“Chiunque entrerà, troverà la serenità, la pace, l’amore. Se tutti arriveranno col cuore in mano e l’animo puro, riceveranno luce da voi. A te, uomo, che entri qua, la serenità. A te , uomo, che esci da qua, la Luce e la Divinità sia con te”. Luce
Le note musicali conosciute sono sette, ma ciò che non sapete è che altre sono presenti anche se non suonate da strumenti musicali. Esiste la nota che vibra al cadere della goccia nell'acqua. O le note che suonano le foglie quando il vento soffia tra i rami. La sinfonia che si ascolta da queste note musicali è sublime. Lontano dai rumori del caos quotidiano, se ci si mette in ascolto dei suoni della natura, si comprende quanto sia vasta la gamma musicale. Il canto degli usignoli, il ronzio delle api, il soffio del vento, lo scorrere del ruscello, il rifrangersi delle onde sugli scogli, tutto è un suono, e così all'infinito. Ogni essere vivente ha un suono, solo che non lo si percepisce: il suo respiro, il battito del cuore, lo scorrere del sangue nelle vene e nelle arterie, nonché le vibrazioni che ogni organismo emana; tale vibrazioni le definisco “ il respiro dell'anima”. L'anima è la parte invisibile all'interno di ogni uomo che vibra, pensa, ha un'intelligenza. Solo che l'uomo non ci fa caso, pensa sia solo materia che si sposta e agisce al suo comando. Mentre, in realtà, molta verità è nascosta da ciò che non si vede o non si sente. Pertanto, partendo da questi assunti, si può dire che l'individuo è mosso da falsi preconcetti che non corrispondono al vero e, quindi, di conseguenza, si allontana sempre più da quell'armonia interiore che Dio gli ha donato al momento della nascita. L'anima ha il suo suono e i suoi colori, che son visibili attorno all'individuo, solo che, anche questo, l'uomo non lo vede. Tutto, e dico tutto, è un equilibrio armonioso di musica, suoni, colori, vibrazioni. Se si potesse ascoltare con lo Spirito, ci si meraviglierebbe come una musica così soave possa inebriare ed estasiare l'essere che comprende di essere in un'altra dimensione, quella vera, la sola, quella dello Spirito. In altre dimensioni, si vive di suoni, delicati, soavi, non roboanti come in Terra, ove c'è tutto tranne armonia da quando l'uomo ha stravolto gli equilibri naturali con la sua mano devastante. La natura sta perdendo dei suoni molto importanti, note stonate che spezzano l’equilibrio dell'intero cosmo. I ruscelli che suonavano le loro melodie con i loro gorgoglii, ora sono letti asciutti, ove risiede sporcizia e immondizia come solo l'uomo poteva fare. I suoni dei ghiacciai, in cui il soffio del vento delicato accarezzava un dì le sue cime, sembravano un coro di flauti che suonavano la poesia di tale spettacolo maestoso, abbagliante, formato di luci e musica, ora sta perdendo anch’essi le loro note... e si stan sciogliendo, proseguendo il processo di desertificazione della Terra. E cosa dire dei mari le cui note stonate son dovute alle loro acque inquinate? I boschi! Che melodia quei suoni che si ascoltano! È una poesia! Un po' come un concerto, ora si ascolta uno scoiattolo, ora il vento, e poi l'acqua della pioggia che batte sul terreno! Eppure anche questi boschi stan scomparendo! Vengono bruciati da persone senza cuore che non comprendo cosa sia l'Amore verso il Creato, verso ogni essere vivente che Dio ha creato con Amore Infinito. L'uomo non rispetta il Creatore e ancor di più se stesso perché non si sofferma a pensare che queste azioni arrecano danno solo a se stesso e a chi lo circonda, rompendo gli equilibri naturali che servono alla sua stessa esistenza terrena. Nel bruciare una pianta, toglie una melodia, le note emanate non son più lì ad allietare l'ascoltatore che ne trarrebbe energia e armonia interiore. Se ci si soffermasse un solo istante a pensare che ogni essere vivente, sia esso un fiore o un animale, un filo d'erba, ha la sua anima, lo Spirito di Dio che vibra e manda suoni, energia; deve essere rispettata, trattata con amore, perché Dio, nel creare ogni piccolissima parte del creato, ha infuso il Suo Amore. Non rattristare il Suo Cuore nel veder trattare in questo modo l’opera che ha ideato per far vivere l'uomo in un paradiso Terrestre. Il Suo Amore lo ha riversato su tutto ciò che vi circonda; vi ha offerto i colori più belli che nessuna mente umana poteva mai immaginare, ha creato l'acqua per rigenerare, l'aria per respirare, il fuoco per riscaldare, la terra per nutrirsi, vivere con equilibrio e armonia. Che l'uomo cominci a porsi in Silenzio, all'ascolto dei suoni che non riesce ad ascoltare se non entra in sintonia con le vibrazioni del Creato. Solo allora comprenderà di quanti errori ha commesso, per dare un nuovo inizio alla sua vita, un nuovo senso, che per ora è vuoto perché lontano dalle onde vibrazionali del Creatore. È un lavoro lungo e difficile per chi preferisce la materia e le comodità, e pur di ottenerle, innalza un sacrificio alla sua stessa esistenza che verrà condotta alle porte del nulla se non fa inversione di marcia, cominciando a osservare e guardare tutto ciò che lo circonda con amore perché in ogni cosa, in ogni essere vivente, lì c'è Dio. Haniel
Lasciare nel lettore o nell'ascoltatore le impronte del mondo divino! Uno scopo che l'umanità ha messo da parte, prese e compresa com’è nelle sue lotte intestine di potere, supremazia e ogni simile sentimento inferiore che fa da ostacolo alla Verità essenziale delle cose. La Terra, ogni singola particella che compone la materia è permeata dalla presenza del divino. Dio da grande alchimista, ha creato questa terra con le sue più svariate forme di vita, umana, vegetale, animale, nonché altre forme all'occhio invisibili, ma sempre presenti e indispensabili al giusto equilibrio di compensazione per permettere all'atmosfera di attivare quei processi chimici atti a garantire la sussistenza della vita. Ma anche questo l'uomo sembra non farci caso, impossessandosi e manomettendo ciò che non gli appartiene, credendo sia suo. Ma il corso degli eventi deve seguire ciò che è stato segnato prima ancora che l'uomo ponesse il suo piede su questo pianeta tanto amato, ma tanto sfruttato!
Al centro di ogni cosa, quindi, dovrebbe essere posto l'Amore, l'Amore per ogni cosa; vedere in ogni piccola cosa la presenza divina! A quel punto, si farebbe Silenzio intorno, e con riverenza e gratitudine, ci si fermerebbe a contemplare la bellezza di un tramonto, il sorgere dell'alba, apprezzando le sfumature di colori, il profumo della rugiada che spunta sull'erba bagnata. Si avrebbe una visione del tutto diversa da quella sinora avuta, ove tutto è scontato, tutto è dovuto. La pioggia, il vento, la luna, il sole, vengono considerati come “cose naturali” lasciando sfuggire alla sensibilità interiore il tocco divino che ha permesso cotanta bellezza.
Osservando il creato, ci si potrebbe sforzarle, con buona volontà, a non rimanere relegati all'esteriorità di ciò che si vede, soffermandosi maggiormente sul suo linguaggio; la natura, un albero, un fiore, ogni cosa parla con linguaggio del Divino. Sta ad ognuno porsi all'ascolto, nel Silenzio, nella profonda meditazione, in preghiera; si renderà presto conto che, isolato dai rumori esterni, riuscirà a vivere pure un solo attimo divino! Si avvicinerà alla Fonte e ciò che prima era, si trasforma, e proprio in quel momento si comprenderà e proverà il senso e la bellezza della Vita!
Nell'ordine essenziale delle cose, alla base vi è un ordine geometricamente perfetto. Ogni cosa che è visibile ma anche quella invisibile, è fondata su un Ordine Divino; in cui gli elementi geometrici, inglobati l'uno nell'altro, offrono alle forme le sue linee e le sue curve, secondo un'armonia del tutto perfetta, e solo all'apparenza lasciata al caso. Il creato, l'universo è formato da cerchi, cerchi che, ruotando intorno a loro, formano la luna, i pianeti; altri cerchi formano gli anelli. Le stelle sono tanti triangoli che offrono uno splendore magico al Creato. Per non parlar dei coni, dei cilindri, dei rettangoli e del quadrato. Ogni forma si basa su una geometria universale. Osserva l'uomo! È in posizione eretta, all'interno di lui vi è un bel parallelepipedo; non visibile, ma la struttura dell'uomo sì è basata su tale dimensione. Ogni cosa ha il suo ordine, sottostando a leggi di Scienze Naturali molto semplici per chi le conosce e si addentra in esse con umiltà. Il Dio Pensante ha fatto sì che l'universo intero obbedisca a leggi di compensazione, affinché l'uno sia utile all'altro per muoversi al ritmo armonioso. La luna gira, perché spinta dalla terra, che a sua volta gira spinta dal sole; ogni pianeta da movimento all'altro, tutto incastrato nell'Equilibrio Universale. Ogni singolo punto dell'universo ha la sua ragion d'essere. Anche i buchi neri, che ancora studiate cercando di conoscere i suoi misteri, sono creati e son li con uno scopo ben preciso, vale a dire di essere utilizzati come valvola di sfogo, condutture per recuperare e aspirare tutto ciò che potrebbe nuocere all'equilibrio stellare. I misteri che cercate non sono altro che scienze naturali. Ma l'uomo è sempre incompleto perché, non riuscendo per i suoi limiti a conoscere l'ordine naturale dell'universo, con le sue leggi, cerca di conoscere il suo scibile secondo le leggi umane e non quelle divine. L'uomo che ha dato il nome alla molecola, all'atomo, al fotone, all'elettrone, al neutrone, e così via all'infinito pensa di aver scoperto l'essenza delle cose senza soffermarsi a pensare che gli elementi e altro ancora a voi non noti, sono sempre stati presenti, solo che ancora non li aveva “nominati”. Ma il nucleo esisteva prima ancora che lo vedesse con quel particolare macchinario. Quindi, a conti fatti, l'uomo li ha solo classificati, ma l'esistenza di ogni singola particella ha sempre fatto parte della materia. Ma altre, quelle dello Spirito non ha dato un nome ancora perché non possiede il giusto macchinario. Questo voler analizzare ad ogni costo ciò che solo si conosce, allontana l'uomo da ciò che non si conosce in quanto, di riflesso, crede in cuor suo che sia solo tempo perso. Non esiste uno spirituale, bensì solo ciò che si può analizzare. A termine di paragone, è come se dicesse di conoscere l'immenso Oceano analizzando solo una goccia. La goccia può fornire una conoscenza limitata, definita, ma tutto ciò che è in profondità, negli abissi, che non si può vedere, non può conoscerlo. Quindi è una conoscenza molto superficiale, non la si può definire tale. Eppure l'uomo, a presunzione, afferma di conoscerlo. Nel corso del tempo prossimo, l'uomo darà il nome ad altri elementi, ed ecco che innalzerà ancor di più la sua ignoranza, perché vorrebbe essere lui il detentore della conoscenza suprema, illudendosi che sia così di fatto. Ecco perché le leggi Universali saranno sempre a lui celate, fin quando non comprenderà che il Creatore esiste e organizza ogni singola particella al fine di donare ogni forma e movimento all'universo intero. Basta solo guardare le sue meraviglie e la sua complessità nella semplicità estrema, per comprendere e accettare l'esistenza dell'Essere Supremo Pensante. Riconoscere che esiste da sempre, è difficile per l'uomo che vive pensando che c’è un inizio e c'è una fine. Ma se allarga l'orizzonte, pensando che nulla amore ma, tutto si trasforma, che Dio è senza inizio e senza fine, perché sempre " è ", passato, presente, futuro sono in Lui, ecco che comincerebbe a salire quel gradino di una lunga scala che lo conduce all'evoluzione spirituale della sua anima, se buona volontà ha di seguire insegnamenti che il Cielo impartisce. Pian piano bisogna abbandonare vecchi retaggi del passato. Amare il Creatore vuol dire amare se stessi, perché dentro ogni individuo dimora l'Essere Divino. Compreso questo con razionalità, occorre ascoltare il cuore che sussurra la sua voce a chi, con Amore e Umiltà si accosta alla Fonte della Verità. Che sia un buon inizio questo qua; che ascolti ogni uomo di buona volontà! Un vortice di Luce illumini la mente e il cuore di chi ascolta la Parola del Signore.
“Di nuovo, partito dal territorio di Tiro e passando per Sidone, venne al mare di Galilea in mezzo al territorio della Decapoli. Gli portarono un uomo sordo e muto e lo pregarono di imporgli le mani. Allora egli, presolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise gli dita nelle orecchie e con la saliva gli toccò la lingua; quindi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e disse: Effathà! , che significa Apriti! E subito le sue orecchie si aprirono e il nodo della sua lingua si sciolse, sicché parlava correttamente…” (Marco 7-31)
Effathà… apriti e ascolta
Effathà, effathà, apriti, Io son qua. Effathà, effathà, la Luce ti aprirà e toglierà davanti al tuo passo tutto ciò che è di ostacolo. Forze Celesti tutte, andate ad investire colui che grida con fede e vuole vedere le volte celesti, le forze del Creato, l'energia vibrante che si espande come il mare. Luce che accendi i cuori stanchi, vieni a rinvigorire le anime che hanno bisogno della Tua energia che dona vita. Vita che vibra nei cuori, Vita che si respira in ogni parte della Terra. Vita che dona Vita, Vita che nasce dalla Vita, Vita che è uguale a Dio. Effathà, Effathà, apri le orecchie e impara ad ascoltare ciò che è linfa vitale. Entra dentro le tue orecchie, penetra nelle vene e nelle arterie, apporta ossigeno al tuo essere che stava soffocando in quanto privo di aria pulita, di aria viva. Il Creatore, donatore di linfa vitale, ha creato, ha dato vita ad ogni singolo atomo per donare armonia al creato. Una Luce Infinita si espande come raggi ad onde radar, si espandono, si espandono, creando ripercussioni in ogni angolo del mondo. E dove arriva il raggio, li agisce la mano di Dio creatore, che vuole ogni giorno meravigliare i propri figli con le Sue opere creatrici. Oggi offre un tramonto arancione dorato, domani un grande arcobaleno, e poi monti innevati, ghiacciai argentati. Oh come è bella natura, ogni suo respiro è il respiro divino. Apri la mente, apri il cuore e ascolta le note musicali dentro te; suonano e vibrano; se stai ad ascoltarle comprenderai che è magia l'opera Mia. Ascolta lontano dai rumori che allontanano l'essere spirituale dal Creatore. Goditi di ogni momento trascorso con Me, apprezza quei Silenzi che intercorrono tra i nostri sguardi. Non pensar che sia tempo sprecato, ma affonda nella profondità affinché possa suonare le note che al momento ascolti a intermittenza e pensi siano stonate. Sono una gran bella e dolce melodia che racchiude la tua Vita. Ogni individuo ha la sua, in base alla sua sensibilità, riuscirà a captarle e comincerà a suonarle con uno spartito ben preciso. L'uno sarà sempre diverso dall'altro, ognuno avrà in vita il compito di riuscire a suonarlo per intero al fine che il suono giunga qui e si unisca alle altre sinfonie dell'universo per creare un'altra musica da diffondere a sua volta all'infinito. Suoni e vibrazioni, ecco i misteri ancora celati a voi che rimanete rilegati a ciò che si vede ma non si sente e, comunque, vedete sempre e solo parzialmente. Effathà, effathà apriti e ascolta la voce del Signore che irrompe nel tuo cuore. Abbandonati alla Sua melodia, danza al Suo ritmo al fine tu possa trovare la vera Vita che risiede in te stesso, e danzando ti perderai nelle danze, nelle musiche mai udite, confondendoti in esse. Solo allora comprenderai che il tuo essere confini non ha, varca quei limiti che ti sei imposto e comprenderai che Qui è tutto un suono. Quel suono che dà alla tua vita musica e poesia, ti farà aprire a una nuova dimensione, quella del tuo Creatore. Pace nel tuo cuore, apriti sempre e resta all'ascolto. Effathà, effathà, Io sarò sempre qua.
Luce nei cuori, Luce sia ovunque, sparsa per illuminare il mondo, per far vedere a chi non vede ciò che realmente da vedere c'è. Il cieco nato è colui che, pur vedendo, non vede il percorso reale da seguire. È colui che crede di vedere, di razionalizzare tutto alla luce della razionalità, ma senza avere fede nel cuore. La Fede illumina ogni angolo buio recondito dentro l'essere. Effathà, Effathà Luce entra nel cuore di chi non sa che la Luce è l'unica essenza delle cose. Energia vibrante che scuote l'essere dal suo torpore, ridestandolo dal lungo letargo che lo ha visto testimone di una vita trascorsa nelle tenebre. Effathà, effathà, alzati e guarda il dono del Cielo che risiede dentro il tuo cuore e ti grida di sollevarti, di scuoterti per guardare con occhi nuovi, quelli che la Luce ti ha donato posandosi sul tuo sguardo. Sono poche le cose importanti, quelle che servono per il percorso che conduce alle vie stellari che ricongiungono la tua vita alla Sorgente di Vita. Occorrono occhi nuovi, occhi diversi per rivedere le cose dalla giusta prospettiva, la prospettiva della Luce. Luce, cos’è? Una fiammella accesa che rende la stanza luminosa. A termine di paragone, Luce è quella fiamma che, alimentata e tenuta accesa dentro te, illumina il tuo essere che altrimenti, vivrebbe nell'oscurità. Vuol dire che ha bisogno di essere accesa, curata, alimentata, altrimenti si spegnerà. Come si alimenta? Gesù chiese al cieco: “Credi al figlio dell'Uomo?” “Chi è?” Rispose il cieco che ha riavuto la vista. “Colui che ti parla”, rispose Gesù. Il cieco rispose: “Credo!”. Ecco come si alimenta, con la Fede. Occorre credere che il Divino, la Luce, risiede in te. Con la parola “Effathà” pronunciata con fede, ecco che il miracolo avviene. La disperazione, la paura fanno allontanare quella fede certa che fa miracoli. Il Figlio dell'Uomo ha parlato, ha detto tante Verità quand'era giù in terra con voi, eppure ancora Lo si ritiene una persona che in quel momento ha agito facendo il miracolo, e ora è lontano e nessuno lo attua per Lui! Che ragionamento insensato, lontano dalla Fede. “Generazione incredula e perversa!” disse un giorno Gesù. Occorre avere fede e molta preghiera, con la convinzione nel cuore che quanto è stato chiesto, è stato già accordato. Gesù è sempre presente, con lo sguardo amorevole ma, al tempo stesso duro e severo nel vedere che ancora i figli di Dio dubitano dell'azione del Padre. Luce entra nei cuori, circolando nei meandri più reconditi dell'essere. Scorra Luce dentro ognuno di voi! Scorra Luce; fa' vedere la potenza del tuo Spirito affinché i ciechi nati possano vedere ciò che può fare la Tua forza! La Fede deve essere ferma, costante nel tempo; la fede, quella vera, è di una potenza estrema, da far smuovere tutti gli ostacoli interiori e ripristinare ciò che aveva ripristinato. La potenza della Luce è devastante, occorre saperla gestire. Non basta sapere che è lì, ferma dentro te, ma occorre alimentare la Fede con la Luce. Sono due binomi che vanno insieme “Fede e Luce!” Se credi, vedi. Se vedi, puoi lavorare con la Luce. Se lavori con la Luce, rendi possibile ciò che è impossibile! Luce è forza! Non occorrono a volte molte parole, ma occorre tanta Fede per riprendere a vedere, rivoluzionando l'essere e intraprendere il giusto cammino sulla via della Luce. Alimentate questa fede che è ancora infima in voi. Non è mai troppa e vi rendete conto di averla senza remore nel momento in cui ogni cosa detta col pensiero, si svelerà ai vostri occhi, per un cammino che conduce al Sommo Bene. Prosegui l'allenamento affinché riesca a superare quel gradino che ancora ti fa da ostacolo, al fine di aiutare colui che ancora non vede e ha bisogno di vedere. Effathà, effathà Il tuo Haniel sempre ti aiuterà.
Che l'Amore del Creato sia intorno a tutta l'umanità. Non ci si accorge di quanto Amore Dio ha dato, ha donato! Guardate la Terra, la Madre Terra. Ora come ora sta soffrendo. Guardate le persone su questa Terra! Molte persone soffrono, molte persone gioiscono. Molte persone non sanno nemmeno cosa voglia dire “amare”. Molte persone non conoscono la Parola di Dio! Il mondo sta cambiando, è vero! Ma ciò non vuol dire che è Dio che lo vuole. Molte persone si chiedono cosa sia la Verità. Ma qual’è la Verità? La loro verità, nel loro pensiero, è quella di mangiare, dormire, spendere, uscire e così via. Ma questa no, non è la Verità! Questa è oscurità. Ma qual è allora la Verità, direte voi? La Verità viene dal Cuore, la Verità viene da Dio, la Verità viene dall'Universo, viene dalla Madre, la Verità è dentro ognuno di voi. Quindi non dico “cercatela” perché l’avete già, ma dico solo aprite il libro della Verità, il libro della vita e leggetelo. Leggetelo dentro voi, come una favola, leggetelo dentro di voi con tutto l'Amore possibile, leggetelo cercando la Verità. Non angustiatevi e non pensate: “come si fa?”, e non chiedetevi : “sarà questa la Verità?” Non chiedetevelo; solo Dio, in quel momento preciso, vi darà il gran segnale. Fatevi le vostre domande, aiutatevi e cercate, nello stesso modo, di avere molto amore verso i vostri simili. E vedrete che, un bel giorno, una Luce, un Raggio di Luce, ma non dall'Alto, ma dal vostro cuore uscirà. Ed è questa la Verità; è l'amore che Dio via dato sin dal giorno in cui siete nati. L'anima porta con se cose conosciute nel passato, riportandole ora nel vostro presente, solo che l'umanità non ci fa caso.
Dolce ebbrezza vola via, musica e poesia. Grazie per esserMi accanto, in questo momento ascolto il tuo Canto. Ti sono vicino, Ti tengo la mano, una dolce poesia intona il tuo canto. Io sono presente, in questo momento, Ti guardo, ti ascolto, ti invio la vibrazione che si espande dal Mio Cuore. La Mia Presenza in questa chiesa è forte, perché è soprattutto l'Amore che chiama il Mio Nome. La Mia Benedizione in questo momento solenne scenda come pioggia a catinelle. Per ogni piccola goccia che scende un'anima Mi accoglie dentro il suo Cuore. Amore e Pensiero salgono in cielo, e dal Cielo stesso scendono dentro il Cuore. Oh dolce poesia che pervade l'anima quando Mi ama, Mi ascolta e si perde nel Mio Canto, Canto d'Amore, la senti la voce? Vibra nell'aria ed entra nel cuore. Non è fantasia, ma è Opera Mia, l'Opera di Me, che son Cristo, il tuo Re. Sceso in terra, presente nell'Ostia, Ostia divina che ricorda la Mia Passione. AmaMi sempre, con cuore sincero, chiamaMi, arrivo, Ti sono vicino. Ti prendo per mano, la senti la Mano? È la Mia che ti dice: Anima Mia, sei qui con Me, e piangi per Me! Ti dico, non piangere, Io sono Risorto per te! Amore Ti do, amore dai a Me. Uniti per sempre, sarò il tuo Re. Abbandonati al Silenzio, abbandonati al Mio Amore, Io Cristo Signore sempre accanto ti starò. Respira l'ebbrezza che il momento ti dà, Io il Re dei Re per sempre, per vita, l'abbraccio ti do. Unisciti alla Mio Cuore, insieme vinceremo, Io e te, Grazie Anima Mia, Io sono qui per te.
Nel momento in cui vibrano le note del cuore, ciò che era invisibile all'occhio diventa visibile al cuore. La musica esplode con le note più alte, quelle dell'Amore. Non è fantasia, ma è armonia che si raggiunge quando l'individuo ascolta il suo canto, quello che il Creatore ha suonato per lui soltanto. Ma questo l'uomo ancora non lo sa, e passa il suo tempo cercando la sua melodia con note stonate, perché non in armonia con l'universo, con il cosmo intero. Il Padre invece ha ideato la musica per ogni suo figlio considerando l'armonia dell’universo intero. E questa musica l'ha scritta con immenso Amore! Il canto del Suo Cuore vibra all'unisono di ogni cuore che vibrando alle medesime vibrazioni, raggiungono quelle più alte, regalando all'universo tutto Luce e Poesia. “Canto d'amore che esplode nel cuore! Osanna, nell'alto dei cieli, il Signore è risorto dentro ogni cuore. Cori, cantate inni di lode! Questi inni salgono fin quassù allietando il cuore di Dio, unendosi ai cori dell'Alto dei Cieli. Una sinfonia solenne e aulica accende ogni cuor d'Amore per Cristo Signore, il nostro Re. Seguite Cristo lungo i sentieri di Emmaus. Vi parla, Vi sta accanto; Vi parla, ti parla e seguendo i tuoi passi, segnando il passo, ti indica il percorso da seguire se un dì vuoi riabbracciarlo. Dall'alto dei cieli si innalzano i canti di Amore per Cristo Signor. Non potete immaginare la sinfonia che vibra nell'aria, le note vibrano e illuminano i cuori di chi innalza le lodi. Immaginate un pentagramma vuoto, bianco. Ogni goccia d'Amore scrive una nota. Più gocce, formano più note e, allora, esce la sinfonia che è scritta in ogni cuore. Sta a ognuno di voi scrivere la sinfonia più bella. Scrivete la vostra sinfonia con le gocce dell'Amore, le stesse gocce che Cristo Signore ha iscritto col Suo Sangue. Sinfonia angelica che penetra nel cuore dell'uomo ed esplode con un'esplosione di Luce che fa illuminare mente e cuore. Iscrivete la vostra sinfonia con le gocce dell'Amore nel pentagramma della vita. Dio ha creato le musiche più belle per l'uomo. Uomo, vivi la tua vita cercando di scoprire la musica che Ha suonato per te! Seguì Gesù, prendilo per mano, ascolta il Suo Canto. Inebriati del dolce suono. Abbandonati al Suo Amore e troverai la Resurrezione del tuo cuore!
Comincia ad albeggiare. Il cielo si tinge dei colori più dolci, tenui, azzurro chiaro, rosa. I colori diventano sempre più brillanti. Lo sguardo si posa sulle verdeggianti colline lontane; dietro le colline, le alte montagne sovrastano il paesaggio. Il cinguettio mattutino degli uccelli permea l'atmosfera di un senso di calma, di pace. Un benessere coglie l'essere, portandolo a meditare sulla magnitudine e sulla potenza del creato. Su come l'uomo, piccola infinitesimale creatura è immerso, in tutto ciò. La presenza del “Divino” è ovunque: in tutto quello che si pensa, che si vede, che si sente ed è immensa, inammissibile da ponderare, ma è lì. Un proverbio dice: “Il mondo è di Dio e Dio lo affitta ai coraggiosi”. Dio ha creato il mondo per i suoi figli, affinché lo abitino e lo santifichino. Dio non ti strappa dal tuo ambiente, non ti allontana dal mondo, né dal tuo stato o dalle tue nobili ambizioni umane, né dal tuo lavoro professionale. Ma lì ti vuole Santo! Signore ha voluto che noi, Suoi figli, con il dono della Fede, manifestiamo l'originaria visione ottiistica della creazione, l'amore per il mondo che palpita nel cristianesimo. Ed è proprio in questo onerosissimo incarico che l'uomo percepisce i suoi limiti, la sua miseria di fronte al progetto grandioso della creazione e dell'esistenza. Ed è proprio qui che l'uomo deve rivolgersi alla Misericordia Divina! Però le anime mondane hanno molta propensione a ricordare la Misericordia del Signore, incoraggiando così a continuare nei loro spropositi. È vero che il nostro Signore è infinitamente misericordioso, ma è altresì infinitamente giusto. C'è un giudizio e il Giudice è Lui! Lui, sempre misericordioso, ha innalzato l'uomo facendo brillare nella sua bassezza le luci del sole e della grazia. “Imparate da Me, che sono mite e umile di cuore...” Umiltà di Gesù!... che lezione per l'uomo che è un povero strumento di fango! Il coraggio e la perseveranza sono prerogative umane! Vi sono persone che sbagliano per debolezza e per fragilità, ma con la grazia di Dio, le stesse dimostrano il coraggio di confessare i propri errori e di difendere tenacemente la Verità!
