vedrai, bussa alla porta e chiamaMi, Io ti aspetterò per continuare il discorso che è Vita per te.
In amore Il Re dei Re, e dei cuori che si rivolgono al Signore
Capitolo 53 La tradizione degli antichi
Si radunarono intorno a Gesù i farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, i quali notarono che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con le mani impure, ossia non lavate. I farisei, infatti, come tutti i Giudei, non mangiano se prima non si sono lavati accuratamente le mani, secondo la tradizione ricevuta dagli antichi; e, anche tornando dal mercato, non mangiano senza prima essersi purificati. Vi sono, inoltre, molte altre cose che essi hanno ricevuto e che devono rispettare, come lavature di coppe, di orciuoli e di vasi di rame. I farisei e gli scribi, dunque, gli domandarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma mangiano il pane con mani impure?” Rispose loro: “Bene di voi, ipocriti, ha profetato Isaia, secondo quanto sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano, però, mi prestano culto, mentre insegnano dottrine che sono precetti di uomini.
Infatti, lasciando da parte i comandamenti di Dio, voi vi attaccate alla tradizione degli antichi”. Diceva ancora loro: “Con disinvoltura voi abrogate il comandamento di Dio per stabilire la vostra tradizione. Mosè, infatti, ha detto: onora tuo padre e tua madre; e: chi oltraggia il padre e la madre sia punito con la morte. Voi, invece, dite che se uno dice al padre o alla madre: korbàn, cioè: sia offerta sacra ciò che da parte mia dovresti ricevere, non gli lasciate fare più nulla per il padre o per la madre. Così annullate la parola di Dio per la tradizione che voi stessi vi siete tramandata. E di cose simile a questa ne fate ancora molte.” Quindi, chiamata a sé di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi tutti e intendete! Non c’è nulla di esterno all’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo. Piuttosto sono le cose che escono dall’uomo quelle che contaminano l’uomo. Chi ha orecchi da intendere intenda.” Quando poi fu entrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono intorno a tale parabola. Egli disse loro: “Anche voi siete ancora privi di intelligenza? Non capite che tutto ciò che di esterno entra nell’uomo, non può contaminarlo, giacchè non entra nel suo cuore bensì nel ventre per finire poi nella fogna?” Così dichiarava puri tutti gli alimenti. Però diceva pure: “Ciò che esce dall’uomo, questo, sì, contamina l’uomo. Dall’interno, cioè dal cuore degli uomini, procedono i cattivi pensieri, le fornicazioni, i furti, le uccisioni, gli adulteri, le cupidigie, la malvagità, l’inganno, la lasciva, l’invidia, la bestemmia, la superbia e la stoltezza. Tutte queste cose malvagie procedono dall’uomo e contaminano l’uomo.”
Nelle diverse probabilità dello sviluppo degli eventi individuali, ove vige e sovrasta l'eterno dubbio insito nel cuore dell'uomo, Io sono la Certezza che squarcia ogni minima ombra di dubbio che rode all'interno dell'individuo come ruggine. Come quest'ultima, pian piano si estende e va a corrodere ogni parte sana circostante. Così è il dubbio per voi, è quel tarlo che, pian pianino, diventa pericoloso perché da piccolo che era, diventa grande al punto di minare le fondamenta dell'uomo, facendolo vivere nella più totale incertezza e nella confusione sempre più dilagante, facendolo distaccare dalla Sua Origine. L'uomo dimentica subito le sue Radici. Dimentica quel grande albero genealogico, Panaguà, ove su, in alto, c'è scritta la parola DIO.
Il ramo, distaccatosi, non ricorda che era strettamente collegato alla Radice dell'Albero della Vita; distaccandosi bruscamente e, grazie a quel tarlo che corrode mente e cuore, non riesce a far sbocciare i fiori, per poi farli diventare frutto. Quel ramo dovrebbe essere felice di far parte dell’Albero della Vita ed alimentarsi con la Sua Luce, il Suo Calore e il Suo Amore. Invece, nel corso del suo sviluppo, della sua crescita, si distacca, con la presunzione di esser lui stesso a far spuntare quei fiori. I fiori sono frutto d'Amore e di devozione, di cure e attenzioni. Se la pianta non si cura, appassirà e mai frutto porterà. Quando il ramo, privo di alimento, diventa secco, come il cuore di pietra che, all'interno dell'uomo, si distacca dalla Radice, diventa arido perché privo del giusto alimento. Ramo secco, cuore di pietra, un paragone che può ben fornire il quadro della situazione. Se alla pianta non offri concime e acqua, si ammalerà, deperirà e quel fiore prima profumato, mai più il suo splendore donerà. Allo stesso modo, il tuo corpo e il tuo Spirito, quando non ricevono i giusti alimenti, deperiranno, e lo Spirito che prima era luce al suo passaggio, diventa oscurità per l'eternità. La preghiera, la meditazione, il bussare alla porta del Mio Cuore, il cibarsi del Mio Corpo e del Mio Sangue, fan sì che lo Spirito apporta le giuste vitamine per una crescita spirituale che ti condurrà al Padre! Ma se quel tarlo prende forza in te, l'eterno dubbio dilaga e si espande come olio nel mare, e tutto ciò che tocca, inquinato diventerà. La tua anima non deve avere chiazze d'olio, ma deve avere acqua pura e cristallina, limpida, per farti procedere nella Certezza del Dio Vivente. E quando quel dubbio certezza si farà, quel tarlo per sempre svanirà. E quel ramo secco si riempirà di fiori i più belli e profumati, che orneranno un dì quel posto di cui vi parlavo, ove solo Luce e Amore pervaderanno lo Spirito, che sarà libero perché immerso nella Verità. La Verità vi rende liberi; cominciate a liberarvi sin d’ora, perché prima allontanerete quel tarlo, prima si comincerà il viaggio verso le volte celesti, per ricongiungersi alla Radice dell'Albero di vostra appartenenza. Albero di Vita che dona forza ed energia. Certezza diventerà concretezza e quel cuore di pietra, come ramo fiorito, diventerà delizia a Me, perché si sarà trasformato in cuore di carne, colmo d'Amore, d’Amore per Me…. E vivendo nella concretezza che Io sono vivo dentro te, le meraviglie del Cielo saranno anche per te. Se vuoi cominciare, abbandona l’eterno dubbio che da Me ti vuole allontanare, ritorna alla Radice per assorbire il giusto alimento e vedrai per te una nuova vita, magari diversa da quella da te progettata, ma certamente più solida e più ricca, perché alla Radice ci sarà sempre Dio che ti terrà ben fermo e radicato a Lui, e tu sarai un bel ramo che porterà frutto. Nelle probabilità che potresti rilevare tra le decisioni che dovresti prendere dinnanzi a un evento, comprendi bene che dinnanzi a Dio, non ci sono probabilità, ma esiste la certezza che si fa concretezza nella tua vita se Fede detieni nel cuore, allontanando ogni ed eventuale dubbio che potrebbe sempre esser di tentazione per farti allontanare dalla tua Radice Madre. Se concretezza si farà nel cuore tuo, la tua Fede si rinsalderà, e non detenendo il benché minimo dubbio del Mio operare su te, ti abbandonerai alle Mie Amorevoli Cure e, alla fine, vedrai con soddisfazione, qual è il Mio Disegno finito su te. Non opponendo resistenza, diventerai concretezza dell'Opera Mia. Sarò il tuo contadino e ti seguirò come solo Io saprò fare. Tu abbandonati al Mio Amore e vedrai i fiori più belli e profumati che nessuna mente potrebbe mai immaginare. Neanche tu ti riconoscerai, perché ti sarai fatto trasformare da Me e, pian piano, assumerai il Mio Profumo e i Miei Colori. E tu assomiglierai a Me, se solo diventi certezza in Me!