C'è un bellissimo cielo stellato: non so perché, ma mi è sempre piaciuto osservare le stelle, soprattutto in estate, quando trascorrevo periodi interminabili a scrutare la volta celeste; chissà perché penso proprio che la vita sia una grande e continua lotta contro tutti e, soprattutto, contro se stessi, nella ricerca della Verità, quella per intenderci che ci dovrà rendere liberi. Non te la senti mai di esaudire la Verità, talvolta per correttezza, ma altre volte per non passare un brutto quarto d’ora; qualche volta per non farlo passare agli altri e, sempre, per vigliaccheria. Così con questa paura di andare fino in fondo, non saremo mai persone di criterio. Quando è in gioco la difesa della Verità, come si può desiderare di non dispiacere a Dio e, al tempo stesso, di non scontrarsi con l'ambiente circostante? Sono cose contrapposte: o l'una o l'altra. È necessario che il sacrificio sia “olocausto” : bisogna bruciare tutto, con perseveranza, con la preghiera e con l'umiltà, che, in se stessa, è la Verità nel cammino della lotta ascetica. È naturale che in certi momenti, lungo la strada della ricerca, ti opprime un principio di scoraggiamento, che può uccidere ogni ideale e che a malapena si riesce a vincere a forza di atti di speranza. Ma non bisogna disperare: è questo il momento buono per chiedere più Grazia a Dio e per andare, così, avanti. “Rinnova la gioia di lottare, anche se perdi una scaramuccia! La Grazia di Dio non ti manca. Pertanto, se corrispondi, puoi stare sicuro. Il trionfo dipende da te: la tua fortezza ed il tuo slancio uniti alla Grazia sono motivi più che sufficienti per darti l'ottimismo di chi ha in pugno la vittoria. Ieri, forse, eri una di quelle persone amareggiate nei propri ideali, disilluse nelle proprie ambizioni umane. Oggi, da quando Egli è entrato nella tua vita, ridi e canti e porti il sorriso, con l'Amore e la Felicità, dovunque vai!” L'autocritica, frutto di momenti di seria introspezione fa tanto bene e apre la mente alla “Vera Luce” ed alla serenità d'animo. La strada è lunga e tortuosa, la porta è stretta; la sofferenza abbatte, però solo chi la riceve con viltà: invece riceverla con animo coraggioso significa stimarla come un Tesoro. Capitolo 12 Il Principio e la Fine
C'è un principio ed una fine. Ma è dalla fine che inizia un nuovo principio. Così come il sole, tramontando, da inizio alla notte, così l'aurora, sorgendo, da inizio al giorno. L'uomo può mutare dentro di lui per poi divenire immutabile. Allorché l'invisibile appare visibile, mistero non è. La legge di Dio permette ciò. Se l'uomo vuole il cambiamento, proponendosi, con la più totale ed instancabile fede radicata in Lui, l'anima rinasce, si risveglia, alimentata dallo Spirito che porta la conoscenza divina dei luoghi remoti e celati alla mente e alla razionalità umana. Tu, uomo, figlio di Colui che ti diede alito di vita terrena, scoprirai che c'è una porta da aprire, dove a te sinora sono state celate le bellezze e le leggi di Dio ed il Suo Universo. Disponiti con Amore a Lui. Chiedi con fede ed umiltà. Sarà dato a te ciò che Egli ha deciso un dì per te, ma non chiedere più di quello che il tuo essere possa sopportare; è la Sua Legge e la Sua Volontà. Accetta con amore e umiltà quello che a te, essere umano, verrà insegnato. LUCE
Che sentimento nostalgico provo nel cuore. Ti sento nostalgica, hai bisogno ancor più d'Amore? Il Viandante Eterno visita ogni giorno i cuori che chiamano e gridano il loro nostalgico Amore. Hai sete, hai fame, Io questo lo so, ma devi dar tempo, perché pian piano Io do. Nel tempo della pazienza e dell'Amore, ti dono nozione che ti stringerà il cuor. Non occorre aver fretta, è una cattiva consigliera, ma devi dar tempo affinché il seme cresca. Quel seme è stato seminato nella stagione fredda, ha bisogno ancora di cure e di attenzioni prima che faccia capolino e comincia ad affrontar l’esterno che lo accoglierà. Il seme ha bisogno del suo tempo, di quello giusto, per poter germogliare. Per quanto abbia il forte desiderio di uscire e vedere il sole, ha bisogno di uscire nella giusta stagione. Occorre aver pazienza e soprattutto la Fede che il Viandante Eterno sa quando è tempo di operare in lui. Il seme si deve abbandonare, totalmente in fiducia, anche se sotto terra non vede cosa accade. Ma deve avere la giusta acqua e pian pianino i primi germogli vedrà. La stagione non è ancora giunta, ma quel seme dal cuore nostalgico ha sete di Me! Contento Io sono, Mi sento più Re! Quel cuore che era tanto lontano si è abbandonato a Me! Io sento il richiamo di quel seme che sta lavorando, con Amore e devozione, calore Io do. Ma quando verrà il tempo che Io deciderò, quel piccolo seme in albero fiorito trasformerò. I fiori saranno delizia agli occhi Miei, perché quel cuore duro e gelido si è trasformato per Me! Contento ancor sono e da quei fiori, in tanti frutti li trasformerò affinché questo albero, prima spoglio, alimento sarà per chi vorrà ascoltar. I Miei Pensieri non sono i vostri pensieri, le Mie Vie non sono le vostre vie. Compreso questo, il seme dovrà comprendere che Dio sa ciò che fa; occorre aver pazienza e ancor più umiltà. Il tuo cuore in trasformazione è quel seme che ancora bisogno di acqua ha, ma sempre in giusta dose, non occorre metterne tanta. Il seme marcirebbe e morirebbe prima ancora di diventare quell'albero in fiore che un giorno vedrà il Sole e la Verità. Andrà per le strade del mondo, come e quando Io vorrò. Ma ricorda che da sola non ti lascerò. Non struggerti con pensieri che a nulla ti porteran, perché Ho già detto che ti devi solo lasciar andar. Se fiducia hai in Me, domande non ne far, sai che Io ti seguo e sbagliare non potrai. Ascolta la voce del cuore di quel seme che anela al Mio Amore, vorresti abbracciare Me! Che dolce commozione, un amore grande ha fatto trasformare quel cuore tanto duro in dolce commozione. Ascolta, ferma e pensa! Son Io che parlo a te, ti invio la Mia Voce e tu parli con Me. Lo so che non ti basta, ma pensa che bello è, Io ti do la Mia Parola e tu ascolti Me! È un colloquio ripieno solo di Amor, pazienta ancora nel tempo, e vedrai che bel fiore. Un giglio bianco sei sempre tu per Me, Io sento il tuo profumo che giunge qui da Me. Non struggerti di nostalgia, Io sono qui con te. Vedrai che gran sorpresa nel vedere poi nel tempo quando da questo seme ti trasformerai in albero in fiore e delizia sarai a Me; nel tempo pian pianino, illuminerò sempre più il cammino che ancor non vedi perché impaziente tu sei. Ti ringrazio del tuo Amore, Mi allieta e Mi ricolma il cuore. Ma tante son le cose che sapere dovrai. Non sai che il Cielo non è senza sorprese? Ogni giorno nuovo a te porterà un giorno da scoprire, ma rimani sempre in umiltà. Ricorda che un cuore semplice vince sempre, rimani umile e semplice e affonda nella Fede. Il Mio abbraccio ti dono, continua e persevera, avendo fiducia in Me. Aprite il cuore ancor di più al Mio Amore, cercateMi sempre, in ogni ora e in ogni istante, nel giorno e nella notte, vi seguo, vi curo, grandi progetti ho, ma quello ancor più grande è stato quello di avere il vostro Amor. La guida vi ho dato, seguite Me, una pioggia d'Amore scaldi il vostro cuore. In umiltà, il Re dei Re che è sceso anche per te!
Quando ci si immerge nella vita quotidiana, non è facile percepire i suoni e le vibrazioni che il Creato offre, perché presi e compresi negli affanni e nelle ansietà di tutto far affinché la vita scorre nei suoi ritmi quotidiani, cadenzati da necessità che tanto celesti non sono. La vita viene scissa in due, ove la parte terrena prende il sopravvento, la personalità dell'individuo sovrasta facendo emergere e prevalere solo la parte materiale del sè. La cupidigia, l'invidia, l'egoismo e quant'altro di negativo viene preso a riferimento, e perseguito con costanza e bramosia. L'individuo cavalca la scena della sua vita sentendosi il solo e l'unico protagonista, non riuscendo a percepire tutta la realtà circostante che sempre esiste, ma agli occhi nascosta sta. Non è facile poterla vedere, ne tantomeno ascoltare, sarebbe troppo facile il cammino se fosse talmente palese agli occhi dell'umana gente! Ecco, l'uomo deve scegliere il suo percorso in piena libertà; il libero arbitrio è il dono più bello che il Padre avrebbe mai potuto fare perché solo così l'uomo capirà che la sua scelta è determinante per un lieto andar oltre la sua personalità per raggiungere l'individualità. In quest'ultima si cela tutta la sfera spirituale, ove risiede il Padre. Nell’individualità, c'è solo Pace, Amore e Libertà. La libertà che ha condotto la personalità ad annullarsi, facendo soccombere i meri interessi terreni, per far emergere la parte spirituale che risiede sempre in lui, ma prima era schiacciata dalla sua avidità di possedere ed essere il primo attore. Gesù disse un giorno che è bene sedersi all'ultimo posto, affinché il padrone di casa, quando ti vede, ti possa chiamare per nome davanti alla gente per farti sedere nei posti più avanti. Mentre se al contrario, ti siedi avanti, in bella mostra, il padrone di casa ti potrà far spostar indietro per far sedere chi era prima di te. Occorre tanta umiltà prima di cominciare a navigare. Le vele della tua nave devono essere gonfiate dal vento della Fede. Spesse volte, quando l'uomo vede la nave ferma a causa dell'assenza di vento cominciar a disperar e cerca di programmare e attivare un piano affinché quella nave possa riprendere a navigare. Coloro i quali si affannano, non detengono in cuor loro la Fede necessaria del “Gesù confido in te”. Quando si parte lungo il cammino, occorre la Fede certa che Dio provvede a soffiare, quando è necessario, le vele della tua nave. In assenza di vento, magari ti chiede un tuo momento di riflessione, un fermo per decidere da che parte vuoi stare. Magari non ti vede convinto, e vuole una tua maggiore maturazione prima di gonfiare le tue vele che condurranno la nave verso quel porto sicuro, tanto cercato, tanto amato, ma ancora non trovato. Pace, calma, Amore, Luce, sono i doni che troverai, oltre tante altre sorprese che mai e poi mai immaginerai. Occorre lasciarsi andare dal vento della Fede, sapendo che Dio vede e provvede a ogni necessità, ma occorre lasciarsi andar! Abbandona le paure e le ansietà su cosa devi far, alimenta la Fede dentro te, non temere e vedrai le meraviglie che troverai. Non è fantasia, ma è pura verità. Ti affanni, ti stanchi, cerchi ovunque un qualcosa di certo, ma sai che cerchi nel posto sbagliato. La certezza è la stabilità non è di questa terra! Per quanto lavori, per quanto ti affanni, non sai nemmeno quanti capelli hai sul capo! Ciò vuol dire che la tua vita non ti appartiene, ma è solo un percorrerla sulle vie della Fede. Se questo capirai nel tempo che tu avrai, il porto sicuro raggiungerai. Quel porto ove incontrerai quel Padre nascosto in te, ma che sempre fedele è! Le vie della vita sono tortuose e faticose se non ti affidi in pieno Amore all'Assoluto, alla Verità. Riprendi la navigazione, molla gli ormeggi con Fede, sapendo con certezza che è il Padre a condurre la tua nave nella giusta direzione, quella del Suo Cuore! L’Angelo Haniel in Amore
“La parabola dei primi posti” Osservando poi come alcuni invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non adagiarti al primo posto, perché potrebbe esserci un invitato più importante di te; in tal caso, colui che ti ha invitato sarà costretto a venirti a dire: “Cedigli il posto!” Allora tu, pieno di vergogna, dovrai prendere l'ultimo posto. Invece, quando sei invitato a nozze, và a metterti all'ultimo posto. Quando arriverà colui che ti ha invitato, ti dirà: “Amico, vieni, prendi un posto migliore”. Allora ciò sarà per te motivo di onore davanti a tutti gli invitati. Infatti, chiunque si innalza sarà abbassato, chi invece si abbassa sarà innalzato.
Il silenzio tutto intorno. Un amore pervade l'anima. Un brivido la coglie di sorpresa. Un dolce canto, emozioni in libertà. L'Amore scuote ogni particella dell'essere, un benessere totale che fa percepire quel brivido divino che risiede dentro l'individuo. L'Amore corre dentro te come un cavallo bianco verso il Cielo, e arriverà alla sua meta! Tra le nuvole del Cielo, cavalcherà fino ad arrivare sino alla cima. Corre la mente verso il Cielo insieme al suo cavallo bianco! Dolci note vibrano nel cuore. Un dolce canto che limiti non ha! Lì la percezione del Divino, che fa vibrare le corde del tuo cuore, facendoti esplodere d'Amore, Amore verso tutto il Creato, Amore verso il Creatore che ha messo insieme tutte le notti musicali affinché possano suonare la sinfonia della Vita! Un'armonia di suoni, armonia di colori, che rendono la volta celeste visibile all'occhio umano. L'invisibile si palesa agli occhi tuoi attraverso le percezioni e le vibrazioni del cuore. Quando percepirai dentro te quel brivido caldo, vuol dire che sei a un passo da quella barriera che fa da ostacolo a ciò che non si vede, ma c’è. Fai correre il tuo cavallo bianco oltre le nubi che non fanno vedere, e raggiungerai quella Vibrazione, la massima che c'è, perché è la Vibrazione di Dio che hai sempre percepito senza comprendere che era lì, dentro te. Continuerai a vivere col ricordo di quella Vibrazione che un bel dì hai percepito e visto. Non potrai fare a meno di pensare a quell'incontro speciale che ha cambiato te, trasformandoti in essere di Luce, che danza al ritmo della Vibrazione Divina.
“Il sale è buono, ma se perde il suo sapore, con che cosa gli si renderà il sapore? Non serve né per la terra, né per il concime, perciò lo si butta via.” (Luca 14, 34)
Il sale, alimento essenziale per l'alimentazione dell'uomo, come il pane e la pasta. Senza il sale, ogni alimento perde il suo sapore. L'uomo ha un bisogno vitale del sale, per la sua stessa esistenza, in quanto garantisce il giusto equilibrio all'interno dell'organismo umano. Il sale serve, oltre che a dare il giusto sapore, a conservare l'alimento. Quante funzioni ha il sale, eppure lo si acquista a basso prezzo. Sembra quasi un elemento di scarso valore economico, eppure le sue funzioni sono vitali! Occorre però la giusta quantità, come in ogni cosa. Dio, nella sua profondità, ha voluto donare questo elemento all'uomo come simbolo di Vita. “Voi siete il sale della terra!” Ma il sale non deve perdere il suo sapore, altrimenti non sarebbe buono né per la terra né per il concime, perciò lo si butterebbe via. Chi segue le vie di Cristo attinge la giusta dose di sale. Il mondo circostante scarseggia di sale. Chi decide di intraprendere il cammino dell'Amore, diventa “sale” per dare il giusto sapore alle cose, l'individuo che si riveste di Luce diventa elemento essenziale per la terra che ha bisogno di essere concimata e conservata. “Voi siete il sale della terra” Occorre prendere consapevolezza dell'importanza del sale. Colui che vive delle vibrazioni divine, trasforma il suo essere, e quella parte prima insipida acquista man mano sapore, in quanto si arricchisce della Parola di Dio, entra nelle sue Vibrazioni ottenendo una trasformazione che servirà, a sua volta, a dare il sale a chi ancora non ce l’ha. Ecco a cosa serve il sale! Eppure la sua storia è complessa. E’ apparso dall'oceano alla creazione del mondo, dal quale poi sono emerse le terre. Proviene dal mare, poi viene essiccato, sino a giungere all'uomo. Che lungo cammino che ha fatto, dall'origine del mondo all'uomo! Ma fino a questo momento, resta all'esteriorità dell'uomo: Oceano, Terra, Mare, Essiccazione, Sale! Ma poi, nel tempo, pian piano deve penetrare nell'uomo, deve essere assorbito nella sua giusta misura. Il sale rappresenta quell'elemento vitale di cui l'uomo non può farne a meno. Chi assapora il sale, non può più rinunciarvi in quanto ha assaporato il giusto sapore, apprezzando le sue proprietà. Ritornare alle origini, vorrebbe dire ritornare al gusto insipido delle cose. L'essere vivrebbe sempre col ricordo di quei gusti assaporati, di quei giusti sapori che davano alla vita il giusto significato. L'uomo vive ancora la sua vita lontano dalla Verità. Vive senza sale, rincorrendo con frenesia le sue ambizioni e velleità. Crede di aver dato il giusto sapore alle cose col senso che lui ha dato, ma arriverà il giorno in cui comprenderà che il sale è quell'elemento che per la Vita servirà. Non è facile diventare “sale della terra” occorre affondare sempre più nell'Oceano per attingere la giusta quantità di sale e dare sapore ai cibi. Il sale si può attingere soltanto dall'immensità dell'Oceano di Dio, che alimenta giorno dopo giorno i propri figli al fine diventino sale per la terra. La Luce delle buone opere. “Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa si potrà dare sapore ai cibi? A null'altro sarà più buono, se non ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo, una città posta su un monte non può restare nascosta. Nemmeno si accende una lucerna per metterla sotto il moggio; la si pone invece sul candelabro affinché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Risplenda così la vostra Luce davanti agli uomini, affinché vedendo le vostre buone opere, glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.”
Alla base di tutta l'umanità, sia al di dentro che al di fuori, c'è l'essenza più importante di tutto l'essere corporeo, materiale, cioè l'Amore. Se l'uomo è fatto di materia, è ancor più vero che ha anche una energia a se, con tutte le sue vibrazioni, suoni e movimento. Allora, cos'è che fa muovere la materia in quanto ad azione-movimento, solo il cervello umano o qualcos'altro? La scienza medica e fisica, studiando il corpo umano, parte dal presupposto che tutto è in relazione al vostro cervello che, dando degli input alle vostre cellule, mettete così in moto braccia, gambe, vista, udito, cioè tutto il corpo creando movimento. Ma il cervello umano è una massa di sostanza grigia, simile all'intestino, o ha una potenza così forte per far tutto ciò? O c'è altro? L'azione fa fare il movimento oppure in movimento è azione? Il corpo umano è basato su alcuni riflessi che appartengono alla muscolatura, ai nervi, e alle ossa. Ma tutto ciò dipende sempre dal cervello. Mettere in atto un movimento tramite la volontà e l'azione viene scaturita dal cervello. Ma se questi ha una massa di materia ferma e a sé stante, come mai l'essere umano prende la volontà di muoversi e mettersi in azione? Al di là di tutto ciò, c'è qualcosa o Qualcuno che ha generato l'essere umano con un sistema abbastanza complesso, anzi molto complesso. Chi siamo? Da dove veniamo? Spesso ci si pone queste domande senza risposta. Analizziamo il vostro corpo dalla testa ai piedi e anche all'interno, dentro il vostro organismo. Nulla è più complesso dell'essere umano. Siete così complicati e con un meccanismo così sofisticato e sensibile che andate in tilt così come un niente. Ma nulla è un niente, e niente è nulla. Tutto esiste ed è sempre esistito sia visibilmente, che invisibilmente.
Della materia, fan parte le cose visibili, poiché essa è condensata, consistente, quindi voi potete toccare, vedere e constatare con i propri organi che tutto quello che tocchiamo e vediamo è. Ma c'è una parte di voi che ha una invisibilità e non possiamo vederla nel toccarla ma esiste. Prendiamo per esempio, il pensiero. Ognuno ha la facoltà di pensare in silenzio, cioè il mio pensiero nessuno può sentire, a parte i casi di persone molto sensitive che “leggono nel pensiero”. Così sembrerebbe che esso sia invisibile. Ma sul volto della persona che pensa, si può capire dall'espressione del volto i suoi pensieri, se sono tristi, allegri, sereni oppure turbati. Quindi, questo potrebbe essere una forma di visibile, ma non del tutto percepibile. Eppure, il grande potenziale dell'essere umano è il “pensiero”. Non dimentichiamo che Dio, prima di creare “pensò”. Ecco, voi avete una parte che Dio vi ha dato in eredità, il pensiero. Con esso, si può anche guarire voi stessi, fare cose meravigliose per il vostro essere fisico e psichico. Basta portare il vostro pensiero al positivo, creando così un benessere intorno a voi. Sono delle onde invisibili che voi emanate e queste vanno fino al cosmo, per poi prendere forma e tornar a voi sotto forma di materia. Quindi, voi pensate e create, basta avere fede in voi e chiedere aiuto al cielo.
“Verbo di Dio, Om. Suono, vibrazione, Pensiero di Dio. E Dio creò, e Dio pensò. Dio pensò di dare vita a qualcosa, a qualcuno in questo mare immenso, con una fine e con un inizio, con un inizio ed una fine. Pensiero di Dio che si trasforma in galassie e stelle. Pensiero di Dio che si trasforma in mondi. Pensiero di Dio che si trasforma in cosmo. Pensiero di Dio che si trasforma in terra, in mondi visibili e invisibili, ma son sempre pur visibili, lontani e distanti tra loro. Ma seppur così lontani e distanti tra loro, sono molto vicini al Creatore. Il punto molto distante, nonostante tutto vicino al Creatore, è la vostra Terra. E Dio pensò che questi mondi non potevano essere così fermi, seppur belli e luminosi, ma disabitati, vuoti. Vuoti come pensano gli uomini di essere loro stessi, sebbene abbiano sempre dentro loro un sentire. E Dio pensò: “acqua”, paragonata ad un'energia vitale, paragonata alla creazione, alla fecondità, e così fù. E Dio pensò: “aria”. Venti che soffiano da ogni parte, in ogni luogo, e così fù. Venti, alito di Dio. E Dio pensò: “caldo, calore”, energia vitale che alimenta non solo il vostro pianeta, ma anche la piccola fiamma che è in ognuno di voi qua sulla Terra, uomo! Sole, luce, vegetazione per potervi cibare. Dio pensò, e pensò, e pensò. Creazione di Dio. Pensiero di Dio”.
Pace a voi, Pace a voi. L’Angelo scende giù dal Cielo per iniziare un incontro d'amore affinché la Parola venga seminata nella giusta terra e non venga dispersa dai cuori. Il contadino acquista i semi per poi metterli nel terreno. Quando ha in mano le sementi, le sparpaglia nei campi affinché la giusta terra accolga il seme per farlo diventare un albero che porta molti frutti. Purtroppo i semi non vanno tutti nella terra buona, ma alcuni cadono nella strada, tra le spine, sulla pietra. Queste rappresentano tutti gli ostacoli e le difficoltà che il seme incontra e quindi, disperdendosi, non maturerà e diventerà un bell'albero. Il contadino segue il seme, lo cura con amore, allo stesso modo come Dio segue il seme che è seminato all'interno di ogni uomo. Ma l'uomo, spesse volte, non ha il tempo né la pazienza di attendere il periodo della maturazione e, lungo il percorso della sua crescita, dissemina quel seme, perdendo quei processi vitali per lui e per la sua elevazione spirituale. L'uomo preferisce l'esteriorità della sua vita apparentemente perfetta, vissuta nell'agio più totale, ove l'edonismo è l'egoismo del vivere bene pensando solo alle sue problematiche, fan sì che viva mettendo al primo posto l’io. Ecco che quel seme si secca, si disperde e la Parola di Dio ascoltata non entra nel cuore per una dolce trasformazione. Lo stesso è per il seme caduto sulla pietra. In questo caso, la gioia nell'ascoltar Parola di Dio è immensa, è grande, ma poi, al primo ostacolo, l'entusiasmo sparirà. E così la Parola di Dio a nulla porterà se non l'entusiasmo del momento contingente, che nel dopo tempo svanirà. E poi ci sono le preoccupazioni quotidiane che affannano i cuori, soffocando quel seme gettato che aveva bisogno del suo giusto tempo per maturarsi. Le preoccupazioni quotidiane sono quel grosso ostacolo che impedisce alla Parola di Dio di penetrare dentro il cuore nel giusto tempo affinché questi assorba la Parola, la faccia diventare azione nella vita quotidiana. Non basta quindi ascoltare ciò che Gesù dice in quel momento, durante la messa domenicale, quando si va, per poi dimenticarsi il giorno dopo cosa il Signore ha detto o cosa ha voluto comunicare alla tua vita. Occorre meditare la Parola, occorre detenere la giusta fede, non quella costernata di preoccupazioni o interessi personali. Queste son spine che soffocano la Parola, che è data a tutti, nessuno escluso. Tutti possono apprenderla, tutti possono accedere alla stessa. Nel mentre si ascolta, magari quel cuore è veramente sincero, accendendosi di entusiasmo. Coglie la vibrazione che la Parola dona, ma le spine soffocano quel cuore perché la scala delle priorità lo porta a scegliere una vita fatta di apparenze, non riuscendo ad apprezzare e maturare nel tempo il giusto senso della Parola data. Occorre aver fede nell'azione del contadino, che non abbandona mai i suoi semi che ha amorevolmente sotterrato. Dio è il vostro contadino. Nessuna mente umana può minimamente immaginare l'amore e la cura che mette il Buon Contadino nell'attesa che il seme fuoriesca dalla terra buona. Gli apporta il giusto alimento, lo abbevera con la giusta acqua e, la Parola di Dio, un giorno seminata, col tempo dell'Amore e della Pazienza, diventerà un grande albero. Quante volte il Signore parla di seme, quante volte parla di albero che porta molto frutto! Eppure ci sono tanti semi che si perdono lungo il cammino. Il cuore di Dio si rattrista e piange nel vedere ogni seme che si perde. Anche quei semi li ha chiamati per nome, li ama, ma è proprio il grande Amore che detiene, nonché il rispetto della volontà individuale, che il Signore lascia fare. Il Padre non ama fare forzature, ti sta vicino, ti sussurra nel Silenzio, ma sta al seme scegliere se maturare o lasciarsi andare. Il libero arbitrio è una legge del Signore, che vuole far decidere al singolo individuo, in prima persona, ciò che ritiene sia giusto per lui. Ti può sostenere, ti infonde coraggio, se Lo invochi e Lo chiami Padre, Lui è sempre al tuo fianco pronto a stendere la Sua Mano su di te, e seminare nuovamente, con Amore Infinito, quel seme che prima disperso era. Il Padre lo semina quante volte tu vuoi, non ti dice mai la parola “adesso basta!”. E’ sempre pronto ad accogliere un cuore contrito, affinché la Sua Parola cresca e vi faccia dimora. Comprendo bene che la vita terrena una difficile prova è; comprendo anche che l'esteriorità che circonda l'umanità confonde le menti per chi poca fede ha. Occorre allora alimentare la fede, deve diventare quella fede fondata sulla roccia, così che niente e nessuno potrà mai sradicare il seme dalla terra, dissotterrandolo e facendolo morire perché giusto alimento non ha. L'insegnamento sin da oggi deve condurvi a una maturazione quotidiana della Parola del Signore, affinché il seme possa quotidianamente alimentarsi e crescere. Non esiste crescita se non si passa il proprio tempo nell'introspezione di ogni giorno. Maturare la Parola vuol dire cibarsi della stessa e dare ad essa forma. Non si può viverla per un solo istante, accogliendola sul momento, per poi dimenticarla e abbandonarla al primo ostacolo che la vita porrà. La Parola deve prender forma nella vostra vita; ma se non vi cibate di questa, come potete pretendere di maturarla e viverla per una trasformazione interiore? Siate quel seme che rimane nella terra buona, accogliete nel cuore la Parola e fatela vostra. Vivete nel mondo ma non siate del mondo, perché chi segue la parola di Dio non è di questo mondo, ma appartiene al Regno Divino che presto accoglierà quel seme quando maturo sarà. Trascorrete il vostro tempo sempre all'ascolto della Parola, sia Cibo e Alimento per il vostro essere. E non pensiate di non aver mai tempo o che sia tempo perso, perché solamente a pensarlo, già quel seme si è disseminato e disperso. Abbiate pazienza, abbiate fede, abbiate speranza, abbiate forza e coraggio, lasciate agire Dio nella vostra vita, in piena umiltà; quel seme non potrà mai immaginare i frutti e le meraviglie che saranno visibili a lui quando il tempo passerà e tutto in lui si trasformerà. Da un piccolo seme, se fede si ha, ecco che la Parola di Dio forza darà. Il tempo dell’Amore, i primi germogli spuntar farà, forza e coraggio, il Contadino alimento vi dà. Affrontate il dopo giorno sempre con Amore verso il Signore, vedrete le Opere che grazie a quel seme compirà. Non disseminate il vostro seme, ma abbiate fede e attendete la maturazione affinché i doni del Cielo siano per tutti voi. L'angelo Haniel ha parlato a voi, per donare un soffio divino al vostro seme al fine possa crescere e diventare quell'albero che tanto frutto porterà. Dio vi attende, con pazienza infinita, regalandovi tutto il Suo Amore che vi fa vibrare il cuore per un dolce maturar la Sua Parola che pian piano seminerà.