La poesia che il cuore detiene non si può descrivere o esprimere nei momenti di quiete in pochi frangenti. Quei pochi minuti rimasti non sono bastanti a contenere quel silenzio del cuore che vorrebbe irrompere per ore. Il trambusto e la frettolosità degli eventi non consente la giusta riflessione per un contatto d'Amore. Quel Padre che sempre attende, con pazienza, quei figli concitati e presi da mille affanni. Il Divino non è nel frastuono quotidiano, non risiede nei cuori in tumulto, agitati da mille pensieri e dalle passioni che agitano il cuore. Il Divino lo trovi in quel mare calmissimo, che ti fa immergere nella meditazione e nella contemplazione per riprendere le forze e respirare! Quando Gesù si sentiva oppresso dalle folle, aveva bisogno di isolarsi nelle montagne per immergersi nella Pace del Padre. Come avrebbe mai potuto dare a chi chiedeva aiuto, se non prendeva fiato, allontanandosi per il tempo che riteneva giusto, per attingere le forze dal Padre Creatore? Quando si dà e basta, continuamente senza sosta, alla fine l'energia si scarica, l'individuo arresta il cammino, stremato dalle forze e con la confusione nel cuore. Occorre dare il giusto peso alle cose, aiutare al momento opportuno per poi ritornare di corsa tra le braccia del Padre e riprendere il dialogo d'Amore, per poi offrirlo nuovamente al fratello stanco. Operare e meditare, meditare e operare, facendo bilanciare i due piatti della bilancia per non creare disequilibrio all'interno dell'organismo. I giusti insegnamenti vanno impartiti, ma occorre altresì fermarsi per assaporare la Parola di Dio. Prendere per poi donare, ricevere per poi dare; è come l'energia alternata, ci vuole sempre lo scambio per poter generare altra corrente che dona forza ed energia all'individuo che ha sete del Divino. Ma se svilisce le forze del quotidiano, senza effettuare le dovute soste, non potrà mai generare corrente per poi ritornare a donare. Lavorare col Divino sembra all'apparenza di facile arrivo, ma è solo un inizio che ti condurrà solo dove Dio Padre vorrà. Lavorare col Cielo significa entrare in una dimensione che può sembrare più eterea, ma il Padre nulla ha lasciato al caso, e ogni cosa ha la sua forza e controforza. La nave, per navigare ha bisogno della forza dell'acqua che contrasta il peso del materiale. E così l'aereo per volare, se non avesse l'attrito dell'aria, rimarrebbe a terra senza mai spiccare il suo volo. Così è per chi lavora con lo Spirito, che è invisibile all'occhio umano, questo sì, ma ciò non vuol dire che non possieda la sua consistenza, la sua forza ed energia che fa da attrito alla materia. Ecco che l'uomo, da solo, non potrà mai lavorare e salire le alte vette del Monte se non riesce ad alleggerirsi dalla pesantezza della materia, che ostacola fortemente il decollo e fa rimanere l'uomo nei meandri della sua esistenza terrena, senza riuscire a contrastare l'attrito dello Spirito per una elevazione del sé, per un contatto d'Amore. Per giungere a Dio, occorre contrastare le forze respingenti, che cercano di far tornare indietro e mai far proseguire il cammino che conduce a Cristo. Non occorrono conoscenze superiori per elevarsi e navigare sulle onde dello spirito, ma occorre tenere la giusta fede e il giusto Amore verso Dio Padre e nostro Creatore. Questo mondo invisibile alla cortina dell'occhio, è ben percepibile da quelle forze quando l'uomo intraprende il cammino e si affatica. Il viaggio non è facile perché la meditazione al fine di intraprendere l’inizio del cammino, assorbe energie al fisico, ma anche se l'individuo all'apparenza è fermo, assorbe il movimento dello spirito che cerca di innalzarsi per raggiungere Dio. Non bisogna mai pensare di essere arrivati o aver la presunzione che si è capaci di giungere facilmente, perché ci si ingannerebbe. Il cammino è irto e in salita perché l'individuo dovrà sempre lavorare con delle forze spirituali a lui non note, perchè non apre il cuore a Cristo. Ma nel momento in cui trova la chiave per accedere al cuore, ecco che tutto si svela e comincia a vedere con i propri occhi ciò che prima riteneva fosse inesistente. Noi Angeli siamo Energia Vibrazionale del Padre, e per tale energia di vita viviamo, parliamo, vi seguiamo, agiamo, insomma è un mondo vivente il Regno di Dio, è il Regno dei Vivi, non dei morti, come spesse volte immaginate voi. Affidatevi al Santo Spirito per farvi guidare e imparate a lavorare con la Sua Forza affinché la Conoscenza infonda dentro voi e potrete allora sì operare nel nome di Dio Padre perché, quando è il Suo spirito che alimenta il vostro organismo, un tutt'uno diventate col Creatore, che ha donato alle Sue creature il dono del Suo Santo Spirito per operare nel Nome di Gesù Cristo. E quando questo è raggiunto, vuol dire una cosa e una soltanto, ovvero che Dio Padre, con immenso Amore, vi ha sollevato e purificato da quella materia pesante per diventare Luce di Cristo per illuminare altri figli Suoi che ancora non vedono, non ascoltano, perché non han trovato la chiave che ha lasciato il Cristo Risorto, l'Amore!
Haniel l'angelo del Signore Porta ovunque l'amore di Dio Padre, del Figlio e del Santo Spirito.
A voler fare un bilancio finale di ciò che è stato, occorre fare una attenta analisi alla luce dei progressi basati sui valori spirituali, e non di ordine materiale. Le persone sono solite fare bilanci economici, guardando il passivo, valutano l'attivo e come fare per aumentare il sempre più il conto in banca, così che mai più in rosso andrà. Ecco la sordità e la cecità dell'uomo, che si concentra sempre e soltanto sui beni materiali, senza soffermarsi che il suo spirito è come quel conto in banca. Ci sono persone che valutate spiritualmente, sono in rosso. Hanno forti perdite da addebitare alla dissolutezza della vita terrena. Ma nulla fanno per far cambiare questa tendenza così che il conto diventi attivo. Occorrono troppi sacrifici per far elevare il livello del conto. Eppure l'anima abbisogna per risplendere di Luce, di giusti accorgimenti affinché non ci sia dispendio economico, in questo caso, energetico. L'uomo pensa che basta accomodare il lato materiale e la vita scorre nella serenità e in piena felicità. E’ come quello stolto che accumula i suoi beni nel granaio, confidando in una serena e appagata anzianità, costruita su beni accumulati. Ma quel giorno, Dio busserà e quel contadino sarà impreparato ad accogliere il Divino. Ciò che va accumulato sono i beni che termine non hanno. Son quei beni duraturi nel tempo che né per ruggine né tignola possan disperdere. I beni celesti sono quei tesori che attivano il tuo conto, e secondo la tua volontà di voler accumulare per riscuotere gli interessi, dovrai convertire il cuore e fondare la vita non sulle leggi da te modificate, ma sulle leggi dell'Amore! L'amore richiede rinunce, richiede tagli