Quando la Parola una è, non può cambiare il suo contenuto. Può magari variare lo stile, ma la Parola di Dio è una e soltanto una. Son molti coloro i quali apportano modifiche al fine possono giustificare il proprio operato con la Parola di Dio a sostegno. Ebbene la Verità è una soltanto: la Parola di Gesù, che non ammette compromessi. Quando è il Signore a parlare, non ci si può sbagliare. E’ a senso unico, senza troppi preamboli, va dritta al cuore che vuole toccare. Sta all'uomo accettarla o meno, ma senza modificarla o dare il senso desiderato per un maggior utilizzo a uso personale. Come ho già detto altre volte, la Parola è alimento di Vita affinché l'uomo cresca sia nel fisico che nello spirito. Ma occorre alimentarsi non con cibi avariati, lo intossicherebbero facendolo star male. Allo stesso modo, lo Spirito di Dio sana il corpo, sana la mente, è la giusta medicina a cui far ricorso ogni giorno. Medicina di Dio, Medicina che sana, Medicina che guarisce! La Sua Parola è data a tutti, nessuno può farne senza anche se al momento magari lo si pensa. Ma per quanto la tua vita possa esser dissoluta e lontana dalla Parola, verrà quel giorno particolare, quel momento a te non noto, che la Parola entrerà dentro il tuo cuore, attraverso un evento straordinario, ed ecco il tuo cuore trasformato. E ti accorgi, col passar del tempo, che non puoi farne a meno, e l'incontro con Cristo, prima saltuario e occasionale, adesso diventa essenziale! Le cose a cui prima non potevi farne a meno, ora assumono un significato diverso. Scarsi o privi completamente di importanza, cedono il passo a un qualcosa, a un Qualcuno che prima ti rifiutavi di incontrare, ma che è dentro di te. E dentro te grida con voce soave il Suo Amore, il Suo Amore per te. Comprendi in quel momento che sei importante; non per il mondo come prima invece per te era importante, ma per un Padre che pensavi tanto distante, ma invece era sempre al tuo fianco. E quel Padre lontano ti dice: “Figlio mio, restaMi accanto. Non andar lontano per cercare la felicità, perché il mondo, questa, non te la da. Ti ubriaca di illusioni, di vanità e falsità, ma pian piano che l'essere si spoglia dalle false verità, ecco che poi si ritrova con una sola Verità. Non aspettar quel giorno lontano se il tuo cuore lo puoi donare adesso a Me che ti sto parlando in questo momento. La conversione del cuore è dura senza l'Amore, ma se questo lo percepisci adesso per Me, Io sono felice, Mi sento più Re. Il tonfo nel cuore che la Mia Parola ti dà e un tonfo che arriva su in Cielo, e felice Mi fa. Il tuo cuore insieme al Mio si unirà e la Mia Parola per te alimento sarà. Non ritardare il momento di questo ricongiungimento, fallo adesso, fin che sei in tempo per decidere se accettare il Mio Amore. Te lo offro con tutto il cuore. Il Re dei Cuori attende con pazienza il giunger di quel tonfo del cuore per far una gran festa quassù. E quando uniti saremo, scoprirai che la vera felicità non è così lontana come pensavi. Era dentro te, bastava a detenere il giusto Amor per trovarla. Oh uomo di buona volontà, cerca Me in ogni momento della tua vita, che misera è se non si ricongiunge a Me! Tu che nulla hai scelto di essere se stai lontano da Me, abbraccia il “Tutto” per un arricchimento del sè. Non ho soldi, non ho argento, ma ho un tesoro di inestimabile valore a cui difficilmente vorresti rinunciare, “l'eternità”. Scegli di essere figlio di Luce, scegli la strada dell'eternità perché eterno sei, la scintilla di Dio dentro te mai morir potrà per eternità. Fammi vedere il tuo Amore, fammi vedere che hai sete di Me, e insieme una grande festa farem, il tuo Re”. Ecco come il Padre ama, ecco come il Padre ti parla, ecco come il Padre ti segue affinché tu faccia il giusto passo per intraprendere il viaggio stellare che ti farà varcare la materialità per un oltre a te indefinito, ma vivo e vegeto per eternità. Fanne insegnamento al fine tu possa raggiungere la profondità del tuo essere, per poi accorgerti, infine, che ti ricondurrà sempre qua, Dio è Infinito e un giorno lo scoprirai. Buona ricerca di te stesso, non perder tempo, Dio ti sta aspettando da tempo. Con infinito Amore Haniel, l'angelo del Signore.
In questo giorno speciale non poteva mancare il nostro incontro. Un incontro speciale, particolare, che Mi vede sofferente e nell'angoscia nell'affrontare ciò che era la volontà del Padre! Solo non sono mai stato, l'Angelo di Luce Mi stava accanto. Mi parlava, Mi infondeva coraggio. Solo attraverso la Mia Croce avrei potuto far vedere alla gente incredula che la morte non esiste ed e Io sono la Vita! Non Mi han accettato, quando ero in viaggio lungo il percorso terreno ho toccato con mano l'incredulità dell'uomo. Ho perseverato, ho parlato, ho compiuto con le Opere ciò che il Padre Mi suggeriva. Ma l'uomo non ha creduto neanche alle Opere del Padre Mio, mettendoMi in croce. L'uomo è volitivo, oggi Mi osanna e l'indomani Mi inganna. Ma non avrebbe mai potuto ingannare Me! Io sapevo che chi avrebbe attinto il pane Mi avrebbe venduto per trenta denari! Ma così doveva andare e abbracciai con Amore la volontà del Padre. Mi han percosso, sputato addosso, trafitto con quei ganci che Mi dilaniavano le carni. Se il Padre non fosse stato in Me, non avrei mai potuto sopportare questa sofferenza con regalità estrema. Vi ho amato tutti da lassù, Vi guardavo e chiedevo perdono al Padre, perché quest'umanità è cieca e non vede oltre l'apparenza di un uomo semplice con lingua svelta! Solo questo vedevano, ma la Luce dentro Me l'han vista solo in pochi e neanche han creduto quando mi sono trasfigurato! Nonostante i Segni, le Opere, nonostante la Mia Passione e Resurrezione l'umanità continua ad essere cieca, navigando nelle sue false convinzioni. La Pasqua è la Mia e vostra Resurrezione quando crederete con forza nel Padre e Signore e Creatore. Se non avessi avuto l'energia Cristica e la Luce, mi sai dire tu come sarei riuscito a sopportare tutto il male che mi han fatto? Luce che guarisce, Luce che sana, Luce che irrompe nel cuore invadendo ad ampio spettro tutto il circondario. Ma l'occhio dell'uomo non riesce ancora vedere il Cristo glorioso che dopo aver tanto sofferto le più atroci sofferenze fino alla morte, è sceso dalla croce, Mi sono rivestito di Luce Viva che occhio umano non può vedere, e continuo a guardare il vostro operato. Non è un percorso facile il vostro perché, in cuor vostro, riservate dubbi, negazioni, incredulità, che vi fanno rimanere sempre nel materiale e affondando sempre più in esso, vi lasciate impregnare dai vostri sensi, negandovi la possibilità di riuscire un giorno, alla fine del vostro percorso, a risorgere e immergervi nella Luce del Padre, perché sempre all'ombra e nell'oscurità avete scelto di vivere la vostra quotidianità. La Mia Passione, il Mio Calvario è servito a voi, umanità. Io paura non tenevo, perché chi è nel Padre nulla teme e tutto affronta, perché si abbandona alla Sua Volontà. Facendo questo atto di abbandono, di rinnegamento al proprio se, ci si abbandona tra le braccia dolci del Padre che sa e provvede ad ogni necessità quando Lui solo sa. Il Suo Disegno non deve esser mai messo in discussione, anche nelle avversità! Non credete che avrei potuto compiere l'Opera su di Me, evitando le sofferenze inferte non solo a Me, ma alla Madre Mia che attonita e dolorante provava la crocifissione nel suo cuore nel vederMi agonizzante? Ma Io vi ho mostrato la Via; Io son la Via, Io son la Verità, Io son laVita. Questo messaggio lascio a questa umanità che prega con le labbra ma ancora è distante dalla Verità! Cammino per le strade del mondo, apostoli chiamo al Mio seguito, siate Luce del mondo perché quando giungerò, un nuovo Regno formerò! Un Regno di pace, un Regno di Luce, un Regno d'Amore ove Io, Cristo Re, accanto al Padre, scacceremo il male e non sarò più messo in croce, ma nella gloriosa Luce del Padre regnerò!
Rispose loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: Mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato pani a sazietà. Operate non per il cibo che perisce, ma per il cibo che rimane per la vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui Dio Padre pose suo sigillo.” Allora gli dissero: “Che cosa dobbiamo fare per operare le opere di Dio?”. Rispose loro Gesù: “Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”. Gli dissero: “Quale segno fai tu perché vediamo e crediamo in te? Che cosa operi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto come sta scritto: Ha dato loro da mangiare pane dal cielo. Disse loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi da il pane dal cielo, quello vero. Il pane dal cielo infatti è colui che dal cielo discende e dà la vita al mondo”. Gli dissero allora: Signore, dacci sempre questo pane. Gesù disse loro: “Io sono il pane di vita. Chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. Ma io ve l'ho già detto: mi avete visto e ancora non credete. Tutto ciò che mi dà il Padre verrà a me e chi viene a me non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielonon per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. Ora, questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: che nulla vada perduto di ciò che mi ha dato, ma io lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa è infatti la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna e io lo risusciti nell'ultimo giorno”. Ma i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: Io sono il pane disceso dal cielo. Non è costui Gesù, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può ora dire: Sono disceso dal cielo? Gesù rispose loro: “Non mormorate fra di voi. Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. È scritto nei profeti: Sarannotutti istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre ed ha ascoltato il suo insegnamento viene a me. Non che alcuno abbia visto il Padre se non colui che è da Dio, lui ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: Chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato nel deserto la manna e sono morti. Questo è il pane che discende dal cielo, perché lo si mangi e non si muoia. Io sono il pane vivente, disceso dal cielo. Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno. E il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. I Giudei allora discutevano fra di loro dicendo: Come può costui darci da mangiare la sua carne? Disse loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Chi si ciba della mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. La mia carne infatti è vero ciboe il mio sangue è vera bevanda. Chi si ciba della mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui. Come mi ha mandato il Padre, che èil Vivente ed io vivo grazie al Padre, così colui che si ciba di Me, anch'egli vivrà grazie a me. Questo è il pane disceso dal cielo; non come quello che mangiarono i padri e sono morti. Chi si ciba di questo pane vivrà per sempre”. Questi insegnamenti impartì nella Sinagoga a Cafarnao.
Io ti condurrò dove mai nessuno ha osato mai. Io ti seguirò come l'ombra che non abbandona mai, ma ti segue sempre, un passo dopo l'altro. ‘E un dolce compagno di viaggio che mai si può separare da te, perché è una legge costante, e mai potrai separarla o farla scomparire lontano da te. Anche quando pensi che non sia là, la tua ombra mai ti abbandonerà. Io sarò la tua ombra, seguo il tuo passo, standoti accanto. L'ombra rimane in silenzio, qualsiasi cosa tu faccia, attende e ti segue. Io ti condurrò nei luoghi del tuo silenzio interiore e ti istruirò. Lontano dai rumori e dagli affanni, ti darò nozione per una visione nuova della vita. Vista dal tuo punto di vista, questa vita non ha senso, non può ridursi a un semplicetran tran che ti fa perdere la verità. Io tiprenderò per mano, facendoti vedere con occhi nuovi ciò che prima non vedevi. Non vedevi e non vedi ancora la Mia presenza in te, pensi di esser solo a gestire questa vita che senso non ha se non ti rendi conto che senza la Mia presenza, la tua vita colore non ha. Come l'ombra non può separarsi dal tuo corpo, così sono Io per te. Indissolubili, Io con te e tu con Me. In apparenza, l'ombra non ha senso ma se ci rifletti un po' sù, questa ti fa comprendere che sei vivo, quando ti sposti, lei si sposta con te. Quando ti siedi, lei si siede con te. Quando ti riposi, lei si ferma insieme a te. E per questo suo muoversi con te, comprendi che sei vivo, e ti muovi, anche se poi non ci fai caso. Quell'ombra la vedi tutti i giorni, e non ci fai caso! Ma pensa se un giorno ti accorgessi di non avere l'ombra, come reagiresti? La consideri una presenza scontata e, per tale motivo, passa inosservata. Non le parli, non ti accorgi di lei. Eppure è sempre lì, accanto a te. Io sono la tua ombra, e per vita ti seguirò, pronto a suggerir Parola per un tuo cambiamento di cuor. Ma non Mi ascolti, conduci la tua vita padrone di te stesso senza cercare quel colloquio d'Amore che trasformerebbe il tuo cuore. Cerca la tua ombra, è vita per te, è una Guida sicura per te che ancor cieco sei.Quando comprenderai che di questa Presenza non potrai farne senza, comincia a cercarMi, Io felice sarò perché vuol dire che, svegliandoti dal tuo torpore, hai dato inizio alla tua trasformazione. Fintanto che questo non accadrà, Io sarò sempre la tua ombra che mai lasciar ti potrà. Ma sapessi quanto è bello perdersi nel Mio Silenzio! Un porto sicuro dove approdare quando sei stanco, una voce soave che ti incita a continuare, a non mollare, ti incoraggia a proseguire la tua ricerca, che a nulla arriverà, se non approderà nel Mio Mar! Il Mio Mare calmissimo, limpido, trasparente, dove navigare nonostante le acque sottostanti siano turbolente e voglion farti naufragare. Ricorda che son la tua ombra e anche se pericoli vedrai, continua a navigar, perché ciò che tu non sai ancora, Io sono il Comandantedella tua nave che ti condurrà dove Io ti porterò! Con Amore Infinito il tuo Gesùper sempre nel cuore tuo.
In un tempo remoto, molto lontano a voi, ma pur sempre vicino,Cristo era presente lì con voi sulla Terra. I Suoi piedi solcavano sentieri terreni, ove c’era sabbia e le Sue Orme sono rimaste indelebili sulle strade del mondo. Ancora oggi, se si guarda e si osserva con gli occhi dello Spirito, si possono intravedere le Sue Orme, che han tracciato la storia dell'umanità. Un giorno disse che avrebbe attirato tutti a Sé, e così fù! A distanza di millenni, la Sua Vita, la Sua Missione , la Sua Passione è ricordata di generazione in generazione. Ogni anno si festeggia la Sua Nascita, ogni anno ricorre la celebrazione della Sua Passione. Acqua e Sangue di Cristo hanno toccato gli angoli più remoti di questa Terra, al fine che la Sua Venerabile Misericordia si potesse espandere ovunque. Quando i Suoi piedi solcavano la terra, si recò in ogni posto per lasciare traccia del Suo Amore, della Sua Misericordia! Operò miracoli, fece udire i sordi, fece parlare i muti, guarì i lebbrosi, resuscitò dai morti. Lazzaro è l'emblema di ciò che rappresenta la Fede. Era morto quando Gesù, ancora distante fisicamente da lui, ma con lo Spirito unito, si recò presso la sua tomba. Tutti piansero e il cuore di Gesù si commosse nel vedere dolore attorno per la dipartita del Suo amico. Ma Gesù aspettò quel momento affinché tutti potessero vedere che il Cristo ha vinto la morte. Nel dire: “Lazzaro, vieni fuori!”, dentro Sé aveva la fede certa che tutto si può se nel Padre si è, se l’essere in Spirito rimane unito alla Sorgente di Vita che è Dio. Gesù è la Via, la Verità, la Vita, lo ha detto e lo ha dimostrato con le Sue Opere. Lui è Vita, e in quanto Vita, ha il potere di dire a Lazzaro: “Alzati!” Se ognuno di voi avesse fede quanto un granellino di senape, compirebbe gli stessi miracoli di Gesù, e ancor di più. La Fede smuove la forza dello spirito che risiede dentro ognuno, al fine che lo spirito prevalga sulla materia e possa apportare la giusta trasformazione. Lo spirito, quando viene alimentato, lavora con le Entità Spirituali, rafforzandosi, attingendo in tal modo dai tesori interiori. Gesù era sempre, ed è sempre in contatto col Padre e, quando era sotto forma umana, questo legame, nonostante la materia portasse in tentazione, era ancor più radicato, perché tanto lavoro si deve svolgere quando lo spirito è racchiuso nella materia per non farsi travolgere dalla stessa e soccombere. Chi medita e lavora con le Forze spirituali sa che Gesù ha seguito gli insegnamenti del Padre per raggiungere il più alto grado di perfezione spirituale. Chi, fra di voi, se fosse stato davanti alla tomba di Lazzaro, avrebbe avuto la certezza che egli si sarebbe risvegliato alla vostra frase: “alzati!” ? Già col pensiero, avreste distrutto la benché minima possibilità di riuscire nell'intento. La razionalità avrebbe prevalso, annullando l'azione dello Spirito. Rammentate sempre che Dio opera solo quando le porte interiori che accedono allo Spirito sono completamente aperte, vale a dire deve esserci solo il pensiero positivo, la certezza del verificarsi dell'evento, e la Conoscenza che la potenza di Dio lavora su ognuno attraverso la parte, il nucleo dello Spirito interiore. Quando l'essere si abbandona in maniera intelligente e totale alla Luce Divina, ossia al Suo Operato, ecco che Lazzaro si alzerebbe davanti agli occhi vostri. La vostra incredulità nella potenza della Forza dello Spirito annienta ogni opera possibile. Gesù ha lasciato tracce ben precise al suo passaggio, le Sue Orme ancora si vedono tra i selciati, lungo i percorsi della vostra vita, che nulla è e non ha senso se non camminate seguendo le Sue Orme. Ha lasciato a voi insegnamenti divini, ha parlato attraverso parabole e attraverso le sue Opere, i Suoi Miracoli. E chi ha avuto la fortuna di incontrare il Suo Sguardo, ha visto anche la Luce che emanava lo stesso. La Luce interiore in Lui emanava Energia Cristica a tal punto che chiunque lo toccava, guariva. Non era Miracolo, ma era la Sua Energia, la Sua Simbiosi con Padre al punto di essere un tutt'uno, e far sì che questo avvenisse. La resurrezione di Lazzaro vi deve portare a riflettere sul vostro stadio di Conoscenza e di Fede, fino a che punto è il vostro lavoro con lo Spirito affinché, come Gesù, riusciate a vincere la materia e vincere nello Spirito, l'unica e sola realtà che, alla fine, è eterna e non muore mai. Abbiate fede certa nel cuore, annientate ogni dubbio, ogni pensiero negativo, affinché lo Spirito di Dio che è in voi possa evolversi a tal punto che la materia sia sconfitta e, a ogni ostacolo che incontrerete nella vita, possiate gridare come Gesù: “Lazzaro, alzati e cammina”, “Malattia, vattene via”, “problema materiale, scompari”. Nel pronunziare la frase che in quel momento occorre, pronunziatela con fede, già sapendo che si sta realizzando sotto i vostri occhi. Fin quando non raggiungerete questo progresso, che poi avviene solo quando è forte l'Amore verso Dio, Padre Creatore e Generante di ogni cosa, vuol dire che Gesù ancora camminerà e solcherà i vostri sentieri, affinché questa gente incredula possa avere ancora la possibilità di imparare e apprendere col cuore i Suoi Insegnamenti di Vita. Camminate per le strade del mondo con la Fede certa dentro al cuore, Amate Dio di un amore infinito, perseverate nella preghiera e, nel Silenzio, chiamate il Padre che, con altrettanto Amore, nel vedere i vostri sforzi, vi donerà ciò di cui avete bisogno nel momento più impensato. La Luce di Dio vi illumini, la Forza di Dio vi fortifichi, il Sangue di Cristo vi disseti e vi rafforzi, l'Acqua di Cristo vi purifichi e la Benedizione di Dio Padre, di Gesù Figlio e dello Spirito Santo scenda su di voi in questo giorno del Signore, rafforzando sempre più la vostra Fede.
Quando la bellezza, sia del Creato che del Creatore si effonde con tutto il suo splendore su tutto ciò che circonda l'essere umano, allora tutto ciò è Amore. L'Amore è dentro ogni essere, ma per far si che esso affiori dal profondo come da un lago riaffiorano e sono visibili le meraviglie dentro l'acqua, come sassi, alghe pesci ed altro, è necessario allora trasformarlo in sentimento. Portare a galla da dentro di voi il sentimento che può trasformarsi in amore, gioia o felicità. Amore significa sentire dentro il plesso le vibrazioni, e queste arrivano al cuore e questo le trasmette alla gola, come il pianto e il riso. La gola le trasmette al cervello. Questa è consapevolezza di amare, quindi date l'amore a chiunque, anche agli animali poiché anch'essi trasmettono amore a voi. Quando si avrà il quadro completo e si mettono insieme con un filo sottile e diretto “plesso-cuore-gola-mente” si ama, si sente l'amore che dilaga nella sua totale ampiezza di sentimento e anche l'organismo ne trarrà beneficio, e non solo. Si avrà anche uno stato di coscienza, amore, beatitudine, che salirà nella mente, portando una sensazione di tranquillità fisico-mentale-corporea. Saper sempre amare, sapere donare amore. Amare significa anche annullarsi, negarsi per aiutare i propri figli. Questo non significa sentirsi una nullità, ma mettersi solo in seconda persona per amore di qualcun altro. Annullarsi, trasformare il proprio io in un insieme di concetti d'amore formati da tante molecole unite in un'unica causa. Aiutare un simile che, in quel momento ha bisogno, è mettere il proprio io in seconda persona. Poi riprendere la parte annullata ed imparare ad amarvi per quell'azione, senza sentirvi importanti, in piena umiltà. Non far emergere il proprio io egoistico. Amatevi e voletevi bene . E’ una scalata alla Luce Divina, Luce Spirituale. Luce
Fate come Me, che sono mite e umile di cuore! Ho chiamato i discepoli non per caso, ma Io li ho scelti per andare per le strade del mondo a portare la Mia Parola. Su di loro è disceso lo Spirito Santo, su di loro si è posata la Mano di Dio al fine di attingere ai tesori dello Spirito per aiutare coloro i quali versano nello stato di bisogno. Non ho detto loro: “Siete potenti, siete onniscienti, andate e fatevi conoscere affinché la vostra fama vi renda gloria!” No, ho solo detto, fate come Me che sono mite e umile di cuore. L’Amore vince sempre nell'umiltà. In amore avete ricevuto, con altrettanto amore donate, nel silenzio, in penombra, mai per la vostra vana gloria. Quando rendevo visibile la Fede con il Miracolo, raccomandavo sempre di non dirlo a nessuno. Ciò che si fa per aiutare il prossimo deve essere ben nascosto. “La mano destra non deve mai sapere ciò che fa la sinistra”. Fin quando in voi, Miei discepoli, non detenete la giusta umiltà del cuore e non siete consapevoli che i doni sono una linea verticale proveniente dal Padre e discende su di voi per un operare nel bene, in piena umiltà, non potrete mai operare. Lavorate nel Silenzio, in Silenzio, nel Silenzio, senza dare spiegazioni a chi riceve per grazia divina attraverso voi. Sarebbe un voler accentrare e mettere in mostra ciò che il Padre insegna con pazienza, nel silenzio. Niente è merito vostro, è un talento da saper utilizzare. Come per la parabola dei talenti, ognuno ha il suo, sta a ciascun individuo saperlo far fruttare, ora il centuplo, ora il dieci per cento, ora il niente assoluto perché quel talento l'ha utilizzato solo a scopo personale, senza nulla dare. Andate per le strade del mondo, Io vi ho insegnato come fare, vi guidato per le Mie Vie, non potete sbagliare. Mi appartavo sempre nelle montagne, perché lì ero in comunicazione con il Padre. Io e il Padre, siamo una persona sola. Io in Lui, Lui in Me. Cercate l'unicità della vostra dualità. Sconfitta la dualità per l'unità in Dio, ecco che la fede prende forma e basta la tua parola nel Nome Mio per aiutare e modificare l'evento negativo di un fratello in positivo. Nel Silenzio, senza troppo rumore, opera nel Signore, col Signore, per il Signore. Amalo sempre più, di un amore infinito, e nella semplicità e in umiltà, continuerai a salire la scala spirituale per un contatto vibrazionale maggiore, sempre più radicato alla Verità, affinché attingerai sempre più dall'oceano di Dio ciò di cui hai bisogno per aiutare il prossimo, il bisognoso. Fede e carità sono strettamente unite, gratuitamente ricevete, gratuitamente donate a chi bussa alla vostra porta, ma in piena umiltà. Perché ricorda sempre che strumento sei, ma con la presenza di Dio che opera in te, tu sei uno strumento divino! Il Maestro che ti insegna sempre ad amare.
“Nell’Amore, il cuore già lo sa che questa non sarà per voi l'eternità. Il Mio Manto vi dono, come pure il Mio pianto. A voi son sempre vicina. Come Madre, vi chiedo di amare. Amore è la parola celata nel vostro cuore. Portatela in alto e fate in modo che sventoli come bandiera al sole. Madre di voi tutti, Io vi benedico e vi cullo nel sonno assopito. Pregate, figli Miei, che il mondo ne ha bisogno. Pace e benessere nel vostro cuore. Innalzate lo Spirito di Dio Padre, alzate gli occhi al cielo, esso non è mistero. L’Invisibile trovate e bussate alle Sue Porte, senza paura, senza ritrosia. Cercate la chiave d'oro che vi porta all'Amore. La Madre Celeste vi benedice, le Sue lacrime a voi dona, i figli Suoi perdona, il Figlio Suo arriverà per l’umanità!”.
“E giunge sera…. Un altro giorno tramonta, ma nessuno si sofferma a fare il resoconto del dì trascorso. Ci si affatica a correre, ci si impegna a lavorare; è giusto, Io dico! Ma quando ci si ferma per comunicare con quella parte nascosta che sempre attende colui che mai tempo ha, o non vuol trovarlo per fermarsi a pensare alle cose vere? Umanità persa nei meandri della vita! Sempre assorta nei suoi problemi quotidiani! Quanti affanni, quanto girare per poi continuare questo vortice di vita, che ha l'apparenza della stessa, ma vita non è. Giunge sera, dovresti arrestare il tuo cammino! Il silenzio giunge, i rumori assordanti del giorno svaniscono, eppure sei ancora lì ad affannarti e a pensare a cosa farai l’ indomani! E se il domani terreno non giungesse un dì? Saresti preparato per quel mondo che non hai voluto trovare il tempo per un dialogo che ti avrebbe portato ad elevare il tuo essere oltre il tuo quotidiano pieno di solo fatica ed affanno? Un suggerimento giunga a te, che sei sempre pronto a fermarti ad ascoltare ciò che il Silenzio del giorno dice e suggerisce. Entra dentro il tuo essere, con umiltà e profondo silenzio, parla e cerca la Voce che parla nel tuo cuore. Lui è lì, col sorriso amorevole del Padre che attende quei figli che non si fermano quando giunge sera a ringraziare, a far sgorgare parole d'amore per il dono della vita, un passaggio obbligato per chi vuole salire quel gradino in più della Conoscenza. Amore chiede il Padre, amore, rispetto, considerazione. E invece questi figli si affaticano, si sentono importanti e indispensabili, senza considerare che la sola cosa importante e indispensabile è quella piccola particella di appartenenza al Padre che non alimentate. Oh quante meraviglie il Cielo dona a chi ama veramente il Padre che è nei Cieli, in Terra, in ogni dove, e soprattutto nel tuo cuore! Ma l’individuo continua ad affannarsi senza fermarsi; e Lui attende ancora invano colui che ha tanto amato. Solo al tramonto della vita terrena, comincerà ad arrestare il suo cammino, e nel vedersi vecchio senza più cose da fare cercherà quella voce interiore. Le sue priorità sono svanite sol perché l'età lo tradisce. Solo allora si fermerà a pensare che il suo tempo è passato in cose vane. E per l'unica cosa che è “Vita”, non ha speso un secondo della sua vita. Impreparato, non sa dove andare, affidandosi solo ora al Padre. Il Padre è Misericordia Infinita e perdona, e in questo l'uomo si aggrappa. Ma che vita sprecata se non hai trovato quel Padre quando eri nei tuoi anni migliori e potevi sperimentare in vita l'amore vibrazionale che offre e dona vita? È vero, il Padre accoglie tutti, ma se arrivi quando ormai tempo più non c'è, dimmelo tu, chi ci ha perso, Dio oppure te? Affonda, finché sei in tempo, nell’Amore, ascolta il Silenzio nel Silenzio per cogliere le sfumature che il Cielo dona. Non abbassare mai la guardia, perché questa vita è una prova. Ogni giorno cercherà di allontanarti da quella Voce, ma se l’Amore vince nel cuore, tu hai già trovato l’Amore. Rifletti e penso ogni sera quanto amore il Padre ti dona; comincia ad affidargli tutto il tuo essere, abbandonandoti totalmente. E quando giungerà sera, sentirai il soffio sul viso, una carezza d'amore per dirti: “Son pronto, ti ascolto, ti sono vicino. Riprendiamo questo dialogo interrotto, ti amo e questo è quanto. Volgi amore anche a Me, in due si parla meglio, non trovi? Io e te! Affonda e perditi in Me! Impara a fermarti per parlarMi. Non dirMi che non hai tempo, ci resterei male! A me basta poco, mi basta vedere il tuo sforzo e l’impegno che ci metti nel venirMi a cercare! Il resto, poca importanza avrà. Ci son Io a fare il resto!” Quando giunge sera, chiamaMi; quando giunge sera, parlaMi; quando giunge sera, abbracciaMi, fammi sentire dal tuo profondo che ti affanni a cercarMi. Pensa alle cose vere, non perder tempo perché tempo non ce n’è. Chiudi gli occhi, respira piano, senti il battito e poi ancora un altro! Adesso Mi senti! Un dì poi, quando comprenderai che ero sempre lì ad aspettarti, capirai quanto tempo hai dedicato all'effimero e quanto poco nel cercare Me, che son tuo Padre. Tanto tempo sprecato, ma tu che ascolti queste Mie Parole, puoi fare la svolta decisiva della tua vita. Quella che ti vedrà accanto a Me, per Vita, senza affanni o sofferenze, ma solo con gioia e letizia ti accosterai alla Vera Vita”.
Se l'uomo trascorresse maggior tempo immerso nella meditazione, si renderebbe conto che il caos che ha abilmente costruito, non corrisponde, in vero, alla realtà essenziale delle cose tutte, visibili e non. Il caos è quel marasma che ha creato con i suoi sentimenti negativi, quali la cupidigia, l'egoismo, l'avarizia, l'invidia, l'accidia, e così un elenco all'infinito. Lotte intestine sono visibili ogni giorno, persone vengono uccise per i motivi più impensabili, ma alla base di tutto risiede un sentimento devastante per eccellenza vale a dire l’odio. L'odio è così deleterio da distruggere tutto ciò che incontra lungo il suo cammino. Per l'odio si uccide, per l'odio si rapisce, tutti i delitti più efferati sono spinti dall'odio. Questo sembra non esista, poiché non si vede, ma son ben visibili i suoi effetti. Le persone trascorrono la maggior parte del tempo pensando a cose poco edificanti, quali il litigio col vicino, il modo di vendicarsi per un'ingiustizia subita. Questo odio, così tanto invisibile, ma così tanto devastante, muove i cuori dell’individuo facendolo vivere in un inferno, in un contesto di caos dove ognuno cerca di dar fastidio all'altro, pianifica progetti dettagliati sul come poter recare il maggior danno, vuoi per questioni di denaro, di potere, o solo perché la persona non è in sintonia con lui. Vere e proprie strategie di guerra, mosse da questo sentimento così forte e deleterio, che vuole annientare il bene. L'uomo è combattuto sempre nella dualità delle cose, il bene e il male son sempre dentro lui, coesistono; sta all'individuo scegliere da che parte stare. Senza perder tempo, occorre che faccia la giusta scelta, sia per il bene individuale che per quello Universale. Il tutto è strettamente collegato, in armonia, e non lasciato al caos come in apparenza si può pensare. L'uomo vive sul confine tra il bene e il male, sta a lui affondare sempre più fino a quando non diventa in modo "assoluto" Amore, abbandonando ogni negazione, nonché l'odio, sentimenti che lo fanno affondare invece nella parte inferiore del sè, facendolo vivere appunto in un inferno, voluto da sé stesso andandosi anche a riflettere nell'equilibrio del Cosmo. Solo la forza dell'Amore può farlo elevare nella parte alta del sé superiore, unendosi alle forze del bene che trasformano in armonia ed equilibrio tutto ciò che prima era caos. Come l'odio distrugge tutto ciò che incontra, allo stesso modo l'Amore sana, guarisce ove si posa, donando i giusti colori e le giuste vibrazioni che si uniscono alle vibrazioni dell'Universo. Tutto è armonia, tutto è equilibrio, ma l'uomo deve trovare la sua giusta dimensione fino a quando tempo è per lui per decidere, per cambiare, per modificare ciò che, nel suo piccolo, può fare. Non gli si chiedono grandi miracoli, o sforzi sovrumani, ma solo l'accettazione dell'Amore nel suo cuore. È solo accettandolo nella sua essenza più totale e assoluta che l'uomo può modificare il suo circondario e, ognuno nel suo, annulla il caos e l'odio che comporta e genera tutto questo, per creare un regno dove solo Pace e Amore regnano. Ma un mondo senza Pace, un mondo senza Amore è un mondo senza Dio. E quest'uomo che ha scelto di vivere senza Dio, non può poi trovare l’armonia e il ricongiungimento alla sé superiore, ovvero alla Sua origine. Sarà un uomo perso nel Cosmo, che vaga senza meta e senza una casa dove avere dimora, perso nei bassifondi del suo sè inferiore, senza via di ritorno, perché così ha scelto e voluto durante il corso della sua vita. Occorre meditare al fine possa ritrovare quel filo che conduce l'uomo a Dio, affinché possa cambiare “adesso” il corso della sua vita, accogliendo l'Amore che investe con la Sua Luce l'individuo, facendolo trasformare in divino. Haniel in Amore l’Angelo del Signore
Fusione di cuori, unione di anime che ascoltano la Mia Voce. Tripudio di cuori che, nel Silenzio, cercano la Guida, il Maestro che dona Pace e Amore. Cos'è l'Amore? Cos'è la Pace? Immerso nella profondità del tuo mare agitato, dentro te, nel Silenzio, ascolterai quella calma interiore, ove nessuna burrasca potrà mai portar via. Quando arriverai a questo punto, ove nessuno e niente può rompere, spezzare questa Calma interiore, ascolterai la musica, il suono della tua vibrazione che si muove, pensa, respira al ritmo della Mia. Sé giungerai sin qui, vuol dire che avrai fatto dei passi per scrollare da te tutte le negatività e per Amore, sei giunto fin qua. Ecco, l'Amore è ciò che troverai giunto qua. La Pace sarà il giusto premio a chi costanza avrà. Ma bada bene, Pace non ha l'accezione che potete dar voi. Non è un qualcosa che si raggiunge quando si va nell'aldilà, quando muori terrenamente parlando, bensì è uno stato d'animo profondo, che si raggiunge quando sei riuscito a costruire il ponte di collegamento fra la Terra e il Cielo. Ecco quali sono i punti di partenza per un proseguire oltre la tua calma che raramente riesce a raggiungere, perché l'esterno ti farà sempre da impedimento a raggiungere questo stadio. L'Amore di Dio si cerca ovunque, andando in ogni luogo ove è apparso un Santo. È bello recarsi in questi luoghi, sono anche d'aiuto per chi non riesce a trovare la pace interiore, ma colui che vaga sempre non sa che questo mare calmissimo è sempre dentro sè. L'amore per Dio Padre Creatore spinge l'uomo alla ricerca di se stesso; cosa vuole, cosa cerca? Domande e dubbi che lo colgono senza sapere che già dal momento che se le pone, Mi ha trovato già. Ma questo ancora non lo sa! E viaggia, cerca, studia, non comprendendo ancora che Io sono nella semplicità di ogni cosa. Mi pensate talmente lontano, irraggiungibile; come potete pensare che Dio che è Amore poi possa prendere le distanze da voi? Come dissi già tempo fa e sempre lo dirò, “Sarò con voi fino alla fine dei tempi!” Ma l'uomo ancora non crede! Non ho mai visto una generazione così incredula. Ma verrà il tempo in cui tutti Mi vedranno, ma li poi è facile credere, perché Mi si vede. Beati coloro i quali credono senza vedere perché è loro il Regno dei Cieli. Non pensate che il Regno dei Cieli sia lontano, è già in mezzo a voi e presto, molto presto, se avrete perseveranza ci sarete anche voi. Venite, accorrete a Me, state ogni momento con Me. Ho sete d'Amore, Io il Re dei Re vi dico che ogni volta che verrete, busserete, vi accoglierò a braccia aperte. “Venite a Me, voi che siete affaticati e oppressi, e Io vi ristorerò!” Ma nulla potrò far se non verrai a cercarMi alla Mia Casa. Ogni momento che Mi parlerai, Ti ascolterò, nelle tue sofferenze affonderò, allevierò le tue pene e la Pace ti darò. Pace, vale a dire ti farò elevare fin quassù, oltre le tempeste del tuo quotidiano, per farti respirare. Effonderò su te l'alito divino, e ti condurrò oltre le nuvole che non ti fan vedere il sole spirituale, quel regno presente che veglia su te. GuardaMi, ParlaMi, InvocaMi, non Mi senti accanto? Non Mi vedi, e sprofondi nell'incertezza della Mia Esistenza. Ma Io ti dico che son qua, presente in mezzo a voi. Nel Mio Corpo in Adorazione voi avete Cristo Signore, presente e vegliante sull'intera umanità. Accorrete a Me e ricorrete alla Mia Misericordia in ogni momento, non è mai abbastanza il tempo da dedicar! Avete un privilegio e non sapete apprezzarne il valore, potete cibarvi della Mia Parola, potete cibarvi del Mio Pane, privilegio che neanche gli Angeli del Cielo hanno. Loro si cibano dall'Acqua della Fonte, quando Dio lo concede, ma voi avete Me ogni giorno. È un dono che Vi ho lasciato il giorno che Mi hanno messo in Croce. Il Mio Corpo, il Mio Sangue siano per voi Fonte di Salvezza, Pane di sostentamento, Cibo di Vita ove potete attingere le energie quotidiane per giungere a Me. Ma questa calma interiore dovrà emergere in voi per entrare in sintonia con Me. Nel Silenzio della Mia Casa sovrasto il mondo. Io ho vinto il mondo, ho vinto la morte per voi; attingete e venite sempre a Casa Mia, vi aspetto con Amore Infinito. Cibati di Me, guardaMi. Nel silenzio dei nostri sguardi, Io ti parlerò dentro al tuo cuor.
Quando, lungo i percorsi della tua vita, ti sentirai stanco, Io sarò con te; Quando tutto ti sembrerà senza senso, Io ti darò il “senso”; Quando curvo su te stesso, ti affaticherai nel camminare, Io sarò il tuo sostegno; Quando sarai colto dalla solitudine e dall'indifferenza di chi accanto ti sta, Io ti sarò amico fedele e confidente delle tue paure. Io e te, uomo; tu, che negli anni verdi della tua vita hai fatto sì che Io non entrassi, perché così ti sentivi libero di decidere e immergerti in ciò che più ti portava benessere, nella tua materialità, ora ci troviamo davanti. Ora non pensi più che Io non esista, anzi sei certo e sicuro che ti sto a fianco per aiutarti, sostenerti, dissetarti. Una vita trascorsa senza senso, ora cerchi il senso in Me! Ma ti costava tanta fatica accorgertene prima? Avremmo fatto grandi cose, Io e te! Ma non importa ciò che è stato, a Me importa che il tuo cuore si rivolga a Me, anche ora che sei stanco e svilito da questa vita che ti ha preso senza nulla darti in cambio. Quando sei immerso, non ti accorgi che non c’è lo scambio. Dai, dai, pensando che invece sei tu a prendere. Ti senti nel pieno del tuo benessere e ti affanni, correndo sempre più, verso ciò che invece non ti dà il vero senso. Ora stanco, chiami Me! Io lo sento il tuo richiamo e contento sono perché, comunque, anche se tardi, Mi hai cercato. Ti farò percorrere, come in un fotogramma, la tua vita, e ti spiegherò in quel dato momento dove e perché hai perso il tuo tempo. Magari avresti potuto dare del tuo meglio, magari il tuo Amore, in quella data situazione, Me lo avresti potuto offrire con gratuità, magari...magari... Ma ricorda, Io son sempre qua. Sarai tu stesso a dirmi dove e quando hai sbagliato, e scorrendo quel fotogramma, magari piangerai, perché mentre ti sentivi solo, preso dal tuo “io”, in quel fotogramma hai visto che c'ero Io al tuo fianco, a suggerir Parola, a donarti Amore ogni giorno e in ogni momento. Mi guarderai sbalordito perché in tutto quel tempo non ti eri accorto di Me! Ma quando Mi vedrai, comprenderai che Io sono il “senso” della tua vita, priva di significato se non ti arricchisci di Me, della Mia Parola di Vita, che cibo è per te, come il Mio Corpo che ogni giorno offro a te. E nel volger alla fine di quel fotogramma ti sentirai un peso in meno, sarai felice perché avrai compreso che, alla fine, ci troveremo Io e te. In tempo, hai riconosciuto che il valore della vita non risiede nelle cose esteriori, ma nel profondo del tuo io, hai percepito Dio. Lo hai cercato, lo hai chiamato, hai gridato il suo nome, scoprendo l'Amore. Quell'Amore che avevi sempre dimenticato in un angolo nascosto, ora pulsa forte, vibra tanto da farti comprendere che alla fine, dopo tutto il tuo affanno, restiamo soli, Io e te. CercaMi ancora, cercaMi sempre, donami adesso il tuo Amore, affinché la tua vita sia piena di Me. Il tuo Amico fedele
Dinnanzi alla poesia che esplode dentro il cuore, l'uomo non può rimanere insensibile. Quando è lui a cercare, ad affannarsi, magari avrà difficoltà a trovare quel che è dentro il suo cuore, perché distratto dal contesto contingente che lo distoglie da ciò che è veramente importante. Ma quando è la Luce a chiamare e a parlare, allora no! Non ci si può proprio sbagliare! Quest'uomo comincia a sentirsi diverso, una persona rinnovata, riconoscibile a stento, solo per il suo aspetto esteriore, ma dentro anche lui si sente diverso. Il nuovo prende il posto del vecchio e il mondo appare sotto un aspetto diverso. Ciò che prima era importante, ha perso il suo valore nella scala delle priorità. L'uomo adesso segue quella dolce poesia che emana il suo cuore, anche se non riesce a comprendere il processo che lo attende: il processo di trasformazione vibrazionale per chi è in contatto con il Creatore. Il Padre è una Immensa Vibrazione che agisce su ognuno, chiamandolo per nome. Quando la Sua Vibrazione scende e tocca l'individuo, uno scompenso fisico ci sarà perché si deve calibrare alla vibrazione del Padre. Certo, il Padre è musica e poesia, ma è soprattutto Energia Vivificante, inebriante, che fa tremare i cuori al solo soffio leggero. Se Dio esplodesse tutta la Sua Energia, tutto si annienterebbe perché niente resiste alla Potenza Divina. Il Padre calibra pian pianino il Suo Contatto in quanto, è ben consapevole che la Sua Energia è così forte che nessun essere resisterebbe. Ma quando l'uomo percepisce questo contatto, ecco che il suo spirito si unisce al Padre, lo riconosce anche se l'uomo non se ne accorge. Ma la particella appartenente al Padre, che risiede all'interno dell'essere, la riconosce e, nel riconoscerla, vibra più forte, impazzisce, perché vorrebbe librarsi per raggiungere la Matrice Madre, ma non può, è vincolata alla materia. E allora deve trovare un compromesso con il corpo al fine di mantenere all'infinito questo contatto sempre più forte. L'uomo allora deve abbandonare tutte le sue negatività al fine di alleggerire il suo corpo materiale, rendendolo più astrale, spirituale. “Siate perfetti, come perfetto è il vostro Padre Celeste” Ecco le parole di Gesù per riflettere su una fase cruciale, determinante ai fini di una evoluzione spirituale. Dio lo sa che la perfezione è solo del Padre, ma tendere alla perfezione non è mai un'illusione! L'uomo è a Sua Immagine, ma non ancora a Sua somiglianza. Ha dentro il seme di Dio, la scintilla divina, creata a Sua Immagine. Sta all'uomo di buona volontà seguire il percorso al fine di assomigliare a Lui, tendendo alla Perfezione. “E Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. Dio creò l'uomo a Sua immagine, a immagine Dio lo creo.” (Genesi)
L'uomo è a immagine di Dio, la scintilla Divina ne è la prova, all'interno di ogni “Sé”. Ma per somigliare, occorre un lavoro sul “sè” al fine possa quel seme diventare a somiglianza “dell'Albero della Vita”. Occorre perseveranza, occorre costanza, occorre soprattutto l'Amore profondo nel cuore, al fine che si metta all'ascolto di quella dolce poesia che lo ha trasformato, facendogli intraprendere il percorso divino che ricongiunge il “Sé” a Dio. Buon viaggio, buona ricerca interiore, pian piano la strada si schiuderà per un facile andare oltre la Cortina del tuo occhio e della tua razionalità, al fine tu scopra la sola e unica Verità. In amore Haniel, l'Angelo del Signore
Il chicco di senapa: Un'altra parabola propose loro dicendo: “ il Regno dei Cieli è simile ad un chicco di senapa che un uomo prese e seminò nel suo campo. Certo, è il più piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il più grande degli ortaggi; può diventare anche un albero e così gli uccelli dell'aria possono venire a nidificare fra i suoi rami.” (Matteo 13, 31)
Per chi si ferma all’apparenza delle cose, credendo solo in ciò che si vede, dovrebbe spiegare tante cose…Con la sua razionalità, afferma a denti stretti che esiste solo il visibile, ma non sa spiegare come mai la materia sia composta di particelle invisibili all’occhio umano, ma pur sempre esistenti! Si può affermare con assoluta certezza che proprio l’aggregazione, lo stato di coesione di queste particelle invisibili fa sì che la materia, la parte visibile, sia presente. Alla base, però, c’è l’invisibile, senza il quale niente sarebbe percepibile al tatto e alla vista. Eppure l’invisibile è alla base di tutto. E tu, uomo razionale, continui con la tua ostinazione, navigando nel mare della tua ignoranza, negando l’evidenza che a te viene difficile confutare. Occorre disimparare per poi nuovamente imparare. Ma senza andar troppo lontano, basta che fai un’analisi di ciò che ti circonda per averne la prova. Quando ti ammali, affermi che un virus ha colpito il tuo organismo! Che senso ha una frase di tal genere se poi all’invisibile non si crede? Il virus ti ha colpito. Ma come? Come un’auto investe un pedone? O è qualcosa che entra dentro te senza che te ne accorgi, poiché non è visibile ad occhio nudo, ma è ben presente nel tuo organismo, altrimenti non ti ammaleresti e non staremmo qui a parlarne, non credi? Proseguiamo seguendo l’apparente tua razionalità che, a prima vista, sembra colma di contraddittorietà! Prendi il ghiaccio, per esempio! E’ acqua allo stato solido, la puoi toccare, ma è pur formata da due atomi di idrogeno e una di ossigeno! Pensa un po’, quel cubetto solido è formato da atomi invisibili! Il caldo, poi, che non lo vedi ma anche questo percepisci quando c’è, scioglie il tuo cubetto di ghiaccio, facendolo diventare acqua in forma liquida. Lo stato di aggregazione molecolare è variato, ma pur sempre di acqua parliamo! La puoi toccare, ancora sì, ma non più come il cubetto che tenevi prima in mano. Ora quell’acqua è posta in un pentolino, in ebollizione, e pian pianino da stato liquido passerà a uno stato aeriforme, gassoso; la tua acqua, sinora visibile, è diventata invisibile, si è trasformata! Secondo le scienze naturali, nulla muore ma tutto si trasforma, e sol perché non lo vedi col tuo occhio non vuol dire che non esista. Così come le particelle invisibili sono alla base del tuo mondo visibile, allo stesso modo l’invisibile permea tutto ciò che ti circonda, fuori e dentro te. Alla base della materia, del tuo esser fisico, c’è lo Spirito di Dio. Non Lo vedi, non Lo tocchi, ma c’è. Senza lo Spirito di Dio, nulla esisterebbe. Dio è il “Tutto”. Egli è. Ora e sempre per l’eternità. Il tuo scetticismo riponilo in un angolo, disimpara, allontanando la tua ignoranza per poi apprendere nozioni nuove che vanno oltre le tue contraddizioni. Lo Spirito di Dio permea il mondo intero, gli universi e le galassie tutte. Entra dentro te,come quel virus che non vedi, ma c’è! A differenza che il Padre e Nostro Signore ha creato sia le grandi che le piccole cose. E se tu godi su questa Terra delle meraviglie di questo Paradiso, che tu, uomo, stai distruggendo, è perché il Padre te lo ha permesso. Incomincia a guardar le cose da un’altra ottica e vedrai che ciò che ti è stato detto, ha tutto un senso. Il solo e l’unico che ti porta a comprendere che tu, al momento, anche se sei allo stato “solido”, ciò non toglie che ti trasformerai in uno stato che al momento lo reputi inesistente, eppure ne sei parte anche adesso, perché in te c’è lo Spirito del Padre che segue il tuo percorso per vedere dove vuoi andare. Tu pensi che “da solo” puoi fare grandi cose, pensalo pure se felice ti fai, ma arriverà un giorno, molto presto, che ti dovrai ricredere su quanto hai sinora creduto con il tuo solo intelletto e la razionalità. Disimpara ciò che per te sinora è stata legge universale, immergiti nel Padre, con Amore infinito, perché tu appartieni al Padre, e grazie a quella Scintilla Divina su cui ha alitato il Padre, tu sei diventato vita. Ma occorre alimentare la Conoscenza, occorre dare alimento alla Scintilla Divina affinché la tua vita si unisca alla Vita di Dio Padre, in eternità. Se questo tu non comprenderai, lo stesso un giorno ti trasformerai, come l’acqua allo stato gassoso che si disperde nell’aria, ma di eternità, neanche a parlar! Ragiona se vuoi al momento, ma nel ragionare, comincia ad Amare quell’atomo vibrazionale del Padre, che, percepito il tuo amore, ti farà elevare al Suo Amore, unendovi, fondendovi e confondendovi in una sola grande Particella, quella del Padre, al fine tu possa vibrare ed amare Dio Padre per eternità. Ti aspetto.
L’Angelo Haniel
UN UOMO DI SCIENZA DI FRONTE A DIO
Per arrivare all'esistenza di Dio non sono necessari i miliardi di stelle che popolano gli abissi del cielo, non è necessaria la perfezione del volo di una rondine, o la complessità di funzionamento delle cellule di un cervello umano. Basterebbe la presenza di un unico protone al quale si pone la domanda: "Tu esisti, quindi o tu hai l'Essere o tu sei l'Essere. Se hai l'essere devo risalire a qualcuno che questo essere ti ha dato, e questo qualcuno subirà la stessa domanda fino a che non arrivo a Colui che è l'Essere". Se il protone fosse l'Essere avrebbe in sé l'assoluta pienezza e l'essenza dell'Essere totale, non potrebbe esistere alcun altro protone uguale a lui; in lui sarebbe ogni intelligenza, potenza, sapienza fuori dello spazio e del tempo: ma questo non è. Quindi Dio c'è!.
Enrico Medi, I giovani come li penso io, Ediz. Studium Christi.
Per la maggior parte della casistica umana, l'esistenza di Dio ricade nella sfera del probabile o dell'impossibile. Tende a fomentare e diffondere l'idea, attraverso la scienza che dà man forte a questa teoria sull'inesistenza divina, che Dio non esiste. Le prove tutte mirano ad annullare ogni azione divina su questo pianeta. Il fatto concreto è che il male dilaga, bambini muoiono nella disperazione, la gente muore di malattie devastanti e la mano di Dio non interviene per curare tutti i mali del pianeta. Quindi, Dio non esiste. Non esiste perché non Lo si vede, non parla, non interviene. L'uomo vive solo di se stesso e cerca, disperatamente, di eliminare tutti i mali che avvolgono la terra, nulla sapendo che la sua azione, disgiunta dall'azione divina, ha effetti ancor più devastanti. Si potrebbe fare una disquisizione sulla non-evoluzione spirituale dell'uomo, nonostante si senta l'essere più evoluto dell'universo tutto. Ma ha poca importanza parlarne, è più importante constatare che l'uomo, ancora oggi, salvo rare eccezioni, vive nel più totale ateismo e nel massimo edonismo. L'uomo si sente al massimo della sua evoluzione. Ma così, a conti fatti, non è. Tu, uomo, cosa hai creato se non morte e distruzione? Hai generato gli universi? Le stelle e i pianeti tutti? Ti piace osservare come ruotano in armonia e come son belle le stelle splendenti in cielo? Ti piace perderti nei buchi neri o ad osservare le galassie che, per quanto ti sforzi, non potrai mai contare e comprendere che son proprio tante! Bene, se non riesci a gestir te stesso, come pensi di gestire l'universo intero? Pensi che tutto sia un gioco di magia? Senza mai venirti in mente che tutto, e dico tutto, è Opera Mia? Ogni cosa segue una legge divina, nulla rimane al caso e tutto è armonia. Ma giù in terra l'uomo, con la sua tendenza al male, sta creando il caos, cercando di scompensare quel che è l'equilibrio universale. La fisica e la chimica sono Opera Mia, son Io che ho stabilizzato l’equilibrio del Creato, agendo sulle forze a voi note, ma ancor più sono quelle a voi non note. Se volessi, potrei fermare la macchina del Creato. E tu, uomo, cosa faresti allora senza la Mia Opera? Riusciresti a stabilire la tua forza? Rimarresti solo schiacciato dall’ignoranza che ti ha sempre accompagnato! Tornando al discorso iniziale, abbiamo constatato che tu, uomo, nulla hai creato e niente hai generato. Or dunque, partendo da questo presupposto, sai dirMi, allora, chi è che ha donato il soffio di Vita a tutto il Creato? So bene che risposte non ne hai, anche se ti piace credere di averne, e anche tante! Non voglio commiserarti, né farti credere che nulla sei perché sei parte di Me. E per questa appartenenza, quando la riconoscerai, ti renderà veramente beato perché ti renderai conto di far parte del Creato. Con umiltà e amore, ti accosteresti al tuo Creatore e per ogni cosa che ammireresti, Mi ringrazieresti per averti donato la possibilità di evolvere il tuo spirito e volare fin qua, su nelle Alte Sfere dove ti attende la vera Vita, non fatta di materia, ma vera e reale dove solo amore saprai dare. Perché, per stare Quassù, il male in te non può regnare. Se lo comprendessi sin d'ora, allontaneresti le tue malvagità, offrendo la vita a chi bisogno ha. Invece ti ostini a vivere ignorando che Io esisto. La materia, sappi, non ha durata eterna e se anche al momento ti senti soddisfatto, il tuo spirito ti chiederà che cosa hai fatto di una vita spesa pensando soltanto a quante ambizioni di potere e di successo hai soddisfatto. Una vita vissuta con mille ricchezze non potrà mai acquistare la ricchezza dello Spirito. Arricchirsi in Spirito è una mossa intelligente per chi, abbandonando il suo io, realizza che esisto Io. Non c'è bisogno di trovare prove o fare argomentazioni sul fatto che Io Sono, perché comunque arriverà quel giorno che ogni singolo individuo non potrà dire che Io non esisto. Il libero arbitrio vi ho lasciato, è un dono prezioso ma vi ha ingannato perché col dire “io son libero di scegliere o credere”, hai già messo i tuoi limiti che ti fan cadere, impedendoti di arrivar fin Quassù. Usa il cuore la mente insieme, ora che in tempo sei, e vivrai le meraviglie che ti offro ogni giorno. Non stare ad arrovellarti per provare la Mia esistenza, non ci riusciresti mai. Piccolo sei se ancora pensi che non hai bisogno di Me. Ma Io ti lascio fare perché devi scegliere con amore da che parte stare. A te la scelta, figlio Mio, ma non potrai mai dire che non ti ho parlato, che non ti ho indicato il cammino. Quando un dì la materia abbandonerai, solo allora comprenderai che queste parole hanno un senso, quel senso che ora cerchi di ignorare solo perché vuoi esser libero di vivere nel male. Ma ricorda che la vita eterna è cosa bella e se pensi che dopo la tua vita terrena nulla c’è, vuol dire che ti aspetterò e il dire sinora fatto lo continueremo dopo che avrai fatto il passo. Ne riparleremo, questo è certo, a te ora lascio il pensiero.