alle spese. Se prima eccedevi con determinati sentimenti deleteri che portavano il tuo conto in rosso, quali l'ira, la superbia e quant'altro, intrapreso il cammino, dovrai contenere quei lato scuri nel tuo cuore e diffondere luce e amore. Occorre una valutazione quotidiana dell'agire e del pensare prendendo a riferimento il Padre. Imitare la Luce vuol dire mettersi a tavolino, fare una attenta analisi di ciò che non è a imitazione di Cristo ed eliminare i lati oscuri, le spese superflue! E invece vivere in maniera oculata affinché non si cada più nei medesimi errori o si ricada in nuovi! Vivere giorno dopo giorno con la consapevolezza che il Padre non è poi così lontano, è come quel direttore della banca che quando vede il tuo conto in rosso, ti manda l'avviso, ti chiama, richiama la tua attenzione. Poi sta al ricevente correggersi nell'errore e mai più ricadere, ringraziandolo per vita sua del dono che Dio Padre ha fatto nel chiamarlo. Oppure scegliere la strada larga che lo porterà a spendere sempre più conducendo una vita dissoluta, per inseguire il piacere di tutto avere, tutto possedere! E quel conto va sempre più verso il basso, il baratro dove il nulla l'attende. Sarà tardi quando giungerà a te la consapevolezza di aver dissipato tutti i beni sol perché non hai voluto sradicare dal cuore il male, le radici dei vizi che si radicano saldi nel cuore e allontanano dalla Luce e dall'Amore del Padre. Sradicare il vizi e imitare le virtù e ciò che l'uomo saggio fa per riportare il tuo conto personale in attivo. Se il vizio preponderante e l'ira, messo alla prova, frena la lingua! Riconosci il vizio radicato in te, volgi lo sguardo al Padre e chiedi forza a Lui per estirpare il male. Così per ogni vizio; se tua volontà c'è, Dio Padre verrà in ausilio. E quel cuore prima tenebroso, ove le radici dei vizi l'avevano reso anemico, diventa Luce e respiri ossigeno, alito di Dio che penetra dentro, ripulendo tutto ciò che è deleterio per te. Ogni giorno, impara a valutare, a esaminarti senza scuse e senza inganni. Solo così potrai, in piena verità, correggere ciò che in te non va! Accumula tesori in cielo, quelli eterni, che ti porterai con te arricchendo la tua anima che di luce sempre più risplenderà. Inchinati ogni giorno e ringrazia Dio perché quel cuore tenebroso nel tempo dell'Amore si sta trasformando, ed è diventato sede, dimora dell'Eterno, che è ben lieto di sostare, perché quel Tempio di Dio si e ripulito per Amore. Dio prende dimora e ti allieta della Sua Presenza! Ricorda che dipende dalla tua volontà se Dio vuoi far dimorar! Cancella ciò che è negativo, ciò che è deleterio, estirpa ciò che ti fa smarrire il cammino. Tu Tempio dello spirito di Dio, risplendi di luce nuova, che ogni giorno ti dona un bene, un dono che arricchisce lo spirito e ti fa elevare sempre più verso lo spirito di Dio. È raggiunta l'unicità, ecco che quell’io prevaricatore si annulla, e permane lo spirito di Dio. Diventati una cosa sola, lo spirito ti istruirà e ti porterà oltre il confine del tuo spazio, oltre la barriera del tuo tempo, per vivere nell'eternità del divino Amore che infiamma i cuori. Haniel in amore l' Angelo del Signore ti conduce passo dopo passo verso la Luce ove tu risplenderai perché rivestito di Cristo
Nell'ascoltare la Parola, ci si trasforma. Tante parole l'uomo ascolta, ma viene condotto alla confusione e all'allontanamento dalla Conoscenza, perché non è Parola, ma sono parole dettate dall'istinto primordiale che acceca il sentimento, ottenebrando ciò che invece deve essere liberato. Il cuore si alimenta della Parola, Parola di vita che proviene dall'Essenza divina. Il Vangelo è parte di questa Parola che va seguita, compressa col cuore alimentato dallo spirito. Le parole che vola il vento non conducono all’Essenza, ma solo alla dispersione di quell’ io che si inganna con i suoi ragionamenti dettati e mossi dagli eventi quotidiani. Volgere il cuore alla Parola vuol dire voler trasformare il proprio essere di carne in essere di Luce! Trasfigurazione! Gesù sul Tabor ha mostrato come l’ essere di carne diventa Luce. “ Io sono la Luce del mondo!” E chi segue la Luce, di Luce si riveste, trasformando tutto ciò di conseguenza. Credere che Dio trasforma è quella spinta che ti conduce alla totale trasformazione di quell’io che era ricoperto di tenebre. Il "Credere" spinge il tuo io oltre il limite del tuo essere. Oltre quella barriera di materia che ti impedisce di cogliere lo spirito e trasformati a somiglianza di Dio. La Parola va amata, la Parola va compresa, la Parola va cercata dentro quel cuore che è alla ricerca dell'Amore vero, l'Amore della Padre. E questo Amore condurrà quel cuore a vedere il Suo volto, perché solo questo spinge l'essere verso l'Essenza. Non per conquistare, non per interesse, ma solo l'Amore è il motore propulsore che attiva quei processi che conducono alla "Trasfigurazione!" Luce che scorre e apporta quei cambiamenti che fan sì che l'essere non si riconosce più, è come San Paolo esulta: "non sono più io che vivo, ma è Dio che vive in me!" Ecco come la Parola è importante, trasformante. L'essere viene spinto dalla fede oltre la barriera dell'essere. Si trasforma in un qualcosa di indefinito, di non conosciuto, ma al tempo stesso, si ritrova in una dimensione tanto amata, quella dimensione che raggiunge le più alte vibrazioni. Ma l'essere rivestito di nuova Luce le riconosce, perché della medesima dimensione interiore elevata dallo spirito del Creatore. Quella Scintilla divina ne riconosce la paternità, e non avrà difficoltà a ricongiungersi a colui che l'ha creato! Questa unione viene sollecitata dalla Parola di Dio, che è trasformazione! Non la parola dell'uomo che distrugge e grida di guerra, ma la Parola trasformante di Dio che ha creato ogni singola parte dell'universo con la Parola trasportata dalla Suo Pensiero. Il suo Pensiero ha pronunziato Parola, e la stessa è diventata uomo, pianeti, stelle, universo, galassie, animali, piante, buchi neri. Tutto, tutto è Parola di Dio. Quando l'uomo si immerge nella Sua Parola, ecco che diventa attore, portatore nella Sua trasformazione. E ciò che pronuncerà, prenderà forma! Occorre "Credere" nella potenza della Parola di Dio. E quando mente e cuore sono in stretta sintonia con la Sua Parola, ecco che un nuovo mondo prende forma, un mondo lontano, completamente diverso da quello in cui l'uomo è stato catapultato. Ecco che non ci si trova, si sente un alieno. Ma questo è meraviglia, perché l'estraneità ti fa comprendere che dentro te, attraverso la Parola, tutto si è trasfigurato e tutto Luce è diventato. Fate crescere l'Amore che vive dentro voi, Lui provvederà per ogni figlio che ha abbandonato tutto il superfluo per tuffarsi nell’Essenza, la parola di Dio che è Vita. Haniel l'Angelo del Signore ti conduce all'Essenza che vive dentro te.