Anima Mia è bello e commovente vedere il proprio figlio immerso nella Mia Infinita Misericordia. Ciò che occhio umano non può vedere, non vuol dire che non esista o non comunichi con la parte visibile. L'uomo, se solo potesse vedere oltre la cortina del proprio occhio, coglierebbe ogni sfumatura di colori, che il Padre ha dipinto attorno a lui. E se potesse udire oltre i suoni a lui percepibili, comprenderebbe che oltre il sentire umano, esiste una gamma di suoni che oltrepassano di gran lunga il vociare dell'uomo, che, spesse volte, parla senza significato, senza senso, solo per il gusto di dire la sua! Se trascorresse maggior tempo ad ascoltare il silenzio! Oh quanti i suoni e Voci soavi riempirebbero il suo cuore! Meraviglie a lui nascoste sol perché si pone dei limiti. E se casomai vi è un uomo di buona volontà che varca la soglia del limite umano, ecco che viene isolato e preso come un pazzo. Non può essere! L'uomo stolto penserà. Eppure quante verità son celate ai vostri occhi! Avete occhi e non vedete, avete orecchie e non udite! E quando, da un fotogramma impressionato, grazie alla Tecnologia che magari è più articolata e precisa, si intravedono delle immagini, con stupore si grida al miracolo, a un evento che si ritiene raro e sporadico. Se solo si guardasse con gli occhi della Fede, se solo si ascoltasse la musica dell'Amore, si comprenderebbe che non è Miracolo, ma è un fatto reale e sempre presente nel quotidiano. Non è un fenomeno di magia! Lo Spirito è in mezzo voi, sempre fino alla fine del mondo. Eppure nessuno ci crede. Cos’è la Fede assoluta e la Fede relativa? Che idiozia! O si ha fede o non si ha, tutto qua! Ordunque, fatta questa premessa, l'uomo che pensa sia un fatto straordinario, vive nella più totale erroneità. Viene, entra in chiesa, prega e spera che lo Spirito invisibile lo soccorra, vada in suo aiuto. Ma quando l'uomo di Fede si apre, comunica e interagisce, ecco che il dubbio e le perplessità emergono subito. Che contraddizione! Ma sinora hai chiesto a Me di venire in tuo aiuto, perché dubiti poi di Me, dubiti che esisto? Ho precisato che l'uomo di Fede comunica con lo Spirito, con la parte invisibile che poi tanto invisibile non è! Quanti misteri racchiusi per l'uomo, che si svelerebbero nel tempo se effettivamente detenesse la Fede, la sola e vera Fede! Aver Fede vuol dire seguire il cammino di luce, che conduce alla Trasformazione. Ma mai di dimenticare i Sacramenti Santissimi che Io ho istituito col Mio Sangue e la Mia Vita: il Battesimo, l'Eucarestia, la discesa dello Spirito Santo. Sacramenti dimenticati in gran parte dalle persone, per non parlare poi della confessione sacerdotale! Vivete e immergetevi nei Miei Sacramenti, rappresentano il cammino che ho percorso e ognuno di voi deve vivere nella sacralità del momento. Seguendo l'ordine essenziale delle cose circostanti esistenti visibili e non, il Padre ha conglobato il tutto in modo armonioso, ma non separato. L’invisibile è presente nella sfera materiale, un po' come il gioco di luci e ombre, ove le ombre sono la materia e la luce è lo Spirito, la parte che all'apparenza non si vede, ma è viva, presente in mezzo a voi, posso dire che la materia senza lo Spirito è morta. È lo Spirito di Dio che rende vita ad ogni cosa. È lo Spirito di Dio che dà il movimento alla vita. Non è dato quest'ultimo da un input che parte dall'uomo. O meglio, l'uomo dà movimento, si muove, si sposta, ma, questo risiede all'interno dell'uomo, ma non in una parte meccanica, come l'articolazione, la muscolatura, lo scheletro, bensì da quella particella vibrazionale di appartenenza divina. La pianta ha il suo movimento, ogni cosa si muove, vive, respira con le sue vibrazioni, impercettibili all'uomo, ma sempre presenti. Ogni cosa, Tutto, ha la sua logica solo ed esclusivamente seguendo la logica di Dio. Ogni cosa, ogni singola molecola è permeata dallo Spirito di Dio, sia il visibile che l’invisibile. Perché, allora, ci si meraviglia se l'invisibile si fa vedere o comunica qualche volta con qualche individuo che, con buona volontà e impegno, riesce ad eliminare da sé le impurità e le scorie per giungere a un contatto d'amore con lo Spirito? Ognuno di voi deve fare un lavoro serio, impegnativo, quotidiano affinché il Divino si risvegli in voi e trasformi quell’essere “ombra” per farlo diventare un essere di sola “Luce”. Occorre buona volontà e impegno, occorre abbandonare le velleità quotidiane, al fine di ascoltare lo Spirito di Dio dentro ognuno di voi per un cammino che vi vede personaggi attivi, e non passivi, nello svolgere i vostri compiti a casa. State frequentando una scuola importante, la scuola della “Vita”; studiate con impegno affinché non siate di nuovo ripetenti. È triste vedere i figli di Dio e impegnati nelle loro faccende quotidiane, nei loro affanni, nei loro problemi, ma per Dio non si ha mai tempo, e comunque si ritiene sia tempo perso. Il genitore si rattrista nel vedere i figli che si allontanano, trascurando il genitore che ha dato loro la vita. Figli ingrati che dimenticano i sacrifici, la dedizione, l'Amore del genitore nel seguire la crescita del figlio. Il figlio cresce ma poi dimentica il genitore che, proprio per l'appartenenza filiale, continua ad amarlo, nonostante il totale distacco del figlio ingrato. Ma il genitore sà quando è tempo di intervenire al fine di riprendere quel figlio allontanato, perduto per fargli comprendere che il vincolo genitoriale non si può cancellare, spezzare, perché il figlio è parte del Padre. La parte invisibile ma percepibile che è dentro lui è forte, è la sola molecola di vita che lo rende libero dai vincoli della Vita Terrena. Vincolo di grande Amore che vede il Padre donare e creare Vita ovunque con il suo alito di Vita, quel soffio che ha reso possibile la tua presenza su questa Terra. Comprendi finché puoi che questo legame è indissolubile, ma occorre un'altra scelta di vita, adesso, affinché questo legame sia eterno. Non rimanere incredulo nel vedere un fratello parlare con la parte che non vedi, perché quel che non sai, la parte che non vedi, ossia lo Spirito, parla anche a te, ma vuoi rimanere sordo alla Voce della Luce che ti chiama per nome, ti conduce lontano, in una parte a te sconosciuta ma, al tempo stesso, vicina a te. Un tuffo dentro te per scoprire che quell'uomo che parla con Me poi tanto pazzo non è; è la Voce che grida il Suo Amore, un forte richiamo alla radice che è dentro di Te. Quella radice fa parte di Me. Allarga il tuo cuore, espandi l'orizzonte altrimenti fatica farai ad approdare fin qua. Il monito Mio è sempre lo stesso: “conosci te stesso e troverai Me!”. Vai avanti con Fede, senza incredulità, la strada è lunga ma se tendi l'orecchio, Io ti guiderò per un facile andar oltre la tua incredulità. Immergiti dentro te stesso, scoprirai che diverso sei da quel che pensavi, comprendendo che ti son sempre rimasto accanto; fianco a fianco ti sto fin quando non riconoscerai che Io sono il Re di ogni Cuor. In amore, luce ti lascio, che permei I tuoi sensi. Ti avvolgo col Mio abbraccio Il Tuo Gesù
Se hanno odiato Me, odieranno anche te, rallegrati e gioisci perché il Mio regno è per te. Se hanno insultato Me, insulteranno anche te, rallegrati e gioisci, perché il Mio regno è per te. Se hanno odiato Me, odieranno anche te, se questo comprendere tu vuoi, prendi la tua croce e segui Me. Nessuno è più grande del proprio Maestro. Io sono il Maestro, tu l’allievo, ma non sperare di avere un trattamento diverso. Il non comprendere la Parola di Dio è ormai risaputo, non prendertela, semmai pensa che un giorno magari, con l’aiuto del Padre, la mente si schiarirà per un facile andar. L’uomo pensa di tutto detenere, senza pensare che nulla sarà se con Fede non si aprirà e si nutrirà con la Parola di Pane che solo il Padre sa donar. Non esistono altre vie o altri mezzi per giungere a Me: “Io sonoVia, Verità e Vita.” Per chi è duro d’orecchi, non ho che fare. Busso al cuore, spiego ogni mio singolo discorso, anche in parabole, ma è dura per l’uomo stolto! Si erge a verità, ritenendo che tutto il sapere lo può trovare nei meandri delle sue conoscenze, che poi sono limitate e ristrette se non si ricongiungono a Me. Cosa vale una conoscenza di un mondo sconosciuto, di mondi antichi, di colloqui cosmici se poi la Mia Parola compresa non è e non la si pone a fondamento di vita? Piccolo sempre tu sarai se nella Parola non affonderai. Affondare per poi trasformarla in atto di vita quotidiana che tanto facile non è se non ti cibi di Me. Io sono il Pane di Vita disceso dal Cielo, la Fonte a cui ti devi abbeverare se vuoi sempre più entrare in Me e Io in te. Un interscambio d’Amore tra te e il Signore, ma nulla potrai se non ti abbevererai. L’Amore è facile da decantare ma poi è all’atto pratico che ti farà comprendere nel tempo da che parte stare. Il Mio Corpo è donato e di questo in Pane l’ho trasformato. E non pensare che si possa vivere senza, perché è alimento vitale, sia per il fisico che per lo Spirito. È come una pianta a cui non si mette per tanto tempo l’acqua. Si ingiallisce, perde le foglie, perde la linfa vitale che la fa rimanere rigogliosa e verdeggiante. Allo stesso modo, il Mio Corpo è linfa vitale che si espande e circola nel tuo organismo unitamente al Mio Sangue che ho versato per te, oh umanità che ancora ti ostini a reputare questo incontro con Me di scarsa importanza. A volte ti accosti senza soffermarti sulla sacralità del momento in cui Io mi offro ogni giorno per la tua salvezza spirituale. Altri si accostano senza prima purificarsi e son veramente molto pochi coloro i quali comprendono la sacralità della Mia offerta e della Mia presenza nell’Eucarestia. Con il Mio Corpo diventate il sale della terra, sale che dona sapore a tutto ciò che è insipido. Siate sale per l’umanità! Anche un piccolo granellino di sale per quanto infinitesimale, dona il suo contributo a evangelizzare e trasformare il cuore dell’umanità! Un cuore di carne voglio un giorno trovare quando ritornerò in gloriosa maestà. È duro il lavoro del granellino di sale, ma Io ti dico che, per quanto duro e faticoso il lavoro, Io l’ho già ricompensato del centuplo, perché quel granellino mi ha amato e per Amore, e Amore soltanto, si è annullato affinché Io potessi donare il giusto sapore alle cose. Grazie piccolo granellino per il tuo contributo d’amore. Unisciti al Mio Amore e vedrai come, insieme, trasformeremo questa valle di lacrime in una Valle d’Amore per eternità. Sii sale per la terra, oggi e sempre ti starò accanto affinché il giusto cammino seguirai e dubbi non avrai su dove agire e su come far. Accostati sempre alla Mia Parola, e mai potrai sbagliare perché seguendo il Maestro il sale non ti potrà mai mancare. Attingi sempre più forza e sempre più coraggio anche quando ti vedi solo e ti senti stanco, perché ciò che non sai il tuo piccolo ma grande amore Mi porta da te e Io mi sento più Re.
L’odio dei nemici. “Avete inteso che fu detto: Amerai il prossimo tuo e odierai il tuo nemico. Io invece vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate i figli del Padre vostro che è nei Cieli, il quale fa sorgere il sole sui cattivi come sui buoni e fa piovere sui giusti come sugli empi. Qualora infatti amasse solo quelli che vi amano, che ricompensa avreste? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? E se salutate soltanto i vostri fratelli, che cosa fate di speciale? Non fanno lo stesso anche i gentili? Voi dunque sarete perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei Cieli”.
(Matteo 5,43,48)
Ecco come la Parola di Dio entra nei cuori per una trasformazione radicale. La logica umana viene ribaltata in maniera totale, per seguire quella di Dio. Quando Gesù disse di pregare per il nemico, era ben consapevole che non avrebbe avuto il plauso dall'umanità, ma il Suo Insegnamento l’ha lasciato indelebile lungo le strade ove ancora riecheggia la Sua Voce, a testimonianza di quanto detto e fatto con le Opere. Amare i nemici e pregare per coloro che perseguitano non è facile, se si considera che l'uomo vive sempre e costantemente nella dualità tra il bene e il male, considerando altresì che spesse volte i sentimenti negativi prendono il sopravvento e l'uomo rimane schiacciato dai suoi istinti che gli fa perdere di vista la luce interiore che, invece, dovrebbe illuminare i suoi pensieri, nonchè le sue azioni. Raggiungere la Perfezione del Padre non è impresa facile, ma neanche difficile per colui che, con buona volontà, abbandona le velleità del proprio io per far posto a Dio. Indicando la via, traccia il percorso da seguire. Un percorso che richiede rinunce, richiede uno sforzo a superare ciò che la personalità esige con forza affinché possa emergere e vincere l'Individualità, ovvero lo Spirito di Dio. “Entrate per la porta stretta, poiché spaziosa è la porta e larga la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che vi si incamminano. Quanto stretta è la porta ed angusta è la via che conduce alla vita! E pochi sono quelli che la trovano”.
(Matteo 7,13)
“Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? Nel tuo nome non abbiamo cacciato demoni e non abbiamo fatto nel tuo nome molti prodigi?”. Allora dichiarerò loro: “non vi ho mai conosciuti! Andate via da Me, operatori di iniquità”.
(Matteo 7, 21)
La porta è veramente stretta, e la via è angusta, ma per quanto stretta e angusta, porta alla Vita. La via da seguire è fare la Volontà del Padre che è nei Cieli, e sarete perfetti come Perfetto è il Padre. Gesù sprona al raggiungimento della perfezione ma occorre una trasformazione interiore, che implica un nuovo modo di agire, di pensare, al punto che, come San Paolo gridò: Non son più io che vivo, ma è Dio che vive in me. L'individuo esce dai cardini che sinora erano stati linee guida del suo comportamento quotidiano, abbandonando i sentimenti negativi quali l'odio, rabbia, ira, vendetta, per far posto al sentimento di misericordia. “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i miti, perché erediteranno la terra”. (Matteo 5,7). “Io invece vi dico: chiunque s’adira con il suo fratello sarà sottoposto al giudizio. Chi dice al suo fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio. Chi dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geena”. (Matteo 5,22). Il tutto si può riassumere in una sola parola, “Amore”. L'uomo vive da tempo seguendo sempre i suoi istinti negativi che lo fanno sempre più abbassare nella sua scala spirituale. Occorre rinascere a nuova vita, affinché l'Amore e solo l'Amore pervade il cuore trasformando tutto ciò che va a toccare. Ove si posa l'Amore, l'odio non può stare. Ove si posa l'Amore, la vendetta fugge via. Solo con l'Amore, quanti sentimenti deleteri scompaiono e con loro le sue azioni, i suoi effetti, come l'omicidio, il suicidio, le lesioni, i rapimenti. La Potenza e la Forza dell'Amore sconfigge tutto senza colpo ferire! Se solo l'uomo si soffermasse un solo istante sull'Amore e i suoi effetti, ecco che abbandonerebbe le sue malvagità per trionfare nel solo e sommo Bene. Ma come disse Gesù, da buon Maestro e Conoscitore dell'animo umano, la porta è stretta e pochi la varcheranno, perché l'uomo preferisce rimanere vinto, anziché vincere. Cavalca la sua vita credendo di essere un cavaliere col suo cavallo bianco, ma alla fine della sua corsa si accorgerà che la sua armatura è stata rosa dal tempo, e il suo cavallo, stremato dalla corsa, non lo porterà più sul campo di battaglia per un altro scontro che lo conduce alla vittoria del suo io. Quel cavaliere, senza armatura, senza cavallo, rimarrà un uomo solitario e stanco, con tante battaglie vinte, ma altrettante perse. Ma con sgomento, si accorgerà tardi che l'unica battaglia che avrebbe dovuto fare, ancora è da cominciare. Ma stremato dalle forze, non riuscirà a riprendere il cammino che lo conduce al Divino. Si appellerà allora alla Misericordia di Dio, che è immensa, infinita, ma povero uomo, se hai trascorso la tua vita cavalcando l'onda del tuo io! È meglio un uomo povero ricco d'Amore che un pover uomo ricco del sé. È giunto il momento di decidere di cambiare rotta, entra per la via stretta, anche se ti costa fatica. Ma cercando la Perfezione, ti avvicinerai al tuo Signore. Combatti e vinci la lotta più importante della tua vita, quella lotta che vede te stesso contro te stesso. Sii vittorioso, vinci nell’Unicità e vedrai come diventerai perfetto come lo è il Padre che nei Cieli sta.
Dio di Misericordia Infinita, soffia su questa misera vita che persa è se Tu non sei con lei. Soffio Divino, alita su quest'uomo solo, al fine possa risvegliarsi dal torpore che ha scelto come alimento per vita sua. Accendi i colori intensi che solo Tu conosci, fà vibrare questo cuore spento come solo Tu sai fare. Divina Misericordia, discendi su questa umanità che continua a camminare lontano dalla Tua Via. Via di luce, Via di Amore, Via di Pace, ma l'uomo continua a preferir le tenebre sol perché ha scelto la via del male. Solo il Tuo Manto può stendersi su quest’umanità persa alfine possa salvarsi da questa prigione che meticolosamente si è costruito. Una prigione con dentro un labirinto che gli ha fatto smarrir la giusta Via. Gira che ti rigira, non riesce più a trovar l'uscita. Si è adattato a vivere in questo labirinto che lo rende sol confusa, un giorno crede di aver vinto il mondo, ma l'indomani ha già capitolato. Soffio Divino, alita su di noi, risveglia lo Spirito dormiente, accendi i cuori spenti affinché, unita in un solo Amore, l'umanità possono osannare e riconoscere il Signore Padre degli Universi tutti, Ideatore Pensante di ogni creatura. Il Creatore e la Sua Creatura, all'apparenza due unità, ma la sostanza è una sola. Quando Gesù Cristo affermò: “Io e il Padre siamo una cosa sola”, voleva insegnare all'umanità che il Padre non è poi così lontano, ma è dentro l'umanità, dentro ogni singola creatura, perché il Padre ha donato ad ogni essere la Sua Sostanza. Ha creato l'uomo a Sua Immagine e Somiglianza, donando la Vita per la Vita. O Misericordia Infinita, abbraccia questa umanità che ancor compreso non ha l’Amore immenso che provi per lei, donando parte di Te. Hai offerto la Vita per noi, Infinita Misericordia che scende come pioggia sul mondo intero alfine purifichi e porti a Vita nuova questa umanità stanca e persa nel labirinto del “sé”, non riuscendo più a trovare “Te”!
“O Sangue e Acqua che scaturisci dal Cuore di Gesù, Confido in Te”. O Sangue e Acqua che scaturisci dal cuore di Gesù, come sorgente di Misericordia per noi, Confido in Te”. Queste Mie parole a memoria futura, racchiudono tutto il senso, il significato dell'Amore di Dio. Ecco l'Amore di Dio, la Sua Misericordia. Il giorno in cui il Mio Costato è stato trafitto, è sgorgata una sorgente di Infinita Misericordia su questa umanità arida di sentimenti. La Misericordia di Dio si stende su quelli che lo temono. Ma, quanti ancora vivono nell'abisso dell'ignoranza, ritenendo di esser nel giusto e non aver bisogno di attingere da questa Fonte di Misericordia. Eppure Io dico che non c'è uomo che non ha bisogno della Misericordia di Dio. Se solo vedesse per un solo istante se stesso immerso nella sua totale e profonda miseria, ne morrebbe schiacciato dal peso della sua stessa condizione misera. Occorre che l'uomo attinga da questa Misericordia finché in tempo è. Fin quando è in tempo, può sperare nella Misericordia di Dio. Ora, non domani, deve ricorrere alla Mia Misericordia. Quando suonerà il gong finale, il tempo in cui il Padre alzerà la Sua Mano, impartendo gli Ordini per l'avvento del Suo Regno, ahimè, quell'uomo non potrà mai più far ricorso. Li ci sarà solo il Giudizio divino, e verrò a separare il grano buono dalla gramigna, e separerò le pecore dai caproni, le une per la vita eterna, gli altri per la perdizione totale. Ho steso le Mie braccia, Mi son proteso su questa umanità sorda, ho offerto tutto Me stesso, vi ho donato il Mio Cuore. E tu, umanità, cosa hai fatto quando Mi sono abbandonato a te? Senza perder tempo, hai trafitto il tuo Re, il Re che osannavi all’ingresso di Gerusalemme Lo hai tradito, Lo hai trafitto, ma Io ho sempre le braccia aperte, ancora stese, col cuore rivolto a te! Le spalle non ti ho mai voltato, a cuore aperto Mi son gettato, eppure hai trafitto anche il Mio Costato. Ma nonostante il tuo atto, Io ti ho amato dandoti il Mio Segno d'Amore facendo sgorgare dal Mio Costato Sangue e Acqua, oh umanità. Scenda su te, ti lavi come Segno di Purificazione e d'Amore che nutro per te. Non rimanere insensibile davanti al Mio Gesto, non coglieresti la preziosità del Mio Dono, quel dono che ti dà la possibilità di giungere fin qua. Se questo non lo coglierai, libera scelta sempre avrai. Ma poi non dire un giorno a Me che son crudele e un Re senza pietà, perché la tua strada è segnata già. Io posso solo donarti il Mio Sguardo d'Amore e Pietà ma la tua scelta ti condizionerà. Resto a braccia aperte, offrendoti il Mio Cuore, avvicinati, ascoltalo, abbeverati alla Fonte fin che tempo hai! Io tempo ne ho perché son il Tempo, ma non approfittar pensando che tutto questo non accadrà. Perché quel giorno, lo vedrai anche tu, il Cristo Glorioso che dal Cielo scenderà, Glorioso come un Re perché sono il Cristo Re che tu hai deriso, senza pensare che Io Sono il Re! Il Tempo per te scorre, e tempo non avrai quando Mi vedrai Glorioso, battendoti il petto dirai: “Pietà oh mio Signore. Perdonami se puoi. Credevo fosse un racconto a me lontano, e non vedevo che quel pover uomo crocifisso Glorioso era vero! Perdonami, se puoi. Gesù, esisti per davvero!” Il Cuore mi si spezzerà, ma poca cosa potrò far, il Padre, Mio e Vostro un giorno l'alt dirà. Eseguirò gli ordini del Padre, oggi, domani come allora quando salii in Croce. Allora, ascolta la Mia Voce, ricorri finché puoi. Il fiume sgorga in piena dal giorno della Mia Passione, vieni, accostati alla Fonte e Io Ti salverò.Divina Misericordia
Tripudio di cuori, campane a festa rintoccano il cuor con il loro din don dan. Il nostro Signor, dopo aver sofferto sulla Croce, è Resuscitato come aveva preannunciato. “Tra un poco Mi vedrete, e poi non Mi vedrete!” Il Mistero di quel che è accaduto Dio solo lo sa! Non avrebbe mai abbandonato il Figlio Prediletto. Lo ha innalzato su in Cielo! Su delle nubi, è volato e dalle nubi nuovamente ritornerà, con squilli di tromba e un esercito celeste a compiere ciò che ancora accadere dovrà. Innalzate inni al Signore e festeggiate con Lui la Resurrezione del Cristo Re! Luce ovunque, luce che penetra nei più reconditi meandri per sconfiggere le tenebre. Chiaro - scuro; Luce - tenebre; giorno - notte, sempre i due opposti. Ma un giorno arriverà che solo la luce ci sarà! Che la luce penetri in voi! Che la luce di Cristo invada i vostri cuori! Che la luce Divina permei i vostri sensi! Che la luce si accenda in voi al fine possiate risorgere come Gesù! Luce che trasforma, Luce che rinnova, Luce che vivifica, Luce che salvifica! Non andate troppo lontano perché questa Luce è dentro ognuno di voi! È quella fiammella che deve essere sempre accessa e alimentata con l'Amore di Dio. Amore che non vedete, ma che potete sentire in ogni piccola vostra particella se attivate quel processo di Trasformazione che vi farà esclamare come Paolo ha fatto: “Non son Io che vivo, ma è Dio che vive in me!” Ecco come avviene la Resurrezione! Abbandonate il vostro io, fate spazio a Dio. Dio Padre, Dio Madre, Dio Tutto, Dio Amore, Dio di Misericordia Infinita. Fin quando le tenebre predomineranno il vostro essere, la Luce si affievolirà e il posto per Dio non ci sarà. Lì avviene la devastazione dell'essere, le tenebre invadono il campo facendo predominare in voi ciò che è negatività; bandite i pensieri deleteri, i pensieri negativi. Volgeteli al positivo, fate entrare a pieni polmoni Luce bianca, e il puro solo prevarrà, facendo accendere sempre più la fiammella quasi spenta. Ma la cosa bella è quando, una volta alimentata, illuminate tutta la vostra stanza interiore. E dove vedete ancora angoli di oscurità, alimentatela ancora affinchè solo luce ci sarà. Cristo è Risorto, fotoni di luce han illuminato la stanza tenebrosa ove era stato sepolto il Signor! Ma la luce entra e squarcia le tenebre, che si dissolvono perché la luce vince sempre! Il Manto che ancora stanno esaminando è ancora sotto inchiesta, ma le vostre strumentazioni ancora non sono adatte ad analizzare ciò che ancora la materia non conosce! Certo, occorre analizzare; l'uomo per credere deve essere come San Tommaso, e così Gesù gli è apparso. “Tocca, Tommaso, vedi i Miei fori? Qui sono entrati i chiodi! Vieni, non temere, metti la tua mano, così comprenderai che son veramente resuscitato!”, e alitando su di loro disse: “Pace a voi, uomini increduli!”. Oggi la storia si ripete, ma come Gesù disse un giorno: “Questa generazione non avrà più prove!” La Fede vera, quella certa che smuove le montagne, non si concilia con la prova ostinata che l'umanità chiede ancora! Non vi basta Gesù Crocifisso? Per voi, è solo una tradizione la festività, un'occasione di auguri, tutto qua! Entrate nel Mistero di Dio, impregnatevi della Sua Luce, e vedrete come questi stessi momenti diventano solenni! Il cuore si rattrista e si addolora ma sa che, dopo la morte fisica, lo spirito si librerà. Libero, va ad immergersi in Dio Padre, nella Sua Grande Misericordia che, con Cuore tenero ma, non dimenticate, giusto e severo, accoglierà chi andando al di là di ciò che è materiale, si accosta al sacro e impiega i suoi sforzi finali a ricercare la luce con fede, a chiamare e parlare al Padre che ascolta, vede e provvede. Che la luce sia in tutti i voi, che questo momento di Passione e Resurrezione trasformi cuori. Per ogni cuore trasformato, un din don dan angelico giunge sin qua, allietando gli altri cuori che si sono aggiunti al Signor. E ogni cuore che si unisce, ecco un tonfo del cuor di Gesù, che è contento di percepir l'amore che proviene da quel cuore! Lui è felice, si sente più Re, perché quel cuore lo ama a tal punto da non poter fare a mano del suo Re! E il din don dan riecheggia di nuovo nell'aria, campane a festa, suonate insieme, inni in coro, osannate il Signor, Cristo Re è Risorto, Alleluia, Cristo Signor, Re dei Cuori, è Resuscitato come aveva detto di già. Alleluia, alleluia, noi cori del Cielo cantiamo. Unitevi al nostro canto, insieme nasce una sinfonia, un po’ opera nostra un po' opera vostra! Ma che bella sinfonia! Se poteste ascoltare quante vibrazioni! Un'armonia celeste invade i cuori! Suoni, musiche e colori invadono i cuori. Campane a festa fate anche voi il vostro din don dan! Noi angeliDel Cielo Un saluto Vi lasciamo In Amore Din don dan
“Allora si fecero avanti i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo per metterlo alla prova. Egli, però, emettendo un profondo sospiro, disse: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico che mai sarà concesso un segno a questa generazione”. Quindi, lasciateli, montò di nuovo in barca e se ne andò verso l'altra riva”.
“Chiunque riconosce che Gesù è Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e di Dio dimora in lui”.
(Giovanni 4, 15-16)
“Io e il Padre Siamo Uno”.
(Giovanni 10, 30)
Gesù, il Maestro, ha parlato. Ha più volte spiegato all’uomo incredulo la Sua Natura Divina, ma non è ancora oggi compreso. Grandi teorie teologiche cercano di dimostrare in maniera complessa ciò che invece è semplice, ovvero che Gesù e Dio sono la stessa cosa, sono “Uno”. Si possono fare tanti giri di parole, articolare la discussione in maniera complessa, ma la sostanza resta sempre la stessa. L'uomo dovrebbe cominciare a dimorare nell'Amore di Dio, facendo la Sua Volontà. Nel momento in cui l'individuo cede le armi del “sé” che è sempre in lotta per la sua massima ottimizzazione, deve spogliarsi dai suoi falsi preconcetti e affondare nella Parola di Dio cibandosi ogni giorno alla fonte della Salvezza. Gesù disse alla Samaritana: “Colui che beve di quest'acqua, avrà ancora sete. Colui invece che beve dell'acqua che gli darò io non avrà più sete; ma l'acqua che gli darò diverrà in lui una sorgente di acqua che zampilla verso la vita eterna”. (Giovanni 4, 13, 14)
Attingere alla Sua Fonte è immergersi e dimorare nell'amore di Dio. Dimorare nell'amore di Dio è credere che Gesù è Figlio di Dio, è che Dio e Gesù sono una sola cosa. Credere senza cercare di razionalizzare ciò che Gesù dice. La Sua Parola, per essere compresa, deve passare al vaglio di due processi, quello mentale e quello del cuore. Cuore e Mente devono andare sempre insieme, al fine la luce possa penetrare nell'essere ed essere Fonte di Vita e Guida ai suoi passi. Solo la mente, svierebbe l'uomo, portandolo nei meandri della sua razionalità, non facendola elevare oltre gli schemi della materialità. Usando solo il cuore, ci si limiterebbe agli slanci emotivi, il tutto viene accolto con emozione, ma è un sentimento che alla fine si smorza e perde quello slancio iniziale che lo condurrebbe alla Verità. La ragione deve passare dal cuore, e uniti insieme iniziano l'individuo alla comprensione del Divino. Solo allora si vedrebbe in modo naturale, senza tanto sbalordimento, che Gesù e il Padre sono una cosa sola. E comprendendo ciò, si arriverebbe allo stadio ulteriore, che aiutererebbe l'uomo a vedere Dio nel sé interiore. Gesù ha più volte spiegato questo passaggio, ma l'uomo, salvo rare eccezioni, non c'è mai arrivato, senza sapere le meraviglie che perde e sono per lui, lì ad attenderlo. “Non prego solo per costoro, ma anche per coloro che crederanno in Me mediante la loro parola: che tutti siano uno come Tu, Padre, in Me ed Io in Te, affinché siano anch'essi in noi, in modo che il mondo creda che Tu Mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che Tu Mi hai dato, perché siano uno come noi siamo uno: Io in loro, e Tu in Me, perché siano perfetti nell'unità, il mondo riconosca che Tu Mi hai mandato e li hai amati come hai amato Me. Padre, voglio che anche quelli che Tu Mi hai dato siano con Me, dove sono Io, affinché contemplino la mia gloria, quella che Tu Mi hai dato, poiché Mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, Io invece ti ho conosciuto e costoro hanno riconosciuto che Tu Mi hai mandato. Io ho fatto loro conoscere il Tuo Nome e continuerò a farlo conoscere, affinché l'Amore con cui Tu Mi hai amato sia in essi ed Io in loro”.
(Giovanni 17, 20-26)
Le sue parole sono cristalline, limpide. Non son di difficile comprensione. In maniera semplice, accessibile a tutti, ha detto che Gesù e il Padre sono la stessa cosa, Lui nel Padre e il Padre in Lui. Allo stesso modo, l'uomo è in loro. Gesù ha dato la gloria affinché l'uomo fosse uno col Padre come Gesù lo è. Ecco come l'uomo, quando vince nell’unicità col Cristo, diventa divino, perché il Padre e lui sono una cosa sola. Dimorare nell'Amore di Dio, affinché egli dimori nell'uomo. Rimanere nell'Amore di Dio è il passo più intelligente che l'uomo possa fare. Ma Gesù ha detto apertamente che il mondo non l'ha conosciuto. Il mondo ancora preferisce rimanere sordo alla Verità. Ma verrà quel tempo che Dio stabilirà che tempo più non ci sarà. “Colui che viene dall'alto, è sopra di tutti. Colui che è dalla Terra appartiene alla Terra e parla da uomo della Terra. Colui che viene dal Cielo è sopra di tutti. Egli Testimonia ciò che ha visto ed udito, ma nessuno accoglie la Sua Testimonianza. Colui che accolse la sua testimonianza, ratificò che Dio è verace. Infatti colui che Dio ha mandato, dice le Parole di Dio, poiché dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio ed ha tutto rimesso nella sua mano. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi invece disobbedisce al Figlio, non vedrà la vita, ma l'ira di Dio è sopra di lui”.
(Giovanni 3-31, 36)
Assimilate e fatte vostre queste parole di Vita eterna. Lasciatele vidimare dalla mente e dal cuore, affinché la giusta comprensione sia luce ai vostri passi, affinché possiate dare inizio al vostro percorso che conduce al Divino. Non è facile, ma non è neanche difficile. Occorre detenere l'Amore nel cuore e credere che Dio e Gesù sono una sola cosa; nel comprendere l'”Unicità”, anche i vostri passi si indirizzeranno all'”Unicità” in Dio. Dio in te, tu in Dio, uomo, non avresti mai pensato di esser divino! È tempo di realizzare questa “Unione”, è tempo che realizzi che sei a Sua Immagine e Somiglianza. Non chiudere le porte al Creatore, la Sua creatura non può vivere senza. Il Creatore e la Sua Creatura, quanta tenerezza, quanto amore! Lasciati rapire dalle vibrazioni divine che scuotono il tuo essere, facendoti comprendere che l'unica e la sola Verità è che Dio è “Tutto”, risiede nel “Tutto”, e in questo “Tutto” ci sei anche tu!
Haniel segue sempre il tuo cammino per condurti nell'amore di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
“Spirito è materia sono i due aspetti di Dio, che si manifesta e agisce in tutta la Sua Creazione. Niente di ciò che vediamo è separato da Dio: Egli rappresenta la totalità, e noi siamo da qualche parte in Lui, come cellule del Suo Immenso Corpo; e dal momento che anche noi siamo materia e spirito, dobbiamo continuamente sforzarci di infondere nella nostra materia la vita dello spirito perennemente rinnovata ”.
(O. M. Aivanhov).
Dio è il “Tutto”. Il “Tutto” fa parte di Dio. Non c'è niente sulla Terra, nell'Universo che non sia parte di Dio. Dio penso, Dio creò. “Tutto” era nella Sua Mente ancor prima della Creazione. E creò l'aria per respirare, e creò la materia per donarle vita e movimento. E creò gli animali, con la natura. Sua Emanazione, Sua Creazione. Il Suo Spirito permea tutto il Creato. Il Suo Spirito è come l'aria, non si vede, ma è presente in ogni cosa, senza la quale nulla vita sarebbe possibile. A termine di paragone, l'aria entra dalle narici, ossigeno per la vita, permette il respiro fino a giungere nella parte più nascosta dell'uomo. Non si vede, ma la sua mancanza sarebbe catastrofica per ogni forma di vita. Allo stesso modo, lo Spirito di Dio è Fonte di Vita. È in forma non visibile, ma permea tutto ciò che circonda l'uomo, ma anche tutto ciò che è all'interno di ogni essere vivente. Non si può farne a meno. Fonte di Vita inesauribile, pervade ogni forma di vita, animata e non. Lo Spirito di Dio è presente in ogni cosa, e niente esisterebbe senza la Sua Presenza. L'uomo è composto sia di materia che di Spirito, ma purtroppo cade spesse volte nell'errore di considerarsi solo materia, mettendo da parte un aspetto sostanziale, il più importante, il suo spirito. La materia deve diminuire di spessore, e l'uomo deve infondere in essa lo spirito, la vita dello Spirito. L'orazione e la meditazione sono un primo passo al fine di trovare questo legame con la parte spirituale iniziando così un dialogo d'Amore con questa parte del sé dimenticata. L'uomo tende nella sua quotidianità a soggiogare lo Spirito a vantaggio della materia, senza considerare che lo Spirito, in unione con Dio, è la sola parte vera della sua esistenza. È quella Voce che parla incessantemente, che ti spinge a conoscere te stesso, al di là delle apparenze. La materia è una cattiva consigliera, fa apparire le cose in maniera del tutto reale, gli oggetti son coesi, la vita sembra avere il giusto ordine, ma non sarà sempre così. La materia, come ogni cosa che è soggetta al tempo, si deteriora. E ciò che prima sembrava tutto a posto comincia a modificare il suo corso. E l'uomo poi si accorgerà che, al contrario, lo Spirito mai morir potrà, né mai si potrà deteriorare, perché è l'essenza di Dio che vive per eternità. Ma la materia non alimentata dallo Spirito che dimora in lei, sarà destinata a morire, perché non si nutre della linfa vitale che circola all'interno della stessa. Lo Spirito di Dio è linfa vitale da cui la materia deve attingere e abbeverarsi se vuole la vita eterna. Ma bada bene, l'atto di attingere non deve esser mosso dal solo “interesse personale”, bensì solo e soltanto dall’Amore verso il Creatore. Pensa quanto è bella la tua stessa esistenza, per quanto tu possa versare nell'indigenza o nel bisogno, hai la possibilità di vedere un tramonto, chiudi gli occhi e respiri a pieni polmoni l'aria che il Padre ha creato per farti respirare. Tu cammini, ed esci ad incontrare il fratello; e percepisci anche le tue emozioni che ti fan sorridere, ti fan piangere. E quando piangi, le lacrime solcano il tuo viso, ma quelle lacrime son perle di Dio! Per ogni Suo figlio immerso nella disperazione, Dio entra con immenso Amore, coglie le lacrime con dolcezza infinita trasformandole in un sorriso. Quel sorriso che ti spunterà nel momento in cui hai compreso che accanto ti sta, e con voce tremante, dirai: “Grazie, ti amo, Papà!”. Haniel
“Lo Spirito è quello che vivifica, la carne non giova a nulla. Le parole che vi ho detto sono spirito e sono vita”.
A te, uomo stanco, ti tendo la mano. Afferrala al volo, ti porto lontano con Me!
A te, uomo sordo, che pensi che da solo grandi cose puoi fare, aspetto giunga il momento che cercherai Me. Io Seguo il Tuo passo, e quando sei stanco, ti prendo per mano e ti sollevo a Me. E se pensi di esser solo nella tua disperazione, Io entro e accendo la luce che è nel tuo cuore. Non pensar sian solo Parole dette per caso, perché se ancora non lo sai, nulla un caso è. Tutto è un disegno, quello del Padre che anela al tuo amore, per ricondurti a Sé. Sei la Sua goccia, una parte del Padre che, per tanto amore, ha soffiato la “Vita” su questa tua vita che persa è se questo non comprenderai: Ti ha fatto un dono, il regalo più bello che un Padre potesse fare, ti ha dato il Suo Cuore per farti decidere, in piena libertà, il tuo amore a chi lo vuoi donare. Felice è il Padre Nostro nel vedere il ritorno di ogni figliol prodigo, che prima andato via, con arroganza e superbia, ha compreso che la dimora del Padre è la sola ove poter dimorare. Nella dimora del Padre, la Luce e la Pace regnano sovrane. È terra di Paradiso, per ogni figlio che riconosce il Padre in Me. Io e Lui, una cosa sola camminiamo solcando le strade del tuo cuore per darti conforto e dare vigore al tuo passo stanco. Oh uomo stanco, aggrappati a Me. Il mondo ti ha deluso, hai cercato e vagato in ogni posto senza nulla trovare. A mani vuote, triste e solitario, prosegui il tuo cammino senza ancor capire che Io son con te. Il tuo cercare, il tuo non trovare è perché non hai compreso che ciò che cerchi è una parte di te. Una parte nascosta ma che ha voce e la usa. Ti chiama, ti invoca, ma, ti ostini a cercar nell'esteriorità. Arresta il tuo passo, fermati un istante e ascolta la Voce. Se pensi non sia vero ciò che ti sto dicendo, perché sei ancora alla ricerca di un “non so chè” ? Io sono quel “non so chè”, per te di indefinito, ma che un dì si concretizzerà palesandosi agli occhi tuoi, che prima per arroganza e per orgoglio, non volevano vedere la Verità. Ho il Mio Cuore in mano, te lo offrono con amore infinito, quello del Padre; l'Amore del Padre lo riverso su te. Non esser insensibile al Mio Amore, non vedi ? Ti cerco, ti chiamo, ti afferro per mano, e presto, molto presto, percorreremo insieme le strade del tuo cuor affinché tu scopra l’Amor.
La Mia Venuta non è rimasta senza traccia. Ogni angolo, ogni singolo sassolino parla di Me. La Mia Presenza è percepibile nell'aria; in ogni parte, la Mia Presenza Venerabile è palpabile. Ma l'uomo continua a perseguire le vie del male, quelle che lo vedono ogni giorno pronto a metterMi in Croce, col suo odio, la sua rabbia, il suo istinto primordiale che non permette di fargli vedere ciò che c'è oltre le apparenze. Se possedesse occhi bionici, comprenderebbe meglio il Mio dire, ma la sua azione sarebbe mossa soltanto dalla paura di ciò che gli accadrebbe e non dall'Amore verso il Padre. Amore chiede il Padre, un Amore vero e sincero. Quell'Amore che porta le vibrazioni del tuo cuore a un livello superiore. Fintanto che il sé rimane relegato nei meandri della razionalità, rimarrà sommerso nella materialità. I Miei insegnamenti ho portato, ma quanta gente ha compreso che per arrivare a Dio, deve annullare l’“io”? Questo “io” forte che crede di detenere l'ordine delle cose! Questa ottusità non gli farà mai vedere l'Al di là! È pure ho sempre detto, quando camminavo in mezzo a voi, di costruire la vostra vita sulla roccia, ovvero la “Vita”. Una esistenza materialmente misera, ma ricca al livello spirituale, vale molto di più, perché ha compreso che era necessario smascherare la falsità e l'apparenza della realtà circostante per arrivare al Padre. Comprendo che il percorso non sia facile, ma vi ho dato ammonimenti quando vi ho spronato a fare come Me, a seguire le Mie Orme per un cammino segnato dal Mio Insegnamento. Cammino ancora per le strade del mondo, continuo a parlare, continuo ad amare, ma l'uomo non si dà pace e l’Amore non vuole trovare. La sua volontà lo spinge a cercar l'effimero della realtà. E allora poca cosa potrò fare quando alla fine dovrai valutare te stesso il giorno che ti vedrà spoglio dalle illusioni in cui ti eri immerso. Meditate ogni giorno la Mia Passione, il Mio Calvario, il Mio Passaggio su questa Terra, cosa vi ha lasciato? Se vi fermate all'uomo sulla croce, allora poco avrete compreso sull'importanza del messaggio che vi ho lasciato. Tanto per cominciare, il Mio Corpo non l'avete mai più trovato. L'avete trafitto e crocifisso, ma né medici né scienziati han riesumato i resti di quel corpo di Re che fu. Essendo una realtà a cui l'umanità risposta non ha, ecco la presunzione regna sovrana e dice che solo fantasia è stata. E quel corpo che fu di un Re, in verità era solo un mezzo per ingannar l'umanità. Non persuado nessuno, la Verità la potete seguire se volontà si ha. Altrimenti, dove sarebbe la libertà che il Padre Mio ha concesso all'umanità? Ma se respiri profondamente e immergi il tuo respiro nel Mio, proverai la Mia presenza che infonderà nel tuo cuore pace e serenità. Cammino ogni giorno accanto a te, fratello mio, come i discepoli di Emmaus, Mi parlavano ma non Mi riconoscevano. È pure nel cuore provavano la sensazione particolare, quella di parlare con il Padre. Ma la razionalità Mi faceva vedere lì, crocifisso, morto da poco, quindi escludevano a priori che Io potessi esser là a parlar col loro. Affonda la tua fede, e quando questa radicata sarà, mi vedrai seduto accanto a te; Ti parlerò con il cuore e con la mente, affinché apri la tua realtà alle forze spirituali che accanto ti stanno. Ti racconterò di quanto è bello averti ritrovato dopo un lungo percorso che ti aveva allontanato dai veri valori che donano Vita. L’Osanna che oggi canti a Me, in onore del Cristo Re, devi iscriverlo nel tuo cuore, finché anche quando tutto nero è, riuscirai a vedere la luce che ti conduce a Me! Il Tuo Osanna lo voglio vedere nella tua vita quotidiana, quando sei sveglio, quando dormi, voglio vedere il tuo amore, e non l'esaltazione del momento. Quello è solo tempo perso. Segui i Miei Passi, la strada ho dato a te affinché tu ritrovi il Re che è in te!
Dio pensò, Dio creò. La forza del Pensiero è inimmaginabile. Pensa, uomo, tu sei un Pensiero di Dio! Guarda la tua immagine allo specchio, guarda la perfezione di ciò che Lui ha pensato e creato. Hai due gambe per camminare, due occhi per guardare, due mani per toccare, due orecchie per ascoltare. Per non parlare dei meccanismi all'interno del tuo organismo atti all'interscambio cellulare e delle sostanze nutritive per donarti il movimento. Ti ha dato un cuore per amare e una mente per pensare. Ma il Pensiero, dove risiede? Sai tu da dove sgorga questa fonte inesauribile di energia vibrante? Il Pensiero non è poi tanto astratto come tu pensi, ma è forma che si concretizza in materia. Quando si dice di pensare al positivo non è errato, perché volgere il proprio pensiero alla positività vuol dire apportare la trasformazione per un cambiamento radicale se il pensiero è immerso nel male. Ciò che l'uomo pensa fortemente, può anche prender forma nella materia contingente. L'uomo non ha ancora compreso bene che il Pensiero è energia trasformante, perché Dio è il Pensiero, Energia vibrazionale che trasforma ogni cosa. L'uomo è una particella di Dio, e come tale, ha in sè il seme del Pensiero di Dio. Tornando alla domanda iniziale, da dove proviene il pensiero? L'uomo, spinto dal suo istinto materiale, risponderebbe subito all'istante che il Pensiero parte dal cervello, ma così non è, sebbene il Pensiero passi attraverso questo. Lo attraversa utilizzando le sinapsi cerebrali, ma, no! risposta esatta non è se mossa dall'istinto dell'individuo, dalla sua razionalità. Un indizio è stato dato quando abbiamo detto che Dio è Pensiero. Oh uomo, usando solo la tua razionalità, ti ostini a rimanere ancorato alla materialità, lasciandoti sfuggire l'essenza più importante, la traccia che Dio ha inciso dentro te e che indelebile essa è. Non potrai mai cancellarla perché è dentro te, anche se lo volessi, sei parte di questa. Ti dona la Vita, ti dà il movimento, fa battere il tuo cuore donandoti vigore. Il Pensiero scorre dentro attraverso condotti che Dio ha progettato per te, uomo, ma esiste all'interno, accanto al tuo cuore, un condotto nascosto, che potresti aprire se solo detenessi il giusto Amore per Dio Padre, tuo e nostro Creatore. A te, uomo, lascio il giusto pensiero affinché la curiosità che è il tuo movimento, ti possa spingere a cercare oltre l'apparenza di quel corpo materiale che ancora guardi allo specchio, per scoprire e amare invece quella parte che con occhio umano non riesce a vedere, ma è presente e si vede. È una gamma di colori che emana il Pensiero che risiede in te. È una gamma di vibrazioni che circolano dentro le tue vene, dentro le tue arterie, una parte di luce che illumina dentro te. Affonda la tua conoscenza cercando la risposta dentro te, e non al di fuori, sarebbe solo tempo perso. Nel meditare la risposta giusta, osservati e cerca di guardare oltre la cortina del tuo occhio. Osservando bene, ti accorgerai che dentro quell' involucro materiale, esiste un Pensiero subliminale. Non spaventarti se di questo ti accorgerai, ma ama quel Pensiero perché, se ancor non lo sai, è proprio quello che ha fatto sì che tu ti potessi vedere allo specchio.
Conosci te stesso e alimentati del Pensiero Divino affinché quel piccolo pensiero che dimora in te possa compiere grandi cose se unito al Pensiero del Creatore. Una guida sempre avrai, segui la Voce e non ti sbaglierai. Haniel Capitolo 46 L’Idea Pensante
Il Pensiero forma, il Pensiero crea, sia al positivo che al negativo. La mente dell'uomo è ben lontana da questa realtà perché si affida esclusivamente a ciò che vede e tocca. Ma già qui si incontra una contraddizione ulteriore dell'umanità. Tu dici di essere coerente con la realtà, non lasciandoti fuorviare dall’irrazionalità che l'invisibile ha in sé, almeno di questo convinto sei. Soffermiamoci sul tuo essere, senza andar troppo lontano, non per convincerti, ma per far risaltare la tua irrazionalità. Sei in casa, da solo. Sei fermo, senza nulla fare. Non ti accorgi che i pensieri cominciano a scorrere nella tua mente? Poi ad alta voce, affermi: “penso che…”, oppure: “ho riflettuto e son giunto alla conclusione che…”. Il frutto del tuo lavoro, di fatto, è un pensiero soltanto! Eppur non lo vedi, come fai a dire con certezza che hai pensato? Dov'è concretamente il frutto del tuo lavoro? Alla fine, all'amico che hai accanto, confiderai un qualcosa di astratto! Quindi, anche se non credi all'invisibile che dimora in te, ti appropri e fai tuo quel “qualcosa” che è in apparenza non c'è. Eppure una conclusione hai tratto, senza muoverti o lavorare, ma solo col pensare! Siamo unanimi nell'affermare, dunque, che il mistero è racchiuso in te. Per quanto ci potrai girare, non riuscirai mai a spiegare ciò che accade nel pensare. Caro fratello, affonda in te stesso, conosci te stesso per arrivare al mistero che è racchiuso in te. Prima abbiam fatto un ragionamento sui vari stati che la materia può diventare. Abbiamo compreso insieme che le verità relative sono veramente tante e guai ad elevarle ad una assoluta verità. La Verità Assoluta è una e soltanto una, ovvero che Dio è il “Tutto” e il “Tutt’uno “ è nel “Tutto”. L'Idea Pensante e Creatrice ha sviluppato un grande progetto, definendo i più piccoli dettagli al fine tutto fosse perfetto. Dio è la “Perfezione”, anche se la mente umana mai riuscirà a comprendere il concetto perché è limitata dalle sue verità contingenti. Il Pensiero di Dio ha creato, e tu, uomo, sei un pensiero di Dio. Detieni in te il suo seme divino, il suo Pensiero trasformante, ma sei limitato per poterne fare uso. Oltre ad esser limitato sei anche pericoloso per te stesso e per il prossimo perché ancora non hai raggiunto l'Unicità, non hai ancora vinto il male dentro te affinchè possa far uso dei doni del Padre che hai dentro te. Medita e pensa quanto grande saresti se piccolo e umile ti inchineresti davanti a questa Perfezione chiamata Amore. Il Suo Amore Venerabile abbraccia tutto e tutti, ama ogni figlio suo di Amore Infinito, Lui, il Creatore, unito alla Sua creatura da un vincolo di Amore che ha generato la Creazione. Il Pensiero non è poi tanto astratto, ma prende forma quando fede si ha, la fede certa che nel pensare è Dio a creare il tuo pensiero e dar forma al desiderio che è in te, se è Lui comunque a voler. Offri la Tua Idea a Dio chiedendo la realizzazione della stessa se è nella Sua Volontà. In umiltà chinati sempre davanti al Suo Volere, come Padre non può mai sbagliare, lasciati abbandonare alla Sua Volontà; quando chiedi, anche con la mentre lui ti ascolta e ti darà ciò che hai chiesto col cuore, con la fede e la consapevolezza di averlo ottenuto già, e la tua preghiera concretezza si farà. Ma chiedi sempre sia fatta la Suo Volontà; non c'è preghiera più bella perché il Padre ti concede quanto hai chiesto anche solo per la tua umiltà nell’aver chiesto con cuore aperto, con cuore sincero. Il Pensiero di Dio è dentro te, coltivalo, curalo con Amore, perché è il dono più bello che il Padre ha fatto a te. Accosta il tuo pensiero al Suo Pensiero, uniti in Amore, potrai fare grandi cose, ancor più grandi di quelle che ha fatto Gesù. Ma l'Amore e l'Umiltà devono sempre dimorare nel tuo cuore, per vincere nell'Unicità di Dio. Dio in te, tu in Dio, già questo è un mistero per te. Vivi la tua vita svelando il Mistero, e vedrai che, ricolmo d’Amore, il tuo essere si sveglierà dal suo lungo torpore e scoprirà di essere sempre stato e sempre lo sarà il Pensiero di Dio, per eternità.
L'Angelo del Signore Haniel ha parlato con amore e devozione verso il Padre Creatore
“Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio, e credete anche in Me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; sennò, vi avrei forse detto che vado a prepararvi un posto? E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. Ed dove io vado voi conoscete la via”. Gli dice Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai, come possiamo conoscerne la via?”. Gli dice Gesù: “Io sono la Via e la Verità e la Vita. Nessuno va al Padre se non attraverso di Me. Se voi mi aveste conosciuto, anche il mio Padre conoscereste, è fin d'ora voi lo conoscete e l'avete visto.” Gli dice, Filippo: “Mostraci il Padre e ci basta”. Gli dice Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e non mi hai conosciuto Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre?” Non credi che Io sono nel Padre e il Padre è in Me? Le parole che Io vi dico non le dico da me stesso; il Padre che dimora in me fa le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me. Almeno credete a causa delle opere stesse. In verità, in verità vi dico: chi crede in me, anch’egli farà le opere che io faccio e ne farà anche di più grandi, perché io vado al Padre. E quanto chiederete nel mio nome lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò.”
Camminare per le strade del mondo, cercando il Tuo Volto, oh Signore! Non è facile, io cerco, ma non lo vedo! Mi affanno, corro, Lo cerco in ogni luogo. Ma poi una Voce mi spinge a cercare dentro Me. Non comprendo, ma mi lascio trasportare dall'Amore che nutro per Te. Il Tuo Volto io cerco, ma quando sento quel tonfo dentro al cuore, comprendo che la strada da fare è quella dell'Amore. La mia nostalgia mi fa compagnia. Ti chiamo, ti invoco, io cerco il Tuo Volto. E ancora un altro tonfo nel cuore mi fa comprendere che Tu mi hai risposto. Io cerco Te, disperatamente, nel profondo del mio cuore. Ti amo con tutto il mio cuore, con tutte le mie forze, ma so che non son bastanti per giungere a Te. Ti invoco, ma senza il Tuo aiuto, io non potrò mai giungere a Te. Ti chiedo, abbi pietà di me. Non mi abbandonare, senza Te, non so dove andare. E cerco di ancora il Tuo Volto per le strade del mondo, senza comprender che Tu già sei con me. Nel profondo della mia miseria sei entrato, dolcemente, senza che me ne accorgessi. Una dolce brezza accarezza il mio viso, una luce, un bagliore rischiara il mio cuore. Un altro tonfo nel cuore, scuote il mio intimo, adesso, comprendo, oh mio Dio, il Tuo Volto, Signore, è questo immenso Amore che ad ogni momento mi fa vibrare il cuore. Tu sei l'Estratto dell'Amore, io essere imperfetto, non comprendo facilmente, son duro di cuore, ma quando questo si apre al Tuo Amore, oh mio Signore, io ho trovato Te! Una lacrima non riesco a trattenerla, scorre sul viso, cadendo per terra. E quella goccia diventa una perla, una perla preziosa che offro a Te, a Te, Re dei Cuori, ti offro tutto il mio amore.
Come un vortice d'Amore, ecco gli Angeli del Signore. Noi vibriamo, e l'amore noi portiamo. Se poteste mai provare l'amore di Dio Padre, che splendore, che gioia ci sarebbe in ogni cuore. Noi siam presenti qui da voi, per un facile andare oltre ciò che non si vede, ma è un Paradiso che illumina ogni cuore. La tristezza non ha presa, solo gioia, Amore e letizia allieta le nostre giornate nell’osannare il Re e Padre. Osannate ogni giorno il Creatore; il Suo Amore pervade l'universo, e noi siamo una Sua Emanazione. Luce e Vibrazioni giungono voi, che affondando sempre più nella materialità, non riuscite a percepire la Maestosità, del Regno dei Cieli. È già in mezzo a voi, in ogni cuor. Allenatevi, fate festa, perché il Padre è con voi. Lui vi attende con amore, con pazienza, ascoltate la Sua Voce. È una Voce soave che chiama ogni cuor. Non siate sordi, unitevi alle nostre vibrazioni affinché tutti insieme formiamo un grande coro. Coro che canta l’Amore, esprimendo tutta la devozione verso il Padre del Creato. Grandi cose aspettano ognuno di voi se riuscite a scavalcar le parvenze e le apparenze, andando dritti al cuor. Lì si eleva la Voce del Padre, e nell'ascoltar, gridate anche voi, decantando tutto l'amore. Quassù in Cielo tutto Vita è, perché viviamo della Sua Luce che è “Vita”. Allargate gli orizzonti, non siate sordi alla Sua Voce. E seguendo la Voce, troverete il Suo Volto, che ancora nascosto è, sol perché non riuscite a veder. Cori di Angeli, innalzate inni, seguite questi fratelli che ancora ciechi, non riescono a veder. Il Padre una guida vi ha inviato, Noi siam lieti di obbedire alla volontà del Padre, ed allora, eccoci qui. Vi guideremo, mai vi lasceremo, affinché un giorno possiate veder il Paradiso che è nei Cieli!
Osanna, nell’alto Dei Cieli . Angeli del Signore Sempre con l’Amore di Dio Padre E Creatore
“Amare il Signore con tutte le forze, con tutto il cuore, con tutta l’anima”. Non bisogna amare con distacco, ma con un coinvolgimento totale dell'individuo. “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo. Ma poichè sei tiepido, non sei cioè né freddo, né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca (Apocalisse 3, 15-16). Esser tiepidi è ciò che si rischia nel non amare il Padre con tutte le forze. I tempi moderni segnano i tempi dell’agiatezza, almeno per parte dell’umanità. L’agiatezza nell’aver ogni cosa materiale alla facile portata. Si pensi al bene più prezioso: l’acqua. Se hai sete, apri il rubinetto e sgorga tanta acqua. Ti puoi lavare con l’acqua calda, basta aprire il giusto pomello. Eppure, quante persone camminano a piedi, senza mezzi di trasporto, percorrendo chilometri per qualche tanica d’acqua. È proprio vero che la sofferenza eleva lo Spirito! L’agiatezza lo rammollisce. L’individuo imbevuto di progresso non deve far sforzo alcuno per raggiungere ciò che vuole, basta premere il giusto interruttore. Ecco che si sente soddisfatto, pieno di sé per ciò che ha raggiunto. Magari, in cuor suo, crede in Dio, ma in maniera tiepida. Chiuso nel guscio del suo benessere, non vive la “prossimità” nonché la condivisione con chi invece ha avuto più sfortuna e non ha neanche un piatto per mangiar. Ecco che l'amore per Dio è tiepido. Ci ha lasciato un grande comandamento: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente.” Questo è il più grande e il primo dei precetti. Ma il secondo è simile ad esso: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Da questi due precetti dipende tutta la legge e i profeti”. (Matteo 22, 37-40). La via è indicata, diventare “caldi”, vale a dire esprimere tutto l'amore, riversandolo su Dio e il prossimo. Amare vuol dire uscire dai propri confini egoistici, per aprire le porte a Cristo. L'incontro con lo Spirito di Dio trasforma l'uomo, e ciò che era mai più potrà diventare. Ecco come l'uomo rinasce, rinnovato, un uomo nuovo. Ma l'amore deve essere come quel fiume in piena, che scorre con impeto, portando acqua per la “Vita”. Quel fiume in piena deve sgorgare dal profondo del cuore, offrendosi allo Spirito di Dio come una sposa. Non può esserci la trasformazione interiore se non c’è un coinvolgimento totale, un amore verso il Padre che tutto ha creato, donandoti il soffio di vita affinché, nel crescere, decidessi “liberamente” di donare amore. Non vuole un amore di convenienza, anche perché legge ogni cuore e sa quando questo è sincero. Quando si incontra Cristo nella propria vita, non può coesistere il sentimento tiepido, perché l'incontro è sconvolgente e quel fiume prima arido diventa un fiume in piena. L'amore, la luce, la vibrazione divina scorre dentro l'organismo, e lo Spirito dell'individuo riconosce lo Spirito di Dio. Nel riconoscerlo, comprende che, ora che l'ha riconosciuto, non può farne senza. Se prima conduceva una vita lontana dalle vie del Signore, centellinando i momenti dedicati all'orazione, ora l'uomo diventa “orazione vivente” perché ha riconosciuto il Creatore, presente nella sua vita. Un fiume di parole comincia a sgorgare dal cuore, e non ci sarà più nulla che possa calmare quel vuoto, quella nostalgia di Dio. Si comincerà a seguire le orme di Cristo, come fa la sposa alla ricerca dello sposo. E non troverà pace fin quando non l’avrà abbracciata, non le avrà sussurrato parole d'Amore che li uniscono per vita. L'amore verso Dio non può mai esser tiepido, ma porta quello sconvolgimento interiore che porterà ad affermare, come San Paolo: “Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Abbandonatevi all'Amore dello Sposo, non siate insensibili al suo richiamo d'amore, ha dato “vita” all'universo, ha dato il senso alla tua vita che nulla è se non vai incontro, con amore infinito, al Padre che accoglierà un giorno il tuo Spirito con lo stesso amore che sempre ti ha dimostrato chiamandoti per nome, anche quando non riconoscevi la Sua Voce. Lo Spirito e la Sposa mai divisi potran stare, ma in vita, si cercano, si amano, si scrivono lettere d’amore per esprimere tutto il sentimento, ma arriverà il giorno dell'incontro e, per quest'incontro tu, uomo, ti devi preparare affinché in Spirito d'Amore riuscirai ad abbracciare il tuo e nostro Creatore.