Proseguendo il cammino sulle orme di Cristo, le difficoltà si presentano perché l'uomo, con i suoi dubbi e i suoi perché, pone limiti innalzando barriere che si possono annullare solo con la fede che smuove le montagne. Si, perché dopo aver incontrato le prime orme, ovvero Sua Signora Umiltà, sua sorella, la Mitezza del Cuore, unite nell'Amore in Cristo Signore, ecco che il cammino dovrebbe inoltrarsi all'interno di se stessi per incontrare Sua Maestà, la Fede certa che smuover nessuno mai potrà. La fede è una parola, piccola piccola, composta di quattro lettere. Seppur piccola, contiene dentro sè la potenza e una forte energia che sradica le montagne e le fa gettar nel mare. A primo acchito, potrebbe sembrare facile da ottenere, si dice "io credo”, e si va avanti nel cammino. Ma le incertezze fan da peso a questo "credo" e quel credo, detto magari anche con convinzione, diventa traballante perché si ha l'incertezza dell'esito finale. Analizzando la parola FEDE, si osserva che poi tanto facile non è da comprendere nella sua giusta interpretazione, assorbirla e farla diventare concretezza di vita. Fede, la si cerca in ogni dove, senza sapere che è quel seme dentro te. I discepoli chiedevano: "aumenta la nostra fede”. A questa domanda, portavo l'esempio del chicco di senape, piccolo piccolo, sembra insignificante, eppure da questo, vien fuori il risultato della fede, un albero che porta molto frutto. Non ci sono parole o equazioni mentali per attingere dalla fede; è una potenza interiore che, grazie alla forza del pensiero, un altro seme piantato dentro voi dal Padre Creatore, si semina e si raccoglie, si chiede con fede certa che si trasforma in concretezza. “ Chiedete nel Mio Nome, e vi sarà dato. Bussate e vi sarà aperto.” Ma quanti chiedono sapendo in cuor con certezza ferma di aver già ottenuto? Chi è che bussa sapendo che gli sarà aperto e non sarà mai rifiutata la sua preghiera di accoglimento? Ecco perché occorre guardare dentro sé, alimentare il positivo amando Dio. Quando ami Dio con tutta la tua anima, con tutte le tue forze, ecco che Dio dimora in te. E il tuo corpo è la Sua Casa, il Suo Tempio. Occorre sempre tenerlo pulito perché dentro hai un ospite veramente "speciale"… il Padre, che viene perché tu lo hai invitato. Dentro te vi dimora, e Io e il Padre siamo una cosa sola! E se il tempio diventa dimora dell'Onnipotente, come puoi pensare di vivere senza la fede? Se Dio è in te, come puoi pensare di non essere ascoltato? Il Padre è Onnisciente, Onnipotente e ha preso dimora proprio in te. La Sua Presenza permea i sensi tuoi, e vede ogni cosa. Non pensare mai minimamente che gli possa sfuggire un piccolo particolare, Dio vede tutto. E’ nel passato, è nel presente, è nel futuro, e in questo "tutto", c'è anche la tua piccolissima fede che sembra, a vederla, quella piccola fiammella che, in balia del vento, a volte si accende, poi si spegne per poi riaccendersi. Questa non è fede. È un convincimento del tutto personale, slegato dal vero significato della fede. Ai discepoli ho detto che, quando sarei andato al Padre, avrebbero fatto cose ben più grandi di quelle che Io feci. Dietro queste parole, c'è la parola sottintesa "Fede”. Eppure sono pochi coloro i quali hanno fatto delle Mie Parole insegnamento di vita! I miracoli dei Santi sono nient'altro che la fede diventata "certezza". Ecco l’orma più forte che lascio al mio passaggio, ma non per questo più importante delle prime tre. Occorre sempre il giusto equilibrio degli elementi spirituali per arrivare al Padre. L'eccesso o il difetto sono sempre imperfetti, occorre sempre il giusto equilibrio nella vita spirituale, umiltà e mitezza, e dentro l'Amore di Dio. Con la fede, i santi hanno spostato le montagne, hanno guarito persone terminali, hanno parlato con gli animali, hanno riportato gli arti al loro posto, hanno scacciato gli spiriti impuri. Ecco, sono i Miei Discepoli! Eppure le persone li invocano, li inseguono, cercano segni, miracoli!... quando basta chiedere con fede e il Padre vede e provvede, secondo la Sua Volontà. “I santi sono santi, ma Dio è Dio”, questo disse Padre Pio un dì, comprendendo che nel Padre tutto si può, ma senza il Padre le tenebre invadono il tempio che prima era di Dio, e si diventa un sepolcro imbiancato, ove fuori è lindo, ma dentro solo ossa di morti vi fan dimora! Tenete accesa la fiammella della fede, non spegnetela mai con i "non so" ed i "perché". Andate avanti nel percorso da Me indicato con la corazza della fede, lo spirito di Dio vi fa da scudo. E quando comincerete a camminare con la fede nel cuore, scoprirete che domande mai più porrete, perché svaniscono quando avrete incontrato dentro il vostro cuore "sorella fede". Allora sì che sarete Miei veri Discepoli, e potrete proseguire il cammino con l'amore di Dio nel cuore. E poiché un gran tesoro avrete, lo potrete donare al fratello stanco affaticato, che non sa mantenere quella fiammella accesa. Al Mio passaggio, Mi donavo e Mi dono ancora oggi mentre percorro le vostre strade terrene, senza chiedere il nome, l'appartenenza sociale, o il patrimonio che avete. Guardo il cuore e la fede, e per questa, Io dico ancora: "Sia fatto secondo la tua fede". La domanda la ribalto a te, e lì potrai misurare il grado della tua fede in Me. Quando vedrò questa grande fiamma accesa nel tuo cuore, il Mio Cuore di Re si commuoverà, perché quella piccola fiammella, nonostante i suoi limiti, ha avuto fiducia in Me e, abbandonandosi alla Mia Parola, si è accesa per Me. E nella gratitudine di quell'atto di Amore verso il suo Re, la ricolmo di "grazie", ma soprattutto del Mio Amore che, riversandosi sulla fiamma della fede, rimarrà accesa per Me, con Me, in Me! Rimani sempre accesa, fiamma della fede, con il fuoco del Mio Amore. Io in te, tu in Me, la fiamma diventerà quella Luce che illuminerà ogni dove e si diffonderà il Mio Amore. Il Re dei cuori ti lascia un'altra orma per proseguire il cammino verso il Divino
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccioquello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui». (Giovanni 14;1-31).
La vera vita «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. (Giovanni 15, 1-27).
Capitolo 61 L’addio “Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre”. Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, verrà l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!». (Giovanni 16, 25-33).
Capitolo 62 Io ho vinto il mondo.
Son venuto tra voi per liberarvi dal peccato, ho vinto il mondo e son vincitore della morte su voi! Vivete il vostro quotidiano ignorando che l’Opera del Padre e la Mia è la vostra salvezza. E’ duro di cuore l’uomo che prende senza voler dare. Si arricchisce di un tesoro non suo, se ne appropria con cupidigia, senza soffermarsi sul valore della “Vita”. Accetta e si immedesima nella sua parte di attore a tal punto da non distinguere più qual è la parte che recita e la parte vera, reale. Nel suo immergersi nella parte che recita, si sente protagonista della sua vita, lui, detentore e creatore di ogni cosa. E Io mi fermo a guardare, Mi siedo in un angolo, senza farMi vedere per non disturbare, e seguo la scena da spettatore e vedo fin dove arriva la realtà e fin dove la tua finzione. A volte, sorrido perché Mi fà tenerezza vedere quell’uomo che cerca la sua dimensione lontano dal Creatore. Mi fà tenerezza perché, come bimbo che agisce secondo i suoi impulsi, cerca la sua grandezza nelle sue illusioni. L’illusione che è lui il detentore di tutto, proprietario della scena e sa anche come determinare il finale. E Io guardo lo spettacolo in silenzio, senza disturbare. Nonostante il Mio Passaggio, nonostante il Mio dolore, nonostante la Mia Passione, nonostante la Mia Resurrezione, per liberare te, uomo piccolo, dalle catene del male ,Mi faccio piccolo e Mi metto da parte. Lascio a te tutto il tempo per fermarti a pensare, se lo vorrai, per scoprire se quel che vivi sia realtà o finzione che ti ha ingannato per allontanarti dalla scena più importante, quella della Via che ti conduce alla salvezza. A te il tempo per scendere da quel palcoscenico, dimenticando la commedia che hai scritto per te stesso, dimenticando che c’è un Padre che ha già scritto il tuo nome e attende con pazienza il tuo amore! E’ proprio vero quando dico che finora non avete chiesto nulla nel Mio Nome! Vi siete talmente immedesimati nella parte da recitare dimenticandovi che nell’angolo, nascosto, ci sono Io! L’uomo dei tuoi sogni, che entra in silenzio, in punta dei piedi, per non ferire te, piccolo uomo, che hai allontanato Me! Nel tuo sogno, Io entro. Nel tuo sogno, Io irrompo, ti faccio vibrare al tocco delle corde del tuo cuore. Ti sussurro dolcemente che, magari, forse, la tua vita lontana da Me….poi tanto vera non è! Ti indico con profonda umiltà il cammino e, con regalità estrema, ti lascio il libero arbitrio, perché il tuo cuore dovrà decidere se scendere da quel palco e seguire Me, o continuare a recitare la parte che hai scritto dal lieto finale, almeno per te! Il lieto finale mai potrà arrivare se tu, piccolo uomo, non giungi sin qua. Io ho vinto il mondo, offrendoti Me stesso, abbracciando la Croce, se tu non giungi quassù, dal Vincitore che ha vissuto la scena della Passione senza copione e senza finzione, mi sai dire tu quale esito lieto potrà mai esserci per te?? Se fingi di amare il tuo Re, ma il tuo cuore è rapito dalle illusioni che vincono il tuo io disperdendolo, quando tempo finito sarà, nelle tenebre dell’abisso, mai più Luce ci sarà che il tuo palcoscenico illuminerà. Cammina allontanando da te ogni ombra e velleità di potere e di grandezza del sé, e tu, piccolo uomo, grande sarai se umile diventerai. Seguendo le Mie Orme, chiedi sempre a Dio di donare Luce ai passi tuoi, affinchè i tuoi piedi non inciampino e tu possa cadere là dove il male ha teso la sua trappola per farti capitolare. E se anche all’ultima scena della tua recita dovessi chiamare il Mio Nome con amore sincero, ecco che uscirò dal Mio Silenzio e, poiché il tuo atto di amore non è stato una finzione, rischiarerò i tuoi sentieri e Luce sarò per te, perché Io ho vinto il mondo, e l’ho vinto anche per te, piccolo uomo, che ora vivi lontano da Me!!
E se ti ritrovi in queste parole, vuol dire che stiamo camminando insieme, come due amici che si incontrano, ma non per caso, e si raccontano il vissuto sinora fatto. Ma arriva quel momento in cui quel vissuto non offre il giusto senso della tua vita, ti arresti e ti senti smarrito fin quando non incontri quel vecchio amico che un tempo, quando eri bambino, parlava con Me. Ma poi gli eventi ti hanno allontanato, facendoti incamminare su percorsi distanti dai Miei. Ma, giunto in quel bivio, incontri le Mie Orme e un po' impaurito, ti affidi a Me. Io ti accolgo con un sorriso e pian piano racconti cosa ti è accaduto mentre eri lontano da Me. Ti faccio parlare, anche se so già tutto, perché in quel cammino ti stavo ugualmente vicino, solo che tu non ci facevi caso, preso da te stesso e dal mondo e che ti aveva avvinghiato fino a farti dimenticare lo Spirito che è in te. Ma una volta intrapreso il giusto sentiero, Mi hai visto, Mi hai incontrato, ma a stento hai creduto che ero proprio Io con te. L'uomo è strano, si perde nel suo niente, dice di credere ma poi, quando Mi vede, la fede traballa credendo sia tutta illusione. Mentre ciò che vive credendo sia vero, ci crede fermamente e vive invece di illusione. Che contraddizione! Eppure Io sono vivo in mezzo a voi, cammino, Vi parlo, Mi presento con tanto di nome e pensate sia solo finzione. La testimonianza di coloro che hanno incontrato Me non sempre è creduta, a volte si, a volte no. Ma Io sono vivo, non sono virtuale, Vi chiamo per nome, Vi sprono a seguire la strada che ho tracciato con la Mia vita trascorsa in mezzo a voi. Ho lasciato un segno, il Mio segno che, ancora, dopo tanti secoli, parla ancora di Me. L'orma che incontrerai, quando la fede nel cuore troverai, sarà l'atto di abbandono che farai. Chi ha fede, chi ha fiducia nell'azione del Figlio dell'uomo, non può vivere senza l'abbandono. Se riconosci che sono il tuo amico sincero, il tuo atto di fiducia sarà prova per te. Per te che credi, ti sarà facile lasciarti plasmare dallo Spirito di Dio Padre. Io ti plasmerò e quel cuore si trasformerà seguendo le Mie Vibrazioni. Non più un cuore duro, insensibile al Mio richiamo, ma sarà quel cuore che batterà d’Amore per Me. E quell'Amore si trasformerà in azione, perché proseguirai il cammino con Me vicino. Vicino alla Luce, Luce sarai per illuminare il cammino di chi accanto ti sta.. E quando parlerai, vedranno Me, porterai la Mia Parola e nuova vita porterai. Sarai Mio discepolo con accanto sempre il Maestro. Ma da buon discepolo, stai attento a seguire le orme che ti ho lasciato Io, senza farti ingannare dalle false illusioni che si rivestono di verità. Chi cammina nella Luce, mai ombra porterà, manterrà la candela accesa affinché l'oscuro mai potrà arrivare. Affidandoti al Maestro, la tua fede sarà totale. Ti farai plasmare come argilla nelle Mie mani, e vedrai quando l’opera sarà finita, ti sorprenderai. Perché il nuovo avrà rivestito te, e nessuno mai più ti riconoscerà perché il vecchio se n'è andato e mai più ritornerà. Quel nuovo si rivestirà di Luce Cristica, nuova Energia che ti farà percorrere le strade da te prima percorse, con un nuovo slancio, con un forte ardore nel cuore. E quando ripercorrerai quelle strade, comprenderai il cambiamento perché vedrai ciò che prima non vedevi, comprendendo gli errori commessi e le tue omissioni. Quel cuore, nel ripercorrere quelle strade, si sorprenderà perché sarà talmente trasformato che vorrà lasciare una traccia al suo passaggio, quella traccia che lascerà un segno indelebile, con su scritto la Firma Mia. La Mia Presenza sarà in te e tu, discepolo, in ogni luogo che percorrerai, lascerai nel cuore di chi incontrerai il segno della Mia Presenza. Sarà poi al libero arbitrio di quel cuore coglierlo, o non farci caso, ma Io ti dico: non stancarti mai di portare il Mio Nome in ogni luogo ove ti recherai. Il Mio Segno sia iscritto nel tuo cuore, “Cristo Gesù” sia il nome che sempre sarà scritto nel tuo cuore a ricordo indelebile del Mio Passaggio.
Matteo 22, 34-38 Il più grande comandamento Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Il precetto più grande che ho lasciato è quell'orma indelebile che ti farà comprendere che il percorso da seguire è quello Mio. Dopo tanto salire, immerso nella folta vegetazione, hai temuto di smarrirti perché la fede che è dentro te deve essere ancor più alimentata. Se Io sono con te, non dovrai più temere. Io sono l'Emmanuel, il Dio con voi e, se anche sentite un pensiero negativo che pervade il cuore, scacciatelo via, perché Io sono con voi. Vi sto indicando il cammino come si fa a un bambino. Pian piano, stiamo salendo insieme questa irta salita che rappresenta la vostra vita. Vi fermate, sostate, prendete respiro. Vi dò tutto il tempo che volete, ma il tempo della consapevolezza è Mio. Potrete fermarvi, potrete decidere anche di tornare indietro, in libertà vi lascio decidere, alla fine di questo lungo viaggio, dove andare e cosa fare. Ma se proseguite il percorso, ecco che incontrerete l'Amore! Vi ho lasciato questi due comandamenti: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente" "Amerai il prossimo tuo come te stesso". È molto facile pronunziare la parola "amare" ma è nella sua manifestazione che si riconoscono i discepoli di Cristo. Cosa vuol dire “rimanere nel Mio Amore?”