Tutte le facoltà dell'uomo devono essere messe al servizio di Dio: il cuore, l'intelletto, l'anima e lo spirito devono essere date tutte a Dio e a Dio soltanto. Il cuore, soprattutto questo, và dato a Dio, è Lui a chiedertelo, per metterlo al sicuro. Dio sa che il cuore è l'organo più soggetto alle insidie del male e, pertanto, potrebbe perdersi e non trovare più la strada che lo conduce al Padre, assoggettando a lui anche l'intelletto, l'anima e lo Spirito. La vita dell'uomo deve essere sempre consacrata a Dio. Offrite il cuore a Dio affinché il male, coi suoi sentimenti devastanti, non lo rapisca e non faccia unire lo Sposo con la Sposa. Dio è amore. Quando l'uomo ama Dio, ama se stesso. Perché l'uomo è a Sua immagine e somiglianza e l’uomo, amando Dio, ama se stesso. Ma occorre intraprendere i giusti passi affinché la consacrazione del cuore a Dio sia totale, senza remore o dubbi. Dare il cuore a Dio è essere al sicuro, con la consapevolezza che il Padre fa un buon uso di ciò che gli offriamo. Noi abbiamo bisogno di Dio. Cosa se ne potrebbe fare Dio delle nostre miserie, dei nostri limiti, dei nostri egoismi, delle nostre viltà ?.
È l'uomo che ha bisogno del Suo Amore al fine salvi te stesso trovando te stesso nella divinità. Occorre amare la nostra parte divina affinché avvenga lo sposalizio tra Dio e l'uomo, e così l'uomo troverà finalmente, dopo tanto vagare, la Sua immagine che prima, allo specchio, era deformata perché non amava se stesso amando il Padre. “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la Mia Voce e Mi apre la porta, Io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con Me”.
(Apocalisse 3, 20)
Dio bussa alla porta del tuo cuore. Non farlo attendere, ascolta la Sua Voce. Apri la porta del cuore a Cristo, fa sì che prenda dimora in te, è così il suo cuore batterà all'unisono con il tuo, unione di battiti che si fondono e si confondono, non riuscendo più a percepire qual è il tuo battito e qual è il Suo. Ecco come si può tradurre questo Amore dilagante che pervade l'essere facendolo riscoprire divino! Percependo la sua divinità, si trasformerà in pietra di cristallo, limpida, emanante luce, e mai più ombre dimoreranno in lui, ma solo la luce del Padre che, infrangendosi nel cristallo, farà fuoriuscire altri raggi di luce che andranno ad investire altre zone di oscurità per farli, a sua volta, risplendere di luce divina.
Da quel preciso istante in cui si incontra il Signore, l'uomo deve ripulirsi, deve purificare i corpi sottili affinché avvengano i cambiamenti anche nel corpo fisico. Il corpo fisico viene anche esso plasmato e modellato in base al grado di perfezionamento raggiunto. L'uomo rincorre affannosamente ciò che per lui è essenziale, vale a dire le sue ambizioni, i suoi sogni di possedere, senza sapere che nulla di ciò che possiede e nessuno degli esseri ai quali tiene, gli appartiene per sempre. Tutto appartiene a Dio, ma l'uomo a cui tutto va bene, è duro d'orecchie e a fatica comprenderà ed abbraccerà questi discorsi.. Ma il tempo delle prove giunge per tutti: questa è una certezza. Se uno dirigesse la sua vita nella giusta direzione spirituale, sarebbe quanto meno ben armato riuscendo ad uscire dalle prove rafforzato. Ma fin quando tutto scorre nei tempi e modi previsti, l'uomo non abbandona le sue velleità per intraprendere il cammino di trasformazione interiore, alfine la sua anima diventi come cristallo. Solo una malattia, una disgrazia risveglia l'uomo dal suo torpore, dal suo letargo spirituale, ma quando viene scosso, si ritrova impreparato, non sa qual direzione prendere proprio perché non ha mai indirizzato il suo pensiero e il suo cuore allo Spirito Universale. Più l'uomo si sforzerà nel piano spirituale a vincere le sue debolezze acquistando certe qualità, e più il corpo fisico diventerà resistente e più preparato a ricevere gli impulsi del mondo spirituale. Per ascoltare la Voce dello Spirito occorre tanto lavoro interiore. Molti sforzi devono essere fatti al fine di raggiungere questo contatto d'Amore. Molti non ci credono, restano increduli dinnanzi a questi discorsi, altri magari ci credono ma si nascondono dietro il paravento di non aver mai tempo, presi da mille cose da fare, senza considerare che l’unica e la sola cosa per cui valga la pena di vivere è proprio la conoscenza del valore di ogni cosa. Ci sono verità che sono ricchezze di inestimabile valore ma, spesso e volentieri, l'uomo ha una scala dei valori ben lontana da quella spirituale. Eppure l'uomo, al termine della sua esistenza, sarà valutato dal Cielo sulla base della sua vita dello Spirito, sui concetti divini. Ci sono uomini, gli Iniziati, gli eremiti, i Santi, che han dato tutto per conoscere la Verità, ma non si può raggiungerLa se nell’uomo non è insito il desiderio del cambiamento interiore, se non trascorre la sua vita dedicandosi alla meditazione, al fine possa attuare il contatto col mondo angelico, spirituale. Ci si meraviglia quando si viene conoscenza che una persona comunica col Cielo! Eppure è un qualcosa che tutti potrebbero avere ogni giorno. Il tutto risiede sull'elevazione spirituale individuale. Gesù più volte disse che dov’è il tuo cuore, li è il tuo “Tesoro”. “Tesoro” inteso non come un capitale depositato in banca, bensì un “tesoro” di ancor più inestimabile valore. Se il tuo cuore è rivolto alle ricchezze, li andrà la tua mente, tutte le tue forze saranno rivolte lì. Ma allo scorrere del tempo ti farà comprendere che questo Tesoro è limitato nel tempo, non è fonte di vera ed inesauribile ricchezza, bensì apparente, che il tempo porta via. Ma avendo dedicato tutta la tua vita a queste, ecco che, spoglio del tuo corpo mortale, la tua anima non saprà dove andare, perché il suo intelletto, il suo spirito non sono pronti ad intraprendere la giusta direzione, rimanendo ancorati sulla terra, unico suo punto di riferimento. Se al contrario, il tuo cuore è sempre stato rivolto al Signore, il tuo corpo diventa il Suo Tempio, la sua dimora, e quando l'anima con lo spirito saran liberi dal corpo materiale, sapranno prendere la giusta direzione, perché Dio è stato il Tempio e riferimento del suo cuore. Amandolo e cercandolo con tutto il cuore ha sempre camminato coi piedi per terra ma gli occhi rivolti verso il Cielo. “Solo ancora un po' di tempo la luce è in mezzo a voi. Camminate fin che avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre. Chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Fin che avete la luce, credete alla luce, affinché diventiate i figli della luce”.
(Giovanni 12; 35-36)
Ecco la sola e unica Verità, credere alla luce per diventare figli della Luce! Ogni sforzo dell’uomo deve tendere a questo e, anche se all’apparenza può sembrare tempo perso, è un lavoro che vedrà i suoi frutti pian piano nel tempo. Ogni singolo sforzo è registrato, anche se astratto. Nulla viene perso, sia se l’azione è positiva che negativa, la legge della causa-effetto è legge divina, ed ogni cosa che vien seminata, verrà raccolta. Se uno semina patate, non potrà raccogliere ciliegie. Allo stesso modo, se uno seminerà il bene, raccoglierà il bene per la sua vita futura. Lo stesso dicasi per gli operatori di iniquità. L’albero si riconosce dai suoi frutti. Che l’uomo non perda tempo a seminare i semi che lo condurranno alla Luce, non è lui il padrone del suo tempo. Sperpera il suo tempo concentrandosi sul lavoro, sulle ricchezze, senza comprendere che il tempo gli è dato affinché le sue forze si concentrino alla ricerca della Luce, per seguirla e un giorno, l’anima sappia dove andare perché già in Terra il suo tesoro era il Cielo. Assottigliate la vostra corteccia, è ancora troppo spessa. La Luce dimora nel vostro corpo, ma deve diventare “tempio” per cogliere gli insegnamenti divini e esser testimoni e diventare figli della Luce. Haniel in amore Ora e sempre L’Angelo del Signore
Per te che vaghi per le strade del mondo scrivo una poesia, una poesia d'Amore per te. Per te che spesso non comprendi il senso e pensi che la tua vita a nulla è servita, leggi questa poesia d'Amore che ho scritto per te. Per te che piangi e ti senti solo, ascolta la Voce che dentro il tuo cuore canta questa poesia d'amore, d'Amore per te. Io sono l'Amore, l'Estratto di questo, tu pensi non ci sia un senso, ma questo pensiero allontanalo da te. Io sono il Senso di questa tua vita che nulla essa è se non dimora in Me. Io sono il tuo canto, quel dolce sospiro che dona energia, vigore e armonia. La luce che è dentro è opera Mia, non spegnerla dentro ma alimenta il Mio Amore. Ti infondo ogni giorno la giusta nozione, quella che un bel momento poi ti vedrà giungere qui. È un dolce suono, parole mai udite ti fanno comprender che prezioso sei per Me. Io sono il padrone di ogni cuore, Io dimoro in esso, facendolo battere, gli dò la vibrazione e insieme parliamo. Tu racconti le pene di questo cuore solitario, Io ascolto le tue angosce, tenendoti per mano. Lo so, che ti senti smarrito, non sai dove andare, per questo ti dico: Tu segui Me. Ti ho dato la Via, perché Io sono la Via ti ho parlato in Verità per offrirti la Vita. Lascia perdere tutto ciò che ti schiaccia, se segui il Mio Canto, librerai nell'aria. Libero sarai e mai più solo ti sentirai. Scoprirai dentro te ciò che c'è da saper. E quando realizzerai che accanto hai Me, sorriderai, un po' imbarazzato, perché Io ti parlavo e tu ti sentivi un cuore solitario. Nel vederMi, il tuo passo non sarà più confuso e stanco, ma comprenderai il percorso che c'è da far. La tua vita ha un senso, eccome se non ce l’ha! Sfrutta ogni momento per venirMi a cercare. Insieme percorriamo le vie che congiungono al Cielo, la Mia e Tua dimora. Al termine della tua salita faticosa. Ciò che non vedi, stanne certo, è più vivo e reale di ciò che accanto ti sta. Apri la mente e il cuore tuo, per una dimensione stellare, affinché anche tu possa navigare nell’immenso cosmo e comprendere che anche tu sei figlio delle stelle. Sei figlio della Luce, e Dio Padre ti attende. Questa poesia d’Amore presto ti accoglierà, ma non son parole d’Amore che il vento porta via, ma rimarranno eterne, trascritte dentro il cuore Tu, figlio Mio, sei il frutto del Mio Amore
Domenica in Albis, Giorno della Divina Misericordia, che ho istituito Io per aiutare te, uomo, abbandonato alla tua miseria e all'orgoglio del tuo cuore. In questi giorni di Passione e Resurrezione, la Mia Misericordia si stende su tutta l'umanità. Non è per voi lontanamente immaginabile le Grazie che scendono e provengono da una sola goccia del Mio Sangue. Sangue di Passione, Sangue per la Resurrezione! E non pensate di non aver bisogno di Me perché verrà un bel dì che comprenderete con amarezza per voi lo spreco della vostra vita che vi ha condotto lontano da Me! Oggi è un giorno importante, la Mia Misericordia è stesa sull'intera umanità, avvolgendola come una coltre di nebbia, e penetra ovunque perché la nebbia ostacoli non può mai trovar. La Mia Misericordia è necessaria all'umanità, senza la quale si perderebbe nell'abisso delle tenebre per l'eternità. Accorrete fin che potete, accorrete per Amore e con umiltà, perché tante Grazie scendano in questi giorni in cui è maggiore la Mia Misericordia. La Mia Misericordia ogni giorno è attiva su voi, per salvare più anime e condurle al Padre. Ma questa Festa lo istituita Io attraverso Suor Faustina che ha sempre il suo Cuore e Amore rivolto a Me. Tanto ha sofferto, ma per Amore all'obbedienza Mia, è diventata strumento di Misericordia per giungere sino a voi, e così sempre fino alla fine dei vostri tempi e l'instaurazione del Regno di Dio, Regno di luce ove la morte e il dolore ma più ci sarà, ma solo Pace e Amore per eternità.
Se poteste guardare con gli occhi della Fede, osservereste il Cielo in modo diverso.
Vedreste quella coltre di nebbia che prima si stende rossa al ricordo dalla Mia Passione, colorando di rosso tutto ciò che tocca. Il sangue uscito dal Mio Costato si riversa sull'intera Umanità, e poi scende una coltre bianca, come pioggia con goccioline dolci e delicate che si poggiano su ogni capo, come purificazione. I due raggi rossi e bianchi rappresentano la Mia Passione e il momento della Redenzione. Attingete a questa Fonte di Misericordia Infinita. Scavate dentro voi, troverete una piccola sorgente, ben nascosta, ove scorre un rigoglio d’acqua. Cercatela, trovatela, e attingete in ogni momento affinché avvenga la trasformazione del Cuore, o umanità dispersa e persa. Il tuo orgoglio è cattiva consigliera; quando da questo non ti farai più trasportare, il tuo cammino potrai iniziare, ti condurrà sui percorsi della Mia Misericordia e ti accorgerai di quanto è immensa, come oceano che confini non ha. Accostati, abbeverati in questo giorno in cui Questa maggiore è. Io son sempre presente, non pensare di poterne fare a meno, vieni da Me e ti accoglierò come il Figliol Prodigo, perché ciò che non sai ancor che fin quando a Me ricorrerai, avrai il tempo per cancellare i tuoi errori e trasformare il tuo cuore. Il Tempo è segnato non abusare del tempo perché quello che scorre è già tempo perso per te. Segui il Tempo in Tempo, perché ciò che non comprendi, Io sono il Tempo e un giorno verrò a giudicare il tuo Tempo nel Tempo. In Amore e per sempre il tuo amato Gesù.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno della coppa e del piatto e dentro rimangono pieni di rapina e d’immondizia. Cieco fariseo, pulisci prima all'interno della coppa e poi anche l'esterno di essa sarà pulito. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, poiché siete come sepolcri imbiancati che all'esterno appaiono belli a vedersi, dentro invece sono pieni di ossa di morte e di ogni putredine. Così anche voi all'esterno apparite giusti davanti agli uomini, ma all'interno siete pieni di ipocrisia e di iniquità”.
(Matteo 23,25-28)
Gesù è venuto nel modo per contrastare ciò che andava contrastato, le false dottrine lontane, dall'insegnamento di Dio. L'uomo ha sempre cercato di curare l'esterno, il suo corpo esteriore, ritenendo che questo sia l'unica cosa da curare, perché è in vista e allora si concentra a dare il massimo per farsi notare, per essere il più bello, l'essere perfetto. Si cura seguendo l'ultima moda! Oh la vanità! Questo è un gran bel paravento dietro il quale si nasconde il male. La vanità, nessuno può fare a meno di questo desiderio, senza fermarsi a pensare che l'esteriorità è solo una facciata che dirotta l'uomo ha qualcosa di non essenziale per fargli perdere il suo tempo e non concentrarsi invece all'interno di sé stesso, sull'essenzialità. L'uomo deve lavorare ogni giorno al fine possa far pulizia all'interno della coppa. A cosa serve che all'esterno sia tutta lucidata, ripulita, ma dentro c'è solo sporcizia e impudicizia? Ecco che Gesù vuole aiutare l'uomo, con parole dure, per fargli comprendere che deve vivere ogni giorno sforzandosi di combattere le negatività che risiedono dentro il suo cuore. Non ha utilità ripulire l'esterno, solo per farsi ammirare, e mantenere dentro tutto il sudiciume che non ti fa elevare sulla scala spirituale alfine, si possa creare un contatto d'Amore con lo Spirito del Signore. Fin quando dentro l'uomo regno l’impurità, resterà relegato nei meandri della sua vanità. Si sentirà perfetto, penserà di nulla non aver bisogno sol perché ha ripulito l'esterno e nessuno potrà mai veder cosa c'è dentro. Ma l’uomo non sa che Dio guarda dentro, perché conosce ogni cuore. Anche se al di fuori sembrerà senza macchia, è il dentro che guasta. Agli occhi di Dio nulla sfugge e quei sepolcri imbiancati un giorno saranno solo ricolmi di ossa di morte se l'uomo non si risveglia in tempo alfine modifichi il suo percorso, trasformando quei sepolcri in un luogo ove regna ordine e pulizia. Ordine vuol dire ricostruire il proprio intimo secondo la logica di Dio. Ripulire ciò che non va, facendo opera di levigamento interiore alfine ciò che è pulito dentro, lo sarà anche fuori. Quando dentro la luce si accende e si alimenta con l'Amore, ecco che avviene la trasformazione. E quella luce trasparirà anche al di fuori. Quando tutto questo avviene, allora sì che l'uomo ha abbandonato ogni tipo di velleità per seguire l'insegnamento divino. Finché l'uomo non è messo a dura prova, c'è anche da dire, non cercherà mai il rinnovamento interiore, perché sta bene con se stesso, almeno lo crede fin quando gli eventi seguono il corso da lui desiderato. È soddisfatto, si alza, ha un lavoro ambizioso, possiede averi che lo fan vivere in tranquillità, senza magari avere pure un solo pensiero per chi invece niente ha. Ma arriva presto e lesto la prova del momento. Ecco che ciò che all'apparenza sembrava perfetto, cade come un castello di cartapesta buttato giù dal vento. Svanisce l'esteriorità, e l'uomo si ritrova da solo, senza fondamenta, alla ricerca di quella perfezione esteriore che era il suo punto di riferimento. Chiedete sempre al Signore il dono dello Spirito Santo. Lo Spirito è l'unica sola guida che ti conduce dentro te per cercare di cambiarti, di trasformarti. La perfezione interiore deve essere seguita con impegno e costanza; la guida è quel raggio di luce che scende dal Cielo e illumina il cuore. Ma lo Spirito del Signore entra e agisce sul cuore di carne. Al cuore orgoglioso, Dio lascia fare. Come disse Gesù, occorre imitarlo, occorre fare come Lui che è mite e umile di cuore. Con umiltà, l'uomo comincia a vedere dentro sé ciò che non va, senza false presunzioni ritenendo sia perfetto sol perché ha dato una lucidata al suo involucro esterno. Occorre fare analisi approfondite, chiedendo aiuto con profonda umiltà allo Spirito Santo, affinché illumini dentro te per far chiarezza e cancellare i punti oscuri, le zone d'ombra che fan sempre compagnia all'uomo. La luce deve penetrare e trasformare, facendo opera di pulizia, ciò che va trasformato. Il tuo cuore non lascialo sordo a queste parole. Se il Cielo ti parla è solo per venire in tuo aiuto come guida. Ma se ancor sordo e cieco rimarrai, un bianco sepolcro diventerai. Puoi scegliere ora di diventare Luce, puoi attivare, se vuoi, quel processo di trasformazione che ti condurrà a prepararti a grandi cose. Lo Spirito del Signore non delude mai, lo Spirito del Signore è acqua per dissetarti. Tu, uomo, che vivi ancorato alla tua esteriorità, pensi che queste sian parole vane, senza senso. Non riuscirai mai a comprendere quanto siano vitali per te. Ma fin quando tutto questo non comprenderai, continuerai a ristrutturare il tuo castello di cartapesta, che, attaccato dalle intemperie, spesse volte cade giù. E tu passi il tuo tempo nel ristrutturarlo, non trovando mai il tempo necessario per ripulirlo al suo interno. E quando le forze ti lasceranno, e non riuscirai più a ristrutturarlo, il tempo te lo porterà via e tu rimarrai con un nulla di fatto! Ti aggrapperai solo allora a queste parole, ma quanto tempo sprecato! Il tuo lavoro è stato concentrato solo sul tuo orgoglio e sulla vanità.
Accetta queste parole, attua il cambiamento in tempo per il tempo che verrà, affinché le tue stanze siano splendenti, ripulite e lì possa far dimora lo Spirito di Dio, illuminando la tua via per una dimensione cristica. L'augurio Mio ti lascio, affinché possa dirigere il tuo passo verso la giusta direzione e, alla fine, incontrare il Nostro Signore.
Amore, una parola che racchiude in essa il mistero di Dio Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Un Amore che non ha parole per essere descritto, si limiterebbe il senso. Un paragone non può esser fatto con l'amore di concezione terrena In terra, tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Il sentimento dell'uomo è circoscritto al tempo e allo spazio. Si trasforma facilmente e da amore si trasforma in odio, rabbia, vendetta. È un sentimento misurativo, del genere: “io ti do, tu mi dai”. Ma se non dovesse essere contraccambiato o dovesse esser mal riposto, ecco che l'amore si disperde e ci si accanisce sulla controparte con sentimenti poco edificanti. Eppur d'amore si parlava! L'Amore è il primo e il solo comandamento che Gesù ha lasciato all'uomo. Seguendo il primo, tutti gli altri seguono a ruota. Se tu ami il fratello, non lo uccidi. Se tu ami il fratello, non lo tradisci. Se in te dimora l'Amore, onorerai chi accanto ti sta, desiderando per lui solo il bene. L'amore per Dio, come Primo Comandamento. Ama Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze. Cerca Dio ovunque, dovunque e qualunque cosa tu faccia. Lui, è con te per un contatto d'Amore. E questo amore si riversa sul prossimo, chiunque esso sia. Può essere un amico, può esser un nemico, può essere uno sconosciuto, chiunque versi nel bisogno. Certo, occorre un discernimento, perché nel prossimo si può celare il male, perché la dualità è insita nell'uomo, ma i figli di Dio camminano per le strade del mondo col giusto discernimento. E magari per quella persona, occorrerà pregare. Qualsiasi cosa tu faccia, devi detenere l'Amore. L'amore è Energia Generante al portatore. È quella Vibrazione divina senza la quale la vita non sarebbe vita e tutto si disperderebbe. Dio, nel creare, ha trasmesso l'Amore per ogni cosa. Osserva un fiore, quanta tenerezza e dolcezza esprime un fiore! Ha curato tutti i particolari, lo stelo, le foglie, i fiori colorati e il profumo, oh, il profumo! Anche ad occhi chiusi, percepisci il profumo delicato dei fiori che inebria l'anima e lo Spirito. Il profumo è la massima Essenza; se ci fate caso, chi vive nella santità emana profumi di rose, di gigli, di fiori, perché vicini a Dio, si impregnano del Suo Profumo, della Sua Essenza.
È come due persone che hanno del profumo indosso. Si incontrano, si abbracciano e poi, sul vestito, rimane il profumo di chi aveva abbracciato. Lo stesso vale per chi vive in Spirito Cristico. Chi vive già in terra la Sua Santità, si avvicina a Dio e si arricchisce del Suo Profumo. Alla persona, rimane sulla pelle il profumo di Cristo. Si chiederà, ma Dio usa profumi?
Qui in Cielo non potete neanche immaginare le fragranze che ci sono, inebriano lo Spirito. Dio lo si percepisce annullando i sensi materiali e valorizzando i sensi spirituali, dello Spirito. Sì, perché lo Spirito ha i suoi sensi, chiusi grazie ai limiti che l'uomo, nella sua materialità, si è imposto. Eppur ti dico che anche i ciechi posson vedere se solo utilizzassero i sensi dello Spirito! Occorre, detenere la Fede e l'Amore di Dio affinché la materia si assottigli e lo Spirito predomini sul corpo affinché questo diventi “Tempio di Dio” e possa compiere opere più grandi di quelle che fece Gesù. Se solo tu entrassi nell'amore di Dio e rimanessi in Lui, il Padre ti aprirebbe la porta della Conoscenza. E amandolo con cuore totale a Lui, comprenderesti che hai vissuto tutta la tua vita cercando l’Amore, ma lo cercavi in luoghi sbagliati, cercavi di trovarlo nelle persone, che han un amore limitato. Quando lo riconoscerai, comprendi che tutto è una Sua Emanazione d'Amore, ma tu devi rivolgerti alla Fonte, alla Sorgente d'Amore per immergerti in quel profumo inebriante e comprendere che nulla sei se non ti immergi in quell'Amore che non puoi descrivere, ma lo riconosci e lo percepisci coi sensi dello Spirito di cui parlavamo prima. Quando dentro te vibrerà la corda del tuo cuore e, annullando i sensi, percepirai il profumo di Cristo, senza esitazione, seguilo, persevera nell'Amore e scoprirai che dentro te risiedeva l'amore. Non ti potrai sbagliare perché in quel momento non sarai più tu a pensare, ma lo Spirito del Padre ti condurrà e ti porterà tra le Sue braccia. Io ti dico che per quanto tu possa sforzarti a pensare, non comprenderai mai finché non lo proverai. Al momento, pensi ancora coi tuoi sensi! Allena il tuo Spirito, alimentati dell'Amore e allora, solo allora comprenderai cos'è l'Amore di Dio Padre e Creatore.