Giovanni 14, 15;23 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Gli rispose Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato”. Colui che mi ama è colui che osserverà i miei comandamenti. Amerà Dio con tutte le sue forze, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente. Mente e cuori saranno uniti nell'Amore. E osserverà i miei comandamenti, non per forza, ma per amore, solo per Amore. “Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi!” Io mi sono immolato per voi. Guardatemi, la Croce sovrasta, simbolo dell'Amore che nutro per voi. Ho dato la Mia vita per voi. Siete in grado di amare il prossimo come Io ho amato voi? siete in grado di cancellare ogni vostro slancio egoistico per condividere il pane, la sofferenza, col fratello che bussa alla tua porta? Ecco le orme che conducono al Mio Amore! Se osserverete la mia Parola, rimarrete nel Mio Amore e il Padre e Io prenderemo dimora. Il corpo… tempio dello Spirito. Innalzate templi a lode e gloria del Cristo risorto, l’Emmanuel, che incontrate nel corso della vostra vita; a volte lo ignorate, spesso non lo riconoscete. Ma Io sono paziente e concedo a ognuno il giusto tempo per la comprensione e la consapevolezza che Io sono l'Amore. I passi son segnati, il vostro cuore deve rimanere aperto per cogliere ogni minima vibrazione, segno del mio passaggio all'interno del tempio. Impegnatevi a mantenere il tempio pulito affinché possa dimorare il Divino. Riempitelo di Amore e l'Amore vi dimorerà, per depositare i Suoi doni. Lo Spirito di Dio scende con i suoi doni arricchendo e abbellendo quel tempio prima spoglio. E dentro vi dimorerà con i Suoi Angeli e Santi per continuare a testimoniare la Sua Presenza attraverso i tuoi occhi, attraverso le tue parole, con il tuo cuore. Perché come Io e il Padre siamo una cosa sola, allo stesso modo il tuo tempio e Dio sarete una cosa sola, a Sua immagine e somiglianza. Alleggerite il vostro tempio, purificatelo con issopo; elevate il vostro spirito affinché il vostro corpo sia tempio dello Spirito. E l'amore trasformerà ogni cosa, e Luce tu sarai perché Luce riceverai. Camminerai per le strade del mondo insieme a Dio, perché l'amore unifica, l'amore salvifica. E tu, testimone dell'Amore di Dio, porterai Gesù Cristo lungo le strade di Emmaus per offrire e donare Amore a chi ha il cuore spento, perso nei meandri della disperazione, e testimonierai l'Amore per far unire altri cuori al Signore Padre e Creatore. Pescatore di anime diventerai e la Parola Mia porterai. Senza paura e senza timore, continuerai a percorrere il percorso che ho tracciato Io e, alla fine del viaggio, non comprenderai più quali sono le orme Mie e quali sono le tue perché Io e te siamo una cosa sola, tu in Me, Io in te, e insieme l'Amore porteremo lungo le vie di Emmaus. Jesus
Capitolo 65 Gesù, il Maestro. Dopo avermi tanto cercato, dopo avermi tanto invocato, dopo aver tanto sperato, ecco che l'amore esplode dentro il tuo essere, trasformando quel cuore che era alla ricerca del vero "Amore". L'Amore vero non si trova nel gestire quotidiano, nell'affanno, nella ricerca di tutto avere e tutto detenere. L'amore implica una spogliazione di tutto ciò che è esteriore, di peso al cuore che cerca invece l'espansione, al fine di poter trovare quell'intimo contatto con la “Verità” che, nella pienezza della maturazione di quel cuore, dona la Conoscenza Eterna. Chi si riveste di profonda umiltà, si toglie di dosso quei pesi che schiacciano la sua anima, donando ossigeno, respiro di vita che dona all'anima Luce intensa, Luce divina. E nel tempo, scoprirà che tutti i percorsi intrapresi erano spinti da sentimenti deleteri, lontani dalla “Verità” che indica la via del silenzio, del raccoglimento, di una vita orante che diventa Luce ai tuoi passi. Quando ti spogli del tuo io, con tutte le negazioni che questo porta con sé, ecco che percepisci la presenza di Dio. Non c'è più quel tuo sentimento di orgoglio, perché la Sua Presenza ti fà andare oltre i limiti imposti dall'arroganza del tuo io, che vuol sempre primeggiare e mai inchinarsi alla venerabile presenza del Padre, Creatore di tutte le cose. Nella tua pienezza, coglierai nozioni di Vita Eterna. E non sarai più lo stesso, perché Dio trasforma quel cuore indurito in Sua Essenza. E non percepirai più con i sensi, ma con lo Spirito che ti illumina e ti riveste di candore, di purezza. E bello sarai perché di Luce ti rivestirai! Non sarai abbrutito, annerito dalle tue opere, perché dopo la trasformazione, la tua vita diventa un prolungamento della Mano della Redentore. Questo "Amore" che ognuno cerca, non lo può mai trovare nella caducità delle cose, delle creature, perché l'Amore proviene solo dalla Fonte Inesauribile dell'Essere. Qualsiasi altra fonte da cui attingerai, si esaurirà perché fonte illusoria di un bene effimero che serve solo per catturar le allodole. Ma una volta prese, ecco che l’aridità diventa evidente agli occhi tuoi. E nella tristezza vivrai perché nell'illusione hai creduto e mai e poi mai raggiungerai ciò che è Bene per il tuo cuore. Dio è il Sommo Bene, è Colui che è, e tu, anima anelante al Suo Amore, devi sempre cercarlo con tutte le tue forze. Non c'è bene che eguagli la Fonte che abbevera il tuo essere. Ma per raggiungerla, devi annullare ciò che è di peso, ciò che fà da ostacolo al tuo cammino e, con questo, indico anche odio, rabbia, rancore, delusione, tristezza, tutti i sentimenti pesanti che si insinuano per fatti smarrire il cammino. Mi han preso per beone, perché rappresento gioia e amore. Ma ditemi voi, chi è nel Padre, può mai conoscere il dolore? Io l'ho vissuto per salvare te, oh umanità…, ma vivo nella piena unione col Padre, Io e Lui siamo un'unica persona. Chi vede Me, vede il Padre. Cercate il Suo Volto dentro voi stessi. Non lo troverete per le strade del mondo, perché lì il male inganna persino gli eletti. Lavorate dentro voi, fino a percepire quel legame indissolubile col Padre, e nulla ferir mai vi potrà, perché il Padre fà dimora e dona a quel cuore che si è totalmente consacrato, la conoscenza di tutto il creato. Cercate in Spirito e Verità l’Essenza, amate con tutte le vostre forze, niente vi fà smarrir la via, perché seguite il Maestro che è Via, Verità e Vita. Io sono la Vita, che nessuno potrà mai togliervi se rimanete uniti come tralcio alla vite. Io sono esplosione di gioia, amore infinito che fa vibrare il tuo essere, ti fa pulsare forte il cuore e ti esorta a sempre cercarMi, sempre amarMi, attraverso la Madre Mia, Maria. I cuori trasformati sono consacrati all'Amore, e quando l'Amore è in te, come puoi detenere quei sentimenti negativi che adesso schiacciano te? Rivestiti di Luce, ossia imita Me. Nutriti del Mio Pane, ossia cibati di Me. Abbeverati alla Fonte, ossia fai circolare il Mio Preziosissimo Sangue dentro te. Nulla perderai se tutto lascerai. Tutto acquisterai se in Me ti abbandonerai. Consapevole che tutto hai lasciato, Io verrò da te, ti arricchirò di beni celesti e tu ripieno sarai di Me. Allarga il tuo cuore, non c'è un limite al Divino Amore. Mai ci sarà un limite, perché Dio è l'Infinito. E in questo Infinito, tu spazierai, ti immergerai per vita eterna, se in Me confiderai.