Haniel in Amore
Capitolo 57 Figli della Luce
Quante domande affollano la mente dell'uomo! Ma… se… tante domande che attendono risposte, ma questa risposta a volte non è come si vorrebbe fosse. La tua vita è avvolta dal Mistero, mistero di Dio, ma basterebbe solo uno slancio verso la conoscenza dell'essere e tutto diventerebbe meno enigmatico. Certo il mondo della materia rende tutto più complicato, meno visibile e percepibile, ma se l'uomo, anziché concentrarsi su di essa, si concentrasse sulla parte spirituale che convive in essa, ecco che le domande otterrebbero le sue risposte. Comprendo il fascino che possa avere l'universo intero, con le sue leggi e i suoi mondi abitati, ma a cosa serve tutto questo se l'uomo non conosce se stesso? A nulla dico Io. Occorre rimanere nel Mio Amore, vivere la propria vita con la consapevolezza di esser figli della Luce, e camminare lungo il percorso seguendo la Mia Parola. Ecco cosa vuol dire rimanere nel Mio Amore. Amore nella sua accezione più ampia, Amore che comprende sia il lato affettivo del termine che quello spirituale. L'Amore, non è solo quel sentimento che si prova nei confronti di chi si vuol bene, ma è anche tutto ciò che ne consegue. Se tu Mi ami, sai che agendo in un determinato modo, Mi fai felice; ma bada bene, non lo devi fare sol perché fai felice Me, ma perché, allo stesso tempo, fai felice anche te. Sai che i sacrifici che comporta la rinuncia di se stesso, del suo ego, porta ad una elevazione spirituale che ti avvicina ancor più a Me, e quindi, assomigli e prendi sembianze dei figli della Luce. Sì, perché anche loro si riconoscono, come riconosci quelli del male. I figli della Luce camminano nell'umiltà e nella pazienza. Amano il prossimo e son di conforto al bisognoso. Se guardi negli occhi un figlio della Luce, noteresti come questa traspare dal suo corpo, emanando energia positiva all'ambiente circostante. Chi vive nella Parola di Dio, Dio dimora in lui, nel senso letterale del termine. Non è una presunzione o un esempio lasciato al caso. Ripeto, chi vive secondo il Vangelo e segue i Miei insegnamenti, si trasforma in Tempio di Dio. Quell'involucro esterno ha le sue funzioni vitali biologiche, è pur sempre formato di materia, ma nel momento in cui apre le porte del cuore a Cristo, ecco che avviene la trasformazione di quel corpo, che assottigliando sempre più la materia, si ricopre dello Spirito di Dio e, consapevole di quel suo rapporto intimo tra Padre e figlio, ecco che lo Spirito di Dio lo fa muovere, lo fa parlare, lo incammina dove vuole Lui. C'è sempre il consenso ovviamente dell'individuo, senza il quale rimane un involucro di materia che vaga, rimanendo ancorato ai suoi “non so” e i suoi “perché”. Rivestirsi di Cristo vuol dire, nel senso proprio del termine, abbandonare l'ego e far parlare Dio dentro te. Quell'Energia Cristica ti fa rinascere, ti conduce a vita nuova, e quel che era prima, non può mai più ritornare. Chi fa dimorare Cristo nel suo corpo e nella sua vita, non può più tornare indietro e, in un certo qual senso il libero arbitrio non esiste più perché sarà solo la Volontà del Padre a predominare, ma sempre in piena libertà di scelta e in Amore sempre. Quando dissi: chi è mio padre? Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli? Sono coloro che fanno la volontà del Padre Mio che è nei Cieli. Non ho detto nello specifico un rapporto di parentela ben preciso, ma ne ho indicato uno e soltanto uno, fare la volontà del Padre. Potrebbe sembrare un percorso facile, ma la via è angusta e la porta stretta! La Volontà del Padre vuol dire spogliarsi delle vecchie abitudini, dei falsi preconcetti, dagli egoismi e dalle negazioni interiori, e non è per niente facile. Vai a dire ad un uomo benestante di condividere i suoi beni con chi povero sta! Oppure dedicare parte della Sua giornata a pregare per il malato, o ancor più fare atti di carità. Vuol dire scomodare e richiedere che il vecchio venga messo in cantina per far rinascere un uomo completamente nuovo. C'è chi apre le porte a Cristo, abbandonando la sua rincorsa all'ambizione, al potere, costi quel che costi, ma è anche vero che son veramente pochi. Son molti coloro i quali amano le loro agiatezze e i loro beni, senza soffermarsi un solo istante che tutto è transitorio e che nulla, proprio nulla, gli appartiene. Arricchitevi dei tesori che nessuno e neanche il tempo può portarvi via. Questi tesori sono i frutti dell'Amore. E ritorniamo sempre all'amore perché ciò che ancora l'uomo non comprende, è che tutto, e sottolineo tutto, si traduce nel solo Amore. Questo pervade tutto il cosmo, l'Amore di Dio. Il Suo Amore e la Suo Misericordia, son veramente infiniti; l'uomo ne avrà un giorno una consapevolezza estrema e quel giorno i suoi “ma” e i suoi “se” svaniranno, perché chi ha la consapevolezza di Dio, ha tutte le risposte. Non affannatevi a cercare le risposte, ma invece immergetevi sempre più nel Suo Amore. Il Suo Amore salvifica, il Suo Amore sana tutte le ferite. Se segui la Sua Volontà in Amore, Lui dimorerà in te, e ti porterà alla Conoscenza Divina perché nello stesso momento in cui Lui vivrà in te, il Suo Cuore batterà col tuo, i Suoi Pensieri saranno i tuoi, e vivendo nell'Unicità, scoprirai questo rapporto meraviglioso tra Padre e figlio che ti darà la consapevolezza di esser figlio della Luce.
Voler trovare le parole per definire la Misericordia di Dio vorrebbe dire voler arginare l'Oceano con i mezzi e i limiti che l'uomo è ben consapevole. Non esiste un limite o un confine per poter affermare che la Misericordia di Dio giunge a un determinato punto. I confini non sono visibili in quanto infiniti. Non si può contenere né descrivere, perché appunto Infinita e Divina. Divina Misericordia, quante volte è stata pronunziata questa parola senza riuscire a render un giusto significato alla stessa. Occorre inizialmente credere nel “Divino”. Solo la Fede dell'individuo può alimentare il “Divino” che risiede in lui, riconoscendo in tal modo l'appartenenza filiale a Colui che è il detentore di Tutto. Occorrono occhi nuovi, una visione nuova per accostarsi al “Divino”. Molti ritengo sia lontano dal “sé” individuale, altri non lo percepiscono, altri non ci credono. Occorre una visione sradicata da quelle che erano le vecchie concezioni per ridare al “Divino” il giusto significato. Dio è ovunque, in Cielo, in Terra, ma soprattutto risiede nel cuore di ognuno. E proprio da lì scaturisce la Misericordia di Dio. Vede, sente, nota, non sfugge niente alle Sue Percezioni Vibrazionali. E mentre risiede nel cuore, guarda le miserie di ognuno, i limiti intrinseci e quelli che l'individuo si pone davanti, limiti che son barriere e son da ostacolo ad un'evoluzione individuale spirituale. Da ciò che vede e sente, stende un velo di Misericordia su ciascuno, intenerendosi come fa un genitore col proprio figlio che sbaglia e cade spesso nell'errore. Da buon genitore, lo segue, lo cura, lo ama, lo corregge. È sempre presente con l'“Amore”. Quella goccia che scende dal Cielo ed entra fino al cuore, donando quel giusto equilibrio e forze necessarie per intraprendere il cammino che conduce al Padre. Padre Misericordioso che ascolta ogni cuore contrito, e si rattrista, sparge lacrime di dolore nel vedere tanta sofferenza su questa Terra. Una pioggia di lacrime misericordiose scendono giù in Terra, spargendosi ovunque. E piccole gocce formano una pozzanghera. Le lacrime continuano a sgorgare, la pozzanghera diventa rigagnolo. Poi ancora questo diventa torrente, e poi fiume, e poi lago, e poi mare, e poi oceano, le cui gocce penetrano sin nelle profondità più recondite della Terra e dell'individuo. Ecco come si può raffigurare l'azione della Divina Misericordia di Dio che, nonostante ciò che vede, nonostante ciò che sente, è sempre spinto dall' “Amore” che salvifica, pronto a stendere il Suo Manto Divino di Misericordia Infinita su ogni figlio disperso in questa valle di lacrime.
Se si potessero contare quante stelle brillano in cielo, si potrebbe avere un'idea di quanto sia infinita la Misericordia di Dio. Ci si può avvicinare all'idea, ma non si avrà mai il confine preciso perché confini non ha. Si può arrivare a contare le stelle fino a che si conosce la numerazione che arriva ad un determinato conteggio, ma ci sono tante stelle che devono essere ancora contate, … e l'uomo non sa più contare! Ecco che ci si perde nell’infinità delle costellazioni senza poter indicare il numero esatto delle stesse! E così, allo stesso modo, l'uomo non riesce a quantificare la Misericordia di Dio. La percepisce quando sbaglia e cade nell'errore, nel sentire la mano di Dio su di sé che lo accarezza per infondergli coraggio. Con amorevole tenerezza, lo alza quando è caduto e si è fatto male. La Misericordia di Dio la si può percepire nel vedere un povero seduto sul ciglio della strada che chiede sostegno e aiuto. Lì la Misericordia di Dio avvolge l'essere che nella vita è stato sfortunato e lo segue, amandolo, perché sa che nessuno userà la sua stessa misericordia per aiutarlo e uscire dall'abisso della disperazione. La Divina Misericordia si vede nel bambino indifeso che, con la sua purezza e dolcezza, afferra la mano che il Padre tende, donandogli sicurezza e forza, ciò di cui ha bisogno. Dio stende la Sua Misericordia nel vedere bambini morire, soggiogati dalla cattiveria del mondo che li inghiotte. In ogni guerra, lì, proprio lì la Misericordia Divina scende dal Cielo come un manto argenteo, perché maggiormente nelle brutture, nella malvagità, nella povertà, Dio è presente perché sa che in queste condizioni in cui l'uomo è affondato, proprio lì la Sua Misericordia deve essere infinita, come le stelle del firmamento. Se solo per un attimo Dio non usasse misericordia verso l'umanità, questa navigherebbe nell'infinito cosmo persa, smarrita dalla sua stessa malvagità e cupidigia. In questo tempo che precorre la Pasqua, la Risurrezione del Cristo Re, occorre immergersi nella meditazione e attingere dalla Fonte della Divina Misericordia, per vivere con Gesù i suoi momenti nel Getsemani, la Sua Passione, la Sua Crocifissione. Ogni uomo deve immergersi nella Misericordia Infinita che sgorga dal Costato di Cristo. Ogni goccia che scende dal Cielo e cade sulla terra, illumina e salvifica questa valle di pianto, donando una Speranza, la Speranza sempre accesa che Dio è Misericordia, e fin quando si ha questa certezza nel cuore, ognuno, nel suo piccolo, avrà la possibilità di rinnovarsi e rinnovare tutto ciò che lo circonda. Avrà sempre la Speranza che Dio, mosso dalla Sua Infinita Misericordia, accoglierà tutti nel Suo Regno d'Amore. “O Gesù d’Amore Infinito, che io non ti avessi mai ferito! Il sangue che sgorga dal Tuo Costato, non l'avessi mai fatto! Amore chiedevi, e altrettanto amor donavi, ma il cuore, quando è indurito, non riconosce il male che ha fatto! Sangue che sgorga dalle Tue ferite, scenda su noi per sradicare quel cuore indurito e sostituirlo con uno di carne, che pulsa solo per prendere ossigeno e osannare tutto l'amore che è dentro al cuore per Te. Sangue di Cristo, salvaci. Sangue di Cristo, purificaci, sangue di Cristo, inebria questi peccatori che ti han spinto sin alla Croce. Noi ci inginocchiamo davanti a Te, per chiedere perdono al nostro Re. Padre di Misericordia Infinita, che fin quando hai avuto ossigeno, solo parole d'Amore hai donato al peccatore! “Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno!” Con queste parole, hai fatto comprendere fin dove arriva la Tua Misericordia Infinita!”
Il Cuore del Padre è immenso, senza limiti e confini, com’ è la Sua Misericordia. Ogni giorno, palpita per ogni figlio che si trova a combattere gli affanni della vita. Batte e freme quando lo vede in difficoltà, vorrebbe prenderlo in braccio per facilitare il suo cammino. Ma si rende conto che il figlio deve imparare a camminare da solo e seguire il giusto percorso col libero arbitrio. Batte forte di gioia nel vedere il figlio felice di affrontare la vita col sorriso, con tenacia, ma soprattutto con Amore. Quel figlio che, lungo il percorso della sua vita, non distratto dai rumori esterni, ascolta quel battito forte! Inizialmente, non si rende conto da dove proviene quel battito. È tale da confondersi con il suo. Dopo un po', si accorge che il suo è diverso da quello ascoltato. Sembrano due battiti che palpitano quasi all'unisono. Ascolta il suo, ma poi, di sottofondo, ascolta un altro, più dolce, meno forte del suo. È quasi impercettibile, ma se presta attenzione, Lo ascolta in modo inequivocabile. Dal momento in cui raggiunge la consapevolezza che i battiti sono due, si riempie di gioia perché solo allora comprende che il Padre cercato negli angoli più remoti della Terra e del Cielo, era dentro lui e... nel Silenzio, gli offriva segnali della Sua Presenza viva. E un battito, e poi un altro per rassicurarlo che Dio è sempre accanto. Bum-bum, pausa di silenzio, e poi ancora bum-bum. Il figlio si pone all'ascolto. Chiude gli occhi nell'ascoltare quel battito del cuore, riceve un'ondata d'Amore, quello che solo il Padre sa donare. Cuore grande che batte d'amore; il figlio respira ad occhi chiusi… ora percepisce anche il Suo tocco in quel Soffio di Vita che un giorno ha alitato sulla sua vita. Soffio di Vita che entra dalle narici e giunge all'interno del cuore, seguendo le vie che conducono all'interno dell'essere. In quel cuore non circola solo sangue e ossigeno, ma anche la linfa vitale della Scintilla Divina che vibra dentro e fa battere forte quel cuore. Amore Divino che è sceso dentro ogni individuo, trasmettendo il Suo DNA, come segno di appartenenza alla divinità. Un giorno Gesù disse: “Voi siete dei!”. Questa deità ha le sue sorgenti da quel cuore Divino che ha donato a ognuno un cuore simile al Suo. Dalla Fonte sgorga Luce di Dio, e scorre come un fiume in piena dentro le vene e le arterie, per espandersi all'interno dell'essere e renderlo divino. Fonte e Sorgente di Vita che, con Amore, ha regalato ai Figli Suoi il dono più prezioso da conservare e alimentare sempre il “Suo Amore”! Sgorga inesauribile dalla Sorgente del Suo Cuore e ogni battito che nel Silenzio si ascolta, è un ricordare sempre che il Padre ama di un amore unico e segue la crescita di ogni figlio. Quando questi è triste, lui lo scalda con Amore per circondarlo di attenzioni affinché possa donargli un sorriso. Quando questi è felice, il battito è più forte per propagare ancor di più la felicità intorno a se. E quando il figlio dorme, abbandonandosi totalmente, il Suo Cuore lo segue e lo protegge, facendo sì che quel cuore che ora dorme e si abbandona, possa ancora battere insieme a quello del Padre, che segue il suo ritmo affinché i due battiti si possano perdere e confondere in un'unica melodia che dona Vita!
Quante parole dette, quanti fogli riempiti per lasciare un'altra traccia della Parola di Cristo. Sono trascorsi millenni, e continua ancora ad esser presente nei cuore di chi Mi ama. E chi Mi ama, Mi segue, segue la Mia Voce, perché riconosce la voce del pastore. Le Mie pecore riconoscono la Mia Voce e Mi seguono lungo le impervie strade del mondo. Soli non li ho mai lasciati, e li ho affidati al Padre. Ho lasciato il grande comandamento: “Se mi amate, osservate i Miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, affinché sia per sempre con voi lo Spirito di Verità, che il mondo non può accogliere, perché non lo vede né lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un po’ e il mondo non Mi vedrà più, ma poi Mi vedrete, perché Io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi riconoscerete che Io sono nel Padre, voi in Me e Io in voi. Chi ha i Miei comandamenti e li osserva, è lui che Mi ama. Colui che Mi ama sarà amato dal Padre Mio ed Io lo amerò e manifesterò a lui Me stesso”.
(Giovanni 14, 15-21)
Io e il Padre Mio faremo dimora presso colui che osserva la Mia Parola. Ecco chi sono le mie pecore. E ad ognuno, Io mi manifesterò, e il Padre ed Io dimoriamo dentro ogni cuor che segue la Volontà del Signor. “Vi ho detto queste cose mentre rimango presso di voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio nome, egli vi insegnerà tutto e vi farà ricordare tutto ciò che vi ho detto. La pace vi lascio, la mia pace vi do. Non come la dà il mondo io ve la do…
Prima di andarmene, ho lasciato un testamento indelebile, Ti ho lasciato, oh uomo, tutto il Mio Amore per te. Ha ben profetato Isaia, guidato dallo Spirito Santo: “Và da questo popolo e dì: udrete con gli orecchi e non capirete, guarderete con gli occhi e non vedrete: si è indurito infatti il cuore di questo popolo, e con gli orecchi hanno udito male, e hanno chiuso i loro occhi; per non vedere con gli occhi, né udire con gli orecchi e non comprendere con il cuore e convertirsi, ed io non li guarisca!”
(Atti 28, 26) Sì, Io non li guarisca! Perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! E non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. E quando la volontà individuale, ergendosi nell'orgoglio di tutto sapere, vuol rimanere sorda e cieca, ecco che la Mia Azione è vana. Lo Spirito di Dio entra in un cuore umile. E nel dimorare, compie la Sua Azione Divina all'interno dell'individuo, per poi riflettersi all'esterno, investendo il prossimo. L'Azione Divina non è mai finalizzata al singolo individuo, ma è un'Azione che ha un epicentro e i suoi effetti vanno a espandersi anche in posti remoti. Come un terremoto, scuote le viscere dell'uomo, facendo rilevare delle scosse telluriche talmente forti che l'individuo non può fare a meno di rendersi conto dell'Azione di Dio nella sua vita. E queste scosse, si espandono a cerchi concentrici, fino ad interessare posti e continenti del tutto distanti. E proprio come un terremoto, l'Azione di Dio si espande continuamente, andando ad interessare tutto e tutti. Io ho perdonato tutti sù in Croce, il Mio atto d'Amore e di Misericordia Infinita l’ho lasciato trascritto nel cuore di ognuno. Ma prima di andarmene, oh sì!, ho pregato il Padre per i discepoli. “Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutto ciò che è mio è tuo e quello che tuo è mio e Io sono stato glorificato in loro...io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, mentre Io vengo a te. Padre santo, conservali nel Tuo Nome che mi ha dato, affinché siano uno come noi. Quando ero con loro, Io li ho conservati nel Tuo Nome che mi hai dato e li ho custoditi e nessuno di loro si è perduto, eccetto il figlio della perdizione, affinché si adempisse la Scrittura. Ora vengo a te e queste cose dico mentre sono nel mondo, affinché abbiano in loro la mia gioia in pienezza. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come Io non sono del mondo. Non ti chiedo che li tolga dal mondo, ma che li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come Io non sono del mondo. Consacrali nella Verità. La Tua Parola è Verità. Come Tu Mi hai mandato nel mondo, così anch'Io li ho mandati nel mondo. E per loro consacro me stesso, affinché anche essi sono consacrati nella Verità.”
(Giovanni 17, 9- 19) Io e il Padre siamo una cosa sola, così come i discepoli sono una cosa in Me. Il Padre in Me, Io nel Padre e in voi, e voi in Me. Il Padre Mio ascolta la Mia preghiera. Come testamento, ho lasciato a chi Mi segue Parola di Vita eterna, ho impresso nel cuore di ognuno un segno indelebile, come un tatuaggio che si imprime su un bestiame, per certificarne la provenienza e il proprietario. Io ho certificato nel vostro cuore la vostra appartenenza a Me. Vi ho lasciato il Paraclito, consacrandovi al Padre affinché vi preservi dal male. Non temete, amici Miei, non servi, ma amici vi ho chiamato, seguite i Miei comandamenti e rimarrete sempre nel Mio Amore. Fate i vostri passi con andamento sicuro, certi che il Padre vi preserva dal maligno perché Io, prima di andarmene, l'ho chiesto espressamente al Padre. Non vi ho lasciato orfani, Io son con voi ora e sempre, non temete. E dopo tanti insegnamenti, e dopo tante parole, ecco il Mio Testamento d'Amore. Camminate per le strade del mondo certi che soli non siete, lo Spirito di Dio è con voi, è in voi, e nulla mai vi potrà accadere. Siate come il terremoto, che al suo passaggio, effonde la sua Azione negli angoli più remoti. Siate testimoni della Verità, preparate il Mio Ritorno affinché, quando ritornerò, un po' più di fede Io vedrò. Prima di andarmene dal mondo, porsi una domanda: “Ma al Mio ritorno, troverò la Fede?” Questa una domanda che lascio alla fine di questo Mio scrivere, affinché la risposta un giorno me la diate voi. Buon lavoro, forza e coraggio, il Mio testamento d'amore vi ho lasciato.
Il tuo Maestro Per sempre
Capitolo 62 Il Sole
Se alzi gli occhi al Cielo, capisci che Io ci sono. Sovrasto il mondo, dall'alto dei Cieli emanando Energia per l'Universo intero. Padre e Creatore, effondo il calore proveniente dal sole. E come il sole, invio i raggi benefici, che calore danno all'umanità che vive nel freddo gelido del Suo cuore. Io sarò per voi quel calore che scioglierà il ghiaccio del vostro cuore. Cuore sordo al richiamo del Cielo. Io, Re dell'Universo ti ho dipinto un quadro dove tu, protagonista e attore dello stesso, aggiungi tutti i colori dell'anima tua alimentandola con l'Amore. Colorate quel quadro coi colori più belli che prendete dal profondo del vostro cuore. Date forma al quadro, considerando che l'attore, per essere un protagonista, deve irrompere le barriere del proprio essere per squarciare la tela che fa da barriera. Ti accorgerai che dentro quel quadro ci sono Io, Son Io che illumino la tua vita irradiando Energia Cristica. Irrompendo dentro il tuo essere, scoprirai che il quadro non ha una cornice definita e delimitata, ma è Infinita. Quel Sole che prima vedevi in Cielo, comprendi che ora ci sei dentro. Il Sole della Vita è dentro la tua vita. Dentro il tuo cuore, scoprirai quel sole che pensavi fosse tanto lontano e, invece, ti riscaldava dolcemente, dandoti il giusto calore per far rinascere il tuo cuore. Quel cuore prima di ghiaccio, nello scoprire di far parte di quel quadro che limiti non ha, ha avuto un sobbalzo, perché ha riconosciuto l'Amore nascosto dentro il suo cuore. E nel riconoscere che il Sole divino era dentro lui dal primo battito, ecco che si commuove e piange, piange lacrime d'amore per aver riscoperto che Dio è Amore. Quell'Amore che scalda come il sole, quell'Amore che infonde energia per Vita. E quel cuore, commuovendosi, comincia a sciogliersi e scaldarsi di un tepore mai provato prima. Quel tepore che si prova quando fuori è gelido, e tu sei sotto le calde coperte, sentendoti al sicuro e scopri il benessere che ti da quel tepore, mentre fuori ascolti tuoni e le bufere che incutono paura e timore. Ma tu sai di essere al caldo, e ti rassereni perché sai di essere al sicuro. Io sono quel tepore che provi, che ti fa sciogliere il cuore e provare che Io sono l'Amore. E adesso che quel cuore Mi ha trovato, riesce anche a battere più forte, perché ora l'alimenta il “Sole”. E nel battere e nel provare calore, una dolce emozione lo coglie, e comincia a far vibrare le sue corde, intonando una melodia che fa esplodere quel cuore d'Amore, d'Amore per Dio Padre, e Dio Creatore. E nel suonare la melodia che si unisce alla Mia Sinfonia, quel cuore si accorgerà che in quel quadro c'era già. C'era sempre stato ma non si era mai accorto, essendo di ghiaccio, di far parte del Mio Amore. E quel dipinto aggiungerà i colori che quel cuore ha saputo estrarre con il Suo Amore. Un bel dipinto ne uscirà fuori, perché l'unione di cuori potrà creare solo una varietà di colori, colori che arricchiscono l'universo, perché ciò che non sai, ogni cuore ha la sua intonazione. Sta a te scoprirlo, lasciandoti modellare e trasportare dal Sole, che mai e poi mai ti potrà ingannare, perché il tuo cuore fa parte del Suo grande e Immenso Amore. Io sono il tuo Sole, che sarà sempre sopra te, fuori di te, dentro te, affinché quel cuore di ghiaccio si fonda e si immerga nel Mio Abbraccio. Alimentati col Suo Calore, vedrai come quell'albero senza linfa prenderà vita e si arricchirà di fiori e frutti, se si espone ai Suoi Raggi. Ti Amo, cuore di ghiaccio, ti mando i Miei Raggi Divini affinchè il tuo cuore, nel riconoscere il Suo Artista, si immergerà nel quadro per cantare insieme la sinfonia della Vita. Il Sole Che è in te
Indice
Prologo pag. 1 Capitolo 1 – La natura pag. 2 e il suono Capitolo 2 – Le correnti pag. 7 del cosmo Capitolo 3 – Il mondo pag. 9 Divino Capitolo 4 – Ordine e pag. 12 Armonia Capitolo 5 – Guarigione di pag. 17 Un sordomuto Capitolo 6 – Luce pag. 22 Capitolo 7 – La Verità pag. 28 Capitolo 8 – Dolce poesia pag. 30 Capitolo 9 – La percezione pag. 33 del suono Capitolo 10 – L’alba pag. 36 Capitolo 11 – Il cielo stellato pag. 39 Capitolo 12 – Il Principio e pag. 41 la Fine Capitolo 13 – Nostalgia pag. 43 Capitolo 14 – Un porto pag. 49 sicuro Capitolo 15 – Un brivido pag. 55 caldo Capitolo 16 – Voi siete il pag. 58 sale della terra Capitolo 17 – Azione – pag. 62 movimento Capitolo 18 – Il visibile e pag. 64 l’invisibile Capitolo 19 – Verbo di Dio, pag. 66 Om! Capitolo 20 – Il seme e la pag. 68 Parola di Dio Capitolo 21 – La Parola pag. 78 Capitolo 22 – Cammino per pag. 84 le strade del mondo
Capitolo 23 – Gesù, pane pag. 90 di Vita Capitolo 24 – Io ti condurrò pag. 94 Capitolo 25 – La Fede nel pag. 97 cuore Capitolo 26 – Tutto è Amore pag. 103 Capitolo 27 – L’umiltà pag. 105 Capitolo 28 – La chiave pag. 109 d’oro Capitolo 29 – E giunge sera pag. 111 Capitolo 30 – L’ordine pag. 116 essenziale delle cose Capitolo 31 – Adorazione pag. 121 Capitolo 32 – L’Uomo…e pag. 126 Me! Capitolo 33 – Un momento pag. 129 di riflessione Capitolo 34 – L’atomo e il pag. 134 mondo invisibile Capitolo 35 – Io sono pag. 141
Capitolo 36 – Lo Spirito pag. 147 di Dio Capitolo 37 – Io sono Via pag. 157 Vita e Verità Capitolo 38 – Siate perfetti pag. 163 Capitolo 39 – Divina pag. 170 Misericordia Capitolo 40 – Din Don Dan pag. 179 Capitolo 41 – Una sola cosa pag. 187 Capitolo 42 – Spirito e Materia pag. 193 Capitolo 43 – Ti tendo la pag. 198 mano Capitolo 44 – Rex pag. 205 Capitolo 45 – Il Pensiero pag. 211 Capitolo 46 – L’Idea pag. 216 Pensante Capitolo 47 – La Fede in pag. 222 Gesù e i suoi effetti Capitolo 48 – Il Tuo Volto pag. 224 Capitolo 49 – Gioite, esultate pag. 227
Capitolo 50 – Lo Spirito e pag. 231 la Sposa Capitolo 51 – Il cristallo pag. 237 Capitolo 52 – Corpo, Tempio pag. 241 del Signore Capitolo 53 – Una poesia pag. 247 per te Capitolo 55 – Sepolcri pag. 257 imbiancati Capitolo 56 – Amore pag. 264 Capitolo 57 – Figli della pag. 270 Luce Capitolo 58 – Il Divino pag. 277 Capitolo 59 – Infinita pag. 281 Misericordia Capitolo 60 – Il cuore pag. 287 Capitolo 61 - Ti lascio il pag. 292 Mio Amore Capitolo 62 – Il Sole pag. 301 Premessa pag. 311
Premessa
Ci sono tanti clown: c’è il clown professore; c’è il clown contadino; c’è il clown studente, e così via. Ma non tutti questi sono sempre veri clown; il vero clown è uno che è libero da sé e da ogni cosa per fare contenti tutti, anche quando ha la morte nel cuore! Per essere un clown bisogna vivere solo per gli altri e per fare questo, basta che lui viva con vera gioia la novità, anche più stupida, di ogni momento come fosse la cosa più grande! Il clown è come un bambino che si lascia coinvolgere sempre in nuovi giochi; sì, perché lui, anche essendo adulto, gioca sempre alla vita! Chi è un clown realizza se stesso e dà un cuore pieno d’amore a chiunque. Il clown senza il suo originale vestito potrebbe anche bleffare, cioè può dimenticarsi di essere quello che deve essere; ma non per questo non può essere tale. Anzi, il vero clown è quello che veste come tutti ogni giorno ma che trova in ogni cosa che ha da fare un motivo di vita per sorridere e piangere, una vita in tutto. Si può, quindi, essere clown senza avere ,necessariamente, il naso rosso. Lui è sempre pronto a far ridere per primo e riesce con le sue uniche ed irripetibili caratteristiche ad istaurare rapporti veri con chiunque; con ogni uomo, perché Lui è l’uomo che racchiude in sé ogni umanità. Il clown è uno che ride di sé, anche delle cose più serie e fà di ogni suo limite l’infinito; sì, perchè Lui è la Vita! È Gesù il vero clown che ha giocato con la sua stessa esistenza fino alla croce! Il suo debole è amare con il cuore anche se questo gli porterà tanto dolore, tantissima gioia, Vita! Ma ogni volta, Lui sa, anche, che da ogni dolore si rinnova l’amore del cuore diventando sempre più specialista, più clown! Il clown è un viandante che non ha una cosa per sé e che tutti fa innamorare per generare altri clown; e come un viandante parte per andare dovunque, di paese in paese, superando ogni difficoltà. Sì, perché Lui ha un amore che dà ad ogni sua azione equilibrio ed allora ogni suo gesto diventa amore che incontra la gente, qualsiasi persona, affronta la Vita! Quando trova davanti a sé qualcosa o qualcuno che l’ostacola, non si ferma, anzi l’accoglie fino al punto di trasformare l’ostacolo in amore. “Farete cose più grandi di Me” se siete Gesù, il clown per eccellenza che ha saputo morire per dare a tutti la felicità! Che bello essere clown, vale davvero la pena di consumare la vita così, quanto sarebbe squallido, altrimenti, vivere! Voglio essere un clown…anche se ho tutto da imparare; anche se non sempre ci riuscirò e spesso sentirò la fatica di ricominciare, sarò tentato di mollare tutto! Andrò avanti…anche perché ho capito che è l’unica cosa che vale! Allora inizio subito e vivo da clown, ogni cosa che farò e che mi succederà in ogni attimo della vita! Che bello essere clown, vivere da clown, sento dentro di me il cuore che incomincia a battere…la gente attorno a me è felice…che soave pace…inizio di un Paradiso!!!