Giunti ad Emmaus, ecco che Mi chiedono di restare con loro perché è giunta sera. Ed Io rimango, nonostante lungo il percorso parlavo ma non Mi riconoscevano. Mi hanno riconosciuto allo spezzar del Pane e i loro occhi si sono aperti come il cuore. Lungo le vie che conducono a Emmaus, tu Mi puoi incontrare, Mi puoi parlare. Non meravigliarti quando Mi vedi al tuo fianco mentre marciamo insieme fino alla meta. Qual è la tua meta, dì uomo? dove vai? Io, giunta sera, Mi fermo con te per continuare i Miei insegnamenti, per donarti una possibilità affinché il tuo cuore si apra prima che giunga notte e poi perdi la Luce per giungere a Me. Nei percorsi della tua vita, Mi hai perso e ora su queste vie sabbiose, cerchi il senso di te. Hai perso l'orientamento perché hai gettato via la tua bussola che indica il cammino, hai annullato l'azione di Dio su te, allontanandoti dalla conoscenza per fare il pieno di te, del tuo niente che colma il tuo vuoto. E allora affannato, cammini e Mi cerchi, o meglio cerchi un senso, il Senso, e alla fine ti meravigli quando lo trovi in Me, quel Dio che hai rinnegato e allontanato e, quando giunge sera, lo riconosci come tuo Re allo spezzar del Pane. Ma tu non sai che Io lo spezzo ogni giorno per te, Mi offro e ti dono ogni giorno una parte di Me. Allarga il tuo cuore e riempilo di Me affinché il tuo niente diventi "Tutto" con Me. Uomo ricco di niente, trasforma il tuo vuoto riempiendolo di ricchezza che nessuno potrà mai rubarti. Quel tesoro è dentro di te. E allo spezzare del Pane, anche tu Mi riconoscerai, e ti commuoverai. “ Rimani con me stasera, si fa buio e ho paura senza di Te”, Mi chiederai. Ma Io ti seguivo e aspettavo questo momento, il momento in cui il tuo cuore si apriva per Me. Quando camminerai per le strade del mondo, cercaMi sempre perché Io ti dico che sempre Mi incontrerai perché Io sono Amico fedele. Colui che ha dato la vita per te. Intorno al fuoco, mentre staremo insieme, comprenderai che vivevi pensando di poter fare a meno di Me, ma alla fine hai compreso che sei perso senza Me. Io sono il "Senso” che tu cerchi, la Vita che dona vita, resta fedele all'Amore e, alla fine del viaggio, entrerai nel Regno del Signore, Regno di Luce, Regno di Pace, Regno di Amore…
Ecce Homo! Ecco l'uomo! Dopo aver tanto vagato, dopo averMi tanto cercato, aprendo il vostro cuore avete percepito l'Amore. Un amore diverso, un'unione sponsale, nel bene e nel male, nella buona o cattiva sorte, Io sarò sempre al vostro fianco; come uno sposo, mi lego in una unione d'Amore. Mai ti tradirò e nel tuo cuore Io rimarrò. A te che ancora Mi cerchi, Mi gridi, chiedendoMi se esisto, non sono Io che devo risponderti, ma tu stesso comprenderai che se volgi il tuo cuore e Mi chiami, magari la risposta già la sai! Certo che Io Sono, altrimenti saresti un folle che vaga in ogni dove per trovare Me. Certo, non Mi faccio facilmente trovare, il cammino è irto e difficile, ma per trovarmi occorre seguire il cuore sulle vie dell'Amore. Non mi troverai mai nell'ansia e nella paura, nell'agitazione del tuo mare, non mi troverai nel ritmo caotico della tua vita, ma in quell'attimo di silenzio ove comprendi che ti parla il cuore, ecco l'uomo che parla te Ecce Homo, Ecco l’Uomo! Dopo tanto viaggiare e cercare in ogni dove, ti sei fermato davanti a Me. Ci siamo guardati, ci siamo parlati, e il tuo sguardo, ad un tratto, si è annebbiato perché lacrime d'amore facevan esplodere il tuo cuore.Lacrime di una bimba che corre tra le braccia di un porto sicuro e freme perché vuole abbracciare con tutte le sue forze quell'Amore che l'ha seguita passo dopo passo per condurla in questo abbraccio d'Amore! Forte emozione che fa vibrare il cuore. Il Mio sguardo dentro il tuo, il Mio cuore al ritmo del tuo cuore, una dolce sinfonia che fa vibrare l'anima dolcemente, conducendola in un posto del sè ove dimora l'amore, la pace del cuore, quel mare calmissimo ove ti sei tuffata e hai toccato con mano il Figlio dell'Uomo che ha atteso tanto tempo prima di poter incontrare quest'anima che anelava al Mio Amore ma non conosceva il modo come giungere sin qui. Ecce Homo, ora Mi hai dinnanzi. In quel momento la mente non riesce più a pensare, ti sento confusa, l'emozione pervade, Ti apro le braccia e attendo il tuo abbraccio. I modi e i mezzi sono tanti per giungere fin qui, (Medjugorie) per terra, per mare, per aria, ma uno solo c'è per giungere a Me. Ovunque tu sei, per le strade del mondo, qualunque cosa tu faccia Io sono sempre con te. Non essere più triste, ora dormi accanto a Me. Ti allieterò cantandoti le nenie, quelle dolci, quelle belle, e tu darai la mano a Me. Questo Uomo che hai davanti ti offre la Sua Vita, donando te stessa, tu arricchirai Me. Io orgoglioso di averti vicino, farò che nulla mai più ti accadrà e Io veglierò e seguirò i tuoi passi, guidandoti il cammino. Ecco l'Uomo che cercavi, ecco l'Uomo che sognavi, Io sono vivo, vibro d'Amore e ricolmo il tuo cuore perché, dopo tanto vagare, tu ora sei qui davanti a Me. Anima bella, anima mia, abbracciamoci forte e così sia! Il tuo sposo in Aeternum Semper fidelis Amen
Medjugorie, 12.08.08
Capitolo 68 Il Cuore rosso.
EccoMi qui, dopo un lungo viaggio, irto d’ostacoli, ci ritroviamo insieme per un colloquio stellare che collega Cielo e terra, facendo vivere l’essere in una dimensione a lui tanto all’apparenza lontana, ma molto familiare, quando apre il cuore e trova Me, dietro la porta del suo cuore. E Io, pronto ad aprire la porta del Mio, quando sento il toc-toc del tuo cuore che desidera entrare nel Mio, con amore vero e sincero. Una cosa c’è da dire e devo dirla…. grazie per aver perseverato nel faticoso viaggio, con la solidarietà che riflette chi è in Cristo. Chi è in Cristo, ama; chi è in Cristo, è sincero; chi è in Cristo, è solidale; chi è in Cristo, condivide. Condivisione, che parola tanto utilizzata, ma mai compresa e messa in pratica! Essere con, divisione, Io divido con te. Il fratello che ha bisogno, vuoi spirituale, vuoi materiale, e bussa con cuore puro, condivide col fratello che può aiutare. Si esegue una divisione. Chi ha di più, divide con chi non ha, così, alla fine, ce n’è per l’uno, ce n’è per l’altro. Entrambi sopravvivono e possono proseguire il cammino grazie alla condivisione e comunione. Ecco come si distinguono i figli di Dio che mettono in pratica la mia Parola. Io condivido con voi. Ogni giorno Mi divido con voi e offro Me stesso, affinchè tutti abbiate dentro voi una parte di Me. Giorno dopo giorno, questo desiderio aumenta, più condividete con Me, più avete sete di me. Più avete sete di Me, più ne avrete, più Mi volete per sempre. E questo grande amore che provate per me, moltiplicatelo all’Infinito… e avrete trovato l’Amore Mio per voi. Quant’è bella la matematica coi suoi calcoli! Con una divisione e con una moltiplicazione, Mi avete condiviso e avete provato l’Amore Mio Infinito! Ecco, come l’amore della peccatrice che Mi ha lavato i piedi con le sue lacrime e li ha asciugati coi suoi capelli. A chi molto ho perdonato, molto ha amato. Ed ecco che ora scopriamo la proporzione direttamente proporzionale. A chi ho rimesso più peccato, ha molto più amato. A chi poco è rimesso, poco ama. Ecco come il Cielo si squarcia in due e i raggi scendono luminosi per quell’individuo che, in piena umiltà, immerso nel peccato, si inginocchia riversando lacrime di dolore, gridando: “Mio Dio!” L’Amore di Dio che abbiamo calcolato all’Infinito, scende in grazia su quel cuore che ha pianto tanto e, lavando i Miei Piedi con le sue lacrime, li ha asciugati coi suoi capelli. Vi dico, gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi. Il peccatore contrito di cuore raggiungerà il cuore di Dio che, con gioia infinita, accoglierà quel figlio prima lontano dal Cuore Divino. Molto è stato perdonato, molto ha amato. Chi si sente a posto, senza peccato, si sente autosufficiente e non si lega al Padre come il peccatore contrito. Ecco come le prostitute e i ladroni vi precederanno nel Regno dei Cieli, perché ultimi, hanno tanto amato Dio da raggiungere i primi posti nel Suo Cuore. Amate, amate il fratello che bussa alla porta del vostro cuore. Se terrete un cuore di carne e condividerete con chi ha bisogno del vostro cuore, Io farò lo stesso. Come potete pretendere che vi sia aperto,quando voi chiudete il vostro a doppia mandata per non condividere e amare il fratello? Ecco come l’Amore è sempre alla base di tutto. Occorre condividere con chi è più sfortunato o meno capace, bisogna diffondere l’Amore di Cristo attraverso l’Amore. L’amore con l’amore si ripaga. I figli di Dio si contraddistinguono per l’amore e la condivisione. Non stancatevi mai di andare per le strade del mondo portando Me ogni giorno. Io Mi divido con te, tu Mi condividerai con chi a lato ti sta, e così all’infinito, affinchè vi sia quel cordone che unisce tutti i cuori per immergersi in quell’unico e grande Cuore Rosso che sovrasta il mondo e batte, batte forte per te, per te e per te. Siate saldi nella fede nel cuore e vedrete come lo Spirito di Dio arricchirà sempre più i vostri cuori con linfa vitale, lo Spirito di Dio, e farà sgorgare da quel cuore nuova energia per proseguire l’Opera Mia. Vi abbraccio col Mio Amore Infinito, vi seguo, vi curo e vi sosterrò lungo il cammino, mai vi lascerò. Perché le vostre lacrime han lavato i Miei piedi e i vostri capelli li han asciugati. Il vostro molto amore vi ha acceso il cuore, Mi ha commosso e, teneramente, scendo in voi, dimoro in voi e vi custodisco perché il vostro amore, vero e sincero, ha bussato al Mio Cuore. Vi ho aperto, vi lascio entrare per gioire con Me e rendervi partecipi del dono più grande e prezioso che c’è.
L’EMMANUEL!!!
Medjugorie, 09.08.08
Capitolo 69 La fede e la Luce
Nei momenti in cui percepisci il Silenzio dentro il cuore, fermati! Nei momenti in cui percepisci pace e amore, arresta la foga del momento e perditi nel Mio Silenzio! È un silenzio ristoratore, in cui infondo Pace e Amore! In questo Silenzio, recuperi le tue forze perché in Me attingi ciò di cui bisogno hai per un facile proseguire il cammino che ti porta dove voglio Io! Quando il cuore cede al Mio Amore, me ne compiaccio e di quel cuore, sai cosa ne faccio? Lo consegno alla Madre che col Suo Santo Manto avvolge tutto il Creato. Le Sue Mani purissime e immacolate agghinderanno quel cuore rinnovato dallo Spirito dell'Amore e ne farà ghirlanda di fiori, per formare poi, quando tempo sarà, una corona per abbellire il Paradiso, regno di Luce, regno di Dio. Quel cuore prima spoglio, arido, adesso viene riempito di nuovi profumi, mosso dall'Alito di Dio che rinnova i cuori che si volgono in umiltà e amore. E rinnovandoli col Suo Tocco Divino, ecco che il male che prima aveva insediato le sue radici, con mille raggiri, svanisce. Quando il male insidia il cuore, fa provare solo dolore. Toglie, ogni giorno che passa, sempre più ossigeno, toglie la "speranza" per far radicare nell'uomo la disperazione del suo essere "solo", abbandonato. Lo porta a sradicare dal cuore la gioia, perché il male estirpa ogni bene. E l'uomo vive facendosene una ragione. Vive nella pura convinzione che se Dio fosse stato al suo fianco, tutto questo male non l'avrebbe provato! Oh uomo stolto, tu ti sei allontanato! Fin quando nel tuo cuore tieni accesa la Speranza e non la volgi alla disperazione, ecco che Io posso agire nel tuo cuore, ma occorre l'atto di fede del tuo essere in Dio e non nel male di cui ti nutri ogni giorno, sempre più. E più ti nutri di quel male, e più il tuo organismo si inaridisce; è come se ogni giorno ti nutrissi di assenzio. Cosa pensi… non diverresti pian piano, nel tempo, un sepolcro che cammina, disperato e senza forze perché di veleno ti sei alimentato? E così, allo stesso modo, quel cuore si nutre di veleno, di dolori, di disperazione, di paure. Nel tempo del tuo vivere, quell'ingerimento di veleni inaridisce quel cuore. Come può l'Amore farti percepire la sua Luce se tu ti neghi alla stessa? Non è Dio che ti abbandona, ma il tuo essere, compreso e inaridito dal suo dolore, si chiude all'azione dell'Amore. Ogni giorno, occorre coltivar quel fiore che è dentro te. La Madre Mia impianta il seme, mette la giusta acqua, e parla, con le Sue dolci parole, affinché il seme non si disperda nel buio delle sue angosce e, con la fede che un bel giorno un bel fiore diverrà, si lascia trasportare dal Suo canto melodioso che dona Nutrimento, Luce, Sole. Io Sono il Sole del tuo essere, emano Luce e ti dono sostentamento se solo credi e confidi in Me! In questo tuo disperare, non affogare. Abbandonati alla nenia d’Amore così che in primavera un bel fiore spunterà da quella terra prima arida, ma che adesso nutrimento ha. Aver fede non è parola semplice. È un "credo" che coinvolge l'essere, è un coinvolgere la vita alla Vita che dona vita! E da quel calore che Io ti dò, nella giusta misura che riterrò, diventerai una rosa rossa dalle acumi spine. Così che dal gambo ben corazzato, il male salir non potrà e mai raggiunger potrà la sua corolla rossa; rosso, colore dell'Amore che Io ho per te, che tu nutri per Me. E i profumi saranno virtù che nel tempo conoscerai, così che quel fiore profumato testimonianza diverrà. Alimentati di Me, attingi alimento dalla Fonte di Vita. “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere”, tu gli avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. E Io ti parlerò, cuore a cuore, istruirò i tuoi passi, Ti farò da guida in questo impervio cammino che facile diventerà perché fede hai avuto e dell'Acqua mi chiederai. Felice, Ti porgerò la Sapienza, perché è nei miti e negli umili che i semi che semina la Madre Celeste attecchiscono nel terreno buono. E nel tempo della Mia Azione in te, diventerai fiore, parte della corolla che adorna il giardino del Paradiso. Allontana ogni male, ti dò le spine come la rosa, affinché il male non faccia presa. E la rosa non potrà mai più impugnare, perché le spine sono a difesa del fiore. E tu fiorirai, con la Speranza sempre accesa nel cuore, di Luce ti rivestirai, e Luce sarai, perché chi si alimenta alla Fonte, Io vi dimorerò, e saremo una cosa sola, per sempre, vivendo nell’Amore Eterno che mai fine avrà, persi nell'Immensità, nell' Infinito Stellare ove gli spazi si annullano, il tempo diventa tempo di Dio, e tu farai da ornamento, perché di Luce da ora in poi ti sei rivestito perché hai trovato Me dopo tanto cammino….. Gesù Maestro di Vita, rinnovatore dei cuori, Vento di Dio!